https://www.huffingtonpost.it/blog/2023 ... 3-P4-S2-T1
Putin prima o poi cadrà. Bisogna essere preparati, non sarà una questione interna alla Russia.
Già dal titolo in stile natista-catastrofista di capisce l'andazzo dell'articolo. I neo-churchilliani, cioè le voci poco ascoltate sul regime russo come Churchill fu poco ascoltato sul reich hitleriano, trovano nell'articolo l'espressione più alta. Opinioni rispettabili come tutte, ma il finale mi ha fatto ujn po' girare i maroni. Eccolo:
"A differenza di altri paesi occidentali, l’Italia non ha avviato nessun tipo di iniziativa specifica per i rifugiati russi che restano impantanati in pastoie burocratiche (dall’apertura di un conto corrente alla ricerca di lavoro), né ha tenuto contatti frequenti e strutturati con le organizzazioni del dissenso russo all’estero. La galassia degli oppositori di Putin è variegata, in movimento, e non sempre unita. Ma è in dialogo con loro che si può, anzi si deve, iniziare a ragionare del futuro della Russia del dopo Putin."
Con tutti i problemi che abbiamo con le migrazioni da Libia e Tunisia dovremmo anche avere "iniziative specifiche" e "contatti strutturati" con chi poi? Che se ne vadano in USA e Gran Bretagna a ragionare, con i dementi che conosciamo, sul futuro della Russia del dopo Putin !!!!