Telescopio Einstein

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ereticamente
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Telescopio Einstein

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https://it.wikipedia.org/wiki/Telescopio_Einstein

Telescopio Einstein (Einstein Telescope, o anche solo ET) è un futuro rilevatore di onde gravitazionali di terza generazione attualmente (2022) in fase di studio da parte di vari enti scientifici dell'Unione europea.[1][2][3] La proposta del Telescopio Einstein si basa sul successo dei rilevatori di seconda generazione Advanced LIGO e Advanced Virgo e sulle loro osservazioni che hanno permesso di gettare nuova luce sulla scienza delle onde gravitazionali. Proprio come LIGO e Virgo, il Telescopio Einstein utilizzerà il principio di interferenza di due fasci luminosi per rilevare il passaggio di un'onda gravitazionale (interferometro), spingendosi ancora più avanti: l'intera struttura sarà infatti realizzata sottoterra per mitigare i disturbi causati dal rumore sismico ambientale; la dimensione dell'interferometro passerà dai 3–4 km dei rilevatori attuali a 10 km; le ottiche saranno raffreddate a una temperatura di 10–20 K per ridurne il rumore termico; nuove tecnologie quantistiche verranno adottate per ridurre le fluttuazioni della luce; una serie di infrastrutture saranno realizzate per ridurre ulteriormente altri disturbi ambientali. Attualmente, sono due i luoghi candidati ad ospitare il Telescopio Einstein: la regione circostante la miniera di Sos Enattos in Sardegna e l'Euroregione Mosa-Reno tra Paesi-Bassi, Belgio e Germania.

A partire dal 2004,[4] la progettazione del Telescopio Einstein è stato finanziato dalla Commissione europea nell'ambito del Framework Programme 6 (FP6) (2004) e Framework Programme 7 (FP7) (2008). Nel 2020, un consorzio di stati europei e di istituti di ricerca in Europa ha ufficialmente sottomesso allo European Strategic Forum for Research Infrastructures (ESFRI) la proposta per la realizzazione del Telescopio Einstein con il supporto politico di Italia, Belgio, Polonia, e Paesi Bassi. La decisione riguardo al luogo definitivo per la costruzione dell'interferometro verrà presa entro il 2024, al fine di cominciare i lavori non oltre il termine del decennio. La sede provvisoria del Telescopio Einstein è presso l'Osservatorio Gravitazionale Europeo, già sede dell'interferometro Virgo.

Il Telescopio Einstein permetterà inoltre, per la prima volta, di osservare le onde gravitazionali provenienti fin dall'epoca della radiazione cosmica di fondo e consentirà di trovare risposte a domande ancora aperte nell'ambito della cosmologia e della fisica fondamentale realizzando osservazioni al momento impossibili.

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Tempi e costi
Il tempo di completamento dell'infrastruttura è stimato in 9 anni. L'effetto complessivo sul piano economico dell'intervento è stimato in 6,184 miliardi di euro[10].

Siti candidati
I siti individuati come candidati ad accogliere il progetto, sono due[11][12][13]:

Sos Enattos (Sardegna) in Italia[14].;
Euroregione Mosa-Reno per Belgio, Paesi Bassi, Germania.
Il sito in Sardegna
Sos Enattos (o Sos Enathos) è stata scelta per le caratteristiche funzionali al progetto[10] del sito nell'isola:

È stato classificato come uno dei luoghi più silenziosi della terra[15]: l'attività sismica di disturbo alla rilevazione delle onde gravitazionali è sostanzialmente nulla[16].
Il complesso minerario che costituirebbe la necessaria base sotterranea prevista per l'allocazione del progetto.
L'opportunità della scelta del sito italiano costituirebbe un piano di rinascita senza precedenti. È stato calcolato che l'investimento iniziale dei 6,184 miliardi di euro produrrebbe una crescita del prodotto interno lordo di 2,263 miliardi euro.
La ricaduta occupazionale sarebbe imponente: nei 9 anni di costruzione, considerando effetti diretti e indotti, è stimato l'impiego in 36.085 unità, con un indotto locale (il 65-75% dell'importo complessivo) pari ad un volume d'affari di 4,329 miliardi di euro[10].
A gennaio 2021 vengono effettuati sondaggi sismologici per la validazione del sito, installando 15 stazioni sismometriche in prossimità della miniera di Sos Enattos.[17].

A settembre 2022 il governo Draghi dà mandato al presidente dell'INFN Antonio Zoccoli di procedere alla realizzazione del dossier di candidatura dell'Italia[18][19][20] confermando i 350 milioni di euro di impegno economico già stanziati dalla Regione Sardegna.

Il sito nel comprensorio dell'Euregio Meuse-Rhin
L'Euroregione Meuse-Rhin (Mosa-Reno)[21] è un comprensorio che costituisce una regione non-ufficiale che include territori di Belgio, Paesi Bassi e Germania.

La scelta di un sito in tale regione[22] permetterebbe di dislocare i tre bracci del progetto su territori delle tre singole nazioni.
La regione, allo scopo di destinare l'ET nel proprio comprensorio, ha investito 7,5 milioni di euro di fondi europei[23].
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
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