By Luca Ricolfi
Un questionario per i 4 candidati alla segreteria del Pd
E’ da tre mesi che proviamo, invano, a capire su che cosa i 4 candidati alla segreteria del Pd non sono d’accordo fra loro. Né si può dire che interviste e lunghe mozioni congressuali abbiano diradato la nebbia.
Ecco perché ho fatto quel che per mestiere di sociologo sono incline a fare: un questionario a risposte chiuse (solo 18 domande, bastano 10 minuti per rispondere…). Per aiutare tutti noi a capire che cosa c’è nelle loro teste.
Vedremo che cosa risponderanno. Se taceranno, saremo costretti a pensare che non vogliono scoprire le carte, o che le carte sono troppo simili.
Ma perché si fa così fatica a capire che cosa li differenzia uno dall’altro?
Forse il motivo è che è sempre meno chiaro che cosa – realmente – distingua la sinistra dalla destra. Per tre decenni, dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, la sinistra di governo ha fatto proprie idee di destra, come il mercato, la concorrenza, le liberalizzazioni, le privatizzazioni, i benefici della globalizzazione. Lo ha spiegato molto bene Marco Revelli nel suo libro Le due destre, uscito quasi trent’anni fa.
Ma è successo anche il contrario. Diverse idee di sinistra sono migrate o stanno migrando a destra, specie da quando l’anima sociale della destra ha preso il sopravvento su quella liberista. E’ così che difesa dei deboli, libertà di espressione e persino la promozione del merito hanno attecchito in settori importanti della destra, come ho cercato di raccontare nel libro La mutazione. Come le idee di sinistra sono migrate a destra, uscito pochi mesi fa.
https://rizzoli.rizzolilibri.it/libri/la-mutazione (libro che mi interessa e ho cominciato a leggere RedWine)
C’è però una ragione ancora più importante per cui le differenze fra Bonaccini, Cuperlo, De Micheli e Schlein non si riescono a individuare, anche studiando a fondo le loro mozioni. Ed è che i loro discorsi riguardano quasi sempre i fini del cambiamento, non i mezzi per attuare quei fini. E sui fini – combattere le diseguaglianze, promuovere la parità di genere, tutelare l’ambiente, rafforzare lo stato sociale, stimolare la crescita – è praticamente impossibile dissentire. Le differenze vere possono emergere solo quando si comincia a parlare dei mezzi, ossia delle scelte – per lo più dolorose – che occorre compiere in presenza di risorse scarse. Oppure quando le scelte hanno forti connotazioni etico-morali.
È a questo, a prendere posizione sui dilemmi veri, che serve il questionario. Se i 4 candidati vorranno provare a rispondere alle 15 domande sarà molto più facile, per gli elettori, fare una scelta informata. Che poi, in fondo, è l’essenza della democrazia.
le domande di Ricolfi sono al link sotto, io ne avrei aggiunte altre e/o di altro tipo, magari sulla politica estera, sull'europa e sulla gestione della pandemia, sulla costituzione, sulla magistratura, sull'informazione, ma io non sono di sinistra come Ricolfi
https://www.fondazionehume.it/category/politica/
Un questionario per i 4 candidati alla segreteria del Pd
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"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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Re: Un questionario per i 4 candidati alla segreteria del Pd
per come li ho visti io:
bonaccini è l'uomo dell'intreccio politico industriale che nel caso dell' ER è dato dato dalle coop. Un faccendiere. Uno Zaia o meglio ancora un Formigoni in salsa cooperativa.
la schlein è la summa del PD liberal.
tra i due non vi è tanta differenza sui temi di struttura economica.
entrambi però non devieranno dall agenda tecnocratica e dalla schiavitù agli usa.
personalmente preferisco la Schlein sia perchè è più dura contro l'autonomia differenziata (bonaccini ha fatto da sponda a fontana e zaia sul tema, giocavano a poliziotto buono e cattivo con i leghisti ma erano dalla stessa parte) sia perchè va a destabilizzare un minimo l'apparato di potere delle coop (sono per destabilizzare tutti gli apparati di potere in italia, non solo quello leghista in lombardia).
cuperlo è per i nostalgici del vecchio pci, nelle forme ma non nei contenuti economici.
bonaccini è l'uomo dell'intreccio politico industriale che nel caso dell' ER è dato dato dalle coop. Un faccendiere. Uno Zaia o meglio ancora un Formigoni in salsa cooperativa.
la schlein è la summa del PD liberal.
tra i due non vi è tanta differenza sui temi di struttura economica.
entrambi però non devieranno dall agenda tecnocratica e dalla schiavitù agli usa.
personalmente preferisco la Schlein sia perchè è più dura contro l'autonomia differenziata (bonaccini ha fatto da sponda a fontana e zaia sul tema, giocavano a poliziotto buono e cattivo con i leghisti ma erano dalla stessa parte) sia perchè va a destabilizzare un minimo l'apparato di potere delle coop (sono per destabilizzare tutti gli apparati di potere in italia, non solo quello leghista in lombardia).
cuperlo è per i nostalgici del vecchio pci, nelle forme ma non nei contenuti economici.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)