Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?

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porterrockwell
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?

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Shamash ha scritto: 8 feb 2023, 21:35
nerorosso ha scritto: 8 feb 2023, 21:12 Assad è un "dittatore" solo nella vulgata occidentale. Che non parla mai del fatto che nel 2011 furono scatenate contro il legittimo governo siriano le bande armate jahadiste sponsorizzate dagli U$A per interposte "monarchie del Golfo".

Hai sicuramente letto l'articolo che ho linkato, e il dignitario U$A lo dice chiaramente: loro daranno aiuti solo ai loro sodali fondamentalisti, i cosiddetti "caschi bianchi", già creatori di numerose false flag.
Come di consueto, pur di salvare l'amico zar, si getta fango sull'Occidente. Beer
La realtà è molto più complessa. Il regime di al-Assad è ben noto per la sua ferocia. Putin, molto amico, ha sempre appoggiato il Governo in essere per i suoi comodi.
Sin dallo scoppio della guerra, la Russia disponeva di basi militari sul territorio siriano (Ḥumaymim/Kheimim e Tartus). Una di esse, essendo una base navale affacciata sul Mediterraneo, permette a Putin di realizzare la manutenzione delle proprie navi militari senza doverle far tornare fino al Mar Nero. Si tratta di un importante sbocco verso Occidente. In tal senso, la Russia può così ampliare il suo raggio d'azione in una regione strategica.
Per quanto riguarda il "buon" Bashar, bisogna fare un passo indietro per comprendere i fatti.
Egli sale al potere succedendo al padre, nel 2000. Padre golpista che prese il potere negli anni Settanta. Eredita una situazione difficile, con un'economia pericolante. Spinge molto a favore del settore privato, promuovendo lo sviluppo economico. Nel 2007 privatizzò anche le cooperative agricole, ridusse i prezzi sui beni e sui servizi e tagliò i sussidi statali. Non ultimo, favorì un sistema bancario privato in virtù di una liberalizzazione economica. In questo clima, l'imprenditore Makhlouf (legatissimo alla famiglia al-Assad) si arricchì a dismisura, divenendo uno degli uomini più ricchi e potenti della nazione, controllandone il 60% dell'economia.
Perché scoppia la guerra? Nel 2011 migliaia di persone scendono in piazza chiedendo riforme politiche per la situazione creatasi, così come la possibilità di elezioni libere.
La gente era stanca delle repressione di al-Assad, padre e figlio, che durava dal 1971. Il governo siriano cosa fa per placare le proteste? Usa la violenza.
Nel 2012 diventa una vera e propria guerra civile. Da qui si sa, è storia. Si sono formati due fronti, quello Occidentale perplesso per l'atteggiamento di al-Assad, e dall'altro i Paesi che in qualche misura hanno tratto vantaggi. Ancora oggi, quindi, Putin si mostra molto amico di Bashar, perché non può rinunciare alla sua posizione strategica di favore.
Però questa popolazione tanto stufa di Assad non lo doveva essere come non lo doveva essere quel 10 per cento di cristiani che vivevano tranquillamente in Siria comandata dagli alawiti e non da sciti o sunniti. Dopo dieci anni Assad è ancora lì. Migliaia di persone che scendono in piazza le trovi dappertutto anche da noi raccattando centri sociali, anarchici e tutta quella congrega di movimenti finanziati non si sa da chi. Ma sono migliaia a fronte di milioni non finanziati e che non fanno notizia. Ai tempi delle BR veniva chiamata maggioranza silenziosa. Che ha però gli stessi diritti costituzionali di chi protesta ed appare sui media
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Shamash
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?

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porterrockwell ha scritto: 9 feb 2023, 9:38 Però questa popolazione tanto stufa di Assad non lo doveva essere come non lo doveva essere quel 10 per cento di cristiani che vivevano tranquillamente in Siria comandata dagli alawiti e non da sciti o sunniti. Dopo dieci anni Assad è ancora lì. Migliaia di persone che scendono in piazza le trovi dappertutto anche da noi raccattando centri sociali, anarchici e tutta quella congrega di movimenti finanziati non si sa da chi. Ma sono migliaia a fronte di milioni non finanziati e che non fanno notizia. Ai tempi delle BR veniva chiamata maggioranza silenziosa. Che ha però gli stessi diritti costituzionali di chi protesta ed appare sui media
La minoranza alauita occupa i posti chiave del potere (compreso lo stesso Assad), così come la minoranza cristiana non vorrebbe un cambio di regime che sarebbe certamente in chiave islamista. La problematica è che Assad governa con una repressione violenta, mista ad un'intensa azione armata e negando qualsiasi negoziato. Ciò che fa sussistere la guerra è che da un lato vi sono minoranze che vogliono lo status quo a ogni costo, dall'altra il resto del Paese che è stanco di tutto questo.
La minoranza alauita è al potere, i pochi cristiani non potrebbero restare con un Paese sunnita, poi ci sono i curdi (seconda comunità nel Paese dopo gli arabi), c'è la vicina Turchia che è da sempre vista come un nemico, ci sono palestinesi e così via.
A livello internazionale abbiamo l'appoggio di Cina e Russia, che continuano a prodigarsi affinché la guerra non finisca. La Russia ha un evidente interesse, come già detto, affinché l'importante base navale di Tartus resti un luogo strategico privilegiato, inoltre vende armi e i soldi non fanno schifo a nessuno.
Per quanto concerne la Cina, l'importante è andare contro gli USA. A lei poco importa di queste faccende nel Medio Oriente.
Inoltre vi è il sostegno dell'Iran, sempre per ragioni strategiche (affinché Arabia, Qatar e Turchia non siano ostili, in quanto sunniti).

Infine, ma non ultimo, parliamo di oltre 380mila morti, circa 5,5 milioni di profughi all'estero e 6 all'interno. Mica bruscolini...
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?

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Shamash ha scritto: 9 feb 2023, 9:54
porterrockwell ha scritto: 9 feb 2023, 9:38 Però questa popolazione tanto stufa di Assad non lo doveva essere come non lo doveva essere quel 10 per cento di cristiani che vivevano tranquillamente in Siria comandata dagli alawiti e non da sciti o sunniti. Dopo dieci anni Assad è ancora lì. Migliaia di persone che scendono in piazza le trovi dappertutto anche da noi raccattando centri sociali, anarchici e tutta quella congrega di movimenti finanziati non si sa da chi. Ma sono migliaia a fronte di milioni non finanziati e che non fanno notizia. Ai tempi delle BR veniva chiamata maggioranza silenziosa. Che ha però gli stessi diritti costituzionali di chi protesta ed appare sui media
La minoranza alauita occupa i posti chiave del potere (compreso lo stesso Assad), così come la minoranza cristiana non vorrebbe un cambio di regime che sarebbe certamente in chiave islamista. La problematica è che Assad governa con una repressione violenta, mista ad un'intensa azione armata e negando qualsiasi negoziato. Ciò che fa sussistere la guerra è che da un lato vi sono minoranze che vogliono lo status quo a ogni costo, dall'altra il resto del Paese che è stanco di tutto questo.
La minoranza alauita è al potere, i pochi cristiani non potrebbero restare con un Paese sunnita, poi ci sono i curdi (seconda comunità nel Paese dopo gli arabi), c'è la vicina Turchia che è da sempre vista come un nemico, ci sono palestinesi e così via.
A livello internazionale abbiamo l'appoggio di Cina e Russia, che continuano a prodigarsi affinché la guerra non finisca. La Russia ha un evidente interesse, come già detto, affinché l'importante base navale di Tartus resti un luogo strategico privilegiato, inoltre vende armi e i soldi non fanno schifo a nessuno.
Per quanto concerne la Cina, l'importante è andare contro gli USA. A lei poco importa di queste faccende nel Medio Oriente.
Inoltre vi è il sostegno dell'Iran, sempre per ragioni strategiche (affinché Arabia, Qatar e Turchia non siano ostili, in quanto sunniti).

Infine, ma non ultimo, parliamo di oltre 380mila morti, circa 5,5 milioni di profughi all'estero e 6 all'interno. Mica bruscolini...
Comunque chi prima dei moti non c'era ed ha finanziato ed armato l'intero casino, ha ottenuto i bei bruscolini che hai elencato. Facendo un bilancio i siriani stavano meglio dieci anno fa. Poi mi compiaccio con le nazioni a maggioranza cristiana che hanno avuto così pochi riguardi nei confronti dei correligionari siriani.
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?

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porterrockwell ha scritto: 9 feb 2023, 10:11 Comunque chi prima dei moti non c'era ed ha finanziato ed armato l'intero casino, ha ottenuto i bei bruscolini che hai elencato. Facendo un bilancio i siriani stavano meglio dieci anno fa. Poi mi compiaccio con le nazioni a maggioranza cristiana che hanno avuto così pochi riguardi nei confronti dei correligionari siriani.
È questo il problema, di cui si discuteva anche con nerorosso. Di fronte al potere (leggasi strategia geopolitica e militare) e ai soldi, tutto il resto passa in secondo piano.
Non importa a nessuno della vita di milioni di persone. Ci sono interessi economici e strategici che evidentemente valgono molto di più delle loro vite.
Ma in questo, i responsabili sono diversi, a vario titolo.
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?

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Shamash ha scritto: 9 feb 2023, 9:54
porterrockwell ha scritto: 9 feb 2023, 9:38 Però questa popolazione tanto stufa di Assad non lo doveva essere come non lo doveva essere quel 10 per cento di cristiani che vivevano tranquillamente in Siria comandata dagli alawiti e non da sciti o sunniti. Dopo dieci anni Assad è ancora lì. Migliaia di persone che scendono in piazza le trovi dappertutto anche da noi raccattando centri sociali, anarchici e tutta quella congrega di movimenti finanziati non si sa da chi. Ma sono migliaia a fronte di milioni non finanziati e che non fanno notizia. Ai tempi delle BR veniva chiamata maggioranza silenziosa. Che ha però gli stessi diritti costituzionali di chi protesta ed appare sui media
La minoranza alauita occupa i posti chiave del potere (compreso lo stesso Assad), così come la minoranza cristiana non vorrebbe un cambio di regime che sarebbe certamente in chiave islamista. La problematica è che Assad governa con una repressione violenta, mista ad un'intensa azione armata e negando qualsiasi negoziato. Ciò che fa sussistere la guerra è che da un lato vi sono minoranze che vogliono lo status quo a ogni costo, dall'altra il resto del Paese che è stanco di tutto questo.
La minoranza alauita è al potere, i pochi cristiani non potrebbero restare con un Paese sunnita, poi ci sono i curdi (seconda comunità nel Paese dopo gli arabi), c'è la vicina Turchia che è da sempre vista come un nemico, ci sono palestinesi e così via.
A livello internazionale abbiamo l'appoggio di Cina e Russia, che continuano a prodigarsi affinché la guerra non finisca. La Russia ha un evidente interesse, come già detto, affinché l'importante base navale di Tartus resti un luogo strategico privilegiato, inoltre vende armi e i soldi non fanno schifo a nessuno.
Per quanto concerne la Cina, l'importante è andare contro gli USA. A lei poco importa di queste faccende nel Medio Oriente.
Inoltre vi è il sostegno dell'Iran, sempre per ragioni strategiche (affinché Arabia, Qatar e Turchia non siano ostili, in quanto sunniti).

Infine, ma non ultimo, parliamo di oltre 380mila morti, circa 5,5 milioni di profughi all'estero e 6 all'interno. Mica bruscolini...
E pensare che credevo complicata la NOSTRA politica :? :? :?

La situazione interna della Siria la conoscevo soltanto per grandi linee e la consideravo "complicata", o se vuoi levantina ma conoscendo i dettagli............... :?
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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