Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
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Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
Leggo da più parti che gli aiuti ai terremotati siriani sarebbero ostacolati dalle sanzioni economiche stabilite contro la Siria.
Ma nella delibera delle sanzioni c'è scritto?
Delle due l 'una: o c'è scritto e allora chi l'ha accettato tale clausola è un pezzo di merda nell'intimo suo o non c'è scritto e allora dove sarebbe l'ostacolo?
Gli aiuti per terremoti li diamo a pagamento forse? Alla fine mi viene da pensare che ci sia uno scambio di soldi e qualcuno abbia paura di inguaiarsi e stia fermo.
Ma nella delibera delle sanzioni c'è scritto?
Delle due l 'una: o c'è scritto e allora chi l'ha accettato tale clausola è un pezzo di merda nell'intimo suo o non c'è scritto e allora dove sarebbe l'ostacolo?
Gli aiuti per terremoti li diamo a pagamento forse? Alla fine mi viene da pensare che ci sia uno scambio di soldi e qualcuno abbia paura di inguaiarsi e stia fermo.
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
Vergognoso.porterrockwell ha scritto: ↑8 feb 2023, 16:54 Leggo da più parti che gli aiuti ai terremotati siriani sarebbero ostacolati dalle sanzioni economiche stabilite contro la Siria.
Ma nella delibera delle sanzioni c'è scritto?
Delle due l 'una: o c'è scritto e allora chi l'ha accettato tale clausola è un pezzo di merda nell'intimo suo o non c'è scritto e allora dove sarebbe l'ostacolo?
Gli aiuti per terremoti li diamo a pagamento forse? Alla fine mi viene da pensare che ci sia uno scambio di soldi e qualcuno abbia paura di inguaiarsi e stia fermo.
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
Come Rosanna credo che sia un atto vile nei confronti delle popolazioni colpite.
Si dovrebbe sempre (in casi simili) prescindere dalle motivazioni delle sanzioni .
Si dovrebbe sempre (in casi simili) prescindere dalle motivazioni delle sanzioni .
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
https://www.lantidiplomatico.it/dettnew ... a/8_48700/porterrockwell ha scritto: ↑8 feb 2023, 16:54 Leggo da più parti che gli aiuti ai terremotati siriani sarebbero ostacolati dalle sanzioni economiche stabilite contro la Siria.
Ma nella delibera delle sanzioni c'è scritto?
Delle due l 'una: o c'è scritto e allora chi l'ha accettato tale clausola è un pezzo di merda nell'intimo suo o non c'è scritto e allora dove sarebbe l'ostacolo?
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
Più ne dice Biden e più cresce il mio apprezzamento per Trump .nerorosso ha scritto: ↑8 feb 2023, 18:00https://www.lantidiplomatico.it/dettnew ... a/8_48700/porterrockwell ha scritto: ↑8 feb 2023, 16:54 Leggo da più parti che gli aiuti ai terremotati siriani sarebbero ostacolati dalle sanzioni economiche stabilite contro la Siria.
Ma nella delibera delle sanzioni c'è scritto?
Delle due l 'una: o c'è scritto e allora chi l'ha accettato tale clausola è un pezzo di merda nell'intimo suo o non c'è scritto e allora dove sarebbe l'ostacolo?
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
I nordici sono sempre MESCHINI. Purtroppo anche da noi cominciamo ad imitarli. Mi pare che nel Veneto abbiano cancellato un concerto di un pianista russo ad esempio (letto oggi da qualche parte). E comunque la Siria e' un pallino fisso degli USA, piu o meno a livello di Gheddafi. Equindi mi aspetto questa meschinita' di continuare per decenni. Ma noi chi siamo? Dei cagnolini pekinesi che non sano dire no agli USA? Occorre aiutare sia i Turchi che i Siriani in questo momento di terrore, e bloccare di fare altri regali mostruosi (armi a un beligerante?) alla ucraina. L' Italia avrebbe tutto da guadagnarci in termini di prestigio e autostima.nerorosso ha scritto: ↑8 feb 2023, 18:00https://www.lantidiplomatico.it/dettnew ... a/8_48700/porterrockwell ha scritto: ↑8 feb 2023, 16:54 Leggo da più parti che gli aiuti ai terremotati siriani sarebbero ostacolati dalle sanzioni economiche stabilite contro la Siria.
Ma nella delibera delle sanzioni c'è scritto?
Delle due l 'una: o c'è scritto e allora chi l'ha accettato tale clausola è un pezzo di merda nell'intimo suo o non c'è scritto e allora dove sarebbe l'ostacolo?
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
Ma infatti la si aiuta, nonostante le sanzioni in essere.
Esse sono state introdotte nel 2011 a seguito delle tremende violazioni commesse dal Governo, con a capo una feroce dittatura (appoggiata da Cina e Russia).
Tali sanzioni prevedono il congelamento dei beni della banca centrale siriana detenuti nell'UE, nonché restrizioni all'esportazione di attrezzature e tecnologie potenzialmente utili per la repressione interna.
Tuttavia, esse non costituiscono di per sé un elemento che impedisce gli aiuti. L'UE ha previsto sanzioni che non toccano tale aspetto. Le uniche difficoltà si riscontrano da un punto di vista operativo, perché bisogna necessariamente collaborare con le autorità del luogo. E, con una dittatura sanzionata internazionalmente, non è semplice.
Comunque sia, le popolazioni colpite vengono aiutate come tutte le altre, seppure con qualche difficoltà.
https://www.consilium.europa.eu/it/pres ... ther-year/
Esse sono state introdotte nel 2011 a seguito delle tremende violazioni commesse dal Governo, con a capo una feroce dittatura (appoggiata da Cina e Russia).
Tali sanzioni prevedono il congelamento dei beni della banca centrale siriana detenuti nell'UE, nonché restrizioni all'esportazione di attrezzature e tecnologie potenzialmente utili per la repressione interna.
Tuttavia, esse non costituiscono di per sé un elemento che impedisce gli aiuti. L'UE ha previsto sanzioni che non toccano tale aspetto. Le uniche difficoltà si riscontrano da un punto di vista operativo, perché bisogna necessariamente collaborare con le autorità del luogo. E, con una dittatura sanzionata internazionalmente, non è semplice.
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
Assad è un "dittatore" solo nella vulgata occidentale. Che non parla mai del fatto che nel 2011 furono scatenate contro il legittimo governo siriano le bande armate jahadiste sponsorizzate dagli U$A per interposte "monarchie del Golfo".Shamash ha scritto: ↑8 feb 2023, 20:41 Ma infatti la si aiuta, nonostante le sanzioni in essere.
Esse sono state introdotte nel 2011 a seguito delle tremende violazioni commesse dal Governo, con a capo una feroce dittatura (appoggiata da Cina e Russia).
Tali sanzioni prevedono il congelamento dei beni della banca centrale siriana detenuti nell'UE, nonché restrizioni all'esportazione di attrezzature e tecnologie potenzialmente utili per la repressione interna.
Tuttavia, esse non costituiscono di per sé un elemento che impedisce gli aiuti. L'UE ha previsto sanzioni che non toccano tale aspetto. Le uniche difficoltà si riscontrano da un punto di vista operativo, perché bisogna necessariamente collaborare con le autorità del luogo. E, con una dittatura sanzionata internazionalmente, non è semplice.
Comunque sia, le popolazioni colpite vengono aiutate come tutte le altre, seppure con qualche difficoltà.
https://www.consilium.europa.eu/it/pres ... ther-year/
Hai sicuramente letto l'articolo che ho linkato, e il dignitario U$A lo dice chiaramente: loro daranno aiuti solo ai loro sodali fondamentalisti, i cosiddetti "caschi bianchi", già creatori di numerose false flag.
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
Questo forse sarebbe stato possibile se avessimo ancora la classe politica della "prima repubblica".Sayon ha scritto: ↑8 feb 2023, 20:04I nordici sono sempre MESCHINI. Purtroppo anche da noi cominciamo ad imitarli. Mi pare che nel Veneto abbiano cancellato un concerto di un pianista russo ad esempio (letto oggi da qualche parte). E comunque la Siria e' un pallino fisso degli USA, piu o meno a livello di Gheddafi. Equindi mi aspetto questa meschinita' di continuare per decenni. Ma noi chi siamo? Dei cagnolini pekinesi che non sano dire no agli USA? Occorre aiutare sia i Turchi che i Siriani in questo momento di terrore, e bloccare di fare altri regali mostruosi (armi a un beligerante?) alla ucraina. L' Italia avrebbe tutto da guadagnarci in termini di prestigio e autostima.nerorosso ha scritto: ↑8 feb 2023, 18:00
https://www.lantidiplomatico.it/dettnew ... a/8_48700/
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Con le attuali (e ci metto tutti in mezzo) marionette eterodirette non esiste la benchè minima speranza di un soprassalto di razionalità.
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
Come di consueto, pur di salvare l'amico zar, si getta fango sull'Occidente.nerorosso ha scritto: ↑8 feb 2023, 21:12 Assad è un "dittatore" solo nella vulgata occidentale. Che non parla mai del fatto che nel 2011 furono scatenate contro il legittimo governo siriano le bande armate jahadiste sponsorizzate dagli U$A per interposte "monarchie del Golfo".
Hai sicuramente letto l'articolo che ho linkato, e il dignitario U$A lo dice chiaramente: loro daranno aiuti solo ai loro sodali fondamentalisti, i cosiddetti "caschi bianchi", già creatori di numerose false flag.
La realtà è molto più complessa. Il regime di al-Assad è ben noto per la sua ferocia. Putin, molto amico, ha sempre appoggiato il Governo in essere per i suoi comodi.
Sin dallo scoppio della guerra, la Russia disponeva di basi militari sul territorio siriano (Ḥumaymim/Kheimim e Tartus). Una di esse, essendo una base navale affacciata sul Mediterraneo, permette a Putin di realizzare la manutenzione delle proprie navi militari senza doverle far tornare fino al Mar Nero. Si tratta di un importante sbocco verso Occidente. In tal senso, la Russia può così ampliare il suo raggio d'azione in una regione strategica.
Per quanto riguarda il "buon" Bashar, bisogna fare un passo indietro per comprendere i fatti.
Egli sale al potere succedendo al padre, nel 2000. Padre golpista che prese il potere negli anni Settanta. Eredita una situazione difficile, con un'economia pericolante. Spinge molto a favore del settore privato, promuovendo lo sviluppo economico. Nel 2007 privatizzò anche le cooperative agricole, ridusse i prezzi sui beni e sui servizi e tagliò i sussidi statali. Non ultimo, favorì un sistema bancario privato in virtù di una liberalizzazione economica. In questo clima, l'imprenditore Makhlouf (legatissimo alla famiglia al-Assad) si arricchì a dismisura, divenendo uno degli uomini più ricchi e potenti della nazione, controllandone il 60% dell'economia.
Perché scoppia la guerra? Nel 2011 migliaia di persone scendono in piazza chiedendo riforme politiche per la situazione creatasi, così come la possibilità di elezioni libere.
La gente era stanca delle repressione di al-Assad, padre e figlio, che durava dal 1971. Il governo siriano cosa fa per placare le proteste? Usa la violenza.
Nel 2012 diventa una vera e propria guerra civile. Da qui si sa, è storia. Si sono formati due fronti, quello Occidentale perplesso per l'atteggiamento di al-Assad, e dall'altro i Paesi che in qualche misura hanno tratto vantaggi. Ancora oggi, quindi, Putin si mostra molto amico di Bashar, perché non può rinunciare alla sua posizione strategica di favore.
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
E' proprio questa logica che ha fatto diventare gli USA il poliziotto del mondo. Ma piacerebbe agli USA, o altro Stato occidentale, che altri Paesi stranieri intervenissero nei loro affari interni, con il pretesto " Trump (o Biden) fa veramente schifo" oppure " Interveniamo per mantenee la pace nel mondo! Gli USA sono troppo bellicosi!". I governi perfetti non esistono, e sono normalmente i popoli stessi che , CON LE LORO FORZE. li fanno cadere". Gli USA sono SEMPRE stati in guerra ogni anno sin dalla loro fondazione, tranne quattro. Hanno lasciato dietro ben poca democrazia e molto sfacelo.Shamash ha scritto: ↑8 feb 2023, 21:35Come di consueto, pur di salvare l'amico zar, si getta fango sull'Occidente.nerorosso ha scritto: ↑8 feb 2023, 21:12 Assad è un "dittatore" solo nella vulgata occidentale. Che non parla mai del fatto che nel 2011 furono scatenate contro il legittimo governo siriano le bande armate jahadiste sponsorizzate dagli U$A per interposte "monarchie del Golfo".
Hai sicuramente letto l'articolo che ho linkato, e il dignitario U$A lo dice chiaramente: loro daranno aiuti solo ai loro sodali fondamentalisti, i cosiddetti "caschi bianchi", già creatori di numerose false flag.
La realtà è molto più complessa. Il regime di al-Assad è ben noto per la sua ferocia. Putin, molto amico, ha sempre appoggiato il Governo in essere per i suoi comodi.
Sin dallo scoppio della guerra, la Russia disponeva di basi militari sul territorio siriano (Ḥumaymim/Kheimim e Tartus). Una di esse, essendo una base navale affacciata sul Mediterraneo, permette a Putin di realizzare la manutenzione delle proprie navi militari senza doverle far tornare fino al Mar Nero. Si tratta di un importante sbocco verso Occidente. In tal senso, la Russia può così ampliare il suo raggio d'azione in una regione strategica.
Per quanto riguarda il "buon" Bashar, bisogna fare un passo indietro per comprendere i fatti.
Egli sale al potere succedendo al padre, nel 2000. Padre golpista che prese il potere negli anni Settanta. Eredita una situazione difficile, con un'economia pericolante. Spinge molto a favore del settore privato, promuovendo lo sviluppo economico. Nel 2007 privatizzò anche le cooperative agricole, ridusse i prezzi sui beni e sui servizi e tagliò i sussidi statali. Non ultimo, favorì un sistema bancario privato in virtù di una liberalizzazione economica. In questo clima, l'imprenditore Makhlouf (legatissimo alla famiglia al-Assad) si arricchì a dismisura, divenendo uno degli uomini più ricchi e potenti della nazione, controllandone il 60% dell'economia.
Perché scoppia la guerra? Nel 2011 migliaia di persone scendono in piazza chiedendo riforme politiche per la situazione creatasi, così come la possibilità di elezioni libere.
La gente era stanca delle repressione di al-Assad, padre e figlio, che durava dal 1971. Il governo siriano cosa fa per placare le proteste? Usa la violenza.
Nel 2012 diventa una vera e propria guerra civile. Da qui si sa, è storia. Si sono formati due fronti, quello Occidentale perplesso per l'atteggiamento di al-Assad, e dall'altro i Paesi che in qualche misura hanno tratto vantaggi. Ancora oggi, quindi, Putin si mostra molto amico di Bashar, perché non può rinunciare alla sua posizione strategica di favore.
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
Sì, benissimo. Ma non giova all'analisi storica tirarli in ballo per cercare di mitigare le colpe altrui.Sayon ha scritto: ↑8 feb 2023, 21:43 E' proprio questa logica che ha fatto diventare gli USA il poliziotto del mondo. Ma piacerebbe agli USA, o altro Stato occidentale, che altri Paesi stranieri intervenissero nei loro affari interni, con il pretesto " Trump (o Biden) fa veramente schifo" oppure " Interveniamo per mantenee la pace nel mondo! Gli USA sono troppo bellicosi!". I governi perfetti non esistono, e sono normalmente i popoli stessi che , CON LE LORO FORZE. li fanno cadere". Gli USA sono SEMPRE stati in guerra ogni anno sin dalla loro fondazione, tranne quattro. Hanno lasciato dietro ben poca democrazia e molto sfacelo.
Che la loro storia sia costellata di nefandezze è innegabile, ma non sono gli unici coi panni sporchi. Anzi.
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
Beh, mi pare che questo occidente che, se si tratta di attaccare Putin, difendi a spada tratta, nel complesso non piace molto nemmeno a te, ma questo è un altro discorso.Shamash ha scritto: ↑8 feb 2023, 21:35Come di consueto, pur di salvare l'amico zar, si getta fango sull'Occidente.nerorosso ha scritto: ↑8 feb 2023, 21:12 Assad è un "dittatore" solo nella vulgata occidentale. Che non parla mai del fatto che nel 2011 furono scatenate contro il legittimo governo siriano le bande armate jahadiste sponsorizzate dagli U$A per interposte "monarchie del Golfo".
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La realtà è molto più complessa. Il regime di al-Assad è ben noto per la sua ferocia. Putin, molto amico, ha sempre appoggiato il Governo in essere per i suoi comodi.
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Per quanto riguarda il "buon" Bashar, bisogna fare un passo indietro per comprendere i fatti.
Egli sale al potere succedendo al padre, nel 2000. Padre golpista che prese il potere negli anni Settanta. Eredita una situazione difficile, con un'economia pericolante. Spinge molto a favore del settore privato, promuovendo lo sviluppo economico. Nel 2007 privatizzò anche le cooperative agricole, ridusse i prezzi sui beni e sui servizi e tagliò i sussidi statali. Non ultimo, favorì un sistema bancario privato in virtù di una liberalizzazione economica. In questo clima, l'imprenditore Makhlouf (legatissimo alla famiglia al-Assad) si arricchì a dismisura, divenendo uno degli uomini più ricchi e potenti della nazione, controllandone il 60% dell'economia.
Perché scoppia la guerra? Nel 2011 migliaia di persone scendono in piazza chiedendo riforme politiche per la situazione creatasi, così come la possibilità di elezioni libere.
La gente era stanca delle repressione di al-Assad, padre e figlio, che durava dal 1971. Il governo siriano cosa fa per placare le proteste? Usa la violenza.
Nel 2012 diventa una vera e propria guerra civile. Da qui si sa, è storia. Si sono formati due fronti, quello Occidentale perplesso per l'atteggiamento di al-Assad, e dall'altro i Paesi che in qualche misura hanno tratto vantaggi. Ancora oggi, quindi, Putin si mostra molto amico di Bashar, perché non può rinunciare alla sua posizione strategica di favore.
Per quanto riguarda la Siria, certo ha una storia travagliata, come del resto tutte le nazioni arabe neo-formate nel secondo dopoguerra dalla decomposizione delle colonie inglesi e francesi.
Ma se tieni conto del fatto che (Wikipedia docet) dal 48 al 71, anno in cui prese il potere, dopo varie vicissitudini, Assad padre, quel territorio ha vissuto quasi 50 (!) tentativi di colpi di stato, la dittatura, che questo effettivamente è stata (ma tu puoi dare la "demokrazia" in un territorio popolato da tribù litigiose, per sfortuna riunite in un cosiddetto "stato"?), ha, come dice pure Wikipedia, portato sviluppo al popolo siriano, grazie alle politiche socialiste del Baath e grazie all'URSS. E questo gli portò anche un certo consenso nei '70. Ovviamente la situazione è da inquadrare nel contesto specifico, dopotutto non parliamo di Stati Nazione come quelli europei, etnicamente e religiosamente omogenei, parlanti la stessa lingua, ma di entità statali artificiali, frutto della decolonizzazione, popolate da etnie e religioni magari storicamente avverse...
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
A me preme sempre fare un'analisi oggettiva dei fatti, attenendosi alla storia e agli accadimenti. Non ho alcun interesse nel fare il tifo per qualcuno o per disprezzare altri. L'Occidente è una massa informe di soggetti che agiscono in modo caotico, perseguendo interessi principalmente economici e privi di valori. Tuttavia, d'altra parte, è anche particolarmente difficile difendere Putin, che in 23 anni ne ha combinate troppe...
Ecco perché non ci sono eroi né unici colpevoli, in senso generale. Ma responsabilità.
Certo, giusto. Ridurre l'analisi ad una mera comparazione rispetto all'evoluzione geopolitica occidentale sarebbe un errore molto grossolano.nerorosso ha scritto: ↑8 feb 2023, 23:22 Per quanto riguarda la Siria, certo ha una storia travagliata, come del resto tutte le nazioni arabe neo-formate nel secondo dopoguerra dalla decomposizione delle colonie inglesi e francesi.
Ma se tieni conto del fatto che (Wikipedia docet) dal 48 al 71, anno in cui prese il potere, dopo varie vicissitudini, Assad padre, quel territorio ha vissuto quasi 50 (!) tentativi di colpi di stato, la dittatura, che questo effettivamente è stata (ma tu puoi dare la "demokrazia" in un territorio popolato da tribù litigiose, per sfortuna riunite in un cosiddetto "stato"?), ha, come dice pure Wikipedia, portato sviluppo al popolo siriano, grazie alle politiche socialiste del Baath e grazie all'URSS. E questo gli portò anche un certo consenso nei '70. Ovviamente la situazione è da inquadrare nel contesto specifico, dopotutto non parliamo di Stati Nazione come quelli europei, etnicamente e religiosamente omogenei, parlanti la stessa lingua, ma di entità statali artificiali, frutto della decolonizzazione, popolate da etnie e religioni magari storicamente avverse...
Qui abbiamo un contesto profondamente differente, dove la religione (che, nel mondo musulmano, costituisce il fondamento stesso del funzionamento dello Stato), ha la sua chiara influenza. Il problema di fondo, di cui si è già discusso in modo esteso, è l'eterna polarizzazione USA/Russia, che non è mai finita. Da una parte si cerca di mettere le mani su certi territori, dall'altra su altri. Si tratta di un continuo inseguirsi, evitare di farsi circondare, dominare strategicamente posizioni favorevoli e guardarsi sempre in cagnesco.
Anche l'appoggio in caso di conflitti nasconde sempre interessi più profondi dal mero sostegno.
Quando queste due superpotenze la smetteranno - e si badi bene, tutte e due - il mondo sarà un posto più tranquillo.
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Re: Ma quando si sanziona una nazione c'è scritto che non la si deve aiutare in caso di calamità?
....."Tuttavia, d'altra parte, è anche particolarmente difficile difendere Putin, che in 23 anni ne ha combinate troppe...".....Shamash ha scritto: ↑9 feb 2023, 8:46A me preme sempre fare un'analisi oggettiva dei fatti, attenendosi alla storia e agli accadimenti. Non ho alcun interesse nel fare il tifo per qualcuno o per disprezzare altri. L'Occidente è una massa informe di soggetti che agiscono in modo caotico, perseguendo interessi principalmente economici e privi di valori. Tuttavia, d'altra parte, è anche particolarmente difficile difendere Putin, che in 23 anni ne ha combinate troppe...
Ecco perché non ci sono eroi né unici colpevoli, in senso generale. Ma responsabilità.Certo, giusto. Ridurre l'analisi ad una mera comparazione rispetto all'evoluzione geopolitica occidentale sarebbe un errore molto grossolano.nerorosso ha scritto: ↑8 feb 2023, 23:22 Per quanto riguarda la Siria, certo ha una storia travagliata, come del resto tutte le nazioni arabe neo-formate nel secondo dopoguerra dalla decomposizione delle colonie inglesi e francesi.
Ma se tieni conto del fatto che (Wikipedia docet) dal 48 al 71, anno in cui prese il potere, dopo varie vicissitudini, Assad padre, quel territorio ha vissuto quasi 50 (!) tentativi di colpi di stato, la dittatura, che questo effettivamente è stata (ma tu puoi dare la "demokrazia" in un territorio popolato da tribù litigiose, per sfortuna riunite in un cosiddetto "stato"?), ha, come dice pure Wikipedia, portato sviluppo al popolo siriano, grazie alle politiche socialiste del Baath e grazie all'URSS. E questo gli portò anche un certo consenso nei '70. Ovviamente la situazione è da inquadrare nel contesto specifico, dopotutto non parliamo di Stati Nazione come quelli europei, etnicamente e religiosamente omogenei, parlanti la stessa lingua, ma di entità statali artificiali, frutto della decolonizzazione, popolate da etnie e religioni magari storicamente avverse...
Qui abbiamo un contesto profondamente differente, dove la religione (che, nel mondo musulmano, costituisce il fondamento stesso del funzionamento dello Stato), ha la sua chiara influenza. Il problema di fondo, di cui si è già discusso in modo esteso, è l'eterna polarizzazione USA/Russia, che non è mai finita. Da una parte si cerca di mettere le mani su certi territori, dall'altra su altri. Si tratta di un continuo inseguirsi, evitare di farsi circondare, dominare strategicamente posizioni favorevoli e guardarsi sempre in cagnesco.
Anche l'appoggio in caso di conflitti nasconde sempre interessi più profondi dal mero sostegno.
Quando queste due superpotenze la smetteranno - e si badi bene, tutte e due - il mondo sarà un posto più tranquillo.
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro
.........ma andare oltre no ?
.........ma andare oltre no ?