Cara Giorgia - reddito di cittadinanza

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Valerio
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Cara Giorgia - reddito di cittadinanza

Messaggio da leggere da Valerio »

Ti prego, tieni duro sulla distruzione di quella mostruosità che gli ipocriti continuano a chiamare RdC.

Il primo errore è stato affidarne la gestione ai Centri per l'impiego. Queste anomalie riverniciate malamente per dissimulare che sono solo i vecchi Uffici di Collocamento, sono inutili, aboliti da un referendum popolare proprio perché incapaci di "collocare" i disoccupati, e danno un vitalizio ad impiegati privi di competenze, slancio lavorativo e mezzi tecnici e normativi per operare.

Molto più snelle ed efficaci, invece, le Agenzie Interinali. Ma solo al Nord, visto che operano in modo massiccio con le industrie.


Facciamo chiarezza.

Il RdC è un sussidio? SI.

A chi deve essere rivolto? 1) a chi non può lavorare. 2) a chi non sa lavorare. 3) a chi non trova lavoro.

Il primo gruppo ne ha diritto perché deve uscire da quella vergognosa categoria dei "poveri totali". Quelli, per intenderci, che fanno la fame e vanno alla Caritas. Naturalmente l'impossibilità di lavorare deve essere accertata dai Servizi Sociali.

Il secondo gruppo è la vittima (forse) del nostro sistema della formazione statale, fatto di diplomifici e di enti di formazione professionale avulsi dal tessuto produttivo, emanazione dei sindacati che ottengono il finanziamento dei loro addetti usando il ricatto della pax sindacale. Nessun sindacato nazionale escluso.
Se togliamo il RdC a questo gruppo rischiamo di alimentare il lavoro nero o di ingrossare il settore dei poveri e dei delinquenti. Come agire? Bisogna ridurre gli importi, già bassi, e vincolare l'erogazione ad un impiego reale nei lavori socialmente utili. Non certo lasciarli a casa a degradarsi!

Il terzo gruppo ha il diritto di fruire di un reddito pieno, ma condizionato ad un reale coinvolgimento nella formazione. E qui individuiamo due attori, lo Stato con la Pubblica Istruzione e le Aziende con una vera, autentica Formazione Professionale. Quindi un reddito minimo per la formazione di stato ed un reddito pieno come contributo alle aziende che si rendano disponibili ad assumere e formare giovani e fuoriusciti dal mondo del lavoro, da loro stesse selezionati e con la prospettiva di rimanere in azienda. Saranno poi le loro associazioni a dotarsi di strumenti per realizzare la formazione in azienda.
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Leno Lazzari
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Re: Cara Giorgia - reddito di cittadinanza

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Valerio ha scritto: 1 dic 2022, 21:58 Ti prego, tieni duro sulla distruzione di quella mostruosità che gli ipocriti continuano a chiamare RdC.

Il primo errore è stato affidarne la gestione ai Centri per l'impiego. Queste anomalie riverniciate malamente per dissimulare che sono solo i vecchi Uffici di Collocamento, sono inutili, aboliti da un referendum popolare proprio perché incapaci di "collocare" i disoccupati, e danno un vitalizio ad impiegati privi di competenze, slancio lavorativo e mezzi tecnici e normativi per operare.

Molto più snelle ed efficaci, invece, le Agenzie Interinali. Ma solo al Nord, visto che operano in modo massiccio con le industrie.


Facciamo chiarezza.

Il RdC è un sussidio? SI.

A chi deve essere rivolto? 1) a chi non può lavorare. 2) a chi non sa lavorare. 3) a chi non trova lavoro.

Il primo gruppo ne ha diritto perché deve uscire da quella vergognosa categoria dei "poveri totali". Quelli, per intenderci, che fanno la fame e vanno alla Caritas. Naturalmente l'impossibilità di lavorare deve essere accertata dai Servizi Sociali.

Il secondo gruppo è la vittima (forse) del nostro sistema della formazione statale, fatto di diplomifici e di enti di formazione professionale avulsi dal tessuto produttivo, emanazione dei sindacati che ottengono il finanziamento dei loro addetti usando il ricatto della pax sindacale. Nessun sindacato nazionale escluso.
Se togliamo il RdC a questo gruppo rischiamo di alimentare il lavoro nero o di ingrossare il settore dei poveri e dei delinquenti. Come agire? Bisogna ridurre gli importi, già bassi, e vincolare l'erogazione ad un impiego reale nei lavori socialmente utili. Non certo lasciarli a casa a degradarsi!

Il terzo gruppo ha il diritto di fruire di un reddito pieno, ma condizionato ad un reale coinvolgimento nella formazione. E qui individuiamo due attori, lo Stato con la Pubblica Istruzione e le Aziende con una vera, autentica Formazione Professionale. Quindi un reddito minimo per la formazione di stato ed un reddito pieno come contributo alle aziende che si rendano disponibili ad assumere e formare giovani e fuoriusciti dal mondo del lavoro, da loro stesse selezionati e con la prospettiva di rimanere in azienda. Saranno poi le loro associazioni a dotarsi di strumenti per realizzare la formazione in azienda.
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Re: Cara Giorgia - reddito di cittadinanza

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Leno Lazzari ha scritto: 2 dic 2022, 6:13
Valerio ha scritto: 1 dic 2022, 21:58 Ti prego, tieni duro sulla distruzione di quella mostruosità che gli ipocriti continuano a chiamare RdC.

Il primo errore è stato affidarne la gestione ai Centri per l'impiego. Queste anomalie riverniciate malamente per dissimulare che sono solo i vecchi Uffici di Collocamento, sono inutili, aboliti da un referendum popolare proprio perché incapaci di "collocare" i disoccupati, e danno un vitalizio ad impiegati privi di competenze, slancio lavorativo e mezzi tecnici e normativi per operare.

Molto più snelle ed efficaci, invece, le Agenzie Interinali. Ma solo al Nord, visto che operano in modo massiccio con le industrie.


Facciamo chiarezza.

Il RdC è un sussidio? SI.

A chi deve essere rivolto? 1) a chi non può lavorare. 2) a chi non sa lavorare. 3) a chi non trova lavoro.

Il primo gruppo ne ha diritto perché deve uscire da quella vergognosa categoria dei "poveri totali". Quelli, per intenderci, che fanno la fame e vanno alla Caritas. Naturalmente l'impossibilità di lavorare deve essere accertata dai Servizi Sociali.

Il secondo gruppo è la vittima (forse) del nostro sistema della formazione statale, fatto di diplomifici e di enti di formazione professionale avulsi dal tessuto produttivo, emanazione dei sindacati che ottengono il finanziamento dei loro addetti usando il ricatto della pax sindacale. Nessun sindacato nazionale escluso.
Se togliamo il RdC a questo gruppo rischiamo di alimentare il lavoro nero o di ingrossare il settore dei poveri e dei delinquenti. Come agire? Bisogna ridurre gli importi, già bassi, e vincolare l'erogazione ad un impiego reale nei lavori socialmente utili. Non certo lasciarli a casa a degradarsi!

Il terzo gruppo ha il diritto di fruire di un reddito pieno, ma condizionato ad un reale coinvolgimento nella formazione. E qui individuiamo due attori, lo Stato con la Pubblica Istruzione e le Aziende con una vera, autentica Formazione Professionale. Quindi un reddito minimo per la formazione di stato ed un reddito pieno come contributo alle aziende che si rendano disponibili ad assumere e formare giovani e fuoriusciti dal mondo del lavoro, da loro stesse selezionati e con la prospettiva di rimanere in azienda. Saranno poi le loro associazioni a dotarsi di strumenti per realizzare la formazione in azienda.
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Grazie, è un argomento che conosco bene, per esperienza decennale. Ho gridato nel deserto, ma c'erano solo sordi.

I Centri per l'impiego sono un carrozzone politico intoccabile. In Sicilia si arriva addirittura a trattamenti retributivi e pensionistici semplicemente faraonici.

Il personale è in gran parte reclutato fra parenti e amici di politici, amministratori locali e sindacalisti.

È una vergogna nota a tutti! Tranne che alla dormiente magistratura. Milioni di euro di fondi pubblici, un fiume di denaro che sparisce in disprezzo dei veri poveri. Però gli ipocriti difendono una minuzia come il RdC.

Non voglio esagerare, ma i Centri per l'impiego (riverniciatura degli aboliti uffici di collocamento) assorbono, come una spugna secca, più denaro in Sicilia del RdC in tutta Italia.

Chiudo perché ho idea che la Digos sia venuta a prendermi. :mrgreen:
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Re: Cara Giorgia - reddito di cittadinanza

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Valerio ha scritto: 2 dic 2022, 8:25
Leno Lazzari ha scritto: 2 dic 2022, 6:13

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Grazie, è un argomento che conosco bene, per esperienza decennale. Ho gridato nel deserto, ma c'erano solo sordi.

I Centri per l'impiego sono un carrozzone politico intoccabile. In Sicilia si arriva addirittura a trattamenti retributivi e pensionistici semplicemente faraonici.

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È una vergogna nota a tutti! Tranne che alla dormiente magistratura. Milioni di euro di fondi pubblici, un fiume di denaro che sparisce in disprezzo dei veri poveri. Però gli ipocriti difendono una minuzia come il RdC.

Non voglio esagerare, ma i Centri per l'impiego (riverniciatura degli aboliti uffici di collocamento) assorbono, come una spugna secca, più denaro in Sicilia del RdC in tutta Italia.

Chiudo perché ho idea che la Digos sia venuta a prendermi. :mrgreen:
I centri per l'impiego, come 3/4 della gestione statale italiana, andrebbero prima ripuliti dagli scalda poltrone, e dopo aver messo delle persone competenti fatti funzionare come nel resto d'Europa.
Lo so, sono un sognatore.
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Re: Cara Giorgia - reddito di cittadinanza

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Crossfire ha scritto: 2 dic 2022, 8:36
Valerio ha scritto: 2 dic 2022, 8:25

Grazie, è un argomento che conosco bene, per esperienza decennale. Ho gridato nel deserto, ma c'erano solo sordi.

I Centri per l'impiego sono un carrozzone politico intoccabile. In Sicilia si arriva addirittura a trattamenti retributivi e pensionistici semplicemente faraonici.

Il personale è in gran parte reclutato fra parenti e amici di politici, amministratori locali e sindacalisti.

È una vergogna nota a tutti! Tranne che alla dormiente magistratura. Milioni di euro di fondi pubblici, un fiume di denaro che sparisce in disprezzo dei veri poveri. Però gli ipocriti difendono una minuzia come il RdC.

Non voglio esagerare, ma i Centri per l'impiego (riverniciatura degli aboliti uffici di collocamento) assorbono, come una spugna secca, più denaro in Sicilia del RdC in tutta Italia.

Chiudo perché ho idea che la Digos sia venuta a prendermi. :mrgreen:
I centri per l'impiego, come 3/4 della gestione statale italiana, andrebbero prima ripuliti dagli scalda poltrone, e dopo aver messo delle persone competenti fatti funzionare come nel resto d'Europa.
Lo so, sono un sognatore.
Non sei un sognatore. Dici cose ovvie, ma tu per primo non credi a chi queste cose le ha vissute.

L'Italia è tutta marcia.
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Re: Cara Giorgia - reddito di cittadinanza

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Valerio ha scritto: 2 dic 2022, 8:25
Leno Lazzari ha scritto: 2 dic 2022, 6:13

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Grazie, è un argomento che conosco bene, per esperienza decennale. Ho gridato nel deserto, ma c'erano solo sordi.

I Centri per l'impiego sono un carrozzone politico intoccabile. In Sicilia si arriva addirittura a trattamenti retributivi e pensionistici semplicemente faraonici.

Il personale è in gran parte reclutato fra parenti e amici di politici, amministratori locali e sindacalisti.

È una vergogna nota a tutti! Tranne che alla dormiente magistratura. Milioni di euro di fondi pubblici, un fiume di denaro che sparisce in disprezzo dei veri poveri. Però gli ipocriti difendono una minuzia come il RdC.

Non voglio esagerare, ma i Centri per l'impiego (riverniciatura degli aboliti uffici di collocamento) assorbono, come una spugna secca, più denaro in Sicilia del RdC in tutta Italia.

Chiudo perché ho idea che la Digos sia venuta a prendermi. :mrgreen:
In fatto di denaro pubblico che finisce in tasche private (e di pochi) la magistratura fa la gnorri anche con la sanità dentro la quale si rubano risorse (in vario modo) per cifre scandalose .

Stamattina ho sentito il candidato del PD alla Regione Lazio e uno di FdI e hanno parlato di sanità.

Di tutto hanno parlato, assunzioni etc, però neanche una parola di come riportare sotto controllo.
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Re: Cara Giorgia - reddito di cittadinanza

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Valerio ha scritto: 1 dic 2022, 21:58 Ti prego, tieni duro sulla distruzione di quella mostruosità che gli ipocriti continuano a chiamare RdC.

Il primo errore è stato affidarne la gestione ai Centri per l'impiego. Queste anomalie riverniciate malamente per dissimulare che sono solo i vecchi Uffici di Collocamento, sono inutili, aboliti da un referendum popolare proprio perché incapaci di "collocare" i disoccupati, e danno un vitalizio ad impiegati privi di competenze, slancio lavorativo e mezzi tecnici e normativi per operare.

Molto più snelle ed efficaci, invece, le Agenzie Interinali. Ma solo al Nord, visto che operano in modo massiccio con le industrie.


Facciamo chiarezza.

Il RdC è un sussidio? SI.

A chi deve essere rivolto? 1) a chi non può lavorare. 2) a chi non sa lavorare. 3) a chi non trova lavoro.

Il primo gruppo ne ha diritto perché deve uscire da quella vergognosa categoria dei "poveri totali". Quelli, per intenderci, che fanno la fame e vanno alla Caritas. Naturalmente l'impossibilità di lavorare deve essere accertata dai Servizi Sociali.

Il secondo gruppo è la vittima (forse) del nostro sistema della formazione statale, fatto di diplomifici e di enti di formazione professionale avulsi dal tessuto produttivo, emanazione dei sindacati che ottengono il finanziamento dei loro addetti usando il ricatto della pax sindacale. Nessun sindacato nazionale escluso.
Se togliamo il RdC a questo gruppo rischiamo di alimentare il lavoro nero o di ingrossare il settore dei poveri e dei delinquenti. Come agire? Bisogna ridurre gli importi, già bassi, e vincolare l'erogazione ad un impiego reale nei lavori socialmente utili. Non certo lasciarli a casa a degradarsi!

Il terzo gruppo ha il diritto di fruire di un reddito pieno, ma condizionato ad un reale coinvolgimento nella formazione. E qui individuiamo due attori, lo Stato con la Pubblica Istruzione e le Aziende con una vera, autentica Formazione Professionale. Quindi un reddito minimo per la formazione di stato ed un reddito pieno come contributo alle aziende che si rendano disponibili ad assumere e formare giovani e fuoriusciti dal mondo del lavoro, da loro stesse selezionati e con la prospettiva di rimanere in azienda. Saranno poi le loro associazioni a dotarsi di strumenti per realizzare la formazione in azienda.
è ovvio che il RdC è un temporaneo deterrente per snaturare il voto di scambio. E su questo, sempre che sia farina del suo sacco, riconosco la genialità di Grillo.
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Re: Cara Giorgia - reddito di cittadinanza

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E' stato sempre evidente che i "navigatori " avrebbero snaturato il significato del RdC. Per loro e' sempre stato un privilegio poter regalare soldi ai loro conoscenti ed amici. Punto. Degli altri se ne sono fregati sin dall' inizio. FIGURATI: darsi da fare per trovare un lavoro a degli sconosciuti?! Nel Sud dove la raccomandazione ed il conoscere qualcuno e' spesso l' unico sistema per trovare lavoro! Il RdC ormai c'e' e come dissi subito all' epocadel goveno giall-verde, una volta che si pone un privilegio non lo si puo' togliere piu. E' pero' un DOVERE migliorarlo. Lo stesso Conte del resto lo aveva detto qualche tempo fa: fi l..)per preparare piani ed implementarliavoro ce n'e' da TUTTE le parti, SOPRATTUTTO al Sud. L' Italia ha biogno di essere ripulita, messa al sicuro, difesa da frane e terremoti ed ha bisogno di braccia ma anche di cervelli (ingegneri, geometri, geologi, ragionieri. Perche dire che non c'e' lavoro? Quanta gente poteva essere mpiegata sull' isola d' Ischia pr prevenire il disastro?
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Shamash
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Re: Cara Giorgia - reddito di cittadinanza

Messaggio da leggere da Shamash »

Valerio ha scritto: 1 dic 2022, 21:58 Ti prego, tieni duro sulla distruzione di quella mostruosità che gli ipocriti continuano a chiamare RdC.

Il primo errore è stato affidarne la gestione ai Centri per l'impiego. Queste anomalie riverniciate malamente per dissimulare che sono solo i vecchi Uffici di Collocamento, sono inutili, aboliti da un referendum popolare proprio perché incapaci di "collocare" i disoccupati, e danno un vitalizio ad impiegati privi di competenze, slancio lavorativo e mezzi tecnici e normativi per operare.

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Assolutamente da sottoscrivere. :applausi:
Ma ti garantisco che anche a Milano siano ambienti inutili, gestiti in modo imbarazzante. Non conosco persone che abbiano mai trovato lavoro grazie a queste strutture.
Anch'io ne ho fruito per accedere ad un bando della Regione quando ho fatto il master, ma da un punto di vista lavorativo il nulla totale.
Se avessi aspettato loro, sarei ancora disoccupato.

Al di là del RdC, in cui mi trovi totalmente d'accordo, credo che anche questi strumenti possano essere efficaci e molto utili, specie in un periodo tremendo come questo.
Ma il discorso qui si fa molto ampio, perché andrebbe rivisto tutto il sistema della contrattualistica, insomma, del mondo del lavoro in Italia. Ci sono troppe cose che non funzionano e persone da pagare che non fanno nulla o non hanno competenze. Da un lato si mettono gli psicologi nelle scuole (giusto), ma poi ci si deve affidare a persone del tutto impreparate nel valutare un curriculum per trovare un lavoro.

E qui, di conseguenza, arriviamo al discorso sulla meritocrazia. Ma mi fermo, perché temo che la Digos verrà a cercare anche me. :grin:
«Siate il meglio di qualunque cosa siate» [Martin Luther King]
«Dove regna la saggezza, non vi è alcun conflitto tra pensiero e sentimento» [Carl Gustav Jung]
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