W la rivoluzione che verra' !
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W la rivoluzione che verra' !
Per motivare al voto il suo elettorato di nichilisti fucsia al caviale insediati nei centri storici, Enrico Letta fa appello alla necessità di non fare precipitare l'Italia nelle mani di Meloni e Salvini, cioè a suo dire della Vandea, degli Insorgenti, dell'esercito delle Santa Fede, dei "reazionari" antimoderni che potrerebbero la Controrivoluzione in Italia.
Magari fosse vero.
Ovviamente si tratta di una miserabile simulazione. A parte alcune e sempre più rare eccezioni significative, i partiti di centrodestra hanno nei ruoli dirigenziali gente come Giorgetti, Fedriga, Zaia, l'ineffabile La Russa, Urso, Terzi di Sant'Agata, Santanchè (a tacere dei berlusconiani) che in fatto di nichilismo e cinismo non hanno molto o forse nulla da imparare dalla banda Letta o da Renzi.
La Meloni, probabile futura premier dell'Italia, definì gli inferi Maneskin come "bravi artisti", e Salvini affermò di stimare Fedez "come artista". Stupidaggini, si dirà. Niente affatto.
Già considerare quelle miserabili e infernali figure del sistema orgiastico-mercantile come "artisti" (ma sanno cosa sia l'"arte"?) dice molto su chi esprime questi giudizi.
Nella simulazione della demo-plutocrazia occidentale la sinistra e la destra hanno il ruolo assegnato. Ci sono i sovversivi a marcia veloce (la sinistra liberal ex comunista ) e i sovversivi a marcia lenta (i liberal-nazional- conservatori) che accettano sempre oggi ciò che la sinistra proponeva ieri (esempio: la legge Cirinnà sulle unioni incivili, ai tempi avversata e oggi tranquillamente accettata).
Per il resto sulla Nato, sulla Ue, sul primato del capitale finanziario, sulla globalizzazione, la differenza tra destra e sinistra è minima. L'unica parziale differenza è l'immigrazione. E forse l'autonomia regionale (ma solo per la Lega, non certo per FdI). Ma anche Salvini che pure fece qualcosa di concreto per fermare l'immigrazione prima di "draghizzarsi", non è mai stato capace di formulare uno straccio di critica all'immigrazionismo e al meticciato. Il centodestra ha un deficit di cultura politica grande come una casa.
Quindi non ha senso votare? Può averlo, forse, per fermare il male maggiore. Ma a condizione che non ci si illuda che la vittoria del centrodestra sia una palingenesi ( perchè sarebbe non capire nulla) e si sappia che tra tutti (anche a destra), tranne rare significative eccezioni, il più pulito ha la rogna.
Non c'è nessuna Vandea, non c'è nessuna Insorgenza . C'è solo la Rivoluzione a marcia lenta contro quella a marcia veloce.
Magari fosse vero.
Ovviamente si tratta di una miserabile simulazione. A parte alcune e sempre più rare eccezioni significative, i partiti di centrodestra hanno nei ruoli dirigenziali gente come Giorgetti, Fedriga, Zaia, l'ineffabile La Russa, Urso, Terzi di Sant'Agata, Santanchè (a tacere dei berlusconiani) che in fatto di nichilismo e cinismo non hanno molto o forse nulla da imparare dalla banda Letta o da Renzi.
La Meloni, probabile futura premier dell'Italia, definì gli inferi Maneskin come "bravi artisti", e Salvini affermò di stimare Fedez "come artista". Stupidaggini, si dirà. Niente affatto.
Già considerare quelle miserabili e infernali figure del sistema orgiastico-mercantile come "artisti" (ma sanno cosa sia l'"arte"?) dice molto su chi esprime questi giudizi.
Nella simulazione della demo-plutocrazia occidentale la sinistra e la destra hanno il ruolo assegnato. Ci sono i sovversivi a marcia veloce (la sinistra liberal ex comunista ) e i sovversivi a marcia lenta (i liberal-nazional- conservatori) che accettano sempre oggi ciò che la sinistra proponeva ieri (esempio: la legge Cirinnà sulle unioni incivili, ai tempi avversata e oggi tranquillamente accettata).
Per il resto sulla Nato, sulla Ue, sul primato del capitale finanziario, sulla globalizzazione, la differenza tra destra e sinistra è minima. L'unica parziale differenza è l'immigrazione. E forse l'autonomia regionale (ma solo per la Lega, non certo per FdI). Ma anche Salvini che pure fece qualcosa di concreto per fermare l'immigrazione prima di "draghizzarsi", non è mai stato capace di formulare uno straccio di critica all'immigrazionismo e al meticciato. Il centodestra ha un deficit di cultura politica grande come una casa.
Quindi non ha senso votare? Può averlo, forse, per fermare il male maggiore. Ma a condizione che non ci si illuda che la vittoria del centrodestra sia una palingenesi ( perchè sarebbe non capire nulla) e si sappia che tra tutti (anche a destra), tranne rare significative eccezioni, il più pulito ha la rogna.
Non c'è nessuna Vandea, non c'è nessuna Insorgenza . C'è solo la Rivoluzione a marcia lenta contro quella a marcia veloce.
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Re: W la rivoluzione che verra' !
Una volta gli elettori seguivano i politici, oggi è il contrario pur di acchiappare qualche voto in più.
Nessuno di loro ha il coraggio di sostenere ideali alti, ci si abbassa sempre più ai livelli del volgo per sopravvivere.
Anche io voto per evitare il peggio, ma lo faccio con molta riluttanza, come molti italiani credo.
Riguardo la sinistra ormai sono i rappresentanti dei poteri forti e non capisco come un operaio o un disoccupato possa votarli
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Re: W la rivoluzione che verra' !
Difatti, ci sara' un grande astensionismo, il prezzo da pagare per una Politica corrotta e sbagliata!!vatel ha scritto: ↑19 set 2022, 19:51 Una volta gli elettori seguivano i politici, oggi è il contrario pur di acchiappare qualche voto in più.
Nessuno di loro ha il coraggio di sostenere ideali alti, ci si abbassa sempre più ai livelli del volgo per sopravvivere.
Anche io voto per evitare il peggio, ma lo faccio con molta riluttanza, come molti italiani credo.
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Per quanto riguarda il senso del voto, secondo il mio punto di vista - a prescindere da chi sarà il "vincitore" delle elezioni - non sortirà alcun effetto( neanche minimo ). Nel senso che, questa "dittatura anti-popolo" ormai sempre più smaccata, aveva bisogno ( per non farla troppo sporca) di dare una parvenza di democrazia e, pertanto, queste elezioni serviranno per legittimare questo REGIME (questa distruzione italica); in modo che poi, dopo la suddetta legittimazione/ benedizione del popolo, si possa proseguire con maggiore serenità con il "draghismo" e la macelleria sociale( Draghi presumo che resterà a oltranza a dirigere l'orchestra, nell'ombra).
Il "detonatore draghiano", per la demolizione controllata dell'Italia, è stato già impostato/avviato e il prossimo governo ( di qualunque colore esso sia ) non farà altro che adeguarsi a questo progetto distruttivo. Questa è la mia previsione ( alquanto pessimistica).
Escludendo che i politici cosiddetti "anti-sistema" possano minimamente impensierire questo Sistema( anche perché, come è noto, le dittature non si possono scardinare dall'interno), come dici bene, l'unica soluzione potrebbe essere una rivoluzione popolare( magari sulla falsa riga dei forconi o qualcosa di simile ), in modo da abbattere questo sistema----> poi, assemblea costituente e si ricostruisce tutto da zero. Diversamente, siamo dei defunti che camminano .
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Re: W la rivoluzione che verra' !
Condivido in toto l'analisi del TopicMezzoCondito ha scritto: ↑19 set 2022, 19:53Difatti, ci sara' un grande astensionismo, il prezzo da pagare per una Politica corrotta e sbagliata!!vatel ha scritto: ↑19 set 2022, 19:51 Una volta gli elettori seguivano i politici, oggi è il contrario pur di acchiappare qualche voto in più.
Nessuno di loro ha il coraggio di sostenere ideali alti, ci si abbassa sempre più ai livelli del volgo per sopravvivere.
Anche io voto per evitare il peggio, ma lo faccio con molta riluttanza, come molti italiani credo.
Riguardo la sinistra ormai sono i rappresentanti dei poteri forti e non capisco come un operaio o un disoccupato possa votarli
Per quanto riguarda il senso del voto, secondo il mio punto di vista - a prescindere da chi sarà il "vincitore" delle elezioni - non sortirà alcun effetto( neanche minimo ). Nel senso che, questa "dittatura anti-popolo" ormai sempre più smaccata, aveva bisogno ( per non farla troppo sporca) di dare una parvenza di democrazia e, pertanto, queste elezioni serviranno per legittimare questo REGIME (questa distruzione italica); in modo che poi, dopo la suddetta legittimazione/ benedizione del popolo, si possa proseguire con maggiore serenità con il "draghismo" e la macelleria sociale( Draghi presumo che resterà a oltranza a dirigere l'orchestra, nell'ombra).
Il "detonatore draghiano", per la demolizione controllata dell'Italia, è stato già impostato/avviato e il prossimo governo ( di qualunque colore esso sia ) non farà altro che adeguarsi a questo progetto distruttivo. Questa è la mia previsione ( alquanto pessimistica).
Escludendo che i politici cosiddetti "anti-sistema" possano minimamente impensierire questo Sistema( anche perché, come è noto, le dittature non si possono scardinare dall'interno), come dici bene, l'unica soluzione potrebbe essere una rivoluzione popolare( magari sulla falsa riga dei forconi o qualcosa di simile ), in modo da abbattere questo sistema----> poi, assemblea costituente e si ricostruisce tutto da zero. Diversamente, siamo dei defunti che camminano .
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Re: W la rivoluzione che verra' !
Perfettamente inutile uspicare rivoluzioni che non arriveranno mai. Si comincia sempre con piccoli fatti,ma concreti. Si comincia per cambiare il governo il 25 settembre, e pi si prosegue. Piccolo passo, per piccolo passo, ma almeno si va avanti. Affidarsi a voli pindarici di rivoluzioni e forconi serve solo a perdee tempo, e a far tornare gli stessi nemic che si vogliono combattere.Michelangelo ha scritto: ↑20 set 2022, 9:01Condivido in toto l'analisi del TopicMezzoCondito ha scritto: ↑19 set 2022, 19:53
Difatti, ci sara' un grande astensionismo, il prezzo da pagare per una Politica corrotta e sbagliata!!
Per quanto riguarda il senso del voto, secondo il mio punto di vista - a prescindere da chi sarà il "vincitore" delle elezioni - non sortirà alcun effetto( neanche minimo ). Nel senso che, questa "dittatura anti-popolo" ormai sempre più smaccata, aveva bisogno ( per non farla troppo sporca) di dare una parvenza di democrazia e, pertanto, queste elezioni serviranno per legittimare questo REGIME (questa distruzione italica); in modo che poi, dopo la suddetta legittimazione/ benedizione del popolo, si possa proseguire con maggiore serenità con il "draghismo" e la macelleria sociale( Draghi presumo che resterà a oltranza a dirigere l'orchestra, nell'ombra).
Il "detonatore draghiano", per la demolizione controllata dell'Italia, è stato già impostato/avviato e il prossimo governo ( di qualunque colore esso sia ) non farà altro che adeguarsi a questo progetto distruttivo. Questa è la mia previsione ( alquanto pessimistica).
Escludendo che i politici cosiddetti "anti-sistema" possano minimamente impensierire questo Sistema( anche perché, come è noto, le dittature non si possono scardinare dall'interno), come dici bene, l'unica soluzione potrebbe essere una rivoluzione popolare( magari sulla falsa riga dei forconi o qualcosa di simile ), in modo da abbattere questo sistema----> poi, assemblea costituente e si ricostruisce tutto da zero. Diversamente, siamo dei defunti che camminano .