Una domanda ai sempre più imbarazzanti antifascisti
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Una domanda ai sempre più imbarazzanti antifascisti
Supponiamo che domani le elezioni le stravinca la Meloni ( giusto per fare un nome sicuramente fascista per gli imbarazzanti ). Il seguito elettorale è tale che sorge un governo di vera destra fascista ed ecco la domanda che faccio agli imbarazzanti: " Quale governo a livello mondiale lo appoggerebbe ? Quale stato lo supporterebbe economicamente?" . Sarei veramente curioso di saperlo
Scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne. Amos 5,24
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Re: Una domanda ai sempre più imbarazzanti antifascisti
Domande molto interessanti.porterrockwell ha scritto: ↑6 ago 2022, 10:17 Supponiamo che domani le elezioni le stravinca la Meloni ( giusto per fare un nome sicuramente fascista per gli imbarazzanti ). Il seguito elettorale è tale che sorge un governo di vera destra fascista ed ecco la domanda che faccio agli imbarazzanti: " Quale governo a livello mondiale lo appoggerebbe ? Quale stato lo supporterebbe economicamente?" . Sarei veramente curioso di saperlo
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Re: Una domanda ai sempre più imbarazzanti antifascisti
Domanda assurda. FdI non e' il partito fascista e non avrebbe ALCUNA POSSIBILITA di ricreare il fascismo Per farlo l'unico sistema sarebbe quello di usare i generali. IL fascismo esiste solo perche ne parlano i Piddini.Naigop ha scritto: ↑13 ago 2022, 7:26Domande molto interessanti.porterrockwell ha scritto: ↑6 ago 2022, 10:17 Supponiamo che domani le elezioni le stravinca la Meloni ( giusto per fare un nome sicuramente fascista per gli imbarazzanti ). Il seguito elettorale è tale che sorge un governo di vera destra fascista ed ecco la domanda che faccio agli imbarazzanti: " Quale governo a livello mondiale lo appoggerebbe ? Quale stato lo supporterebbe economicamente?" . Sarei veramente curioso di saperlo
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Re: Una domanda ai sempre più imbarazzanti antifascisti
Voi la fate troppo semplice.....
Io invece ho paura della deriva fassista.
A me la Meloni fa paura e non capisco perché i nostri eroi antifascisti del PD, si siano accorti solo in questi giorni, del grande pericolo per la democrazia che sta correndo l' Italia, nel caso la Meloni vincesse le elezioni.
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copio e incollo un intervento di M. Brandi.
IL PATENTINO MORALE
Ogni volta che si avvicinano le elezioni, il Partito Democratico apre l'ufficio che elargisce il "patentino morale". Si tratta di un foglio di carta invisibile con il bollino del Nazareno in calce. Questo documento funziona come il Green Pass: è un ricatto che ti offre una libertà coatta e temporanea, da rinnovare ogni volta. Nello specifico, la libertà sta nel non essere etichettati come fascisti, razzisti, omofobi, intolleranti, ignoranti o populisti.
Cosa serve per ottenere il patentino morale? Semplice. Bisogna sposare in pieno, completamente, fanaticamente e senza indugi ogni presa di posizione che piace al PD. Dall'europeismo alle isterie politicamente corrette, dall'immigrazione al paradigma economico, fino ai temi ambientali ed etici. La devi pensare come il PD, punto e basta. Contrariamente, verrai assalito da legioni di pennivendoli, opinionisti, influencer e "artisti" che ti ricopriranno di insulti, accusandoti di essere il male incarnato.
Alcuni, spaventati da questa prospettiva, si affannano per aggiudicarsi il patentino. In realtà, esattamente come l'infame certificato verde, si tratta di una fregatura: si viene comunque infangati, ma con l'umiliazione di essere passati sotto le forche caudine dell'egemonia culturale piddina. Avendone quindi riconosciuto l'inesistente superiorità morale.
A destra ci cascano, a sinistra ci campano.
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Re: Una domanda ai sempre più imbarazzanti antifascisti
cosa CONCRETAMENTE intendi per "deriva fascista"?Naigop ha scritto: ↑13 ago 2022, 22:37Voi la fate troppo semplice.....
Io invece ho paura della deriva fassista.
A me la Meloni fa paura e non capisco perché i nostri eroi antifascisti del PD, si siano accorti solo in questi giorni, del grande pericolo per la democrazia che sta correndo l' Italia, nel caso la Meloni vincesse le elezioni.
copio e incollo un intervento di M. Brandi.
IL PATENTINO MORALE
Ogni volta che si avvicinano le elezioni, il Partito Democratico apre l'ufficio che elargisce il "patentino morale". Si tratta di un foglio di carta invisibile con il bollino del Nazareno in calce. Questo documento funziona come il Green Pass: è un ricatto che ti offre una libertà coatta e temporanea, da rinnovare ogni volta. Nello specifico, la libertà sta nel non essere etichettati come fascisti, razzisti, omofobi, intolleranti, ignoranti o populisti.
Cosa serve per ottenere il patentino morale? Semplice. Bisogna sposare in pieno, completamente, fanaticamente e senza indugi ogni presa di posizione che piace al PD. Dall'europeismo alle isterie politicamente corrette, dall'immigrazione al paradigma economico, fino ai temi ambientali ed etici. La devi pensare come il PD, punto e basta. Contrariamente, verrai assalito da legioni di pennivendoli, opinionisti, influencer e "artisti" che ti ricopriranno di insulti, accusandoti di essere il male incarnato.
Alcuni, spaventati da questa prospettiva, si affannano per aggiudicarsi il patentino. In realtà, esattamente come l'infame certificato verde, si tratta di una fregatura: si viene comunque infangati, ma con l'umiliazione di essere passati sotto le forche caudine dell'egemonia culturale piddina. Avendone quindi riconosciuto l'inesistente superiorità morale.
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Re: Una domanda ai sempre più imbarazzanti antifascisti
«I “valori occidentali” … – scrive l’ottimo Francesco Borgonovo su La Verità del 13 agosto – non sono più quelli della tradizione europea, ma quelli che costituiscono la dottrina “liberal”, la quale non conosce né limiti né confini, disdegna le identità forti e punta alla cancellazione totale del dissenso. La sinistra italiana, negli ultimi decenni, ha provveduto autonomamente alla castrazione, e si è perfettamente adeguata ai dogmi emersi dalla “fine della Storia”. Non è stato, in fondo, un percorso troppo difficile, anche perché il pensiero progressista è uno dei principali pilastri dell’edificio liberal. Subito dopo è toccato ai liberali (o sedicenti tali), anch’essi aiutati nel processo di auto-annientamento dalla fede cieca nel mercato. Adesso siamo alla fase conclusiva dell’operazione, ed è venuto il turno dei conservatori, cioè di coloro che finora hanno faticato di più a sottomettersi perché ancora legati a un passato robusto».
La Meloni, invece di rifugiarsi in inutili difese anagrafiche, avrebbe tutta la possibilità, se conoscesse seriamente certi argomenti storici, di replicare, a coloro che chiedono abiure, che esiste una sostanziale continuità tra l’esperienza corporativista degli anni ’30 – apprezzata all’epoca dalla migliore intellighenzia internazionale, in primis da Roosevelt che inviava i suoi tecnici a studiare in Italia – e la vigente Costituzione repubblicana: dall’articolo 1 (il fondamento laburista dello Stato) all’articolo 39 (la rappresentanza unitaria dei sindacati e l’efficacia erga omnes dei contratti collettivi stipulati dalle rappresentanze sindacali unitarie), dall’articolo 2 (il riconoscimento del singolo nelle formazioni sociali) all’articolo 46 (la partecipazione dei lavoratori alla gestione ed agli utili dell’azienda), fino all’articolo 99 (il CNEL che è una democratizzazione della camera dei fasci e delle corporazioni).
https://www.maurizioblondet.it/la-subal ... i-mercati/
La Meloni, invece di rifugiarsi in inutili difese anagrafiche, avrebbe tutta la possibilità, se conoscesse seriamente certi argomenti storici, di replicare, a coloro che chiedono abiure, che esiste una sostanziale continuità tra l’esperienza corporativista degli anni ’30 – apprezzata all’epoca dalla migliore intellighenzia internazionale, in primis da Roosevelt che inviava i suoi tecnici a studiare in Italia – e la vigente Costituzione repubblicana: dall’articolo 1 (il fondamento laburista dello Stato) all’articolo 39 (la rappresentanza unitaria dei sindacati e l’efficacia erga omnes dei contratti collettivi stipulati dalle rappresentanze sindacali unitarie), dall’articolo 2 (il riconoscimento del singolo nelle formazioni sociali) all’articolo 46 (la partecipazione dei lavoratori alla gestione ed agli utili dell’azienda), fino all’articolo 99 (il CNEL che è una democratizzazione della camera dei fasci e delle corporazioni).
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E allora gridare "al lupo al lupo" per linsorgente fascismo è solo unan sporca manovra elitista-globalista.
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Re: Una domanda ai sempre più imbarazzanti antifascisti
Posso grosso modo condividere, ma la ratio del mio post era di far notare a chi agita lo spauracchio fascista che un regime fascista oggi non potrebbe reggere senza opportuni appoggi internazionali. E questi appoggi potrebbero concretamente provenire solo da UE , USA, Russia e Cina . In sostanza non avrebbe appoggi.Vento ha scritto: ↑13 ago 2022, 23:28 «I “valori occidentali” … – scrive l’ottimo Francesco Borgonovo su La Verità del 13 agosto – non sono più quelli della tradizione europea, ma quelli che costituiscono la dottrina “liberal”, la quale non conosce né limiti né confini, disdegna le identità forti e punta alla cancellazione totale del dissenso. La sinistra italiana, negli ultimi decenni, ha provveduto autonomamente alla castrazione, e si è perfettamente adeguata ai dogmi emersi dalla “fine della Storia”. Non è stato, in fondo, un percorso troppo difficile, anche perché il pensiero progressista è uno dei principali pilastri dell’edificio liberal. Subito dopo è toccato ai liberali (o sedicenti tali), anch’essi aiutati nel processo di auto-annientamento dalla fede cieca nel mercato. Adesso siamo alla fase conclusiva dell’operazione, ed è venuto il turno dei conservatori, cioè di coloro che finora hanno faticato di più a sottomettersi perché ancora legati a un passato robusto».
La Meloni, invece di rifugiarsi in inutili difese anagrafiche, avrebbe tutta la possibilità, se conoscesse seriamente certi argomenti storici, di replicare, a coloro che chiedono abiure, che esiste una sostanziale continuità tra l’esperienza corporativista degli anni ’30 – apprezzata all’epoca dalla migliore intellighenzia internazionale, in primis da Roosevelt che inviava i suoi tecnici a studiare in Italia – e la vigente Costituzione repubblicana: dall’articolo 1 (il fondamento laburista dello Stato) all’articolo 39 (la rappresentanza unitaria dei sindacati e l’efficacia erga omnes dei contratti collettivi stipulati dalle rappresentanze sindacali unitarie), dall’articolo 2 (il riconoscimento del singolo nelle formazioni sociali) all’articolo 46 (la partecipazione dei lavoratori alla gestione ed agli utili dell’azienda), fino all’articolo 99 (il CNEL che è una democratizzazione della camera dei fasci e delle corporazioni).
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Re: Una domanda ai sempre più imbarazzanti antifascisti
Domanda ingenua per gli antifascisti
Ma sono più pericolosi i fascisti o i nazisti?
Chiedo perché mi pare che qui a sinistra si abbia più paura del fascismo che del nazismo
E lo chiedo perché gli antifascisti nostrani appoggiano il nazista ucraino
Ma sono più pericolosi i fascisti o i nazisti?
Chiedo perché mi pare che qui a sinistra si abbia più paura del fascismo che del nazismo
E lo chiedo perché gli antifascisti nostrani appoggiano il nazista ucraino
Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso
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Re: Una domanda ai sempre più imbarazzanti antifascisti
Essendo una FINTA paura, occorre ridergli in faccia e dichiarare il "bluff" e forse ripeterr il mio mantra in pubblico, RAI e TV: " Se il PD parla ancora di fascismo, vuol dire che e' arrivato alla frutta e non ha piu nulla da dire" . E soprattutto i politici di FI e Lega dovrebbero prenderla a ridere pubblicamente. Letta ha bisogno di essere messo in un angolo e ridicolizzato proprioperche se lo merita. Parlare di fascismo nel 2022 e' solo un pretesto pe chi non ha programmi e sta perdendo il suo elettorato.
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Re: Una domanda ai sempre più imbarazzanti antifascisti
Giusto, è solo un bluff e se rispondiamo vuol dire che ci crediamo. Sono maestri di propaganda e parlano alla loro gente, che non sa neanche cosa sia la storia. Al massimo credono che il comunismo, che fingono di aver dimenticato, sia nato par cacciare il nazionalsocialismo (fascismo e nazismo), mentre è vero esattamente il contrario. Basta vedere che è nato prima. Marx con la sua lotta di classe ha introdotto la violenza nella politica ed iniziato la stagione delle rivoluzioni comuniste, specie in Germania, dove sono arrivati alla costituzione della repubblica comunista di Baviera. Hitler e la risposta nazionalsocialista erano il minimo che poteva arrivare. Poi i farabutti hanno cancellato la storia con la loro propaganda.
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