LA SCUOLA? SFORNA ANALFABETI PER NON INFASTIDIRE IL POTERE!
Marcello Pamio – 8 agosto 2022
Il quotidiano La VeritĂ ha intervistato la giurista padovana Elisabetta Frezza, voce autorevole sul mondo della scuola.
La d.ssa Frezza spiega cos’è diventata la scuola nel corso del tempo.
«Si è trasformata in un incrocio tra un luna park e un laboratorio di rieducazione etico-sociale collettiva. Una sorta di un allevamento di ominidi in batteria, allestito come un villaggio vacanze, con animatori addestrati, i poveri docenti. Agli studenti si dà una spolverata di informazioni assortite, la dispersione ha la meglio sull’approfondimento, si deprime sul nascere ogni tentazione analitica e ogni anelito speculativo, ogni vero esercizio intellettuale. La superficialità e l’approssimazione vengono erette a sistema e acquisite come metodo di lavoro.
Siamo dentro un processo che viene da lontano, in cui nulla è casuale, ogni dettaglio. La ricetta, cucinata in sede sovranazionale, è stata importata nel nostro ordinamento attraverso un flusso continuo di riforme, riformine e riformette coronato con l’epifania della “buona scuola” renziana. Il fine è smantellare pezzo per pezzo un sistema educativo che aveva il grave difetto di funzionare a dovere: sfornava infatti una buona percentuale di persone preparate e di teste pensanti».
Ha perfettamente ragione Elisabetta Frezza: le teste pensanti, gli uomini liberi sono molto pericolosi per il Sistema!
Molto meglio degli automi digitalizzati non pensanti, privi di radici storiche, senza famiglia e identitĂ sessuale!
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