Scuola del villaggio.

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Scuola del villaggio.

Messaggio da leggere da heyoka »

La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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nerorosso
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Re: Scuola del villaggio.

Messaggio da leggere da nerorosso »

Interessante, ma non ho capito che è sta roba… :shock:
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heyoka
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Re: Scuola del villaggio.

Messaggio da leggere da heyoka »

“Mi piace camminare in silenzio per viottoli di campagna tra campi coltivati ed erbe selvatiche. Poggio un piede dopo l’altro consapevole di muovermi su questo pianeta che gira intorno a sé e al sole nello spazio vasto dell’universo.

Ogni giorno partecipo al miracolo di esistere, apprezzo il cielo azzurro, le nuvole bianche, i prati verdi, gli occhi curiosi dei bimbi… e la vita misteriosa che scorre dentro ed intorno a me”.

Nel libro di A. Mazzi: “Il Vangelo dei piedi” ho incontrato questo consiglio:

“Se non riesci a pensare, cammina. Se pensi troppo, cammina. Se pensi male cammina. Il vero uomo si inventa ogni giorno camminando”. Camminare è un bel modo per farsi compagnia, per meditare e contemplare…

Quando un pensiero mi illumina, mi parla, mi tocca… lo raccolgo, lo scrivo, lo medito e lo offro al dialogo con gli amici. “La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità ed innumerevoli intervalli; la maggior parte di noi… non raccogliendo i momenti magici finisce col vivere soltanto gli intervalli” (F. Nietzsche).

A volte siamo visitati da pensieri interessanti e li lasciamo andare senza valorizzarli.

Che pensieri stai ospitando nell’intimità della coscienza? E’ pericoloso dire: “Posso pensare quello che voglio, nessuno può frugare in quello che penso…” Invece, i pensieri che accogli ti modellano, tu sei ciò che pensi. Essi muovono energia e hanno un destino.

Ogni giorno dedica un tempo specifico alla meditazione pacificante per abitare coi tuoi respiri e con pensieri che danno luce, energia, armonia. C’è un tempo per disperderti tra le occupazioni quotidiane e c’è un tempo per abitare nel monastero interiore (monos =fare unità con se stessi).

C’è una solitudine negativa ed amara che è assenza di dialogo interiore, si chiama isolamento. Invece c’è una solitudine sana e serena che ti affeziona alla vita ed al dialogo con i tuoi pensieri. Nella pace del silenzio diventi consapevole della luce che vedi, del fiato che respiri e sull’onda del respiro che viene e va celebra la gratuità dei giorni che stai vivendo.

PROPOSTA: Tra amici abbiamo adottato il metodo della lettura ad alta voce e della scrittura collettiva di testi. Diamo precedenza alle illuminazioni e alla creatività dei partecipanti.

Ci impegniamo a nutrire gli incontri con i pensieri che andiamo raccogliendo negli appunti con il metodo; raccontarsi, autobiografia come cura di sé. Abbiamo aperto l’iniziativa:

“Un libro per amico e l’autore sono io”.

La cultura digitale rischia di ridurre la mente a macchina e di inaridire il cuore… C’è un grande bisogno di spiritualità: la vita è quello che è, la qualità dipende da te.

Sognavo che la vita fosse gioia, mi sono svegliato, la vita era servizio.
Ho servito e nel servizio ho trovato gioia”.

TAGORE
Se cerchi la felicità non la trovi; essa ti viene in contro senza cercarla quando ti apri alla amicizia sociale, alla solidarietà civile.

GANDHI
Se tieni la vita per te la perdi, l’amore-dono fa fiorire la vita

GESÙ
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Re: Scuola del villaggio.

Messaggio da leggere da carletto3 »

nerorosso ha scritto: 16 mar 2021, 16:52
Interessante, ma non ho capito che è sta roba… :shock:
E' il momento bucolico collettivo tipo il movimento dei figli dei fiori d'altri tempi...l'indianone sta peggiorando a vista d'occhio...parla di lunghe camminate in campoagna,di letture collettive dei proprio e altrui pensieri profondi raccolti in taccuino quando ti vengono in mente......
Per me è l'effetto tardivo del vaccino!!
BangHead
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
"Gli è tutto sbagliato....gli è tutto da rifa'"
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Re: Scuola del villaggio.

Messaggio da leggere da nerorosso »

carletto3 ha scritto: 7 mag 2021, 19:34
nerorosso ha scritto: 16 mar 2021, 16:52
Interessante, ma non ho capito che è sta roba… :shock:
E' il momento bucolico collettivo tipo il movimento dei figli dei fiori d'altri tempi...l'indianone sta peggiorando a vista d'occhio...parla di lunghe camminate in campoagna,di letture collettive dei proprio e altrui pensieri profondi raccolti in taccuino quando ti vengono in mente......
Per me è l'effetto tardivo del vaccino!!
BangHead
Però a me la parte relativa alle camminate solitarie piace, c'è una profonda verità in ciò che scrive.
Si, forse la parte successiva è un pò da "figli dei fiori", ma chi di noi vecchietti non lo è stato, almeno un pò?
Ma tu mi sa che sei cresciuto negli anni '90, quando il ricordo di certe sensazioni si era ormai perso o imborghesito…
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Re: Scuola del villaggio.

Messaggio da leggere da carletto3 »

nerorosso ha scritto: 7 mag 2021, 19:53
carletto3 ha scritto: 7 mag 2021, 19:34
nerorosso ha scritto: 16 mar 2021, 16:52

Interessante, ma non ho capito che è sta roba… :shock:
E' il momento bucolico collettivo tipo il movimento dei figli dei fiori d'altri tempi...l'indianone sta peggiorando a vista d'occhio...parla di lunghe camminate in campoagna,di letture collettive dei proprio e altrui pensieri profondi raccolti in taccuino quando ti vengono in mente......
Per me è l'effetto tardivo del vaccino!!
BangHead
Però a me la parte relativa alle camminate solitarie piace, c'è una profonda verità in ciò che scrive.
Si, forse la parte successiva è un pò da "figli dei fiori", ma chi di noi vecchietti non lo è stato, almeno un pò?
Ma tu mi sa che sei cresciuto negli anni '90, quando il ricordo di certe sensazioni si era ormai perso o imborghesito…
Sulle lunghe passeggiate solitarie in mezzo al verde non ho nulla da dire...sono le letture collettive dei propri pensieri profondi che mi preoccupano...assomigliano molto a sedute di gruppo psichiatriche.
Nero...guarda che ho passato estati intere dal nonnino in mezzo al "Villaggio campagnolo" maremmano....ho un sacco di amici della mia eta' lì e ne combinavamo di cotte e di crude...cose che in citta' te le sogni....
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Re: Scuola del villaggio.

Messaggio da leggere da heyoka »

Respira, è Gratis!

Il respiro sia il tuo rifugio, l’oasi di pace in cui ti ristori, ti rilassi e ti fai compagnia. Guarda come è costruita la parola re-spiro: “re” significa azione che si ripete , “spiro” imita il suono della leggera esplosione di fiato tra le labbra socchiuse…

Non puoi vivere più di tre minuti senza respiro, non puoi vivere più di tre giorni senza acqua, non puoi vivere più di tre settimane senza cibo… Immagina l’enorme grembo di vita che ti dà: sole-aria-acqua-terra e rende possibile la tua piccola esistenza.

Ogni tanto sosta senza fretta e con attenzione consapevole contempla la brezza leggera del respiro, la tenue e soffice carezza dell’aria.

Puoi considerare il fiato dall’aspetto biologico, psicologico e spirituale. Che cosa respira in ciò che respira? Di che cosa è fatta l’aria? All’incirca il 20% è ossigeno, il resto è azoto e altro…

Ogni respiro è nuovo rispetto al respiro precedente; attraverso il respiro partecipiamo insieme al miracolo di esistere . Oltre lo schermo dell’abitudine l’esperienza si riempie di meraviglia.

Immagina i polmoni come un mantice che si allarga per accogliere il primo cibo della vita (ossigeno) e si stringe per condurre fuori i residui della combustione (CO2). Immagina il ritmico andirivieni dei fiati come l’onda che batte e ribatte sulla riva del mare, come il pendolo dell’orologio…

Il respiro consapevole ti tiene radicato nel momento presente, in contatto con la vita.

Oltre questa funzione biologica il respiro è un sensibilissimo sismografo. Esso registra le emozioni che stai vivendo.

Modificando il respiro puoi modificare e tue emozioni. Quando sei disturbato da emozioni spiacevoli… rifugiati nel respiro: largo lungo profondo, e chiama pensieri che ti danno calma, serenità e quiete.

Di tanto in tanto ascolta il soffio silenzioso dell’ossigeno fresco che entra dalle narici. Celebra il rito del respiro con consapevolezza!

Puoi leggere Thich Nhat Han: Respira! Sei vivo!
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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