Ovidio ha scritto: ↑4 mar 2021, 11:41
Sahmash, credo che Heyoka non facesse riferimento ai simboli creati dall'uomo, ma ai simboli che la natura ci offre. Sempre! Basta saperli percepire!
Certo, infatti a tal proposito affermavo che:
Shamash ha scritto: ↑4 mar 2021, 11:14
non è la natura che è permeata di simboli, ma siamo noi esseri "simbolici" a vederli nella natura. Quindi un elemento è simbolico quando implica qualcosa che va al di là del suo significato diretto e immediato.
I simboli sono dunque qualcosa che vediamo noi, perché dotati delle capacità (uniche in tutto il regno animale) a concettualizzare ciò che vediamo/viviamo anche in termini simbolici. Non sono là fuori, siamo noi che li vediamo là fuori.
heyoka ha scritto: ↑4 mar 2021, 14:43
Gli esseri umani sono gli unici animali che, oltre ad aver sviluppato un sistema comunicativo senza eguali, hanno un'interazione comunicativa simbolica (simboli, ma anche segni e immagini non unicamente e squisitamente descrittivi).
Aver sviluppato, Shamash? Cosa ne pensa a tal proposito il NOSTRO amato Jung?
Come sai io non ho frequentato oltre la terza media e quel poco di pissicologia che ho letto l' ho fatto da autodidatta e Jung è certamente il mio preferito su queste tematiche.
È infinitamente più ammirevole una persona con la terza media ma che non smette di porsi domande e desidera imparare costantemente per tutta la vita di un professore con tanti titoli appesi alla parete e che crede di sapere già tutto.
Adoro anch'io Jung, a cui ho dedicato un capitolo della tesi, perché è davvero attuale e illuminante sotto molti punti di vista.
Jung afferma che siamo dotati di elementi (a parte l'essere simbolico) denominati archetipi che derivano dall'inconscio, quella parte irrazionale che ci contraddistingue. Essi sono al di là della nostra razionalità, vengono tramandati attraverso le generazioni e plasmano il nostro comportamento istintivo. In pratica nasciamo già con varie "istruzioni" o meglio capacità di vedere e capire il mondo perché siamo stati "forgiati" via via così.
Archetipi dell'inconscio collettivo perché sono universali, prescindono qualsiasi barriera geografica e riguardano tutto il genere umano. Attenzione, poi subentrerà il condizionamento della cultura e quindi un giapponese rispetto ad un senegalese o un canadese avranno culture differenti, tuttavia essi alla nascita risponderanno ai medesimi istinti.
In pratica, i nostri archetipi sono il frutto di tutte le generazioni che ci hanno preceduto, in termini di acquisizione della conoscenza e della capacità di comprensione.
Tornando alla questione simbolica, essa è affascinante e, secondo la concezione di Jung, ancora estremamente attuale.