Esatto, concordo.Ovidio ha scritto: ↑1 mar 2021, 19:31 Possiamo in teoria costruire un computer che ricalchi il sistema nervoso.
Possiamo creare sensori che mettano in collegamento i segnali sensorici captati con il predetto compiuter.
A questo punto si deve installare nel computer un algoritmo per fargli interpretare i - e reagire ai segnali sensoriali.
Senza questo algoritmo (leggi intelligenza artificiale) il robot è solo un insieme di cip e ferraglia.
Un robot non formolerà mai la frase "cogito ergo sum".
Punto.
Aggiungo (da odiatore della matematica ) che a mio avviso qualsiasi algoritmo, seppur minuziosamente elaborato, non potrà mai replicare perfettamente la straordinaria complessità delle emozioni, delle sensazioni e delle qualità umane. Potrà di certo (e grazie all'AI) copiare molti aspetti, ma non quelli più intimi che ci rendono diversi da qualsiasi altro essere vivente sul pianeta.
La coscienza (intesa qui in termini più filosofici) è proprio uno di questi elementi, come la sensibilità, l'empatia e così via. Le sensazioni sono (in termini psichici) elaborazioni degli stimoli sensoriali (e quindi ancora appannaggio di essere ben "copiate" dagli algoritmi), ma per gli altri elementi (che richiedono capacità superiori) sarà impossibile.
Saranno copie, modi di scimmiottare il comportamento umano in date situazioni (anche emotive), preimpostate e opportunamente istruite, ma non una reale manifestazione delle stesse.