Schiavi della Pubblicità?

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Re: Schiavi della Pubblicità?

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Shamash ha scritto: 7 feb 2021, 2:14 ...
Conosco il libro e l'analisi circa la situazione della Levi's (e di molte altre, con esempi di prim'ordine, come Apple, Porsche, Nike, Adidas, Chanel e così via). Diciamo che, in taluni contesti, ciò è vero ed è fedele alla realtà. Non si paga per quel determinato bene, ma per lo status symbol che si ottiene possedendolo. Quindi, a volte il prezzo pagato è di gran lunga superiore al valore di produzione del bene in oggetto, ma pur sempre inferiore a quanto saremmo disposti a pagare per la felicità. Questa, ha un prezzo?
...
Un prezzo no... Ma un indirizzo sì...

Lettera di Epicuro a Meceneo (sulla Felicità)

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"... Ricordiamoci poi che il futuro non è del tutto nostro, ma neanche del tutto non nostro. Solo così possiamo non aspettarci che assolutamente s'avveri, né allo stesso modo disperare del contrario.
Così pure teniamo presente che per quanto riguarda i desideri, solo alcuni sono naturali, altri sono inutili, e fra i naturali solo alcuni quelli proprio necessari, altri naturali soltanto. Ma fra i necessari certi sono fondamentali per la felicità, altri per il benessere fisico, altri per la stessa vita.
128 Una ferma conoscenza dei desideri fa ricondurre ogni scelta o rifiuto al benessere del corpo e alla perfetta serenità dell'animo, perché questo è il compito della vita felice, a questo noi indirizziamo ogni nostra azione, al fine di allontanarci dalla sofferenza e dall'ansia.
...
Consideriamo inoltre una gran cosa l'indipendenza dai bisogni non perché sempre ci si debba accontentare del poco, ma per godere anche di questo poco se ci capita di non avere molto, convinti come siamo che l'abbondanza si gode con più dolcezza se meno da essa dipendiamo. In fondo ciò che veramente serve non è difficile a trovarsi, l'inutile è difficile.
131 I sapori semplici danno lo stesso piacere dei più raffinati, l'acqua e un pezzo di pane fanno il piacere più pieno a chi ne manca.
Saper vivere di poco non solo porta salute e ci fa privi d'apprensione verso i bisogni della vita ma anche, quando ad intervalli ci capita di menare un'esistenza ricca, ci fa apprezzare meglio questa condizione e indifferenti verso gli scherzi della sorte..." (CONTINUA NEL LINK)



Eh, il grande Epicuro. Il NO LOGO del quarto secolo avanti Cristo... Tutto sta' a capire dove ca$$arola stava di casa sto Meceneo...



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Re: Schiavi della Pubblicità?

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Mitico Epicuro!
Eh... se vivesse oggi, si metterebbe le mani nei capelli... :grin:
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Re: Schiavi della Pubblicità?

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Shamash ha scritto: 7 feb 2021, 3:16 Mitico Epicuro!
Eh... se vivesse oggi, si metterebbe le mani nei capelli... :grin:
Certo... Ma fatta salva la mia stima personale, credo che avrebbe più di qualche riserva, nel definire etica la tua professione.
Detto questo, se poi ci sono i Trotoni chevsi fanno ammaliare dalla pubblicità, mica devo tirare le pietre addosso a te.
🤩🤩🤩
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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Re: Schiavi della Pubblicità?

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heyoka ha scritto: 7 feb 2021, 10:29 Certo... Ma fatta salva la mia stima personale, credo che avrebbe più di qualche riserva, nel definire etica la tua professione.
Detto questo, se poi ci sono i Trotoni chevsi fanno ammaliare dalla pubblicità, mica devo tirare le pietre addosso a te.
🤩🤩🤩
La professione non ha nulla di "non etico", anzi è estremamente affascinante perché a cavallo fra il mondo della comunicazione e quello della psicologia. Semmai, l'etica è negli individui che usano tali tecniche nel modo corretto o meno, con professionalità o meno. Anche un medico ti può salvare la vita o uccidere, anche un ingegnere può permetterti di vivere in una casa solida o fartela crollare in testa, anche l'idraulico può farti un impianto super o allagarti casa...
Attenzione, come detto più volte, comprendo benissimo che ciò che affermo possa sembrare illogico e inaccettabile, ma non esistono persone che si fanno ammaliare e altre immuni. Tutti indistintamente ne sono immersi, senza rendersene conto.
Quando dico "senza rendersene conto" non significa chissà quale tecnica losca che induce innocenti a fare quello che il pubblicitario di turno vuole. Significa che egli parla al cervello delle persone, non alle persone stesse. Non dice cose razionali, perché la testa non le vuole (o quantomeno giungono dopo tutto il resto), dice al cervello della gente ciò che questo vuole sentirsi dire. Come già detto abbondantemente, la pubblicità è qualcosa di vitale per le aziende, spesso ancor più di ciò che vendono realmente. Quindi, visto che non se ne può fare a meno, è giusto lo si faccia bene (ed eticamente!).
Oggi la pubblicità non è più come un tempo, fatta di meri slogan. Oggi è psicologia, che ti fa immergere in sensazioni, emozioni e idee. Il resto (l'acquisto) ne è la conseguenza. Bye
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Re: Schiavi della Pubblicità?

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Mi dispiace averti turbato la domenica, Shamash! Personalmente non meriti le mie prebende e le mie paturnie sulla tua professione, come non le merita il mio amico Carletto, venditore di veleni ( qualche volta).
Mi metto pure nei panni di tanti poveri medici ed infermieri che eticamente sono CONTRARI a questa paturnia dei vaccini ma verrebbero messi al ROGO mediatico se si oppongono o dichiarano di avere delle riserve "scientifiche" a riguardo.
Detto questo mi auto sbatto la testa sul muretto, BangHead in quanto per me è facile lanciare pietre a destra e a manca, che ho potuto godere del privilegio di andare in pensione a 48 anni, con 27 anni di servizio effettivo.
Ma come ben sai, certe leggi si possono partorire solo in questo ABORTO di stato.
Io mi sono limitato ad osservare quello che la legge mi diceva cosa potevo fare.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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Shamash ha scritto: 7 feb 2021, 3:16 Mitico Epicuro!
Eh... se vivesse oggi, si metterebbe le mani nei capelli... :grin:
Io, invece, penso che si metterebbe una mano davanti, e una mano di dietro...

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Re: Schiavi della Pubblicità?

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heyoka ha scritto: 7 feb 2021, 11:22 ...
Detto questo mi auto sbatto la testa sul muretto, BangHead in quanto per me è facile lanciare pietre a destra e a manca, che ho potuto godere del privilegio di andare in pensione a 48 anni, con 27 anni di servizio effettivo.
Ma come ben sai, certe leggi si possono partorire solo in questo ABORTO di stato.
Io mi sono limitato ad osservare quello che la legge mi diceva cosa potevo fare.
A) Potevi andare in pensione. Non eri obbligato ad andare in pensione. Conosco insegnanti di scuola che, pur potendo levare le tende anche 15 anni prima, sono rimasti ad insegnare fino a tarda età. E sono tutti, per una strana coincidenza, tutti molto preparati, e molto apprezzati.

B) Io ho sempre sostenuto che in questa Penisola su cui siamo accampati non hanno diritto di lamentarsi né i lavoratori autonomi (propensione all'evasione del 68% del loro reddito reale, contro il 2,8% dei dipendenti sotto padrone, fonte Focus Economia di Radio 24 di venerdì scorso) né tanto meno tutti i """"""""lavoratori"""""""" del comparto pubblico, che quando va bene non producono un ca$$o, quando va male si mettono a fare qualcosa che, di lì a poco, fa solo perdere tempo alla parte produttiva del Paese, quella che mette insieme la ricchezza per mandare avanti tutta la baracca. 4.650.000 persone, è una stima prudenziale, tra dipendenti pubblici veri e propri, e finti dipendenti privati di S.p.a. municipalizzate, totalmente sotto il controllo (e le clientele) dei piccoli satrapi politici locali.

Più che battervi a testa contro un muro, sarebbe da farvi fare la fine del ....



... gatto dell'influencer ... Ovvero, un bel ricalcolo della vostra pensione, ovvero darvela commisurata esattamente in base a quante marchette avete versato, ovvero, o vi rimettete a lavorare (giovani, mezzi giovani, col catetere appresso, frega un ca$$o), oppure vi accontentate (salomonicamente) di 80 euro al mese di assegno INPS.


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Re: Schiavi della Pubblicità?

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heyoka ha scritto: 7 feb 2021, 11:22 Mi dispiace averti turbato la domenica, Shamash! Personalmente non meriti le mie prebende e le mie paturnie sulla tua professione
Nessun turbamento! Adoro parlare di ciò che conosco meglio e amo fare e soprattutto trovo utile far capire che non c'è nulla di losco in qualcosa che invece è affascinante. Come detto, quando dici alle persone che non sono logiche e razionali, perché spinte dalle loro emozioni senza che lo sappiano (perché il cervello funziona così), la reazione è quasi sempre di scetticismo e disappunto. Tutti siamo totalmente convinti di essere razionali e "pensanti", padroni delle nostre decisioni. Semplicemente perché non ci rendiamo conto che avvengono altri "passaggi cerebrali" prima che noi pensiamo razionalmente.

Poi, per tranquillizzarti e farti vivere la domenica più serenamente, per ragion di cronaca non faccio il "pubblicitario". Mi occupo di comunicazione in tutte le sue sfaccettature, fornendo consulenza sì per la pubblicità (imprese e liberi professionisti, internet e packaging), ma anche in altri ambiti molto diversi. In passato ho seguito anche la comunicazione istituzionale di consultori dediti alla protezione (ed educazione sessuale) dei minori, altre organizzazioni no-profit (anche per la Chiesa, favorendo la conoscenza di beni artistici e architettonici storici), opuscoli e campagne informative per musei e mostre d'arte e tanto altro. Anche, come in questi casi, in forma gratuita.
Insomma, dove serve comunicare in modo strategico per far arrivare meglio un messaggio, arrivo io. :grin:

Come vedi e come in qualunque professione, dipende dalle persone usare le proprie conoscenze in modo utile per gli altri, oppure farlo male.
La prima citazione che trovi nella mia firma, in calce ai messaggi, capeggiava a grandi lettere nell'atrio del collegio dove ho fatto il liceo (che era dedicato a M.L.King). Seppur proveniente da altro contesto (estrapolata da un discorso dello stesso King), credo sia perfetta in una scuola!
Ho cercato di far mia tale massima e di applicarla ogni giorno. Smiling
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Poi è il professor Monti che è uno $tron$o, al soldo dei poteri forti, con il preciso piano di farci affamare...




Aliena vitia in oculis habemus a tergo nostra sunt


A tergo sarebbe da mettervici voi, con dietro un birro sordo(*), ovvero il 66% dell'elettorato in ascolto, ovvero quella Maggioranza Silenziosa (e Paracula) a cui le cose, a dispetto di quanto detto sempre in pubblico, sono sempre andate perfettamente bene così.

Perché se non lo fosse stato, sarebbe da mo' che avremmo spazzato via il Pentapartito prima, il Partito delle Libertà (su Cauzione), già Casa (Circondariale) delle Libertà. Come i vari Renzi, Mastella, gente di destra, di sinistra, di sopra, di sotto, ma tutti facenti parte della grossa coalizione del...

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Partito della Spesa Pubblica

Avessi vent'anni ora, prima mi procurerei un kalasnikov ed ammazzo una trentina di baby boomers, Poi, solo poi, levo le tente e vado in Australia o in ...



... Canada, con tanti pesciolini, e tanti fiori di lillà... Sarei, a ben vedere, solo nel giusto, e un benefattore.



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*) Il Birro Sordo, nel dialetto locale, è il marito della scrova: deve essere sordo così, quando vi si in€hia//e||a, e voi gli dite: << BASTA!!!!!! >>, quello non vi sente...
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Re: Schiavi della Pubblicità?

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Ma si parlava di Pubblicità, giusto...?

Shamamash, la sa quella di quel cieco che s'era seduto ad elemosinare il 21 marzo, in una splendita giornata di sole...?


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Re: Schiavi della Pubblicità?

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Come vedi e come in qualunque professione, dipende dalle persone usare le proprie conoscenze in modo utile per gli altri, oppure farlo male.
La prima citazione che trovi nella mia firma, in calce ai messaggi, capeggiava a grandi lettere nell'atrio del collegio dove ho fatto il liceo (che era dedicato a M.L.King). Seppur proveniente da altro contesto (estrapolata da un discorso dello stesso King), credo sia perfetta in una scuola!
Ho cercato di far mia tale massima e di applicarla ogni giorno. Smiling
Sono certo che la tua indubbia intelligenza, ha ben compreso che le mie provocazioni non sono mai moraliste e censorie, verso chicchessia ( anche fosse Stalin o Hitler).
Tu citi M. King mentre io sono innamorato di Qohelet!
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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Holubice ha scritto: 7 feb 2021, 12:01 Poi è il professor Monti che è uno $tron$o, al soldo dei poteri forti, con il preciso piano di farci affamare...
[...]
Tutto vero, ma è pacifico che Monti sia stato il peggiore, aumentando il debito pubblico più di ogni altro (e, a mio avviso, in qualità di professore di economia ciò è ancor più grave).
Perché o una persona è incompetente, o è in malafede. Visto che si occupa di economia e mica è uno stupido qualunque, il cerchio si restringe. Chissà. :roll:
Poi, ovviamente, la questione è assai più complessa e affonda le radici in periodi storici ben più lontani ed egli stesso si è trovato a seguito di una situazione decisamente poco sana lasciata dall'ultimo governo Berlusconi.
Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/debito- ... a-AEMRbSRG
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Re: Schiavi della Pubblicità?

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Holubice ha scritto: 7 feb 2021, 12:03 Ma si parlava di Pubblicità, giusto...?
Shamamash, la sa quella di quel cieco che s'era seduto ad elemosinare il 21 marzo, in una splendita giornata di sole...?
Oh santo cielo... :grin:
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Shamash ha scritto: 7 feb 2021, 12:12
Holubice ha scritto: 7 feb 2021, 12:03 Ma si parlava di Pubblicità, giusto...?
Shamamash, la sa quella di quel cieco che s'era seduto ad elemosinare il 21 marzo, in una splendita giornata di sole...?
Oh santo cielo... :grin:
Il Cielo, oltre che Santo, era sereno... Ok, lo prendo come un 'non la conosco'...


In una bella giornata di sole, il 21 di Marzo, nel centro di New York, un signore tutto incravattato esce da un grattacielo per andare a bere un caffè nel bar all'angolo. E' una persona felice e appagata, ancora di più per l'aria tersa che pervate tutto quanto.

Svoltato l'angolo, si imbatte in un mendicante, con il suo cane, il suo bastone, il suo cartello con su scritto "Sono cieco" e il suo bicchiere per le offerte. Fa per cercare degli spicci poi, all'immprovviso, si ferma a guardare il cartoncino. Si china, prende il cartone, lo gira sul lato di sotto (ovvero quello in bianco) e ci si mette a scrivere con un grosso pennarello. Appena fatto, rideposita il cartello dal nuovo lato, davanti ai piedi del mendicante, senza che questi si sia accorto di nulla. E se ne va.

Dopo qualche minuto il cieco sente qualcuno gettare del denaro nel bicchiere, e dice grazie. Non passa un altro minuto che altri due passanti si fermano, e buttano diverse monete. Un minuto dopo danno l'obolo, insieme, altri tre. E così via, per tutta la mattinata. Che cosa c'era scritto ora sul quel cartello?















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"Oggi è il primo giorno di Primavera di una splendida giornata di Sole. Ma io, tutto questo, non posso sapere che cos'è..."






P.S.
Era un tuo (molto bravo) collega... ;)
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Re: Schiavi della Pubblicità?

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Holubice ha scritto: 7 feb 2021, 14:06 "Oggi è il primo giorno di Primavera di una splendida giornata di Sole. Ma io, tutto questo, non posso sapere che cos'è..."
Vedi? Dimostra che dire le cose in un modo differente (e corretto) si ottiene lo scopo.
Un esempio sono gli spot che ritraggono i bambini africani che soffrono, muoiono per malattie e denutrizione e si chiede una donazione per cercare di salvarli. Mostrare in continuazione sofferenza e lacrime, non aiuta. Qualche anno fa è uscito uno spot, completamente diverso dal solito. In pratica hanno dato una telecamera ad una ragazzina di 12/13 anni che ha girato il video-spot da sola, in prima persona, dove descriveva con tantissima gioia ed energia come viveva, dove, la sua famiglia, la scuola, gli amici, tutte le sue attività, i desideri e i sogni futuri. Lo spot faceva intuire che grazie alle donazioni che arrivavano periodicamente, poteva avere una nuova scuola e, nonostante vivesse in un contesto assai povero, era il ritratto della felicità.

Non c'è bisogno di dire che tale spot ebbe un successo senza pari rispetto agli altri tutti lacrime e morte. Smiling
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