Io, infatti, dicevo che dobbiamo deciderci: ho sanciamo che il prostituirsi è un lavoro come un altro (sebbene più antico) e si permette l'apertura dei mega bordelli (in stile Olanda e Germania), oppure si smantella tutto, sia venditori che compratori.nerorosso ha scritto: ↑10 gen 2021, 14:12
L'ipocrisia sta proprio nel permettere la prostituzione ma contemporaneamente vietare il consumo di questa. Mi spieghi dov'è il senso di questa cosa? Se un prodotto (qualsivoglia) è in libera vendita, deve essere libera anche l'acquisizione di questo.
Del resto, nel testo da te citato, si dice chiaramente che chi ha lavorato al disegno di legge è un'avvocatessa femminista [aborro l'"abominevole neologismo" (Napolitano dixit a proposito delle idiozie lessicali di Boldrini) "avvocata"], e questo dice tutto sui presupposti ideologici della vicenda.
L'esempio tedesco ci dimostra che la legalizzazione dei casini non elimina lo sfruttamento (botte comprese) per reclutare nuove leve, e la nostra intelligenza ci fa intendere che facendo mettere un annuncio equivoco ed adescante da una poliziotta giovane (e in borghese) permetterebbe di beccare tutti gli 'sporcaccioni' in pochi mesi...
Se elimini la domanda, elimini anche l'offerta...
P.S.
Toro Seduto, sappi che l'andare a |u//ane è molto peggio che votare Salvini...