CRONACA DI UN DISASTRO A CARICO NOSTRO - IN TRE ANNI E MEZZO SONO STATI SPESI PIÙ DI 5 MILIARDI PER “SALVARE” ALITALIA. CI SIAMO RIUSCITI? NO! - AL PUNTO CHE OGGI NON SI RIESCE A PAGARE GLI STIPENDI DELLA VECCHIA COMPAGNIA, LA NUOVA NEMMENO HA LE LICENZE PER VOLARE E OGNI MESE VANNO IN FUMO 50 MILIONI DI EURO - E ORA BRUXELLES DICE NO A NUOVI AIUTI (E DEI 77 MILIONI ATTESI DAL DECRETO RISTORI, NE ARRIVERANNO 55)

"... Un miliardo e 300 milioni di prestiti tra il 2017 e il 2019, 350 milioni di ristori Covid, tre miliardi per capitalizzare la newco Ita, qualche centinaio di milioni per la cassa integrazione. Totale: più di 5 miliardi in tre anni e mezzo per salvare Alitalia e la sostanza è che, ad oggi, non si riesce a pagare gli stipendi della vecchia compagnia e la nuova nemmeno ha le licenze per volare. E intanto ogni mese vanno in fumo 50 milioni di euro.
«La commissione non è incline a nuovi aiuti» filtra da Bruxelles e, anzi, dei 77 milioni attesi dal decreto Ristori non ne saranno sbloccati più di 55. Alitalia e Ita, a caccia di un' alternativa, provano a dare una lucidata a una vecchia idea da giocarsi a Bruxelles: lo spezzatino degli asset, vendendo progressivamente - e senza gara ad hoc - aerei e slot necessari a far partire i primi voli targati Ita, in attesa di tempi migliori. I margini però sono stretti: servirà quanto meno un grande lavoro diplomatico per convincere la commissaria alla Concorrenza Margreth Vestager che si tratta di una soluzione di mercato..." (CONTINUA NEL LINK, come al solito, aiuta l'autore dell'articolo)
