Quanto al "guadagno netto" secondo i calcoli attuali (che potrebbero variare, anche se non di molto), l'Italia dovrebbe ricevere 208,8 miliardi, di cui 81,4 a fondo perduto e 127,4 di prestiti. I rimborsi inizieranno nel '28, proseguendo dunque per trent'anni... i prestiti saranno rimborsati dagli Stati membri beneficiari. Per farlo il Consiglio Europeo ha deciso di riformare il sistema delle risorse proprie e garantire che i rimborsi delle sovvenzioni siano coperti da contributi basati sul reddito nazionale lordo e da nuove risorse proprie dell’UE.
Ma di quanti soldi parliamo? Per il NGEU, la Commissione Europea è stata autorizzata a raccogliere fino a 750 miliardi di euro sui mercati dei capitali per conto dell’Unione Europea. Fondi che saranno utilizzati per fornire prestiti fino a 360 miliardi di euro e sovvenzioni fino a 390 miliardi di euro. Questi saranno erogati fino alla fine del 2026 e rimborsati al più tardi entro il 31 dicembre 2058.
Andrebbe forse anche ridimensionata la tesi dell'Italia quale contributore netto: nel periodo 2014-2020 l'Italia ha versato circa 28 miliardi complessivi nel bilancio Ue, ma ha ottenuto in cambio una serie di vantaggi sul mercato unico. Con il Next dovrebbe comunque diventare un "beneficiario netto": riceverà più di quanto verserà nelle casse comuni: alcuni dicono un incasso netto di 26 miliardi, altri di 36. “