CHI è il MIO Prossimo?????

Holubice
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Re: CHI è il MIO Prossimo?????

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Ovidio ha scritto: 22 mar 2021, 9:18 Sembra che anche Socrate offrisse l'altra guancia!
albatros ha scritto: 22 mar 2021, 7:41 Nel suo dialogare, Socrate assumeva spesso un tono piuttosto veemente: allora i suoi interlocutori lo colpivano con pugni o gli strappavano i capelli; nella maggior parte dei casi era disprezzato e deriso, ma tutto sopportava con animo rassegnato. A tal punto che una volta sopportando con la consueta calma i calci che aveva ricevuti da un tale, a chi si meravigliava del suo atteggiamento rassegnato, rispose: "Se mi avesse preso a calci un asino, l'avrei forse condotto in giudizio?".
Io sapevo che Socrate aveva una moglie, Santippe, e che è passata alla storia per essere una donna molto petulante.

"Santippe cucinava tante trippe.
Trippe a pranzo, trippe a cena,
sai il povero Socrate
che pena"


Si racconta che il marito, solito colloquiare ben volentieri con tutte le persone che incontrava in giro per Atene, una volta a casa diventasse totalmente taciturno. Fatto che faceva ancora più inca$$are Santippie. Finché la donna, in uno scatto d'ira, scagliò addosso al marito un secchio pieno d'acqua:



- Dopo tanto tuonare, era inevitabile che piovesse...

(...fu la risposta)


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Crossfire ha scritto: 3 gen 2021, 18:05
albatros ha scritto: 3 gen 2021, 17:32
heyoka ha scritto: 3 gen 2021, 16:48 Stando a quello che leggiamo nei Vangeli, Gesù NON dice che il Prossimo sono tutte le persone che si trovano ( o fanno finta) di trovarsi in difficoltà.
Gesù ci dice CHIARAMENTE che il Nostro Prossimo è CHIUNQUE ci fa del Bene!
Perciò, quando diciamo di voler Amare il Nostro prossimo, diciamo che vogliamo Amare CHI CI FA DEL BENE!!!
Heyoka, ma allora sarebbe un amore interessato, basato sul dare per avere...Non mi pare che Gesù abbia mai detto una cosa del genere...
Tutto dipende dalla traduzione e dalla interpretazione della scrittura.

Per intenderci, il prossimo del vangelo é quanto segue:
Dall'ebraico "rea" colui che è vicino, col quale stai trattando. Dal greco "plesion", ovvero avvicinarsi.

Quindi si, si intende nostro ''prossimo'' chi ci é vicino, non un prossimo generico ma chi ci fa del bene.
E noi diventiamo ''prossimi'' di qualcun altro, in senso evangelico, facendo del bene a chi ne ha bisogno.

La sostanza non cambia, aiutare chi é in difficoltà. Cambia la lettura, che dal paternalismo buonista del ''tutti sono i miei prossimi'', al piú interiore ''diventare prossimi di un altro essere umano''.
Mi pare che la lettura della risposta data da Cristo prescinda dalla traduzione possibile. Narra una parabola esplicativa ed il prossimo che indica è il solo samaritano
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porterrockwell ha scritto: 10 giu 2021, 9:27
Crossfire ha scritto: 3 gen 2021, 18:05
albatros ha scritto: 3 gen 2021, 17:32

Heyoka, ma allora sarebbe un amore interessato, basato sul dare per avere...Non mi pare che Gesù abbia mai detto una cosa del genere...
Tutto dipende dalla traduzione e dalla interpretazione della scrittura.

Per intenderci, il prossimo del vangelo é quanto segue:
Dall'ebraico "rea" colui che è vicino, col quale stai trattando. Dal greco "plesion", ovvero avvicinarsi.

Quindi si, si intende nostro ''prossimo'' chi ci é vicino, non un prossimo generico ma chi ci fa del bene.
E noi diventiamo ''prossimi'' di qualcun altro, in senso evangelico, facendo del bene a chi ne ha bisogno.

La sostanza non cambia, aiutare chi é in difficoltà. Cambia la lettura, che dal paternalismo buonista del ''tutti sono i miei prossimi'', al piú interiore ''diventare prossimi di un altro essere umano''.
Mi pare che la lettura della risposta data da Cristo prescinda dalla traduzione possibile. Narra una parabola esplicativa ed il prossimo che indica è il solo samaritano
Pretendere di dare una risposta a prescindere dalla traduzione della lingua originale è un atto errato. Sarebbe come pretendere di tradurre un numero romano in uno arabo senza regole.
Il samaritano si fa prossimo dell'uomo in difficoltà (cosa che non fecero il sacerdote ed il levita nella medesima situazione), dando una mano, e di conseguenza si rende prossimo nel senso traducibile: avvicinarsi, trattare con chi è in difficoltà. Anche perché la risposta la da direttamente alla fine.
G: Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?
D: Chi ha avuto compassione di lui. (Compassione: atteggiamento comprensivo e soccorrevole verso uno stato penoso)
La scelta della figura del samaritano è molto semplice: erano osteggiati. Quindi far passare che è il samaritano a dare una mano e non un sacerdote o un levita è una provocazione ad una classe divenuta altezzosa e priva dei valori della carità. Forse è il caso di chiedersi cosa era il samaritano al tempo, e contestualizzare la parabola nel suo elemento storico. Oggi per noi il samaritano è il "buon samaritano", quindi buono per definizione. Ma è una lettura errata, data da una traduzione imprecisa e da una ignoranza storica di ciò che rappresentavano nel loro tempo.
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Crossfire ha scritto: 10 giu 2021, 10:59
porterrockwell ha scritto: 10 giu 2021, 9:27
Crossfire ha scritto: 3 gen 2021, 18:05

Tutto dipende dalla traduzione e dalla interpretazione della scrittura.

Per intenderci, il prossimo del vangelo é quanto segue:
Dall'ebraico "rea" colui che è vicino, col quale stai trattando. Dal greco "plesion", ovvero avvicinarsi.

Quindi si, si intende nostro ''prossimo'' chi ci é vicino, non un prossimo generico ma chi ci fa del bene.
E noi diventiamo ''prossimi'' di qualcun altro, in senso evangelico, facendo del bene a chi ne ha bisogno.

La sostanza non cambia, aiutare chi é in difficoltà. Cambia la lettura, che dal paternalismo buonista del ''tutti sono i miei prossimi'', al piú interiore ''diventare prossimi di un altro essere umano''.
Mi pare che la lettura della risposta data da Cristo prescinda dalla traduzione possibile. Narra una parabola esplicativa ed il prossimo che indica è il solo samaritano
Pretendere di dare una risposta a prescindere dalla traduzione della lingua originale è un atto errato. Sarebbe come pretendere di tradurre un numero romano in uno arabo senza regole.
Il samaritano si fa prossimo dell'uomo in difficoltà (cosa che non fecero il sacerdote ed il levita nella medesima situazione), dando una mano, e di conseguenza si rende prossimo nel senso traducibile: avvicinarsi, trattare con chi è in difficoltà. Anche perché la risposta la da direttamente alla fine.
G: Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?
D: Chi ha avuto compassione di lui. (Compassione: atteggiamento comprensivo e soccorrevole verso uno stato penoso)
La scelta della figura del samaritano è molto semplice: erano osteggiati. Quindi far passare che è il samaritano a dare una mano e non un sacerdote o un levita è una provocazione ad una classe divenuta altezzosa e priva dei valori della carità. Forse è il caso di chiedersi cosa era il samaritano al tempo, e contestualizzare la parabola nel suo elemento storico. Oggi per noi il samaritano è il "buon samaritano", quindi buono per definizione. Ma è una lettura errata, data da una traduzione imprecisa e da una ignoranza storica di ciò che rappresentavano nel loro tempo.
Insomma, non fare il gesuita che ce n'è abbastanza. Che senso ha la domanda "Chi dei tre".. "? Sono "prossimo " da amare in egual misura tutti quei tre?
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porterrockwell ha scritto: 10 giu 2021, 13:21
Crossfire ha scritto: 10 giu 2021, 10:59
porterrockwell ha scritto: 10 giu 2021, 9:27

Mi pare che la lettura della risposta data da Cristo prescinda dalla traduzione possibile. Narra una parabola esplicativa ed il prossimo che indica è il solo samaritano
Pretendere di dare una risposta a prescindere dalla traduzione della lingua originale è un atto errato. Sarebbe come pretendere di tradurre un numero romano in uno arabo senza regole.
Il samaritano si fa prossimo dell'uomo in difficoltà (cosa che non fecero il sacerdote ed il levita nella medesima situazione), dando una mano, e di conseguenza si rende prossimo nel senso traducibile: avvicinarsi, trattare con chi è in difficoltà. Anche perché la risposta la da direttamente alla fine.
G: Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?
D: Chi ha avuto compassione di lui. (Compassione: atteggiamento comprensivo e soccorrevole verso uno stato penoso)
La scelta della figura del samaritano è molto semplice: erano osteggiati. Quindi far passare che è il samaritano a dare una mano e non un sacerdote o un levita è una provocazione ad una classe divenuta altezzosa e priva dei valori della carità. Forse è il caso di chiedersi cosa era il samaritano al tempo, e contestualizzare la parabola nel suo elemento storico. Oggi per noi il samaritano è il "buon samaritano", quindi buono per definizione. Ma è una lettura errata, data da una traduzione imprecisa e da una ignoranza storica di ciò che rappresentavano nel loro tempo.
Insomma, non fare il gesuita che ce n'è abbastanza. Che senso ha la domanda "Chi dei tre".. "? Sono "prossimo " da amare in egual misura tutti quei tre?
Non è questione di gesuita o meno, e nemmeno di teologia. Siamo alla comprensione del testo. Del testo della parabola da te citata.
G: Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo (vicino, avvicinarsi) di colui che è incappato nei briganti? (lo sfortunato a terra, quello che è nello stato penoso)
D: Chi ha avuto compassione di lui. (Compassione: atteggiamento comprensivo e soccorrevole verso uno stato penoso)
Tu puoi amare ed essere prossimo a chi vuoi da uomo, ma se sei (sottolineo sei, non se vuoi apparire) cristiano tu dovresti farti prossimo di chi ha bisogno. Il tutto senza pubblicità aggiungo.
Seriamente, non capisco cosa si sia di difficile da capire. Magari difficile da accettare, ma questo è un problema che si pone solo il vero cristiano, e non colui che lo mette sugli scudi, perdonatemi il francesismo, ad cazzu du canem.
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Re: CHI è il MIO Prossimo?????

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Tu puoi amare ed essere prossimo a chi vuoi da uomo, ma se sei (sottolineo sei, non se vuoi apparire) cristiano tu dovresti farti prossimo di chi ha bisogno.
Può essere che Gesù volesse dire questo ai Cristiani?
Non credo...
Oltre alla falsità di voler APPARIRE cristiani, Gesù ci ammonisce anche a non essere cosi KOLLIONI di farci prossimo di coloro CHE VOGLIONO FARTI CREDERE DI ESSERE NEL BISOGNO.

Famosa la frase di Gesù sul regalare perle ai CANI E AI PORCI.
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heyoka ha scritto: 10 giu 2021, 15:01
Tu puoi amare ed essere prossimo a chi vuoi da uomo, ma se sei (sottolineo sei, non se vuoi apparire) cristiano tu dovresti farti prossimo di chi ha bisogno.
Può essere che Gesù volesse dire questo ai Cristiani?
Non credo...
Oltre alla falsità di voler APPARIRE cristiani, Gesù ci ammonisce anche a non essere cosi KOLLIONI di farci prossimo di coloro CHE VOGLIONO FARTI CREDERE DI ESSERE NEL BISOGNO.

Famosa la frase di Gesù sul regalare perle ai CANI E AI PORCI.
Attenzione che stai mescolando due fattori. Stai mescolando chi è in una situazione di difficoltà e quindi in uno stato penoso (nella parabola l'assalito dai briganti), dai briganti stessi.
Chi ha bisogno non significa chi truffa, chi ruba, chi uccide, chi evade eccetera. Il Vangelo non nega i dieci comandamenti, non dimentichiamolo.
Non bisogna allargare il discorso se prima non sono chiari i punti di partenza.
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Re: CHI è il MIO Prossimo?????

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Non bisogna allargare il discorso se prima non sono chiari i punti di partenza.
E come fai a sapere se quello che ti sta chiedendo aiuto o ti sembra sia in una situazione pericolosa, non ti stia facendo finta, per approfittare della tua "bontà samaritana"?
Non è la prima volta che qualcuno per strada si ferma con l' auto per soccorrere qualcuno ferito in strada e si ritrova rapinato e bastonato.
Due mesi fa, un vecchio parroco vicentino, che voleva fare il buon samaritano, ha scoperto che il povero extracomunitario disoccupato, con 6 figli da sfamare e la moglie ammalata, in realta non aveva ne moglie ne figli, ma nel frattempo gli aveva prosciugato il conto della Parrocchia, che ammontava a 85.000 euro.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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Re: CHI è il MIO Prossimo?????

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heyoka ha scritto: 10 giu 2021, 18:37
Non bisogna allargare il discorso se prima non sono chiari i punti di partenza.
E come fai a sapere se quello che ti sta chiedendo aiuto o ti sembra sia in una situazione pericolosa, non ti stia facendo finta, per approfittare della tua "bontà samaritana"?
Non è la prima volta che qualcuno per strada si ferma con l' auto per soccorrere qualcuno ferito in strada e si ritrova rapinato e bastonato.
Due mesi fa, un vecchio parroco vicentino, che voleva fare il buon samaritano, ha scoperto che il povero extracomunitario disoccupato, con 6 figli da sfamare e la moglie ammalata, in realta non aveva ne moglie ne figli, ma nel frattempo gli aveva prosciugato il conto della Parrocchia, che ammontava a 85.000 euro.
Io parlo di principi religiosi, tu di situazioni singolari in cui vengono meno i principi di qualsiasi religione.
Mio padre fu truffato (di poco perché se ne accorse in fretta, per fortuna) da un italianissimo varesotto. Da qui dovrei appurare che tutti i lombardi sono criminali? Sarà fatto, ma non sarà corretto.
Se si parla del principio cristiano, che non è facile da applicare, si tratta di fare del bene al prossimo in difficoltà. Se si parla di altro ben venga ma esula da ciò che è l'insegnamento religioso.
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Re: CHI è il MIO Prossimo?????

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Se si parla del principio cristiano, che non è facile da applicare, si tratta di fare del bene al prossimo in difficoltà.
Per fare il bene, bisognerebbe sapere cosa è il BENE.
Un giorno Gesù disse che Lui non era venuto a portare la pace, Anzi.
E questo non sembra essere un bene, stando ai principi cristiani.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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heyoka ha scritto: 10 giu 2021, 15:01 Può essere che Gesù volesse dire questo ai Cristiani?
Non credo...
Oltre alla falsità di voler APPARIRE cristiani, Gesù ci ammonisce anche a non essere cosi KOLLIONI di farci prossimo di coloro CHE VOGLIONO FARTI CREDERE DI ESSERE NEL BISOGNO.
Famosa la frase di Gesù sul regalare perle ai CANI E AI PORCI.
C'è anche un'altra frase celebre...



"In fondo, in questo mondo è vissuto un solo cristiano, e lo hanno appeso subito ad una croce"
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Re: CHI è il MIO Prossimo?????

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heyoka ha scritto: 10 giu 2021, 18:37 ... E come fai a sapere se quello che ti sta chiedendo aiuto o ti sembra sia in una situazione pericolosa, non ti stia facendo finta, per approfittare della tua "bontà samaritana"?
Non è la prima volta che qualcuno per strada si ferma con l' auto per soccorrere qualcuno ferito in strada e si ritrova rapinato e bastonato...
Che poi, ci scommetto, sono le stesse cose che passarono per la testa sia al sacerdote, che al levita...

Dal mio Testo Sacro di Riferimento:
Spoiler:
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte.32Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto
Passare oltre... E' proprio lì il problema caro Nuvola Rossa. Il tutto diventa pietra d'inciampo. Nonostante uno passa di sbiego...


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