Siamo frutto di un Pensiero?

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Ovidio
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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Sara ha scritto: 15 gen 2021, 18:58
Cara Sara, ti ringrazio per l'indicazione, ma in fatto di teoria dei quanti preferisco parlare con il mondo scientifico, non quello divulgativo, visto che è stato il mio pane quotidiano di lavoro come fisico teorico in istituti di ricerca di particelle elementari per anni.
Caro Ovidio, sapendolo, non mi sarei certo permessa! Peraltro ho scritto "discorso" (e poi "battute a parte"): non mi aspetto che la fisica delle particelle dia risposte sull'anima. Esistono scienziati credenti, ma anche agnostici e atei. Dichiarati, dai tempi e nei luoghi in cui non crea più problemi.
Piuttosto, la tua frase palesa un certo disdegno: per la divulgazione in genere, o per Rovelli in particolare?
Quanto alla prima, posso in parte condividere per le discipline di mia competenza; quanto al secondo
La sua principale attività scientifica è nell'ambito della teoria della gravità quantistica a loop (loop quantum gravity), di cui è uno dei fondatori. Si è occupato anche di storia e filosofia della scienza (...)
recita Wiki.
Non lo ritieni un fisico "degno"?
Ciao Sara, vi sono molti fisici, anche premi nobel, che la pensano come Laplace.

Non ho niente contro i libri divulgativi che cercano di spiegare la scienza, ma vedo rosso con i libri divulgatori che tirano la scienza per le orecchie chiamandola a giustificare l'ateismo.

Ce ne sono molti, anche scienziati che hanno fatto la storia della fisica, ma nel momento che si cimentano sul tema della creazione dall'alto della loro eccellenza in campo scientifico, peccano di saccenza, ed escono dal dibatto scientifico. Specialmente se si discute sul caso.

Poi vi sono i libri divulgativi di fisici che fingono di capire quello che illustrano senza avere basi solide.

Quando facevo ricerca al CERN o al politecnico di Zurigo, ho conosciuto molti premi nobel e molti professori. Tutti i premi nobel mi hanno convinto per la loro competenza. Alcuni professori avevano forti lacune. Erano quest'ultimi a pubblicare libri divulgativi.
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heyoka
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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heyoka, ripeto quanto già dissi altrove. Noi siamo fatti di corpo, anima e spirito.

Il corpo dà segnali all'anima. L'anima, che significa "vita", li interpreta e determina il comportamento degli animali (la cui etimologia ti è fin troppo chiara, visto in tuo recente post). Il comportamento degli uomini è guidato dallo spirito, dal quel divino che è in noi, e che ci costringe a porci i perché che tutti noi tu in primis ci poniamo.
Concordo su tutto. Il Bello è che il divino che è in noi, costringe anche coloro che, con la mente si rifiutano di credere nella SUA esistenza, Che a dirla tutta, i nostri amici atei, sono comunque più vicino al divino, rispetto a quei credenti della sottomutua che lo sono per tradizione o ancora peggio per paura.
Noi come uomini possiamo creare corpi, (anzi no, solo fare corpi, perché non riusciamo a creare niente in senso letterale). Possiamo fare corpi animati, dotati anche di intelligenza artificiale.
Concordo ancora. Aggiungo solo una cosa. Mi piacerebbe vedere come si comporterebbe uno Scienziato ATEISTA, che dopo aver creato un corpo animato dotato di intelligenza artificiale, si accorgesse che questa creatura si mette in testa che LUI ( lo scienziato ateista) non esiste e non centra niente con la sua Creazione. Io sono convinto che quello Scienziato si arrabbierebbe come un Giuda oppure farebbe come un' heyoka per divertirsi come un MATTO a prenderLo per il Culo! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Ma non riusciremo mai a fare corpi animati che, sua sponte, si pongano le domande che tu ti poni. Non riusciremo mai a fare corpi animati dotati di per se di spirito, a meno di non inculcarglielo. artificialmente.
Sul futuro non metto mai la parola mai. Io un CREDENTE più di cervello che di fede, perciò il mio santo dubbio me lo tengo.
La domanda è: chi lo ha inculcato in noi?
Naturalmente la Grande Energia PENSANTE che convenzionalmente chiamiamo Dio.
La mia domanda piuttosto è come abbia fatto Dio, ad inserire nella mente umana, quel chip del DUBBIO sulla sua esistenza, dove i certi TROTONI della Scienza, con un ego sproporzioinato si fanno fregare come polli.
Da dire che senza quel chip ( DIO solo sa come DIO sia riuscito a farlo funzionare) il gioco Divino non potrebbe funzionare, perchè senza quel DUBBIO, il nostro LIBERO arbitrio se ne andrebbe a puttane.
E poi come farebbe Dio, a suddividere i vari giocatori nelle varie categorie di angeli, per il proseguo del gioco degli Spiriti.
Pensa a quanti Scienziati vedremo giocare nella categoria esordienti, che come ben sai si distinguono per essere dotati di ali da polli o da ochi, come diceva mia nonna, che aveva fatto solo la seconda elementare. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Ps. Tempo fa avevo postato un video della dott. Erica Poli che parlava di certe scoperte scientifiche STRANE sui quanti.
Se non ho capito male, pare che questi quanti si comportino in modo diverso se sono "OSSERVATI".
Però io non ho approfondito in quanto sono piuttosto allergico a studiare sui Libri.
Preferisco studiare il GRANDE e stupendo libro della Natura.
E siccome lo posso fare pedalando in bici all' aperto, la scienza mi dice che è più salutare che così mi diverto e faccio il pieno di Vitamina D a Gratis, senza andare in farmacia.
Adesso vi saluto che appunto devo andare a farmi la mia pedalata. Oggi un centinaio di Km. e forse mi faccio una salitina di 4 km.
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Shamash
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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heyoka ha scritto: 15 gen 2021, 7:20O del Caso?
Temo la realtà sia un po' meno poetica. Siamo frutto dell'evoluzione o, in altri termini, di un processo evolutivo che da primati ci ha fatto giungere all'Homo Sapiens Sapiens attraverso numerose modificazioni e adattamenti.
Ovidio ha scritto: 15 gen 2021, 17:59 Noi siamo fatti di corpo, anima e spirito.
Affascinante, ma da agnostico direi che sia valido (o quantomeno scientificamente dimostrabile) solo il primo elemento.
Ovidio ha scritto: 15 gen 2021, 17:59 Il corpo dà segnali all'anima. L'anima, che significa "vita", li interpreta e determina il comportamento degli animali (la cui etimologia ti è fin troppo chiara, visto in tuo recente post). Il comportamento degli uomini è guidato dallo spirito, dal quel divino che è in noi, e che ci costringe a porci i perché che tutti noi tu in primis ci poniamo.
Ehm, non proprio. Il corpo riceve gli stimoli dall'esterno, che vengono inviati al talamo, poi passano all'amigdala, al giro del cingolo e ad una variegata sinergia fra strutture corticali e sottocorticali che "traducono" tali stimoli e li arricchiscono di significato (utile per la sopravvivenza), infondendoli anche di valenza emotiva e, infine, cristallizzandoli nella memoria. Il comportamento (inconscio) degli uomini è guidato da questo (che è alla base anche della motivazione) e, solo dopo, molto dopo giunge la parte razionale che, attraverso la coscienza, ci permette di analizzare "i perché che tutti ci poniamo".
Ovidio ha scritto: 15 gen 2021, 17:59 Noi come uomini possiamo creare corpi, (anzi no, solo fare corpi, perché non riusciamo a creare niente in senso letterale). Possiamo fare corpi animati, dotati anche di intelligenza artificiale.
Ma non riusciremo mai a fare corpi animati che, sua sponte, si pongano le domande che tu ti poni. Non riusciremo mai a fare corpi animati dotati di per se di spirito, a meno di non inculcarglielo. artificialmente.
La domana è: chi lo ha inculcato in noi?
Questo è interessante, perché apre spiragli filosofici particolarmente succulenti.
In tal senso andrebbe valutato l'argomento in base ai progressi scientifici in campo di intelligenza artificiale (e soprattutto la sua valenza etica), ma appunto siamo ancora lontani dal "copiare" la coscienza umana, mentre l'auto-percezione dovrebbe già essere realtà.
L'essere umano è estremamente complesso e il suo cervello lo è ancora di più. Non sarà facile raggiungere qualcosa di simile (e forse è meglio così), perché infondere in una macchina attraverso degli algoritmi il senso profondo delle cose (ciò che chiami spirito e io coscienza di sé), così come la sensibilità, una reale empatia e tutti quegli elementi che ci rendono differenti da tutti gli altri animali, non è cosa da poco.
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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Shamash ha scritto: 16 gen 2021, 19:06
Ovidio ha scritto: 15 gen 2021, 17:59 Il corpo dà segnali all'anima. L'anima, che significa "vita", li interpreta e determina il comportamento degli animali (la cui etimologia ti è fin troppo chiara, visto in tuo recente post). Il comportamento degli uomini è guidato dallo spirito, dal quel divino che è in noi, e che ci costringe a porci i perché che tutti noi tu in primis ci poniamo.
Ehm, non proprio. Il corpo riceve gli stimoli dall'esterno, che vengono inviati al talamo, poi passano all'amigdala, al giro del cingolo e ad una variegata sinergia fra strutture corticali e sottocorticali che "traducono" tali stimoli e li arricchiscono di significato (utile per la sopravvivenza), infondendoli anche di valenza emotiva e, infine, cristallizzandoli nella memoria. Il comportamento (inconscio) degli uomini è guidato da questo (che è alla base anche della motivazione) e, solo dopo, molto dopo giunge la parte razionale che, attraverso la coscienza, ci permette di analizzare "i perché che tutti ci poniamo".
Per anima (vita contrapposta a materia inerte) intendo le reazioni agli stimoli fisici veicolati dal corpo e che ti portano ad agire in un modo o nell'altro. Per corpo intendo anche ... l'amigdala, il giro del cingolo ed una variegata sinergia fra strutture corticali e sottocorticali che "traducono" tali stimoli e li arricchiscono di significato (utile per la sopravvivenza), infondendoli anche di valenza emotiva e, infine, cristallizzandoli nella memoria.

I perché, come tu dici, vengono dopo.
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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Ovidio ha scritto: 16 gen 2021, 20:10 Per anima (vita contrapposta a materia inerte)
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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Shamash ha scritto: 16 gen 2021, 19:06
heyoka ha scritto: 15 gen 2021, 7:20O del Caso?
Temo la realtà sia un po' meno poetica. Siamo frutto dell'evoluzione o, in altri termini, di un processo evolutivo che da primati ci ha fatto giungere all'Homo Sapiens Sapiens attraverso numerose modificazioni e adattamenti.
Ma questa evoluzione è dovuta al CASO o ad un PENSIERO evolutivo che l' ha gestita?
Anni fa sono andato a visitare il Museo della bicicletta. Pensa Shamash che la prima bicicletta era senza pedali ed bisognava spingerla alternativamente con i piedi. Da qui il primo nome dato alla bici cge si chiamava VelociPede.
Un mio amico, fanatico delle teorie di Darwin, disse che anche la bici moderna era il risultato di una Evoluzione.
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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heyoka ha scritto: 20 gen 2021, 15:28 Ma questa evoluzione è dovuta al CASO o ad un PENSIERO evolutivo che l' ha gestita?
Per quel che si conosce (da Darwin, ma anche alcuni studiosi prima di lui che, in buona misura, hanno influenzato le sue teorie) in poi, l'evoluzione ha spinto tutti gli esseri viventi (piante e animali, noi compresi) nel migliorare e potenziare determinate caratteristiche utili alla sopravvivenza e alla riproduzione e ha "tralasciato" altre, non utili allo scopo.
Per quanto riguarda il pensiero, è un mondo estremamente affascinante di cui, seppur si siano fatti passi da gigante grazie a numerose discipline scientifiche, si conosce ancora poco. Potrebbe quindi essere logico credere che anch'esso si sia evoluto per ragioni intrinseche alla vita, così come ciò che ne ha favorito lo sviluppo umano (interazione sociale, interventi antropici sulla natura, creazione di utensili, strategie di caccia, ecc).
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Shamash ha scritto: 20 gen 2021, 15:51
heyoka ha scritto: 20 gen 2021, 15:28 Ma questa evoluzione è dovuta al CASO o ad un PENSIERO evolutivo che l' ha gestita?
Per quel che si conosce (da Darwin, ma anche alcuni studiosi prima di lui che, in buona misura, hanno influenzato le sue teorie) in poi, l'evoluzione ha spinto tutti gli esseri viventi (piante e animali, noi compresi) nel migliorare e potenziare determinate caratteristiche utili alla sopravvivenza e alla riproduzione e ha "tralasciato" altre, non utili allo scopo.
Per quanto riguarda il pensiero, è un mondo estremamente affascinante di cui, seppur si siano fatti passi da gigante grazie a numerose discipline scientifiche, si conosce ancora poco. Potrebbe quindi essere logico credere che anch'esso si sia evoluto per ragioni intrinseche alla vita, così come ciò che ne ha favorito lo sviluppo umano (interazione sociale, interventi antropici sulla natura, creazione di utensili, strategie di caccia, ecc).
Hei Shamash, il "Pensiero" di Heyka non è inteso come il pensiero degli uomini!
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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Ovidio ha scritto: 20 gen 2021, 16:01 Hei Shamash, il "Pensiero" di Heyka non è inteso come il pensiero degli uomini!
Ho inteso, ma da agnostico escludo a priori tale concezione, concentrandomi solo sulla questione evolutiva (antropologica e psicologica). :)
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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Shamash ha scritto: 20 gen 2021, 16:03
Ovidio ha scritto: 20 gen 2021, 16:01 Hei Shamash, il "Pensiero" di Heyka non è inteso come il pensiero degli uomini!
Ho inteso, ma da agnostico escludo a priori tale concezione, concentrandomi solo sulla questione evolutiva (antropologica e psicologica). :)
Da agnostico dovresti semplicemente astenerti da esprimere giudizi sul "Pensiero", non escluderlo.

Per il "pensiero", si, anche per me è una forma evolutiva, presente in vari gradi nel mondo animale. È que? Lo che preferisco chiamare "anima", vita. Il pensiero ci consente di rispondere con azioni ai segnali che il nostro corpo ci trasmette.

Il "Pensiero" invece ci permette, o ci dovrebbe permettere, di guidare in modo etico le nostre azioni.
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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Ma infatti non esprimo giudizi, non mi permetterei mai.
Analizzo la questione solo in termini scientifici, che è il principio che guida un agnostico: ciò che è dimostrabile, ha senso, viceversa, non si sa.

Il "pensiero" che guida o dovrebbe guidare le nostre azioni in modo etico (o anche quindi nella sua accezione di "coscienza") dovrebbe quindi essere un elemento intrinseco dell'evoluzione stessa, seppur sia da attribuire a caratteristiche acquisite. Infatti l'evoluzione opera su basi biologiche, mentre la coscienza la acquisisci (o meno) dopo la nascita. Non nasci già dotato dell'etica, ma ti viene insegnata (o dovrebbe venir insegnata) dalla cultura di appartenenza.

Insomma, entrano in gioco tanti fattori (biologici e culturali), ma che vi sia un Pensiero o, peggio, il Caso, temo sia lontano dalla realtà.
Poi, tutto è possibile, chissà. ;)
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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Shamash ha scritto: 20 gen 2021, 16:28 Ma infatti non esprimo giudizi, non mi permetterei mai.
Analizzo la questione solo in termini scientifici, che è il principio che guida un agnostico: ciò che è dimostrabile, ha senso, viceversa, non si sa.
Non me ne intendo, ma non mi sembra che il "pensiero" sia qualcosa che si può toccare con mano o vedere al microscopio e nemmeno da come si origina e sviluppa.
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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heyoka ha scritto: 24 gen 2021, 9:20 Non me ne intendo, ma non mi sembra che il "pensiero" sia qualcosa che si può toccare con mano o vedere al microscopio e nemmeno da come si origina e sviluppa.
Eccome, anzi!
Ci sono vari esami, fra cui uno dei più utilizzati negli ultimi anni e che ha aperto la strada a grandi possibilità nel progresso scientifico in ambito neuroscientifico: la risonanza magnetica funzionale (fRMI - Functional Magnetic Resonance Imaging). Attraverso questo strumento, si possono vedere specifiche aree cerebrali (o gruppi di neuroni) che si "attivano" compiendo determinati compiti. Oltretutto, si è dimostrato che i pensieri (seppur sia un termine troppo generico) si originano da analisi percettive e sensoriali, passando da altre strutture che ne categorizzano e ne forniscono un senso, arricchendolo anche di emozioni e infine giungono alla corteccia adibita alla logica e razionalità. Tutto questo è dimostrato scientificamente e appunto si può vedere, attraverso esami specifici.
Ovviamente è un campo ancora in larga misura inesplorato, perché vastissimo, ma è estremamente affascinante e utile. Non solo in termini diagnostici e terapeutici, bensì per tutto ciò che riguarda l'interazione umana e l'ambito comportamentale.
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Re: Siamo frutto di un Pensiero?

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Ovviamente è un campo ancora in larga misura inesplorato, perché vastissimo, ma è estremamente affascinante e utile. Non solo in termini diagnostici e terapeutici, bensì per tutto ciò che riguarda l'interazione umana e l'ambito comportamentale.
Hai ragione, Shamash, nel dire che la Scienza ha fatto un sacco di scoperte nel campo del sapere come funziona il pensiero. A volte penso che sono uno stupido nel non avere fiducia nella ricerca scientifica. Pensa che proprio, stamattina, ho acceso la mia macchina e mi sono accorto che l' auto mi stava parlando e mi diceva che dovevo andare dal meccanico che Lei ( automobile creata dall' Uomo) aveva dei problemi al motore. Chi MAI avrebbe pensato che gli Ingegneri che costruiscono le auto avrebbero trovato il modo di far "pensare" le auto fino a dare loro la capacità di sapere quando stanno male e perfino a riuscire a parlare per comunicarcelo.
Mi sà che devo sperare che la Scienza ci liberi finalmente da questo Virus, in modo che io possa prendermi una bella vacanza per mettere un pò in pausa i miei pensieri e dopo essermi fatto un bel mese di ossigenazione mentale, con dei bei giri in bici, tra la Natura, possa tornare sul forum con la mente un pò più libera dai tanti fili pendenti che non riesco a riannodare. :grin:
Ma questo pensiero mi ha fatto venire in mente un altro pensiero. :mrgreen:
Cosa succederebbe, Shamash, se andando avanti con la LORO evoluzione, le auto un giorno ci dicessero che loro sono state create dal CASO e che non c' è NESSUN Pensiero che le ha partorite?
Mi sa che sto diventando un pò matto!!! BangHead BangHead BangHead
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heyoka ha scritto: 25 gen 2021, 13:34 Chi MAI avrebbe pensato che gli Ingegneri che costruiscono le auto avrebbero trovato il modo di far "pensare" le auto fino a dare loro la capacità di sapere quando stanno male e perfino a riuscire a parlare per comunicarcelo.
Il fatto è che le auto non pensano. Sono istruite per segnalare un malfunzionamento (ossia quando un determinato evento o caratteristica esce dai parametri prefissati dagli ingegneri) e dunque avvisarti attraverso spie luminose, scritte e segnali acustici. Quello non è "pensiero", bensì istruzioni fornite attraverso algoritmi. È, seppur in modo assai semplicistico, la base dell'intelligenza artificiale (o aumentata). Nel campo più complesso della stessa si assiste anche ad un'interazione algoritmica atta ad elaborare possibili soluzioni, anche in via statistica, per raggiungere uno scopo.
Ma la strada verso la similitudine con il funzionamento dell'intelligenza umana e, ancor più difficilmente del pensiero (inteso come elaborazione, interazione mnemonica e soprattutto emotiva) è ancora lunga, seppur si stiano facendo passi da gigante.
heyoka ha scritto: 25 gen 2021, 13:34Cosa succederebbe, Shamash, se andando avanti con la LORO evoluzione, le auto un giorno ci dicessero che loro sono state create dal CASO e che non c' è NESSUN Pensiero che le ha partorite?
Andrebbero punite portandole subito dallo sfasciacarrozze! Che ingrate! :grin:
È allo studio anche una sorta di "bottone rosso", nell'ambito dell'intelligenza artificiale più sofisticata, proprio per mettersi al riparo da eventuali abusi o perdita di controllo di parte degli umani. Sarebbe una sorta di comando che "spegne", fermando e rendendo reversibile un processo.
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