Analizzo la questione solo in termini scientifici, che è il principio che guida un agnostico: ciò che è dimostrabile, ha senso, viceversa, non si sa.
Il "pensiero" che guida o dovrebbe guidare le nostre azioni in modo etico (o anche quindi nella sua accezione di "coscienza") dovrebbe quindi essere un elemento intrinseco dell'evoluzione stessa, seppur sia da attribuire a caratteristiche acquisite. Infatti l'evoluzione opera su basi biologiche, mentre la coscienza la acquisisci (o meno) dopo la nascita. Non nasci già dotato dell'etica, ma ti viene insegnata (o dovrebbe venir insegnata) dalla cultura di appartenenza.
Insomma, entrano in gioco tanti fattori (biologici e culturali), ma che vi sia un Pensiero o, peggio, il Caso, temo sia lontano dalla realtà.
Poi, tutto è possibile, chissà.
