Ma, guarda, quando Giuliano Amato fece (nottetempo) il raspone nei conti correnti, io c'ero: ero a naja, in Toscana, e tutti i miei camerati parlavano di questa notizia, anche quelli che avevano sì o no 18 anni, con i foruncoli ancora tutti in faccia: non ti parlo dei marescialli o degli ufficiali: sembrava fosse esploso un colpo di Stato. Anche io ci ho rimesso dei soldi: per fortuna solo su quei 4 spiccioli che avevo guadagnato facendo le stagioni d'estate, e che erano parcheggiati in banca, in attesa di mollare la divisa. Tieni conto che il fatto era accaduto al termine di un periodo tra i più difficili e torbidi di questa povera Penisola su cui siamo accampati...
Bombe del 1992-1993
... ovvero lo scoppio dello scandalo Tangentopoli (che scoperchiò le corruttele sistematiche, fatte a tutti i livelli, elette a sistema Paese), l'uccisione prima di Falcone, poi di Borsellino, ed infine la vera e propria guerra aperta accesa dalla Mafia nei confronti del nostro Stato Bananifero, mettendo una serie di bombe a Roma, a Firenze, a Milano, con il chiaro intento di far desistere il Governo dal continuare una (seria) lotta alla criminalità. Intento, guardando i fatti, totalmente riuscito.
Sì, caro Vino Rosso, ha ragione tu: noi siamo un Paese che è stato messo sotto tutela.
E per fortuna che è così.... Se avessimo seguito sempre e solo le corde del nostro mandolino, mo' chissà adesso deve ca%%o eravamo finiti...