Tra una Rolls autentica e una tarocca l’acquirente è in grado di distinguere: perché non funziona con l’aceto balsamico?
«Nei prodotti alimentari il discorso è più complesso. Stiamo per affrontare lo stesso problema di concorrenza sleale che ha avuto il Parmigiano con i Parmesan. L’aceto sloveno verrebbe venduto nello stesso scaffale del supermercato degli Stati Uniti o della Germania accanto al nostro, strizzando l’occhio al consumatore con la denominazione italianeggiante, anche se di italiano non ha nulla. All’estero però l’italian sound, in campo alimentare, attira e ha già fatto molti danni, spacciando per italiani prodotti fatti chissà dove e chissà come, ma venduti a prezzi sicuramente inferiori e quindi facilmente concorrenziali».
Giacomo Ponti, ad dell’azienda di Ghemme interviene nella guerra dell’aceto: “L’Europa fermi il balsamico sloveno”
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Giacomo Ponti, ad dell’azienda di Ghemme interviene nella guerra dell’aceto: “L’Europa fermi il balsamico sloveno”
Giacomo Ponti, ad dell’azienda di Ghemme interviene nella guerra dell’aceto: “L’Europa fermi il balsamico sloveno”
Poshibel 'na cavra de het quintai.
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Re: Giacomo Ponti, ad dell’azienda di Ghemme interviene nella guerra dell’aceto: “L’Europa fermi il balsamico sloveno”
Crossfire ha scritto: ↑5 mar 2021, 10:33 Giacomo Ponti, ad dell’azienda di Ghemme interviene nella guerra dell’aceto: “L’Europa fermi il balsamico sloveno”
Tra una Rolls autentica e una tarocca l’acquirente è in grado di distinguere: perché non funziona con l’aceto balsamico?
«Nei prodotti alimentari il discorso è più complesso. Stiamo per affrontare lo stesso problema di concorrenza sleale che ha avuto il Parmigiano con i Parmesan. L’aceto sloveno verrebbe venduto nello stesso scaffale del supermercato degli Stati Uniti o della Germania accanto al nostro, strizzando l’occhio al consumatore con la denominazione italianeggiante, anche se di italiano non ha nulla. All’estero però l’italian sound, in campo alimentare, attira e ha già fatto molti danni, spacciando per italiani prodotti fatti chissà dove e chissà come, ma venduti a prezzi sicuramente inferiori e quindi facilmente concorrenziali».

Sarebbe giusto e logico che l'Europa intervenisse per reprimere con decisione tutte le falsificazioni alimentari e non solo.
Ma ho paura che i suoi interventi si limiteranno a confermare quanto si sta profilando già da tempo. E cioè che tanti prodotti italiani, in genere i migliori e più accrediati nel mondo, possona arrecar danno alla salute.
E' un modo, insomma ,per sminuire l'immagine dei prodotti italiani a vantaggio dei furbetti sparsi per il mondo.
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Re: Giacomo Ponti, ad dell’azienda di Ghemme interviene nella guerra dell’aceto: “L’Europa fermi il balsamico sloveno”
Aspettiamo la votazione! Poi giudichiamo.giaguaro ha scritto: ↑7 mar 2021, 13:22Crossfire ha scritto: ↑5 mar 2021, 10:33 Giacomo Ponti, ad dell’azienda di Ghemme interviene nella guerra dell’aceto: “L’Europa fermi il balsamico sloveno”
Tra una Rolls autentica e una tarocca l’acquirente è in grado di distinguere: perché non funziona con l’aceto balsamico?
«Nei prodotti alimentari il discorso è più complesso. Stiamo per affrontare lo stesso problema di concorrenza sleale che ha avuto il Parmigiano con i Parmesan. L’aceto sloveno verrebbe venduto nello stesso scaffale del supermercato degli Stati Uniti o della Germania accanto al nostro, strizzando l’occhio al consumatore con la denominazione italianeggiante, anche se di italiano non ha nulla. All’estero però l’italian sound, in campo alimentare, attira e ha già fatto molti danni, spacciando per italiani prodotti fatti chissà dove e chissà come, ma venduti a prezzi sicuramente inferiori e quindi facilmente concorrenziali».![]()
Sarebbe giusto e logico che l'Europa intervenisse per reprimere con decisione tutte le falsificazioni alimentari e non solo.
Ma ho paura che i suoi interventi si limiteranno a confermare quanto si sta profilando già da tempo. E cioè che tanti prodotti italiani, in genere i migliori e più accrediati nel mondo, possona arrecar danno alla salute.
E' un modo, insomma ,per sminuire l'immagine dei prodotti italiani a vantaggio dei furbetti sparsi per il mondo.
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“