Per quanto non nutra nessuna simpatia per gli Arabi in generale, io penso che se solo ce la smettessimo di depredarli di ogni loro risorsa naturale, se facessimo basta di piazzargli delle dittature sanguinarie e compiacenti che ci vendano a quattro soldi le loro materie prime, beh, solo allora i vari Bataclan finirebbero. Certo, rimarrebbero dei rompi palle, con le loro mosche, i loro culi in alto, i loro bambini che pretendono il non avere maiale agli asili. Ma nessun morto ammazzato.Ovidio ha scritto: ↑15 nov 2020, 12:29 Si ma, letteralmente,"prepara la guerra", come deterrente, come si fece nella guerra fredda con le armi nucleari.
Attualmente non c'è guerra, o meglio, guerra è vista solo da quei quattro gatti di terroristi, come pure fu la visione dei terroristi rossi.
Il pericolo potrebbe sussistere se gli arabi trovassero un leader e si coalizzassero intorno a lui.
Erdogan?
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Boh, sarò un po' fissato, ma penso che costui sia la sola stecca nel coro. Ed infatti, ha sempre faticato a trovare un giornale che lo assumesse... Vi ricordate il processo alle intenzioni che, a suo tempo, si è fatto col FIS algerino, anche loro vincitori di regolari elezioni, ma siccome stavano per trasformare il loro Paese in una dittatura islamica, abbiamo pensato bene di piazzarvene una nostra, di dittatura. Buona, laica e moderna. E che diammine...!
Massimo Fini: circa i fatti di Parigi
"... La questione non riguarda la libertà di stampa, anche se noi giornalisti, autoreferenziali come sempre, l’abbiamo focalizzata lì. La questione sta altrove. È da più di dieci anni che siamo all’attacco del mondo islamico: Afghanistan (2001), Iraq (2003), Somalia (2006/7), Libia (2011) e, da ultimo, non contenti ci siamo intromessi, con bombardamenti e droni, nella battaglia che l’Isis sta legittimamente combattendo sulle sue terre. È da più di dieci anni che siamo in guerra, facendo centinaia di migliaia di vittime civili in campo altrui, ma siccome questa guerra non ci toccava, non colpiva i nostri territori, ce ne siamo fregati.
Ora arriva l’inevitabile colpo di ritorno. Io mi ritrovo non nelle azioni, ma in una parte del “testamento postumo” di Amedy Coulibaly: “Tutto quello che facciamo è legittimo. Non potete attaccarci e pretendere che non rispondiamo. Voi e le vostre coalizioni sganciate bombe sui civili e sui combattenti ogni giorno. Siete voi che decidete quello che succede sulla Terra? Sulle nostre terre? No. Non possiamo lasciarvelo fare. Vi combatteremo”.
Dovremmo riflettere sui nostri errori e sui nostri orrori perpetrati da anni. Altro che pubblicare un fac-simile di Charlie Hebdo." (CONTINUA NEL LINK))
Prima dell'invasione islamica è avvenuta, da un paio di secoli almeno, un'invasione crociata. Là dove abbiamo dovuto sloggiare dalle nostre colonie, abbiamo piazzato dittatori sanguinari a nostro libro paga. Questi sono fatti. Fatti che i nostri giornaloni e le nostre televisioni non riescono a notare. Una volta tanto andrebbero ascoltate anche le buone ragioni dei 'cattivi'.
E magari ascoltare, per intero, che cosa hanno da dire questi tagliagole del Califfato. Perchè io vivrò nel regno della libertà e della libera informazione, ma fatico molto ad ascoltare e a reperire gli originali delle loro dichiarazioni. Ed ho la paura che se mi industrio nel cercarle, mi si potrebbero presentare un paio di poliziotti al mio pianerottolo. Quando il buon Osama Bin Laden, subito dopo l'abbattimento delle Torri Gemelle, fece quella famosa dichiarazione con le mitragliatrici davanti alla grotte i nostri TG riportarono un riassuntino del suo discorso. Ma nessun giornale, e nessun sito, riportò l'intera trascrizione di quanto disse. Provai a cercare con i vari motori di ricerca, che riescono ad annusare anche una nostra piccola $€orrre@@ia che abbiamo fatto 10 anni prima, ma non c'era modo di beccarla. Solo ravanando su un sito di notizie palestinese, tradotto in inglese, potei leggere per intero quanto disse. Come diceva il grande Lucio Dalla: - Aveva dei problemi, anche seri, e non ragionava male...
Il che mi conferma che in questo mondo libero si è liberi di fare e vedere solo quello che ci viene detto di fare e vedere.