Ora, visto che tale elemento stratosferico funziona come uno "scudo", proteggendoci dalle radiazioni ultraviolette potenzialmente dannose, viene da sé che sia fondamentale tenerlo sotto controllo e, soprattutto, adoperarsi per limitarne l'estensione.
Fra i principali indiziati ci sono i "famigerati" , fra cui vi è la plastica (ossia elementi chimici usati per la sua produzione), nonostante sia dal 1987 che si dovrebbero ridurre.
La domanda, quindi, è una: quando tutti i Paesi si decideranno veramente a salvaguardare il nostro (per ora) unico Pianeta abitabile?
Le alternative ci sono, oltre a convertire la produzione di plastiche con materiali biodegradabili.
