Il rischio c'è, ma... fregatura più, fregatura meno( ne subiamo una al giorno in questa Società)...proviamo e credere che queste persone siano genuine e che la strada giusta sia questa ( manifestazioni sempre più corpose e disobbedienza civile, su modello Gandhi ).nerorosso ha scritto: ↑26 set 2021, 16:04
Quanto alla signora in questione, alla quale pure riconosco un gran coraggio, per sua stessa ammissione (la parte relativa all'amica che la sconsiglia) la partecipazione era, almeno da lei, programmata da giorni, il che mi porta a pensare che abbia scritto il suo discorso, se lo sia mandato a memoria, e poi lo abbia (bene) recitato, interagendo anche con il pubblico.
A questo punto, sarò maligno, ma mi sorgono alcuni dubbi.
La signora è bellina, telegenica, e anche abbastanza brillante oratrice.
Hai visto mai che ci sia di mezzo pure un imbeccamento di qualsivoglia tipo?
Magari appunto la prospettiva di una carriera in politica?
Concordo!
Dal tuo link, ho avuto modo di sentire un ottimo "messaggio" che è stato letto durante la manifestazione. Si tratta di un messaggio scritto dal filosofo Giorgio Agamben, che è questo:RedWine ha scritto: ↑26 set 2021, 16:06 la manifestazione l'avevo seguita su "visione tv" che l'ha trasmessa interamente (quasi tre ore)
https://youtu.be/Gvjki-dC18M
cmq, quello che mi ha colpito è che FINALMENTE quando si cita l'innominabile la gente ha cominciato a fischiare. forse si comincia a capire l'origine dei mali che ci affliggono
nel frattempo il palazzo lavora per un altro settennato o addirittura fregandosene della costituzione a una rinomina a tempo per consentire una staffetta con Draghi.
"Una comunità nella società
L’Italia, come laboratorio politico dell’Occidente, in cui si elaborano in anticipo nella loro forma estrema le strategie dei poteri dominanti, è oggi un paese umanamente e politicamente in sfacelo, in cui una tirannide senza scrupoli e decisa a tutto si è alleata con una massa in preda a un terrore pseudoreligioso, pronta a sacrificare non soltanto quelle che si chiamavano un tempo libertà costituzionali, ma persino ogni calore nelle relazioni umane. Credere infatti che il greenpass significhi il ritorno alla normalità è davvero ingenuo. Così come si impone già un terzo vaccino, se ne imporranno dei nuovi e si dichiareranno nuove situazioni di emergenza e nuove zone rosse finché il governo e i poteri che esso esprime lo giudicherà utile. E a farne le spese saranno in primis proprio coloro che hanno incautamente obbedito.
In queste condizioni, senza deporre ogni possibile strumento di resistenza immediata, occorre che i dissidenti pensino a creare qualcosa come una società nella società, una comunità degli amici e dei vicini dentro la società dell’inimicizia e della distanza. Le forme di questa nuova clandestinità, che dovrà rendersi il più possibile autonoma dalle istituzioni, andranno di volta in volta meditate e sperimentate, ma solo esse potranno garantire l’umana sopravvivenza in un mondo che si è votato a una più o meno consapevole autodistruzione.
17 settembre 2021
Giorgio Agamben"