Ti ho messo un Mi Piace perché ... bisogna fare così con te e quelli come te.Holubice ha scritto: ↑25 lug 2021, 9:05A parte che vale sempre l'antico adagio del buon Confucio, ovvero che chi è in sospetto, è in difetto...Alfa ha scritto: ↑25 lug 2021, 4:44 ...
Comunque lo riscrivo sperando tu giri la chiave e metta in moto il cranio:
Dal momento che l'app VerificaC19 per motivi di privacy ( e dovè la privacy ?) potrà mostrare, oltre alla conferma della validità del green pass, solamente nome, cognome e data di nascita (e già non è poco da mostrare a un estraneo ndr), spetterà ai commercianti assicurarsi che il certificato sia valido chiedendo al consumatore anche un documento di riconoscimento E che privacy, un barista o un semplice ragazzino che lavora 2 ore la domenica, per un misero caffè vede nome, cognome, indirizzo, età, lavoro svolto o se pensionato, numero del documento.
Ci siamo? Credo di essere stato chiaro, ma per "alcuni" forse ancora non troppo.
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Ma a parte questo, chi ti scrive è un uomo di mezza età che, per un inciampo della vita, fino a poco tempo fa faceva 3/4 lavori insieme, di cui uno era proprio quello del ragazzino che lavora 2 ore alla domenica e al sabato. Due ore le lavorava in busta paga, in realtà ne faceva almeno dieci. Se anche tu avessi lavorato con noi in quel periodo, oltre (forse) a sbussarti qualche spigolo del tuo spinoso carattere, avresti dovuto registrare nel 'guest book' i dati di tutti i clienti che varcavano la soglia del ristorante.
E la stessa identica cosa (almeno sulla carta) l'ha dovuta fare qualsiasi parrucchiere, qualsiasi ingrosso di frutta, e via, via, fino all'ultimo ciabattino che teneva una piccola bottega. Mi spieghi dove starebbe la differenza? Forse nel fatto che il ragazzino (o io stesso) con l'App Green Pass controlleremmo in futuro solo che il nome che compare sul tuo cellulare faccia scopa con quello stampigliato sulla tua patente, senza annotarci niente di scritto da nessuna parte. Bada questo particolare...
Lascia perdere il fatto che, come al solito, queste contromisure sono state messe in pratica solo i primi giorni, dopo di che nessuno ha più controllato una mazza, e nessuno ha scritto più niente. Resta il fatto che per la Legge italiana questa era la prassi obbligatoria per tutti.
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Che poi questo nostro approccio anarcoide e insensato, a consuntivo, finisce per ritorcersi pesantemente contro lo stesso sca$$one, con lockdown generalizzati che affossano interi comparti e centinaia di migliaia di persone a spasso, ce lo prova l'esempio lampante di questi nostri (lontani) compagni di sventura:
Ecco come la Corea del Sud ha usato le tecnologie contro il Coronavirus
"... Quella che poteva essere la seconda ondata è stata contenuta in poche settimane e probabilmente il Paese tornerà a “casi zero” in pochi giorni. Se da un lato la strategia del tracciamento massiccio ha permesso alla Corea di fronteggiare bene l’epidemia e alcuni focolai che potenzialmente erano diffusi e pericolosi, dall’altro ha portato alla luce la potenziale criminalizzazione di singoli cittadini e l’invasione sempre più pressante della privacy: la app «Corona 100 m», il software di tracciamento usato, è anonima (QUI si spiega come funziona nel dettaglio, ndr), ma non è comunque difficile riconoscere i positivi segnalati, fanno notare i detrattori. Anche in questo caso sui social il «super diffusore» 29enne è stato subito additato e identificato con nome e cognome..." (CONTINUA NEL LINK)
"A la guerre comme à la guerre..."
Hai detto tutto senza dire niente e mai dirai qualcosa riguardo ai temi delle discussioni. A leggerti sembri proprio il nulla mischiato col niente.
Caromio, hai 50anni, ma spesi proprio male.