Un lavoratore ne uccide un'altro
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Un lavoratore ne uccide un'altro
Dubito che quel camionista abbia volutamente investito e ucciso quell'operaio sindacalista . Di fatto
parliamo di una tragedia anche famigliare perchè se ho ben capito era anche padre di due bambini .
Quello dei trasporti di merci (logistica) é diventato un mondo davvero difficile se si considera che fino a non molti anni fa gli autisti che facevano la linea (da Italia ad altri paesi europei etc) facendo una vita piuttosto sacrificata riuscivano però a portarsi a casa intorno ai € 3.000 al mese mentre oggi la maggior parte arrivano a racimolare lo stipendio di un impiegato .
La concorrenza é forte nel campo ma c'é sempre stata . Ma il problema oggi é molto peggiorato anche perchè moltissimi camionisti (padroncini ma anche ditte) sono rumeni, ungheresi e anche albanesi che grazie alle tariffe deiloro paesi ma anche al costo della vita molto inferiore possono fare una concorrenza spietata .
Mia moglie ci lavorava nel campo e una sua ex collega la fa ancora oggi e i problemi sono sempre gli stessi ma piùù gravi rispetto a un tempo . Specialmente gli autisti sono sotto forte pressione e il tempo per caricare e scaricare merci e poi ripartire é sempre troppo poco .
Credo che quell'autista sia andato del tutto fuori di testa e magari altri resistono meglio alla pressione ma pagano in proprio spesso con la vita propria per ritmi e pressioni continui . La stragrande maggioranza degli incidenti (pochi rispetto alle automobili !) in cui sono coinvolti camionisti sono in realtà (pochi lo sanno) per mancanza di sonno .
parliamo di una tragedia anche famigliare perchè se ho ben capito era anche padre di due bambini .
Quello dei trasporti di merci (logistica) é diventato un mondo davvero difficile se si considera che fino a non molti anni fa gli autisti che facevano la linea (da Italia ad altri paesi europei etc) facendo una vita piuttosto sacrificata riuscivano però a portarsi a casa intorno ai € 3.000 al mese mentre oggi la maggior parte arrivano a racimolare lo stipendio di un impiegato .
La concorrenza é forte nel campo ma c'é sempre stata . Ma il problema oggi é molto peggiorato anche perchè moltissimi camionisti (padroncini ma anche ditte) sono rumeni, ungheresi e anche albanesi che grazie alle tariffe deiloro paesi ma anche al costo della vita molto inferiore possono fare una concorrenza spietata .
Mia moglie ci lavorava nel campo e una sua ex collega la fa ancora oggi e i problemi sono sempre gli stessi ma piùù gravi rispetto a un tempo . Specialmente gli autisti sono sotto forte pressione e il tempo per caricare e scaricare merci e poi ripartire é sempre troppo poco .
Credo che quell'autista sia andato del tutto fuori di testa e magari altri resistono meglio alla pressione ma pagano in proprio spesso con la vita propria per ritmi e pressioni continui . La stragrande maggioranza degli incidenti (pochi rispetto alle automobili !) in cui sono coinvolti camionisti sono in realtà (pochi lo sanno) per mancanza di sonno .
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.........ma andare oltre no ?
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Quindi uno innesta la marcia, accelera e va avanti per volontà divina? Puoi essere stanco quanto vuoi, ciò non giustifica l'omicidio.
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Magari stabiliranno le indagini e le testimonianze dei presenti se era intenzionale, come sembri suggerire, o se proprio non si sia reso conto di quanto fosse vicino il sindacalista .
Stanchezza, rabbia, nervosismo e al volante in un attimo può succedere l'impensabile .
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Certamente é un caso di omicidio .
Magari stabiliranno le indagini e le testimonianze dei presenti se era intenzionale, come sembri suggerire, o se proprio non si sia reso conto di quanto fosse vicino il sindacalista .
Stanchezza, rabbia, nervosismo e al volante in un attimo può succedere l'impensabile .
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Dice quel lavoratore, un nero africano, collega del morto e forse anche lui sindacalista (parla a nome dei colleghi) l'autista é si colpevole di omicidio ma é un omicidio di cui é direttamente responsabile il sistema che nella logistica impone di corre corrre e poi ancora correre se no puoi anche anche perdere il posto di lavoro .
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Quindi se ho avuto una giornata di merda sono autorizzato ad uccidere? Per piacere.
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Stavolta sono in disaccordo con il tuo pensiero. L'accaduto non può trovare alcuna giustificazione,se non che l'omicida voleva forzare il blocco di lavoratori. O forse il morto voleva suicidarsi ?Ipotesi da non scartare nell'attuale situazione del Paese.Naturalmente,così non è....leno ha scritto: ↑19 giu 2021, 6:29 Dice quel lavoratore, un nero africano, collega del morto e forse anche lui sindacalista (parla a nome dei colleghi) l'autista é si colpevole di omicidio ma é un omicidio di cui é direttamente responsabile il sistema che nella logistica impone di corre correre e poi ancora correre se no puoi anche anche perdere il posto di lavoro .
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Non c'é un responsabile soltanto .
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Sergio, ma anche Crossfire, io quel camionista non lo giustifico affatto . Siete voi a trarre delle conclusioni affrettate (oppure mi sono spiegato male io ?) . Insomma, la troppa pressione a cui sono assoggettati tutti i lavoratori della logistica fa si che si sia sempre "un po' su di giri, e quella pressione viene esercitata al di fuori di ogni regola dai datori di lavoro .serge ha scritto: ↑19 giu 2021, 11:23Stavolta sono in disaccordo con il tuo pensiero. L'accaduto non può trovare alcuna giustificazione,se non che l'omicida voleva forzare il blocco di lavoratori. O forse il morto voleva suicidarsi ?Ipotesi da non scartare nell'attuale situazione del Paese.Naturalmente,così non è....leno ha scritto: ↑19 giu 2021, 6:29 Dice quel lavoratore, un nero africano, collega del morto e forse anche lui sindacalista (parla a nome dei colleghi) l'autista é si colpevole di omicidio ma é un omicidio di cui é direttamente responsabile il sistema che nella logistica impone di corre correre e poi ancora correre se no puoi anche anche perdere il posto di lavoro .
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In autostrada e non solo si chiudono troppi occhi sui MILIONI di potenziali armi, che girano senza regole e controlli.
E, caro Serge e Crossfire, non puoi addebitarne la responsabilità ai Camionisti.
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Io credo che sarebbe ora che la Magistratura e le forze di polizia cominciassero ad indagare a FONDO sul mondo della Logistica.serge ha scritto: ↑19 giu 2021, 11:23Stavolta sono in disaccordo con il tuo pensiero. L'accaduto non può trovare alcuna giustificazione,se non che l'omicida voleva forzare il blocco di lavoratori. O forse il morto voleva suicidarsi ?Ipotesi da non scartare nell'attuale situazione del Paese.Naturalmente,così non è....leno ha scritto: ↑19 giu 2021, 6:29 Dice quel lavoratore, un nero africano, collega del morto e forse anche lui sindacalista (parla a nome dei colleghi) l'autista é si colpevole di omicidio ma é un omicidio di cui é direttamente responsabile il sistema che nella logistica impone di corre correre e poi ancora correre se no puoi anche anche perdere il posto di lavoro .
ciao
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(Proverbio dei Sioux)
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Esiste forse una qualsiasi rivendicazione che giustifichi l'uso della violenza e della coercizione?
Perché questo è un picchetto. Non giusta rivendicazione, ma sopraffazione del diritto di ognuno a gestire la propria vita. Non giustifico l'omicidio, ma insisto nel dire che sbarrare la strada ad uno che vuole lavorare è una forma di violenza. E sappiamo bene che violenza tira violenza.
Solo le forze dell'ordine hanno la potestà di fermare un individuo o un mezzo, imponendo l'alt.
Contrariamente cadiamo nell'"homo homini lupus".
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In onore dei pennuti heyokani: Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Forse il blocco imposto dai lavoratori è un atto legittimo?serge ha scritto: ↑19 giu 2021, 11:23Stavolta sono in disaccordo con il tuo pensiero. L'accaduto non può trovare alcuna giustificazione,se non che l'omicida voleva forzare il blocco di lavoratori. O forse il morto voleva suicidarsi ?Ipotesi da non scartare nell'attuale situazione del Paese.Naturalmente,così non è....leno ha scritto: ↑19 giu 2021, 6:29 Dice quel lavoratore, un nero africano, collega del morto e forse anche lui sindacalista (parla a nome dei colleghi) l'autista é si colpevole di omicidio ma é un omicidio di cui é direttamente responsabile il sistema che nella logistica impone di corre correre e poi ancora correre se no puoi anche anche perdere il posto di lavoro .
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
E tra i camionisti i più "vulnerabili" sono i padroncini .heyoka ha scritto: ↑19 giu 2021, 19:28Io credo che sarebbe ora che la Magistratura e le forze di polizia cominciassero ad indagare a FONDO sul mondo della Logistica.serge ha scritto: ↑19 giu 2021, 11:23Stavolta sono in disaccordo con il tuo pensiero. L'accaduto non può trovare alcuna giustificazione,se non che l'omicida voleva forzare il blocco di lavoratori. O forse il morto voleva suicidarsi ?Ipotesi da non scartare nell'attuale situazione del Paese.Naturalmente,così non è....leno ha scritto: ↑19 giu 2021, 6:29 Dice quel lavoratore, un nero africano, collega del morto e forse anche lui sindacalista (parla a nome dei colleghi) l'autista é si colpevole di omicidio ma é un omicidio di cui é direttamente responsabile il sistema che nella logistica impone di corre correre e poi ancora correre se no puoi anche anche perdere il posto di lavoro .
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O almeno penso che il blocco di uno stabilimento, di un magazzino o similari sia sempre legittimo ma ho qualche riserva quando si blocca un'autostrada o quando qualche migliaio di dipendenti ATAC (trasporti pubblici di Roma) paralizzano un paio di milioni di lavoratori pendolari ho qualche riserva.
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Io penso che lo sciopero sia sempre legittimo .Valerio ha scritto: ↑19 giu 2021, 19:44Forse il blocco imposto dai lavoratori è un atto legittimo?serge ha scritto: ↑19 giu 2021, 11:23Stavolta sono in disaccordo con il tuo pensiero. L'accaduto non può trovare alcuna giustificazione,se non che l'omicida voleva forzare il blocco di lavoratori. O forse il morto voleva suicidarsi ?Ipotesi da non scartare nell'attuale situazione del Paese.Naturalmente,così non è....leno ha scritto: ↑19 giu 2021, 6:29 Dice quel lavoratore, un nero africano, collega del morto e forse anche lui sindacalista (parla a nome dei colleghi) l'autista é si colpevole di omicidio ma é un omicidio di cui é direttamente responsabile il sistema che nella logistica impone di corre correre e poi ancora correre se no puoi anche anche perdere il posto di lavoro .
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O almeno penso che il blocco di uno stabilimento, di un magazzino o similari sia sempre legittimo ma ho qualche riserva quando si blocca un'autostrada o quando qualche migliaio di dipendenti ATAC (trasporti pubblici di Roma) paralizzano un paio di milioni di lavoratori pendolari ho qualche riserva.
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Un conto è astenersi dal lavoro per protesta, un altro costringere altri lavoratori a non lavorare.
È un arbitrio odioso.
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E non parlo per me che abitando da quasi sempre fuori Roma e per via degli orari e imprevisti sono sempre stato costretto a usare l'auto personale .
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
SI Valerio, l'ho sempre pensato quando una categoria già iper garantita come l'ATAC (la triplice di sicuro non li mollerà mai !) mette nei guai lavoratori molto meno tutelati di loro .
E non parlo per me che abitando da quasi sempre fuori Roma e per via degli orari e imprevisti sono sempre stato costretto a usare l'auto personale .
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Re: Un lavoratore ne uccide un'altro
Caro Leno, anche tu sei ossessionato dall'Idraulico Polacco...leno ha scritto: ↑18 giu 2021, 19:35 ... La concorrenza é forte nel campo ma c'é sempre stata . Ma il problema oggi é molto peggiorato anche perchè moltissimi camionisti (padroncini ma anche ditte) sono rumeni, ungheresi e anche albanesi che grazie alle tariffe deiloro paesi ma anche al costo della vita molto inferiore possono fare una concorrenza spietata ...
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Lo dico in senso ironico. Vi erano centinaia di migliaia di camionisti, posatori di piastrelle, stagionali in albergo da 80 ore settimanali, tutta gente che si è sempre fatta un mazzo tanto, ma che almeno ha guadagnato, in passato, uno stipendio commisurato alla fatica. E che ora, spesso, percepisce 3 euro all'ora. Ma la colpa è la vostra, se solo quella mattina che il professore di scienze ...
... vi stava facendo l'esperimento dei vasi comunicanti voi non aveste dormito, in tempo utile avreste subito capito la fine che eravate destinati a fare.