100 anni del Partito Comunista Italiano
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100 anni del Partito Comunista Italiano
Complimenti ad una forza politica che con continuità opera in Italia dal 1921, anno di fondazione del PCI, a Livorno (l'empia Livorno, come la chiamava Pio IX, contrapponendola alla pia Bergamo, e pensare che oggi sono diventati 'culo e coscia'). Sono professionisti della politica, anzi oggi dei veri e propri mercenari, dopo l’abbandono degli ideali fondativi: non sono più idealmente comunisti, ma lo sono ontologicamente, storicamente e se tornasse di moda la rivoluzione proletaria, o qualcosa del genere, sarebbero pronti a lasciar perdere gli ideali raccogliticci che ora sventolano per farsi un elettorato, gay, lgbt e via ‘liberaleggiando’, frescacce di cui non gli frega niente. Essendo dei parassiti politici e ideologici, hanno sostituito gli impraticabili ideali marxisti con quelli altrui, di minoranze che a loro volta avevano bisogno di mercenari che li sostenessero nelle loro a volte assurde pretese. Da Marx al politically correct, dio mio quanta strada!
Per questo anche sono i più pericolosi, perché senza ideali, cinici, senza scrupoli. Si riconoscono subito quando parlano anche in un forum: non scambiano idee, ma agiscono secondo un piano ed hanno un fine, che sia convincere o confondere o indagare. Veri professionisti. Stanno seguendo le orme della Chiesa, ormai diventata una spregiudicata ‘multinazionale del sacro’. Che molti li definiscano liberali è insensato e dimostra la loro abilità e l’efficacia della loro truffa. Storicamente il periodo liberale europeo è stato il momento del successo della borghesia, della sua creatività, fino alla follia suicida della distruzione. Proprio contro questa ideologia e stagione è nato il comunismo, provocando l’ovvia reazione degenerata che chiamiamo fascismo, nazionalismo impazzito. Mostruoso che i responsabili impuniti delle sciagure del novecento arrivino a travestirsi nella loro vittima, il liberalismo appunto, come bene esprimeva un tempo Forattini in una vignetta, dove il comunista (mi pare Dalema) indossava con tripudio gli stivali di Craxi.
Non sono passati al nemico, magari. Si sono impossessati del nemico ingoiandolo, come la biscia fa con la rana, e poi hanno cominciato a far finta di essere una rana. Ma la rana non c’è più e c’è invece un mostro che simula e che domani potrà simulare qualunque altra mostruosità. Sono senza scrupoli. Cattocomunisti oggi, islamocomunisti domani, chissà. Tutto per mantenere il potere, unico faro del loro agire.
Esattamente come la Chiesa cattolica, una banda di soggetti fedeli a se stessi per secoli, che si sono impossessati dell’impero romano, grazie alla stoltezza di Costantino, che si illudeva di trasformarli in sostenitori della cosa pubblica, e invece lo hanno distrutto, più dei barbari, e poi hanno rivaleggiato con gli Stati europei nascenti, come fossero loro stessi uno Stato, e impedito la nascita di uno Stato italiano.
Ed eccoci qua, anzi come direbbe il Biden, and here we are.
Per questo anche sono i più pericolosi, perché senza ideali, cinici, senza scrupoli. Si riconoscono subito quando parlano anche in un forum: non scambiano idee, ma agiscono secondo un piano ed hanno un fine, che sia convincere o confondere o indagare. Veri professionisti. Stanno seguendo le orme della Chiesa, ormai diventata una spregiudicata ‘multinazionale del sacro’. Che molti li definiscano liberali è insensato e dimostra la loro abilità e l’efficacia della loro truffa. Storicamente il periodo liberale europeo è stato il momento del successo della borghesia, della sua creatività, fino alla follia suicida della distruzione. Proprio contro questa ideologia e stagione è nato il comunismo, provocando l’ovvia reazione degenerata che chiamiamo fascismo, nazionalismo impazzito. Mostruoso che i responsabili impuniti delle sciagure del novecento arrivino a travestirsi nella loro vittima, il liberalismo appunto, come bene esprimeva un tempo Forattini in una vignetta, dove il comunista (mi pare Dalema) indossava con tripudio gli stivali di Craxi.
Non sono passati al nemico, magari. Si sono impossessati del nemico ingoiandolo, come la biscia fa con la rana, e poi hanno cominciato a far finta di essere una rana. Ma la rana non c’è più e c’è invece un mostro che simula e che domani potrà simulare qualunque altra mostruosità. Sono senza scrupoli. Cattocomunisti oggi, islamocomunisti domani, chissà. Tutto per mantenere il potere, unico faro del loro agire.
Esattamente come la Chiesa cattolica, una banda di soggetti fedeli a se stessi per secoli, che si sono impossessati dell’impero romano, grazie alla stoltezza di Costantino, che si illudeva di trasformarli in sostenitori della cosa pubblica, e invece lo hanno distrutto, più dei barbari, e poi hanno rivaleggiato con gli Stati europei nascenti, come fossero loro stessi uno Stato, e impedito la nascita di uno Stato italiano.
Ed eccoci qua, anzi come direbbe il Biden, and here we are.
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
Auguri al partito che al bisogno diventa combattente con la stella a cinque punte...
Occhio! La volpe cambia facilmente pelo... ma... non il vizio.
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
Ed ora... tutti a nanna.
Buona e serena notte a tutti...
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- albatros
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
Della sinistra classica gli è rimasto solo l'atteggiamento di superiorità di chi si crede migliore degli altri. Per il resto, non si saprebbe più come identificarli come "sinistra". Mi sembra assai più a sinistra la linea (almeno quella sbandierata) della Meloni. Non a caso Mussolini era un socialista di quelli tosti.
Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura.
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
direi roba passata di moda
di Comunismo è rimasta sola una cosa
Botteghe Oscure costruita con il tesoro di Dongo
Comunismo si fa per dire
cambiano le ere cambiano i tempi
qualcuno si spaccia per Comunista ma in fondo in fondo no lo è
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qualcuno si spaccia per Comunista ma in fondo in fondo no lo è
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La Chiesa è stata per secoli un luminoso esempio di real comunismo.
L' unico realizzabile in questo paradiso terrestre che il CAPITALISMO globalizzato in combutta con la MIOPE ed arrogante scienza sta mandando a puttane.
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
Non facciamo accostamenti inappropriati, caro Vento.Stanno seguendo le orme della Chiesa, ormai diventata una spregiudicata ‘multinazionale del sacro’.
La Chiesa è stata per secoli un luminoso esempio di real comunismo.
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La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Sono un adoratore di Bach, musica essenzialmente religiosa, quindi apprezzo la cultura sorta in Europa al tempo del dominio cristiano. Non so quanto si debba ringraziare per questo il cristianesimo, la Chiesa o piuttosto il fondersi delle culture europee. Rimango ostile al monoteismo come fenomeno in sé, perché arrogante e pericoloso, anzi sanguinario, ed il MO ce lo insegna. Ed il semitismo è essenzialmente questo.
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
Quell'espressione cattiva (ma secondo me illuminante) è di Luigi Lombardi Vallauri, nota famiglia piemontese legata alla Chiesa (padre Lombardi microfono di Dio). Dopo un radicale ripensamento, evidentemente, ma certo conosceva il tema. Comunque i critici non sono mancati, da Lutero in poi, da quando è stato possibile esserlo senza finire male.heyoka ha scritto: ↑26 apr 2021, 7:24Non facciamo accostamenti inappropriati, caro Vento.Stanno seguendo le orme della Chiesa, ormai diventata una spregiudicata ‘multinazionale del sacro’.
La Chiesa è stata per secoli un luminoso esempio di real comunismo.
L' unico realizzabile in questo paradiso terrestre che il CAPITALISMO globalizzato in combutta con la MIOPE ed arrogante scienza sta mandando a puttane.
Sono un adoratore di Bach, musica essenzialmente religiosa, quindi apprezzo la cultura sorta in Europa al tempo del dominio cristiano. Non so quanto si debba ringraziare per questo il cristianesimo, la Chiesa o piuttosto il fondersi delle culture europee. Rimango ostile al monoteismo come fenomeno in sé, perché arrogante e pericoloso, anzi sanguinario, ed il MO ce lo insegna. Ed il semitismo è essenzialmente questo.
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
E' innegabile che il Partito comunista, nel bene e nel male (sic),sia stato un protagonista della storia del nostro Paese; per tale motivo ritengo doveroso ricordare il centenario della sua fondazione.
"Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie" (Sandro Pertini)
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
Mi aspetto le ire di Nerorosso.
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- Ginger
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ciao
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
Giusto,con la scissione di Livorno.
ciao
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
"Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie" (Sandro Pertini)
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Questi sono gli indegni eredi, deformi e malaticci, come originati da plurimi accoppiamenti consanguinei, di un partito che ebbe appunto momenti gloriosi.
Liberali? Definirli tali è un insulto ai liberali veri, questi sono assai peggio…
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
Purtroppo, di metamorfosi in metamorfosi, come il bruco diventa farfalla, avevamo un partito un tempo glorioso, che però già, come il bruco, si stava richiudendo da tempo nel bozzolo in cui attuare appunto la metamorfosi, da cui però non farfalla nacque ma mostruoso tafano.Vento ha scritto: ↑25 apr 2021, 23:10 Complimenti ad una forza politica che con continuità opera in Italia dal 1921, anno di fondazione del PCI, a Livorno (l'empia Livorno, come la chiamava Pio IX, contrapponendola alla pia Bergamo, e pensare che oggi sono diventati 'culo e coscia'). Sono professionisti della politica, anzi oggi dei veri e propri mercenari, dopo l’abbandono degli ideali fondativi: non sono più idealmente comunisti, ma lo sono ontologicamente, storicamente e se tornasse di moda la rivoluzione proletaria, o qualcosa del genere, sarebbero pronti a lasciar perdere gli ideali raccogliticci che ora sventolano per farsi un elettorato, gay, lgbt e via ‘liberaleggiando’, frescacce di cui non gli frega niente. Essendo dei parassiti politici e ideologici, hanno sostituito gli impraticabili ideali marxisti con quelli altrui, di minoranze che a loro volta avevano bisogno di mercenari che li sostenessero nelle loro a volte assurde pretese. Da Marx al politically correct, dio mio quanta strada!
Per questo anche sono i più pericolosi, perché senza ideali, cinici, senza scrupoli. Si riconoscono subito quando parlano anche in un forum: non scambiano idee, ma agiscono secondo un piano ed hanno un fine, che sia convincere o confondere o indagare. Veri professionisti. Stanno seguendo le orme della Chiesa, ormai diventata una spregiudicata ‘multinazionale del sacro’. Che molti li definiscano liberali è insensato e dimostra la loro abilità e l’efficacia della loro truffa. Storicamente il periodo liberale europeo è stato il momento del successo della borghesia, della sua creatività, fino alla follia suicida della distruzione. Proprio contro questa ideologia e stagione è nato il comunismo, provocando l’ovvia reazione degenerata che chiamiamo fascismo, nazionalismo impazzito. Mostruoso che i responsabili impuniti delle sciagure del novecento arrivino a travestirsi nella loro vittima, il liberalismo appunto, come bene esprimeva un tempo Forattini in una vignetta, dove il comunista (mi pare Dalema) indossava con tripudio gli stivali di Craxi.
Non sono passati al nemico, magari. Si sono impossessati del nemico ingoiandolo, come la biscia fa con la rana, e poi hanno cominciato a far finta di essere una rana. Ma la rana non c’è più e c’è invece un mostro che simula e che domani potrà simulare qualunque altra mostruosità. Sono senza scrupoli. Cattocomunisti oggi, islamocomunisti domani, chissà. Tutto per mantenere il potere, unico faro del loro agire.
Esattamente come la Chiesa cattolica, una banda di soggetti fedeli a se stessi per secoli, che si sono impossessati dell’impero romano, grazie alla stoltezza di Costantino, che si illudeva di trasformarli in sostenitori della cosa pubblica, e invece lo hanno distrutto, più dei barbari, e poi hanno rivaleggiato con gli Stati europei nascenti, come fossero loro stessi uno Stato, e impedito la nascita di uno Stato italiano.
Ed eccoci qua, anzi come direbbe il Biden, and here we are.
Questi sono gli indegni eredi, deformi e malaticci, come originati da plurimi accoppiamenti consanguinei, di un partito che ebbe appunto momenti gloriosi.
Liberali? Definirli tali è un insulto ai liberali veri, questi sono assai peggio…
SLAVA ROSSIJA!!!
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
Vedi Serge, che le ire sono arrivate.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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Re: 100 anni del Partito Comunista Italiano
Ire? Ma no, io le definirei piuttosto sconsolate considerazioni…
SLAVA ROSSIJA!!!