Nordio sulla magistratura debordante

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Salvo
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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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Sono già due le sentenze che fanno discutere per aver affermato che “non sussiste alcun obbligo giuridico di dire la verità"
________________

A proposito di periodiche verifiche sull'attitudine professionale dei magistrati. Ricopio un precedente commento su questo tema.

" 1) Se davvero il il gup -comunque si chiami- dice che non esiste una specifica norma che obblighi il dichiarante a dire la verità dice una stupidaggine, perché quella norma esiste ed è l’art. 47 del d.p.r. 445/2000, che disciplina le dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà, in cui è esplicitamente indicata la consapevolezza, da parte del dichiarante, che le dichiarazioni non veritiere hanno rilevanza penale a norma dell’art. 76 del medesimo d.p.r. 445/2000, il quale afferma al comma 1 che “ Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci [...] è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia”. E la norma penale applicabile non è, come afferma il modello ministeriale, l’art. 495 c.p., che punisce le falsità attinenti all’identità o altre qualità personali, bensì l’art. 483 c.p., che punisce le falsità ideologiche (di ogni genere, ivi comprese quelle relative a fatti, condizioni,situazioni…) commesse dal privato in atti pubblici (per “atto pubblico” penalmente rilevante in materia di falsità di deve ritenere una nozione più ampia di quella descritta dall’art. 2699 c.c., e dunque comprensiva di tutti gli atti destinati a provare la veridicità delle attestazioni ivi contenute).
2) L’altra affermazione –attribuita al gup- secondo cui sarebbe addirittura "incostituzionale" sanzionare penalmente le false dichiarazioni di chi vuole evitare di incorrere in sanzioni penali o amministrative, e dunque che è lecito imbrogliare per farla franca, è roba da ospedale psichiatrico".
------------------------
L'unico 'cavillo' oggettivamente spendibile è se la falsità addebitata riguardasse la dichiarata "destinazione" verso una località, ritenuta non veritiera. Poiché la falsità riguarda sempre e soltanto "fatti" mentre la destinazione verso un luogo od un altro attiene ad una "intenzione", si potrebbe discutere se quella attestazione possa considerarsi un "fatto", e dunque ricadere nella previsione normativa che punisce le falsità.
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Leno Lazzari
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Re: Nordio sulla magistratura debordante

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Secondo me il più pernicioso e grave vulnus alla libertà e alla politica operato da chi rappresenta e amministra la giustizia e non se ne parla ancora abbastanza.

Magistratura, Giovanni Paolo Bernini:
"Che fine ha fatto il pm che mi ha perseguitato"


Bernini, la magistratura dopo il caso Palamara come sarà?

......"«Cambierà sicuramente qualcosa, e qualcosa è già cambiato. La mia grande soddisfazione è che per la prima volta nella storia della Repubblica, il procuratore Marco Mescolini, che io avevo descritto come il pm che mi perseguitò è stato dichiarato incompatibile in tutta l'Emilia Romagna dal Consiglio superiore della magistratura per la sua collusione con il Pd»".....

https://www.liberoquotidiano.it/news/it ... tato.html
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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leno ha scritto: 5 apr 2021, 20:49 Secondo me il più pernicioso e grave vulnus alla libertà e alla politica operato da chi rappresenta e amministra la giustizia e non se ne parla ancora abbastanza.

Magistratura, Giovanni Paolo Bernini:
"Che fine ha fatto il pm che mi ha perseguitato"


Bernini, la magistratura dopo il caso Palamara come sarà?

......"«Cambierà sicuramente qualcosa, e qualcosa è già cambiato. La mia grande soddisfazione è che per la prima volta nella storia della Repubblica, il procuratore Marco Mescolini, che io avevo descritto come il pm che mi perseguitò è stato dichiarato incompatibile in tutta l'Emilia Romagna dal Consiglio superiore della magistratura per la sua collusione con il Pd»".....

https://www.liberoquotidiano.it/news/it ... tato.html
pena terribile.
adrà da un'altra parte a far danni e a screditare ancora di piu la magistratura e lo stato.
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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Leno Lazzari
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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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RedWine ha scritto: 6 apr 2021, 9:08
leno ha scritto: 5 apr 2021, 20:49 Secondo me il più pernicioso e grave vulnus alla libertà e alla politica operato da chi rappresenta e amministra la giustizia e non se ne parla ancora abbastanza.

Magistratura, Giovanni Paolo Bernini:
"Che fine ha fatto il pm che mi ha perseguitato"


Bernini, la magistratura dopo il caso Palamara come sarà?

......"«Cambierà sicuramente qualcosa, e qualcosa è già cambiato. La mia grande soddisfazione è che per la prima volta nella storia della Repubblica, il procuratore Marco Mescolini, che io avevo descritto come il pm che mi perseguitò è stato dichiarato incompatibile in tutta l'Emilia Romagna dal Consiglio superiore della magistratura per la sua collusione con il Pd»".....

https://www.liberoquotidiano.it/news/it ... tato.html
pena terribile.
adrà da un'altra parte a far danni e a screditare ancora di piu la magistratura e lo stato.
E' uno che meriterebbe LUI SI la radiazione e non Palamara .

Eppure prima o poi qualcuno dovrà pur trovare la forza politica e la volontà di
riportare quelli di MD dentro il solco in cui appartengono assieme al resto delle svariate correnti politiche interne .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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leno ha scritto: 5 apr 2021, 20:49 Secondo me il più pernicioso e grave vulnus alla libertà e alla politica operato da chi rappresenta e amministra la giustizia e non se ne parla ancora abbastanza.
Magistratura, Giovanni Paolo Bernini:
"Che fine ha fatto il pm che mi ha perseguitato"

Bernini, la magistratura dopo il caso Palamara come sarà?
......"«Cambierà sicuramente qualcosa, e qualcosa è già cambiato. La mia grande soddisfazione è che per la prima volta nella storia della Repubblica, il procuratore Marco Mescolini, che io avevo descritto come il pm che mi perseguitò è stato dichiarato incompatibile in tutta l'Emilia Romagna dal Consiglio superiore della magistratura per la sua collusione con il Pd»".....
https://www.liberoquotidiano.it/news/it ... tato.html

Mahhh....
Ho notato questo passaggio nell'articolo...
...Siamo sulla torre: a sinistra c'è Palamara, a destra Di Pietro. Chi butta giù?

«Antonio Di Pietro e le dico di più, io feci condannare l'allora ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Di Pietro dal tribunale di Roma, che mi fece risarcire tutto: danni economici, spese legali e interessi».

Perché Di Pietro era imputato?

«Io ero consigliere dell'allora ministro Lunardi al ministero delle infrastrutture e dei trasporti durante il governo Berlusconi fra il 2002 e il 2006. Quando Di Pietro subentrò come ministro nel nuovo governo Prodi, bloccò con un decreto il pagamento degli ultimi tre mesi del mio stipendio e di altri collaboratori e il tribunale ribaltò la decisione. E sa chi ha pagato? Tutti noi con le nostre tasse perché pagò lo Stato per un errore fatto da Di Pietro»
...
Ricordo che, nel periodo in cui Antonio Di Pietro era Ministro delle Infrastrutture, tra gli atti che compì, vi fu quello di accorgersi che la società Autostrade per L'Italia stava terminando il suo periodo di (vado a memoria...) 15 anni di concessione della rete e, a fronte dell'incasso di tutti i pedaggi autostradali, non aveva fatto nessuno dei lavori di ampliamento a cui, da contratto, era tenuta. Di Pietro prese carta e lettera e, in veste di Ministro, chiese a questa gente di:

a) Iniziare immediatamente i lavori di ampliamento (terze corsie) e nuovi tratti autostradali
b) Restituire allo Stato sull'unghia e immediatamente centinaia di miliardi di lire di investimenti contrattualizzati e mai realizzati

A titolo di esempio, una delle terze corsie figlie di quel provvedimento fu la Rimini - Pedaso ...

Immagine

... che comportò investimenti (usciti dalle tasche di Autostrade per l'Italia, ma forse è meglio dire Autostrade per i Benetton...) per miliardi e miliardi. Immaginate quanto possa costare rifare tutti i viadotti, tutte le gallerie su una tratta di ben 172 chilometri.

Immagine

E questo non fu il solo lavoro magicamente 'sbloccato' per il solo fatto di non avere un ministro 'sbadato' sulla cadrega delle Infrastrutture. Quanto poi al come siano state fatte le manutenzioni ordinarie, il caso Ponte Morandi può chiarire le idee circa l'opportunità o meno di avere uno come Di Pietro Antonio fisso in quel ministero dal 1993 a ieri mattina. Qui non si può dire che 'non ci sono i soldi': gli incassi stratosferici dai pedaggi sono lì, nero su bianco, e sono più che sufficienti per garantirci una rete stradale da fare impallidire ed invidia pure ai Giapponesi.

Il problema dei problemi, semmai non ve ne foste accorti, è che le società concessionarie di servizio pubblici nazionali (tipo Autostrade per l'Italia) trovano molto più conveniente non fare nessun investimento e (quasi nessuna) manutenzione, destinando il denaro risparmiato a comperarsi buona parte dei nostri Parlamentari, dei nostri ministri e sotto segretari, direttori dei controlli ANAS, e tutta la elefantiaca filiera che sarebbe preposta a sorvegliare la bontà (e la consistenza) dei lavori da fare. Parliamo di centinaia di persone che, guarda caso, non annovera nemmeno un soggetto che si sia preso la briga di segnalare qualcosa alla Corte dei Conti e/o la Magistratura Ordinaria.

A chiosa, faccio sommessamente notare che negli anni immediatamente successivi a Mani Pulite delle opere pubbliche riuscivano ad essere realizzate con costi dalle 3 alle 4 volte più bassi delle medesime infrastrutture della mitica età dell'oro Craxi-Andreotti-Forlani.

Se tutto questo per voi è solo un dettaglio, e la vostra reazione è il fare spallucce... Che vi devo dire, buona fortuna...

Ve ne serve tanta...

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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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"...In Italia ci vuole coraggio ad essere onesti..."




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Leno Lazzari
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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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Holubice ha scritto: 7 apr 2021, 0:42
leno ha scritto: 5 apr 2021, 20:49 Secondo me il più pernicioso e grave vulnus alla libertà e alla politica operato da chi rappresenta e amministra la giustizia e non se ne parla ancora abbastanza.
Magistratura, Giovanni Paolo Bernini:
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Ho notato questo passaggio nell'articolo...
...Siamo sulla torre: a sinistra c'è Palamara, a destra Di Pietro. Chi butta giù?

«Antonio Di Pietro e le dico di più, io feci condannare l'allora ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Di Pietro dal tribunale di Roma, che mi fece risarcire tutto: danni economici, spese legali e interessi».

Perché Di Pietro era imputato?

«Io ero consigliere dell'allora ministro Lunardi al ministero delle infrastrutture e dei trasporti durante il governo Berlusconi fra il 2002 e il 2006. Quando Di Pietro subentrò come ministro nel nuovo governo Prodi, bloccò con un decreto il pagamento degli ultimi tre mesi del mio stipendio e di altri collaboratori e il tribunale ribaltò la decisione. E sa chi ha pagato? Tutti noi con le nostre tasse perché pagò lo Stato per un errore fatto da Di Pietro»
...
Ricordo che, nel periodo in cui Antonio Di Pietro era Ministro delle Infrastrutture, tra gli atti che compì, vi fu quello di accorgersi che la società Autostrade per L'Italia stava terminando il suo periodo di (vado a memoria...) 15 anni di concessione della rete e, a fronte dell'incasso di tutti i pedaggi autostradali, non aveva fatto nessuno dei lavori di ampliamento a cui, da contratto, era tenuta. Di Pietro prese carta e lettera e, in veste di Ministro, chiese a questa gente di:

a) Iniziare immediatamente i lavori di ampliamento (terze corsie) e nuovi tratti autostradali
b) Restituire allo Stato sull'unghia e immediatamente centinaia di miliardi di lire di investimenti contrattualizzati e mai realizzati

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... che comportò investimenti (usciti dalle tasche di Autostrade per l'Italia, ma forse è meglio dire Autostrade per i Benetton...) per miliardi e miliardi. Immaginate quanto possa costare rifare tutti i viadotti, tutte le gallerie su una tratta di ben 172 chilometri.

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E questo non fu il solo lavoro magicamente 'sbloccato' per il solo fatto di non avere un ministro 'sbadato' sulla cadrega delle Infrastrutture. Quanto poi al come siano state fatte le manutenzioni ordinarie, il caso Ponte Morandi può chiarire le idee circa l'opportunità o meno di avere uno come Di Pietro Antonio fisso in quel ministero dal 1993 a ieri mattina. Qui non si può dire che 'non ci sono i soldi': gli incassi stratosferici dai pedaggi sono lì, nero su bianco, e sono più che sufficienti per garantirci una rete stradale da fare impallidire ed invidia pure ai Giapponesi.

Il problema dei problemi, semmai non ve ne foste accorti, è che le società concessionarie di servizio pubblici nazionali (tipo Autostrade per l'Italia) trovano molto più conveniente non fare nessun investimento e (quasi nessuna) manutenzione, destinando il denaro risparmiato a comperarsi buona parte dei nostri Parlamentari, dei nostri ministri e sotto segretari, direttori dei controlli ANAS, e tutta la elefantiaca filiera che sarebbe preposta a sorvegliare la bontà (e la consistenza) dei lavori da fare. Parliamo di centinaia di persone che, guarda caso, non annovera nemmeno un soggetto che si sia preso la briga di segnalare qualcosa alla Corte dei Conti e/o la Magistratura Ordinaria.

A chiosa, faccio sommessamente notare che negli anni immediatamente successivi a Mani Pulite delle opere pubbliche riuscivano ad essere realizzate con costi dalle 3 alle 4 volte più bassi delle medesime infrastrutture della mitica età dell'oro Craxi-Andreotti-Forlani.

Se tutto questo per voi è solo un dettaglio, e la vostra reazione è il fare spallucce... Che vi devo dire, buona fortuna...

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Spallucce ? Da parte mia no davvero . I Benetton si sono ulteriormente arricchiti con la concessione, altro che vendere stacci colorati !

E si, Di Pietro riuscì a smuovere un po' di cose perchè era interesse suo e del governo di cui faceva parte . E chissà, forse i Benetton non lo contattarono tramite i loro abituali lobbisti parlamentari perché dopo mani pulite avevano paura di farsi del male da soli corrompendo proprio il maggiore rappresentante del pool .

Oggi purtroppo, a palazzo, sono ancora tantissimi coloro che continuano a fare quello che i politici italiani hanno sempre fatto e in più c'é l'aggravante dei grillini che una volta aperta la scatoletta del tonno paiono essercisi accomodati dentro .

Il pragmatismo del mondo della politica non é il pragmatismo del mondo della piccola, media e grande imprenditoria . Il pragmatismo dei politici, o la maggior parte di essi, é finalizzato a ben alti scopi .

L'ho detta male ma penso che si capisca .
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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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Ricordo che, nel periodo in cui Antonio Di Pietro era Ministro delle Infrastrutture, tra gli atti che compì, vi fu quello di accorgersi che la società Autostrade per L'Italia stava terminando il suo periodo di (vado a memoria...) 15 anni di concessione della rete e, a fronte dell'incasso di tutti i pedaggi autostradali, non aveva fatto nessuno dei lavori di ampliamento a cui, da contratto, era tenuta. Di Pietro prese carta e lettera e, in veste di Ministro, chiese a questa gente di:
Ricordo male, Holubice o questa gente cui Di Pietro scrisse quella lettera, aveva come capo banda un certo sig. Benetton.
E quel tale Benetton non è stato eletto nel Parlamento italiano per merito degli elettori del PD????
E lo stesso Di Pietro non è entrato anche Lui in Parlamento grazie ai voti dei Pidioti del Mugello, dove avrebbero votato anche Toto Riina, se fosse stato candidato per quel partito?
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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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heyoka ha scritto: 7 apr 2021, 6:09
Ricordo che, nel periodo in cui Antonio Di Pietro era Ministro delle Infrastrutture, tra gli atti che compì, vi fu quello di accorgersi che la società Autostrade per L'Italia stava terminando il suo periodo di (vado a memoria...) 15 anni di concessione della rete e, a fronte dell'incasso di tutti i pedaggi autostradali, non aveva fatto nessuno dei lavori di ampliamento a cui, da contratto, era tenuta. Di Pietro prese carta e lettera e, in veste di Ministro, chiese a questa gente di:
Ricordo male, Holubice o questa gente cui Di Pietro scrisse quella lettera, aveva come capo banda un certo sig. Benetton.
E quel tale Benetton non è stato eletto nel Parlamento italiano per merito degli elettori del PD????
E lo stesso Di Pietro non è entrato anche Lui in Parlamento grazie ai voti dei Pidioti del Mugello, dove avrebbero votato anche Toto Riina, se fosse stato candidato per quel partito?
.....e che le concessioni e i relativi contratti con i Benetton li aveva compilati e "stranamente" segretati un governo di sinistra a guida prodi? (volutamente minuscolo)
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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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heyoka ha scritto: 7 apr 2021, 6:09
Ricordo male, Holubice o questa gente cui Di Pietro scrisse quella lettera, aveva come capo banda un certo sig. Benetton.
E quel tale Benetton non è stato eletto nel Parlamento italiano per merito degli elettori del PD????
E lo stesso Di Pietro non è entrato anche Lui in Parlamento grazie ai voti dei Pidioti del Mugello, dove avrebbero votato anche Toto Riina, se fosse stato candidato per quel partito?
Toro Seduto...

A me importa sega se sia stato eletto nel Mugello, piuttosto che nella Locride. A me importa che quella terza corsia su quei 178 km di rete autostradale ora ce l'ho. Me l'avesse fatta pure Gobbles o Hichman, per me era lo stesso...

Tieni conto che, qualsiasi altro ministro al suo posto, semplicemente chiudendosi un occhio (o tutti e due) si sarebbe assicurato ricchezza e prosperità per 17 generazioni. In questo momento il buon Di Pietro, da quanto so, e intento nella battitura, o nello spargimento del concime, nel suo terreno di famglia a Montenero di Bisaccia. In molti lo prendono per il culo per questo: io no.

Se per te questo è un dettaglio trascurabile, oh, peggio per te, e chi come te continua a filtrare il moscerino ed ad ingoiare il cammello...

Anche perché presto ci andrete in giro...



... col cammello...


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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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RedWine ha scritto: 7 apr 2021, 8:54 ....e che le concessioni e i relativi contratti con i Benetton li aveva compilati e "stranamente" segretati un governo di sinistra a guida prodi? (volutamente minuscolo)
Il venduto, la zecca, c'è sempre. E c'è dappertutto.

E' l'elettore distratto (o partigiano) italiano che è responsabile di questo sfascio. Quanta gente nella metropolitana di Roma o di Milano vedete intenta a leggere un giornale sulla cronaca giudiziaria di questo o quel mariuolo finito al gabbio, o indagato, o arrestato in passato e rimesso al suo posto dopo n mesi di spurgo.

Il video di Davigo spiega bene la situazione. Ma la colpa, lo ripeto, è la nostra. Noi siamo dei ladri, e quando ci sono delle elezioni scegliamo degli altri ladri.

Sic et simpliciter ...


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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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Se per te questo è un dettaglio trascurabile, oh, peggio per te, e chi come te continua a filtrare il moscerino ed ad ingoiare il cammello...
Io non dico che Di Pietro sia stato un ottimo Magistrato e che abbia la possibilità di essere un ottimo Ministro.
Io, da democratico, vorrei che come eleggo il MIO Sindaco che amministra il MIO comune ed eleggo il Governatore della Mia regione, possa anche eleggere CHI amministra la Giustizia nel mio territorio e NON che questa decisione venga presa da un Palamara o da un altro perfetto sconosciuto, solo perché ha vinto un Concorso Statale.
Non eri tu quello che aveva dubbi sulka serietà dei concorsi pubblici?
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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Holubice ha scritto: 8 apr 2021, 6:47 Tieni conto che, qualsiasi altro ministro al suo posto, semplicemente chiudendosi un occhio (o tutti e due) si sarebbe assicurato ricchezza e prosperità per 17 generazioni. In questo momento il buon Di Pietro, da quanto so, e intento nella battitura, o nello spargimento del concime, nel suo terreno di famglia a Montenero di Bisaccia. In molti lo prendono per il culo per questo: io no.

Se per te questo è un dettaglio trascurabile, oh, peggio per te, e chi come te continua a filtrare il moscerino ed ad ingoiare il cammello...
certo Di Pietro novello Cincinnato, che preso a forza dal lavoro dei campi salva la Repubblica, per poi modestamente tornare da dove era venuto al sano e modesto lavoro di agricoltore.
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me lo vedo questo poveruomo, che suda nei campi, con la zappa in mano o alla guida di un trattore con l'unico modesto sussidio della duplice pensione di magistrato e parlamentare.
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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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heyoka ha scritto: 8 apr 2021, 7:26 ...
Io non dico che Di Pietro sia stato un ottimo Magistrato e che abbia la possibilità di essere un ottimo Ministro.
Io, da democratico, vorrei che come eleggo il MIO Sindaco che amministra il MIO comune ed eleggo il Governatore della Mia regione, possa anche eleggere CHI amministra la Giustizia nel mio territorio e NON che questa decisione venga presa da un Palamara o da un altro perfetto sconosciuto, solo perché ha vinto un Concorso Statale.
Non eri tu quello che aveva dubbi sulla serietà dei concorsi pubblici?
E continuo ad averceli...

Di recente la mia Regione ha indetto un Concorso Pubblico esattamente per il mio settore, quello in cui, per decenni, e in posizioni anche di responsabilità su progetti complessi, ho lavorato. Avevo studi specifici, un curriculum da paura e esperienza da vendere, ma non sono riuscito nemmeno a mettere il mio culo sulla sedia di quel concorso: vuoi perché n posti sono riservati a quelli che avevano fatto qualche mese in passato nella Pubblica Amministrazione, vuoi perché n posti erano riservati a quelli che erano stati in guerra, vuoi perché n posti erano riservato a sa il ca$$o chi... Insomma, la solita storia: concorsi ritagliati su misura di chi è già prestabilito che deve entrare. Non vi rimetto l'articolo della Concorsopoli dell'Umbria, no, anzi, ve la rimetto, che repetita iuvant...
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Concorsopoli Umbria, tutte le carte: spuntano supertestimone e nuovo filone d'inchiesta


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... che te devo dì Grande Capo, il culo ce lo metterà di sicuro un altro Mario, o il figlio di Mario... Quello che, a me e a mio padre, ci doveva spedire il pacco via rotaia... Ci gioco entrambi i testicoli.

C'è una ragione ben chiara perché il posto di Magistrato non può essere assegnato se non attraverso un concorso pubblico: il giudice deve essere soggetto solo alla legge: in questo si realizza il famoso principio della separazione dei poteri in uno stato di diritto (ma anche di rovescio). Principio qui sotto riassunto...



... non che questo meccanismo ed afflato ideale non possa essere inficiato nella vita di tutti i giorni, specialmente se uno si imbatte in delle liste riservate come quella che vi ho scodellato (per gli smemorati) qualche pagina addietro, quella in cui centinaia i magistrati, generali, questori, imprenditori, giornalisti si erano messi d'accordo in modo che, ciascuno dal proprio ganglio di potere, in combutta con tutti gli altri, potesse pararsi il @u/o a vicenda, ed assicurarsi una carriera fulminea (quanto ributtante).



Puoi spezzettare il potere e le funzioni in tutte le maniere che voi, ma quando è solo uno il burattinaio che muove le file di tutti i pupi del circo, tutto perde di senso. Questo non toglie, però, che in linea di principio, il concorso in magistratura abbia senso e una sua logica. Altrimenti quattro segretari di partito, alla prossima elezione, controlleranno tutto il Parlamento (con il ricatto delle liste bloccate), tutto il Governo (indicando loro ministri e sottosegretari, e pilotando tutti i concorsi fino all'ultimo pelagalline), infine potrebbero rimuovere anche il più sparuto pericolo dato da un Magistrato (davvero) indipendente che decidesse di indagare sulla misteriosa origine delle loro fortune.

Spero di essermi spiegato al meglio.

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Re: Nordio sulla magistratura debordante

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RedWine ha scritto: 8 apr 2021, 9:17...certo Di Pietro novello Cincinnato, che preso a forza dal lavoro dei campi salva la Repubblica, per poi modestamente tornare da dove era venuto al sano e modesto lavoro di agricoltore.
...
me lo vedo questo poveruomo, che suda nei campi, con la zappa in mano o alla guida di un trattore con l'unico modesto sussidio della duplice pensione di magistrato e parlamentare.
Se non te lo vedi...



... te lo faccio vedè io...

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