Chi fu veramente Garibaldi?

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Ovidio
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

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"Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi " (Brecht).

"Sventurata la terra che non produce eroi"(A.Sarti).

...

Fate voi ...
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“
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Sayon
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

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Ovidio ha scritto: 28 feb 2021, 16:01 "Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi " (Brecht).

"Sventurata la terra che non produce eroi"(A.Sarti).

...

Fate voi ...
Per me, avere restituita dignita' all' Italia, facendone una nazione, e' e rimarra' una cosa eroica. Se poi altri preferiscono un Italia a pezzi, dominata dalle potenze straniere, questo e'un loro problema. Meglio un' Italia fondatrice della EU, che non una decina di staterelli stile Montenegro.
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porterrockwell
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Sayon ha scritto: 28 feb 2021, 14:12 Insomma qual'e' lo scopo di tutto questo/ Distruggere un mito? Ma tutti i miti di qualsiais nazione sono "miti" frutto di tanta fantasia. Questo gusto masochista di distruggere ogni personaggio o evento italiano e' veramente DISGUSTOSO, ed unico nella storia di altre nazioni. Alla fine, passato ben piu di un secolo resta l' essenziale: Garibaldi fu un fattore molto importante per la riunificazione dell' Italia. Senza di lui, il Sud Italia sarebbe ancora una specie di colonia Borbonico-Spagnola, e senza la sua contribuzione ci sarebbe ancora uno Stato Vaticano sotomesso a una autorita' religios, ed il NE italiano in mano agli austriaci. E' questo che conta. Ora se a voi PIACE sentirvi schiavi di potenze straniere, e ai Veneti piace non sentirsi Italiani, dovreste VERGOGNARVI. Garibaldi era una specie di capo guerrilla, come Pancho Villa e tanti rivoluzionari francesi, russi ed americani. Ma i risultati sono quelli che sono. Non e' affatto vero poi che Garibaldi sia visto sfavorevolmente in Sud america, ma appunto come un capo guerrilla che aiuto' vari Paesei a trovare la liberta'.
Adesso per favore BASTA con questa desecrazione di chi ci ha reso degni di avere una nazione in Europa. Dopo di lui, Cavour e la stessa casa Savoia, con tutti i loro errori ed anche crimini, ci hanno fatto divenire una NAZIONE. Siatene fieri, o tornerete ad essere schiavi dei popoli che (STUPIDAMENTE, dato che non li conoscete) tanto ammirate. Angry1
Sono d'accordo con la tua analisi. Solo vorrei farti notare che la moda di queste "dissacrazioni" le stanno esportando nel mondo le organizzazioni antifa USA finanziate anche dai dem alla Kamala Harris.
Scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne. Amos 5,24
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

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albatros ha scritto: 28 feb 2021, 9:45
RedWine ha scritto: 28 feb 2021, 8:48
albatros ha scritto: 28 feb 2021, 8:10 Trascrivo l'intero intervento...Un po' lungo ma interessantissimo...

L’Eroe dei due mondi.
GARIBALDI
Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.(Indro Montanelli)

„Riprendendo le fila del nostro discorso, prima di occuparci della mafia del periodo che va dall'unificazione del Regno d'Italia alla prima guerra mondiale e all'avvento del fascismo, dobbiamo brevemente, ma necessariamente premettere che essa come associazione e con tale denominazione, prima dell'unificazione, non era mai esistita in Sicilia. [... ] La mafia [... ] nasce e si sviluppa subito dopo l'unificazione del Regno d'Italia.“
se ne è parlato parecchio, anche in questo forum.
e alla fine mi avete convinto,
il regno delle due sicilie era il paradiso in terra, le donne rimanevano vergini fino al matrimonio e partorivano senza dolore, la parola cornuto neanche esisteva, le messi crescevano spontaneamente e bastava mettere una padella in mare perchè i pesci vi si affollassero dentro, non occorrevano scuole perchè tutti nascevano gia imparati, e non occorrevano strade perchè tutti i paesi erano cosi belli che nessuno desiderava recarsi altrove, le malattie erano conosciute solo per i racconti di gente che viveva in altre contrade, i medici erano cosi bravi e intelligenti che tutti morivano in tardissima età, il regno era universalmente ammirato, i nobili erano cosi nobili che il popolo li amava e manteneva solo per vederli nella loro bellezza e ascoltare le loro sagge e ispirate parole, e bastava dire "io sono napoletano" per avere l'universale ammirazione e deferenza in tutto il mondo.
e tutto questo fini solo per l'umana cattiveria dei nordici, che invidiosi di tanta radiosa bellezza e magnificenza vollero distruggere e depredare gli i ricchi felici inermi e fiduciosi borbonici.

ho dimenticato qualcosa?
Ma no, sicuramente non era così, sarebbe come dire che la Libia era il paese della cuccagna prima dell'uccisione di Gheddafi...Ciò non toglie l'intervento violento e massacratore americano e francese...La verità storica almeno in parte, sugli avvenimenti la ricostruì lo stesso Garibaldi pentito (finora non sapevo della lettera a Collodi, non smentita dai cacciatori di bufale onnipresenti). Ammetterai che la favoletta della storia dei Mille come ce la raccontano non se la berrebbe neppure un bambino...Devo recuperare, ora che ci penso, un film dimenticato che uscì tanti anni fa, il titolo era BRONTE...
Ecco, Bronte e la durissima repressione di Bixio. Stranamente nessuno mette in rilievo che l'unjco episodio che si è dovuto reprimere sia sorto nel cosidetto ducato di Bronte di proprietà della famiglia di Orazio Nelson, una famiglia prestigiosa di quella nazione che aiutava Garibaldi ( e i siciliani) a liberarsi dai Borboni. L'insurrezione locale è da vedersi come una vendetta delle forza borboniche ed ecclesiastiche . La repressione di Bixio dovette essere immediata e dura perchè i patrioti avevano bisogno dell'appoggio della flotta britannica.
Per quel che riguarda la descrizione dei Mille come una manica di farabutti ed avanzi di galera faccio notare che circa un quarto di essi era laureato o diplomato il che per quei tempi era una bella percentuale.
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

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porterrockwell ha scritto: 28 feb 2021, 17:11
albatros ha scritto: 28 feb 2021, 9:45 Ma no, sicuramente non era così, sarebbe come dire che la Libia era il paese della cuccagna prima dell'uccisione di Gheddafi...Ciò non toglie l'intervento violento e massacratore americano e francese...La verità storica almeno in parte, sugli avvenimenti la ricostruì lo stesso Garibaldi pentito (finora non sapevo della lettera a Collodi, non smentita dai cacciatori di bufale onnipresenti). Ammetterai che la favoletta della storia dei Mille come ce la raccontano non se la berrebbe neppure un bambino...Devo recuperare, ora che ci penso, un film dimenticato che uscì tanti anni fa, il titolo era BRONTE...
Ecco, Bronte e la durissima repressione di Bixio. Stranamente nessuno mette in rilievo che l'unjco episodio che si è dovuto reprimere sia sorto nel cosidetto ducato di Bronte di proprietà della famiglia di Orazio Nelson, una famiglia prestigiosa di quella nazione che aiutava Garibaldi ( e i siciliani) a liberarsi dai Borboni. L'insurrezione locale è da vedersi come una vendetta delle forza borboniche ed ecclesiastiche . La repressione di Bixio dovette essere immediata e dura perchè i patrioti avevano bisogno dell'appoggio della flotta britannica.
Per quel che riguarda la descrizione dei Mille come una manica di farabutti ed avanzi di galera faccio notare che circa un quarto di essi era laureato o diplomato il che per quei tempi era una bella percentuale.
probabilmente si, riguardo alla prontezza e durezza della repressione, garibaldi non voleva certo inimicarsi quelli che di fatto erano i suoi alleati inglesi
mentre ti sbagli sull'insurrezione, che fu provocata dalla tensione gia esistente tra il popolo e le classi abbienti, (cafoni e gentiluomini), al tempo tutto il regno delle due sicilie era pronto a esplodere, e in aggiunta garibaldi allo sbarco in sicilia promise di dividere le terre dei latifondisti.
il popolo di Bronte pensò che garbaldi fosse un rivoluzionario di stampo socialista e che il nuovo governo li avrebbe appoggiati e questa era anche la preoccupazione di Cavur e il motivo (o il pretesto) per il successivo intervento sabaudo
ma alla fine tutta la vicenda si concluse solo con un cambio di regime al vertice, situazione ben descritta dalla celebre frase del gattopardo
"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi"
e mentre qualche migliaia di poveracci si faceva massacrare in nome del re di Napoli, i "gentiluomini" meridionali da subito furono una delle colonne portanti del nuovo regno italiano, in cambio mantennero o aumentarono il loro privilegi
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

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porterrockwell ha scritto: 28 feb 2021, 16:30
Sayon ha scritto: 28 feb 2021, 14:12 Insomma qual'e' lo scopo di tutto questo/ Distruggere un mito? Ma tutti i miti di qualsiais nazione sono "miti" frutto di tanta fantasia. Questo gusto masochista di distruggere ogni personaggio o evento italiano e' veramente DISGUSTOSO, ed unico nella storia di altre nazioni. Alla fine, passato ben piu di un secolo resta l' essenziale: Garibaldi fu un fattore molto importante per la riunificazione dell' Italia. Senza di lui, il Sud Italia sarebbe ancora una specie di colonia Borbonico-Spagnola, e senza la sua contribuzione ci sarebbe ancora uno Stato Vaticano sotomesso a una autorita' religios, ed il NE italiano in mano agli austriaci. E' questo che conta. Ora se a voi PIACE sentirvi schiavi di potenze straniere, e ai Veneti piace non sentirsi Italiani, dovreste VERGOGNARVI. Garibaldi era una specie di capo guerrilla, come Pancho Villa e tanti rivoluzionari francesi, russi ed americani. Ma i risultati sono quelli che sono. Non e' affatto vero poi che Garibaldi sia visto sfavorevolmente in Sud america, ma appunto come un capo guerrilla che aiuto' vari Paesei a trovare la liberta'.
Adesso per favore BASTA con questa desecrazione di chi ci ha reso degni di avere una nazione in Europa. Dopo di lui, Cavour e la stessa casa Savoia, con tutti i loro errori ed anche crimini, ci hanno fatto divenire una NAZIONE. Siatene fieri, o tornerete ad essere schiavi dei popoli che (STUPIDAMENTE, dato che non li conoscete) tanto ammirate. Angry1
Sono d'accordo con la tua analisi. Solo vorrei farti notare che la moda di queste "dissacrazioni" le stanno esportando nel mondo le organizzazioni antifa USA finanziate anche dai dem alla Kamala Harris.
In Italia dissacrazioni del genere potrebbero invece far comodo alla Lega federalista ed ex (?) secessionista. Ciò non toglie che la retorica sul Risorgimento è pari solo a quella sparsa a piene mani sulla lotta di liberazione, necessaria ma macchiata di crimini orrendi.
Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura.
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

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heyoka ha scritto: 28 feb 2021, 9:54 Ne ho già parlato diverse volte su questo forum, che il cosiddetto Risorgimento è la PEGGIORE pagina di Storia di questa Espressione Geografica.
Basta pensare che il PROTOTIPO dei campi di sterminio Nazisti, FENESTRELLE, si trova in Piemonte, ma siamo in pochissimi a conoscerne la vera storia.
D' altronde De Amicis non ha trovato l' ardire di farne cenno nel suo libro "Cuore". E nei libri di Storia ( pardon di catechismo) non era certo il caso avvelenare la pastura ai Trotoni d' Italia.
Ancora con Fenestrelle?
Ne abbiamo già discusso fino alla nausea un paio d'anni fa mi pare, ed eravamo giunti alla conclusione che per le sue caratteristiche, sia costruttive sia di territorio su cui è costruito il forte, non sia assolutamente adatto a fungere da luogo di detenzione per migliaia di uomini.
Si ha notizia sicura di un campo di prigionia nel territorio di S. Maurizio Canavese, ma era un baraccamento in legno di cui non rimane traccia.
Sayon ha scritto: 28 feb 2021, 14:12 Insomma qual'e' lo scopo di tutto questo/ Distruggere un mito? Ma tutti i miti di qualsiais nazione sono "miti" frutto di tanta fantasia. Questo gusto masochista di distruggere ogni personaggio o evento italiano e' veramente DISGUSTOSO, ed unico nella storia di altre nazioni. Alla fine, passato ben piu di un secolo resta l' essenziale: Garibaldi fu un fattore molto importante per la riunificazione dell' Italia. Senza di lui, il Sud Italia sarebbe ancora una specie di colonia Borbonico-Spagnola, e senza la sua contribuzione ci sarebbe ancora uno Stato Vaticano sotomesso a una autorita' religios, ed il NE italiano in mano agli austriaci. E' questo che conta. Ora se a voi PIACE sentirvi schiavi di potenze straniere, e ai Veneti piace non sentirsi Italiani, dovreste VERGOGNARVI. Garibaldi era una specie di capo guerrilla, come Pancho Villa e tanti rivoluzionari francesi, russi ed americani. Ma i risultati sono quelli che sono. Non e' affatto vero poi che Garibaldi sia visto sfavorevolmente in Sud america, ma appunto come un capo guerrilla che aiuto' vari Paesei a trovare la liberta'.
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

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Ancora con Fenestrelle?
Ne abbiamo già discusso fino alla nausea un paio d'anni fa mi pare, ed eravamo giunti alla conclusione che per le sue caratteristiche, sia costruttive sia di territorio su cui è costruito il forte, non sia assolutamente adatto a fungere da luogo di detenzione per migliaia di uomini.
Non si è mai parlato di luogo di detenzione ma di STERMINIO. I Saboia non avevano alcun interesse a fare PRIGIONIERI, tra i Briganti. Ci sono frasi eloquenti di Cialdini e Farini a testimoniarlo. E Fenestrelle, per far morire di stenti e freddo, in poche settimane, era il non plus ultra. A 1500 metri, dopo aver fatto un migliaio di Km a marce forzate e poi rinchiusi in quella fortezza di alta montagna, con le finestre rotte, senza vestiti e coperte, senza mangiare, nel giro di un mese chi poteva resistere alla morte?
Oltretutto la legge Pica, non era una legge scritta sotto l' egida dei Diritti Umani.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

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heyoka ha scritto: 1 mar 2021, 1:18
Ancora con Fenestrelle?
Ne abbiamo già discusso fino alla nausea un paio d'anni fa mi pare, ed eravamo giunti alla conclusione che per le sue caratteristiche, sia costruttive sia di territorio su cui è costruito il forte, non sia assolutamente adatto a fungere da luogo di detenzione per migliaia di uomini.
Non si è mai parlato di luogo di detenzione ma di STERMINIO. I Saboia non avevano alcun interesse a fare PRIGIONIERI, tra i Briganti. Ci sono frasi eloquenti di Cialdini e Farini a testimoniarlo. E Fenestrelle, per far morire di stenti e freddo, in poche settimane, era il non plus ultra. A 1500 metri, dopo aver fatto un migliaio di Km a marce forzate e poi rinchiusi in quella fortezza di alta montagna, con le finestre rotte, senza vestiti e coperte, senza mangiare, nel giro di un mese chi poteva resistere alla morte?
Oltretutto la legge Pica, non era una legge scritta sotto l' egida dei Diritti Umani.
Fenestrelle è a 1300 metri…

E se volevano ammazzarli di proposito, credo avrebbero fatto prima a farli fuori sul posto, con grandi fosse comuni, sparse tra campagne e montagne del tragitto.
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

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Lo hanno fatto, Nerorosso.
Anche se lo stesso discorso si potrebbe farlo x Hitler e gli Ebrei.
Ti propongo di documentarti sulla legge Pica.
E di documentarti sui motivi per cui Garibaldi ha deciso di non mettere più piede nel Parlamento Italiano e di ritirarsi a Caprera. Forse per paura di fare la stessa fine di Cavour?
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

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nerorosso ha scritto: 1 mar 2021, 0:40
heyoka ha scritto: 28 feb 2021, 9:54 Ne ho già parlato diverse volte su questo forum, che il cosiddetto Risorgimento è la PEGGIORE pagina di Storia di questa Espressione Geografica.
Basta pensare che il PROTOTIPO dei campi di sterminio Nazisti, FENESTRELLE, si trova in Piemonte, ma siamo in pochissimi a conoscerne la vera storia.
D' altronde De Amicis non ha trovato l' ardire di farne cenno nel suo libro "Cuore". E nei libri di Storia ( pardon di catechismo) non era certo il caso avvelenare la pastura ai Trotoni d' Italia.
Ancora con Fenestrelle?
Ne abbiamo già discusso fino alla nausea un paio d'anni fa mi pare, ed eravamo giunti alla conclusione che per le sue caratteristiche, sia costruttive sia di territorio su cui è costruito il forte, non sia assolutamente adatto a fungere da luogo di detenzione per migliaia di uomini.
Si ha notizia sicura di un campo di prigionia nel territorio di S. Maurizio Canavese, ma era un baraccamento in legno di cui non rimane traccia.
Sayon ha scritto: 28 feb 2021, 14:12 Insomma qual'e' lo scopo di tutto questo/ Distruggere un mito? Ma tutti i miti di qualsiais nazione sono "miti" frutto di tanta fantasia. Questo gusto masochista di distruggere ogni personaggio o evento italiano e' veramente DISGUSTOSO, ed unico nella storia di altre nazioni. Alla fine, passato ben piu di un secolo resta l' essenziale: Garibaldi fu un fattore molto importante per la riunificazione dell' Italia. Senza di lui, il Sud Italia sarebbe ancora una specie di colonia Borbonico-Spagnola, e senza la sua contribuzione ci sarebbe ancora uno Stato Vaticano sotomesso a una autorita' religios, ed il NE italiano in mano agli austriaci. E' questo che conta. Ora se a voi PIACE sentirvi schiavi di potenze straniere, e ai Veneti piace non sentirsi Italiani, dovreste VERGOGNARVI. Garibaldi era una specie di capo guerrilla, come Pancho Villa e tanti rivoluzionari francesi, russi ed americani. Ma i risultati sono quelli che sono. Non e' affatto vero poi che Garibaldi sia visto sfavorevolmente in Sud america, ma appunto come un capo guerrilla che aiuto' vari Paesei a trovare la liberta'.
Adesso per favore BASTA con questa desecrazione di chi ci ha reso degni di avere una nazione in Europa. Dopo di lui, Cavour e la stessa casa Savoia, con tutti i loro errori ed anche crimini, ci hanno fatto divenire una NAZIONE. Siatene fieri, o tornerete ad essere schiavi dei popoli che (STUPIDAMENTE, dato che non li conoscete) tanto ammirate. Angry1
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Nero....mi meraviglio di te.
Quando dico che Sayonne non ha mai ragione ,mica lo dico a caso.MI ero ripromesso di non commentare Sayonne,per questo post perche' pensavo bastasse Heyoka a commentarlo ma visto che mi ci tiri per i capelli anche te allora lo faro'.
Partiamo da un assunto dogmatico:quando una Nazione fonda le sue fondamenta su Miti è destinata a fare una brutta fine....oppure a non riuscire mai a diventare una vera Nazione.
Una vera Nazione si basa su eventi storici veri,fattuali e non mitizzati..sui sentimenti veri dei popoli e i suoi eventi e volonta'......tutte le Nazioni hanno miti ma questi non sono mai le proprie fondamenta,e non devono mai esserlo,forse qualche balcone ,o giardinetto ma non le travi portanti.Quando Sayonne scrive come se il futuro fosse gia' scritto sull'evoluzione del Sud mi fa accapponare la pelle.Nessuno puo' sapere come avrebbero potuto svolgersi i futuri eventi se non ci fosse stata la famosa spedizione,mitizzata....in cosa poteva rimanere e svilupparsi.Siete proprio convinti che se non fosse stata depauperizzato dal Nord il Sud oggi non avrebbe potuto essere il Giardino dell'Europa tutta?
C'è poco da fare ,Garibaldi era un semplice avventuriero in cerca di gloria e fama...e in quel momento trovo' un Cavour e una casa regnante di un minuscolo staterello che anch'esso in cerca di fama e gloria lo assecondo' e l'uso'.Furono eventi occasionali con incastri fortuiti per i due ,non un evento sentito dal popolo del Sud e dello stesso Nord....che veniva dalla coscienza e da un vero sentimento di liberazione.Insomma l'Italia unita in quel modo non è ancora oggi dopo due secoli riuscita ad accettarlo nemmeno dopo gli sforzi erculei di Mussolini che ci provo' in ogni modo.
E ha ragione da vendere Heyoka quando dice che l'Italia è un obbrobrio di Nazione.
Tra l'altro Sayonne sbaglia quando dice che l'Italia è una nazione.....non è mai stata e non è!!!E' un'insieme di Nazioni tenute forzatamente unite ,anche oggi!!!E se volete sostenere che non è così sbagliate di grosso.Non l'ho inventata io la divisione tra terroni e polentoni,o tra nord e sud....ma questo sarebbe il meno...troppo sono state le imposizioni e le violenze perpretate al Sud perche' siano dimenticate.NOn esiste al Mondo che una Nazione si sia formata o esista per la volonta' di un reuccio e un avventuriero. Come esempio sbagliato porta Pancho Villa e altri avventurieri ...non sarebbero neppure esistiti se alla base non ci fosse stato un sentimento di ribellione autentico nel popolo.Puoi dire la stessa cosa per Garibaldi?
Poi se volete Garibaldi come un eroe e l'Italia una vera Nazione è solo un problema vostro.
I Miti mi piacciono ...perche' sono belli e affascinanti....ma mai o quasi mai sono veri e quando si usa un Mito per fondare qualcosa,quel qualcosa prima o poi è destinata a sgretolarsi e crollare!!!!
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La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

Messaggio da leggere da heyoka »

Poi se volete Garibaldi come un eroe e l'Italia una vera Nazione è solo un problema vostro.
Purtroppo è un PROBLEMA di tutti i popoli italiani.
L' Unico modo per rimediare, almeno in parte, a quello SCEMPIO che è stata l' Unità d' italia, sarebbe quello di riuscire a costituire una Unione Europea dei popoli, fatta sulla falsariga degli Usa e non certo per come sta nascendo questa NAZIEUROPA centralista.
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

Messaggio da leggere da Salvo »

Dell'Italia come nazione ne parlano soltanto i fascisti. Solo i fascisti usano la parola "nazione" là dove tutti gli altri, non fascisti, dicono "paese". La penisola italiana, ivi compresa la Sicilia, presentava le affinità tipiche dei popoli (lingua e cultura) che si unificano, politicamente ed istituzionalmente, già al tempo di Dante Alighieri, ma c'era lo Stato della Chiesa che non voleva l'unificazione e per secoli ha operato per scongiurare quella unificazione che, come s'è visto nel 1870, l'avrebbe travolto. La ritardata unificazione dell'Italia ha finito per accentuare quelle peculiarità territoriali che esistono in tutti i paesi, anche quelli più omogenei, fino al punto di poter parlare, con qualche verosimiglianza, di "popoli" italiani, anche se sono popoli che da soli non potrebbero giammai dar vita a Stati etnicamente distinti, per mancanza dei tratti identificativi, per lingua, cultura e storia, tipici dei popoli/Stati. I popoli italiani -con la sola eccezione delle regioni di confine, alloglotte- integrano una etnia sufficientemente omogenea per dar vita ad uno Stato unitario. Ciò non toglie che alcuni possano coltivare le loro superstizioni etnico-linguistiche (fra un'ombreta e l'altra, non fanno danno).
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

Messaggio da leggere da RedWine »

Salvo ha scritto: 1 mar 2021, 11:12 La ritardata unificazione dell'Italia ha finito per accentuare quelle peculiarità territoriali che esistono in tutti i paesi, anche quelli più omogenei, fino al punto di poter parlare, con qualche verosimiglianza, di "popoli" italiani, anche se sono popoli che da soli non potrebbero giammai dar vita a Stati etnicamente distinti, per mancanza dei tratti identificativi, per lingua, cultura e storia, tipici dei popoli/Stati.
la germania ha una storia di divisione molto simile alla nostra, ma ha risolto con un vero federalismo e non con qul papocchio di regionalismo inresponsabile con cui noi oggi ci ritroviamo, inventato piu per creare e spartirsi poltrone che da motivi storici o per una efficiente gestione del territorio
cosi, per mè sono gia troppe
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comunque mi sento italiano soprattutto quando considero quello che non sono, ossia tedesco, slavo, arabo, molto meno se mi confronto con gli altri popoli di derivazione latina quali spagnoli o francesi.
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Re: Chi fu veramente Garibaldi?

Messaggio da leggere da Salvo »

La Germania è un paese davvero strano, perché è federale nonostante abbia un connettivo etnico, linguistico e culturale assai forte (come si è visto durante il nazionalsocialismo di Hitler). Quando si parla di regioni italiane bisogna tracciare una barra molto netta fra il prima e dopo. Il prima è quello del regionalismo italiano del 1970 e quello similfederale del 2001(famigerata modifica del Titolo V della Costituzione). Il regionalismo del 1970 attuava un impegno già assunto in Costituzione (art. 5, sul riconoscimento e valorizzazione delle autonomie territoriali e del decentramento amministrativo) ed è stato certamente fattore di crescita complessiva del paese. Lo pseudofederalismo da osteria di cui alla modifica costituzionale del 2001 è alla radice del drastico peggioramento dell 'Italia, nel suo complesso, di cui abbiamo potuto toccare con mano quello in materia sanitaria, in attesa di altre 'scoperte' in altri settori.
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