Destra e sinistra

[Ovidio]

Qual’è la differenza tra (vera) destra e (vera) sinistra?

La (vera) destra agisce con la mente ma non ragiona col cuore.
La (vera) sinistra ragiona col cuore ma non agisce con la mente.

Quando impareremo a ragionare con il cuore ed agire con la mente?

[RedWine]

Qual’è la differenza tra (vera) destra e (vera) sinistra?

La (vera) destra agisce con la mente ma non ragiona col cuore.
La (vera) sinistra ragiona col cuore ma non agisce con la mente.

Quando impareremo a ragionare con il cuore ed agire con la mente?

rielaborazione del detto:
se non sei di sinistra a vent'anni non hai cuore, se lo sei ancora a quaranta non hai cervello.

comunque su destra e sinistra, o meglio su CENTRO destra/sinistra, il ragionamento di Bagnai.

[Valerio]

Io non aspetterei 40 anni.

[Ovidio]

Non esattamente. Prima di tutto preferisco Borghi a Bagnai che da anni dice che l’euro cadrà per forza di cose senza che in realtà vi sia il minimo accenno a questo. Un pò come la teoria marxista che ineluttabilmente il proletariato avrà il potere.

No, quello che volevo dire non è la convergenza al centro di Bagnai, ma “pensare col cuore ed agire con la testa”.

Faccio un’esempio: è chiaro che a tutti tocca il dramma degli emigrati che muoiono in mare (cuore), ma a me sembra che la soluzione Salvini (mente) risolva meglio il problema di quella offerta dalla sinistra, accoglimento (cuore).

Solo un’esempio.

[Alfa]

Qual’è la differenza tra (vera) destra e (vera) sinistra?

La (vera) destra agisce con la mente ma non ragiona col cuore.
La (vera) sinistra ragiona col cuore ma non agisce con la mente.

Quando impareremo a ragionare con il cuore ed agire con la mente?

Per trovare le differenze bisognerebbe averle in casa, la vera sinistra e la vera destra, intentendo.
Oggi è solo un imbastardimento totale. Agiscono per punto preso anche se poi si accorgono di aver sbagliato e stop.
Sui clandestini crediamo veramente che i sinistri attuali abbiano il cuore d'oro? Nemmeno per idea, è tutto per intetesse. Ma quello che mi preoccupa di più sono coloro che, perché "lo dicono loro", si son convinti a farsi invadere.

[Vento]

Qual’è la differenza tra (vera) destra e (vera) sinistra?

La (vera) destra agisce con la mente ma non ragiona col cuore.
La (vera) sinistra ragiona col cuore ma non agisce con la mente.

Quando impareremo a ragionare con il cuore ed agire con la mente?

La democrazia è una tecnica di gestione della cosa pubblica, basata su delega, elezione e rotazione del potere. Il primo requisito della democrazia è l’alternanza. Alternanza dei politici, delle politiche e delle visioni sottostanti. Quindi presuppone la convinzione che non esistano verità uniche, ma che invece varie e mutevoli siano le scelte possibili. E questa è una complicazione, ma è anche la forza della democrazia, capace (quando funziona) di trovare la soluzione opportuna nelle mutevoli situazioni, attraverso la dialettica delle diverse opinioni, risolta con il meccanismo elettorale. La democrazia è come un veliero, che viaggia con venti variabili, ovviamente zigzagando, ma comunque progredendo, a fatica, verso la meta. Se procedesse diritto, seguendo un solo vento, andrebbe a sbattere.
Questo non viene però capito dalle élites della sinistra, che è solo uno dei venti politici possibili, non l’unico come loro si ostinano a credere, diventando così un problema per la democrazia. Purtroppo esistono molte visioni basate sulla convinzione della esistenza della verità assoluta, che disprezzano la democrazia e la contrastano e vanificano. Ideologie e religioni totalitarie sono le nemiche della democrazia. Purtroppo eccitano le menti fragili con le loro magiche utopie ed hanno buon gioco contro la fragile e noiosa democrazia, bene prezioso da coltivare con fatica, appunto.

[Ovidio]

Qual’è la differenza tra (vera) destra e (vera) sinistra?

La (vera) destra agisce con la mente ma non ragiona col cuore.
La (vera) sinistra ragiona col cuore ma non agisce con la mente.

Quando impareremo a ragionare con il cuore ed agire con la mente?

La democrazia è una tecnica di gestione della cosa pubblica, basata su delega, elezione e rotazione del potere. Il primo requisito della democrazia è l’alternanza. Alternanza dei politici, delle politiche e delle visioni sottostanti. Quindi presuppone la convinzione che non esistano verità uniche, ma che invece varie e mutevoli siano le scelte possibili. E questa è una complicazione, ma è anche la forza della democrazia, capace (quando funziona) di trovare la soluzione opportuna nelle mutevoli situazioni, attraverso la dialettica delle diverse opinioni, risolta con il meccanismo elettorale. La democrazia è come un veliero, che viaggia con venti variabili, ovviamente zigzagando, ma comunque progredendo, a fatica, verso la meta. Se procedesse diritto, seguendo un solo vento, andrebbe a sbattere.
Questo non viene però capito dalle élites della sinistra, che è solo uno dei venti politici possibili, non l’unico come loro si ostinano a credere, diventando così un problema per la democrazia. Purtroppo esistono molte visioni basate sulla convinzione della esistenza della verità assoluta, che disprezzano la democrazia e la contrastano e vanificano. Ideologie e religioni totalitarie sono le nemiche della democrazia. Purtroppo eccitano le menti fragili con le loro magiche utopie ed hanno buon gioco contro la fragile e noiosa democrazia, bene prezioso da coltivare con fatica, appunto.

Molto ben detto! Un solo suggeimento, secondario. Il veliero va a zig zag non per non andare a sbattere, ma proprio per avanzare (andamento a bolina). Questo rende il tuo accostamento ancor più veritiero!

[Vento]

La democrazia è una tecnica di gestione della cosa pubblica, basata su delega, elezione e rotazione del potere. Il primo requisito della democrazia è l’alternanza. Alternanza dei politici, delle politiche e delle visioni sottostanti. Quindi presuppone la convinzione che non esistano verità uniche, ma che invece varie e mutevoli siano le scelte possibili. E questa è una complicazione, ma è anche la forza della democrazia, capace (quando funziona) di trovare la soluzione opportuna nelle mutevoli situazioni, attraverso la dialettica delle diverse opinioni, risolta con il meccanismo elettorale. La democrazia è come un veliero, che viaggia con venti variabili, ovviamente zigzagando, ma comunque progredendo, a fatica, verso la meta. Se procedesse diritto, seguendo un solo vento, andrebbe a sbattere.
Questo non viene però capito dalle élites della sinistra, che è solo uno dei venti politici possibili, non l’unico come loro si ostinano a credere, diventando così un problema per la democrazia. Purtroppo esistono molte visioni basate sulla convinzione della esistenza della verità assoluta, che disprezzano la democrazia e la contrastano e vanificano. Ideologie e religioni totalitarie sono le nemiche della democrazia. Purtroppo eccitano le menti fragili con le loro magiche utopie ed hanno buon gioco contro la fragile e noiosa democrazia, bene prezioso da coltivare con fatica, appunto.

Molto ben detto! Un solo suggeimento, secondario. Il veliero va a zig zag non per non andare a sbattere, ma proprio per avanzare (andamento a bolina). Questo rende il tuo accostamento ancor più veritiero!

Certo, è quello che intendevo. Mi pare che la democrazia sia la risposta al problema che poni. L'alternanza tra politiche del cuore e politiche razionali risolverà sia le questioni sociali che quelle economiche. E' così semplice, ma purtroppo qui non funziona, perché nessuno sa cosa sia la democrazia, nessuno lo insegna nelle scuole, gli stessi professori conoscono la resistenza, la rivoluzione e via dicendo, ma non la democrazia. Io stesso l'ho scoperta all'università, seguendo le lezioni di Giovanni Sartori e fu una rivelazione. Spero e immagino che in Svizzera non sia così.

[Ovidio]

Qual’è la differenza tra (vera) destra e (vera) sinistra?

La (vera) destra agisce con la mente ma non ragiona col cuore.
La (vera) sinistra ragiona col cuore ma non agisce con la mente.

Quando impareremo a ragionare con il cuore ed agire con la mente?

La democrazia è una tecnica di gestione della cosa pubblica, basata su delega, elezione e rotazione del potere. Il primo requisito della democrazia è l’alternanza. Alternanza dei politici, delle politiche e delle visioni sottostanti. Quindi presuppone la convinzione che non esistano verità uniche, ma che invece varie e mutevoli siano le scelte possibili. E questa è una complicazione, ma è anche la forza della democrazia, capace (quando funziona) di trovare la soluzione opportuna nelle mutevoli situazioni, attraverso la dialettica delle diverse opinioni, risolta con il meccanismo elettorale. La democrazia è come un veliero, che viaggia con venti variabili, ovviamente zigzagando, ma comunque progredendo, a fatica, verso la meta. Se procedesse diritto, seguendo un solo vento, andrebbe a sbattere.
Questo non viene però capito dalle élites della sinistra, che è solo uno dei venti politici possibili, non l’unico come loro si ostinano a credere, diventando così un problema per la democrazia. Purtroppo esistono molte visioni basate sulla convinzione della esistenza della verità assoluta, che disprezzano la democrazia e la contrastano e vanificano. Ideologie e religioni totalitarie sono le nemiche della democrazia. Purtroppo eccitano le menti fragili con le loro magiche utopie ed hanno buon gioco contro la fragile e noiosa democrazia, bene prezioso da coltivare con fatica, appunto.

Sì, in regimi democratici c'è alternanza tra regime sociale, per fare riforme sociali creando deficit, e regime austero, per rimettere in ordine le finanze pubbliche.

Le riforme sociali sono in genere portate avanti dalla sinistra, che nel farle non perde elettorato, anche creando deficit, perché è quanto gli chiedono i suoi elettori.

Lo stesso, mutata mutandis, vale per i regimi d'austerità.

Il problema è che oggi la sinistra ha smesso di adempiere alla sua funzione primaria, ha creato in pratica, con politiche errate fatte da depauperati mentali radical chick, un regime d'austerità, senza apportare riforme sociali.

[Vento]

La democrazia è una tecnica di gestione della cosa pubblica, basata su delega, elezione e rotazione del potere. Il primo requisito della democrazia è l’alternanza. Alternanza dei politici, delle politiche e delle visioni sottostanti. Quindi presuppone la convinzione che non esistano verità uniche, ma che invece varie e mutevoli siano le scelte possibili. E questa è una complicazione, ma è anche la forza della democrazia, capace (quando funziona) di trovare la soluzione opportuna nelle mutevoli situazioni, attraverso la dialettica delle diverse opinioni, risolta con il meccanismo elettorale. La democrazia è come un veliero, che viaggia con venti variabili, ovviamente zigzagando, ma comunque progredendo, a fatica, verso la meta. Se procedesse diritto, seguendo un solo vento, andrebbe a sbattere.
Questo non viene però capito dalle élites della sinistra, che è solo uno dei venti politici possibili, non l’unico come loro si ostinano a credere, diventando così un problema per la democrazia. Purtroppo esistono molte visioni basate sulla convinzione della esistenza della verità assoluta, che disprezzano la democrazia e la contrastano e vanificano. Ideologie e religioni totalitarie sono le nemiche della democrazia. Purtroppo eccitano le menti fragili con le loro magiche utopie ed hanno buon gioco contro la fragile e noiosa democrazia, bene prezioso da coltivare con fatica, appunto.

Sì, in regimi democratici c'è alternanza tra regime sociale, per fare riforme sociali creando deficit, e regime austero, per rimettere in ordine le finanze pubbliche.

Le riforme sociali sono in genere portate avanti dalla sinistra, che nel farle non perde elettorato, anche creando deficit, perché è quanto gli chiedono i suoi elettori.

Lo stesso, mutata mutandis, vale per i regimi d'austerità.

Il problema è che oggi la sinistra ha smesso di adempiere alla sua funzione primaria, ha creato in pratica, con politiche errate fatte da depauperati mentali radical chick, un regime d'austerità, senza apportare riforme sociali.

Perché la sinistra comunista non è democratica ma totalitaria e quindi pretende di rappresentare tutti e quindi di fare le politiche per tutti e finisce per non fare nessuna politica utile. Mi spiego meglio. Il bello dell'alternanza è che si fa una politica per un periodo congruo e appena mostra i suoi limiti, si sospende con una politica contraria, grosso modo. Questi invece, che sono a caccia di potere e quindi di consenso, mentre prima rappresentavano i poveri, che in parte continuano a votarli per conformismo, ora ne approfittano per servire anche gli interessi dei ricchi, per avere così il consenso di tutti, totalitario appunto. Non ci sono politiche buone e p. cattive, ma politiche adatte al momento. Quando è il momento di spendere, va bene farlo, ma quando è necessario il contrario, occorre la politica di austerità.