Europa sí, Europa no

Forum di discussione sulla politica italiana, i partiti e le istituzioni.
Avatar utente
Ovidio
Connesso: No
Messaggi: 3554
Iscritto il: 25 set 2020, 17:08
Ha Assegnato: 352 Mi Piace
Ha Ricevuto: 862 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Ovidio »

Michelangelo ha scritto: 28 set 2020, 16:34
Ovidio ha scritto: 28 set 2020, 15:09

Ma siete una fonte di informazione insperata!
Smiling Per quanto mi riguarda, le informazioni sul tema Euro e UE, derivano da un odio talmente viscerale nei confronti dell'Europa( intesa come Unione forzosa e finta), che, quando mi capita di trovare in rete qualche informazione sull'argomento( che dai media tradizionali sarebbe impensabile reperire), mi appresto a salvarla/ conservarla in una cartella su PC e all'occorrenza condividerla/postarla.
Non credo nel tanto auspicato "sogno europeo"( cambiare - migliorare la UE), ma ritengo che dovremmo limitarci a sognare di scappare dall'Europa ( dall'Unione) e pensare unicamente alla salvaguardia del nostro glorioso Paese. ( impresa ardua, visto il servilismo disarmante dei nostri attuali politici).
E così dovrebbero fare, a mio avviso, tutte le nazioni d'Europa... lasciando la Germania col cerino in mano.
Ritengo che si dovrebbe tornare alla vecchia, ed efficace, formula: sovranità nazionale/monetaria e solidarietà, spontanea, tra nazioni( no sudditanza ).
*Il modello Svizzera, in Italia, potrebbe essere ideale. Non so se possa essere concretamente realizzabile.

Ti capisco. Ma purtroppo anche la Svizzera sta cambiando. Un esempio? La sua recente adesione all‘ONU. Ero fiero di abitare in un paese che non faceva parte della NATO, soprattutto perché la NATO era ed è un‘associazione squilibrata, con tre o quattro paesi con diritto di veto, e gli a fare da compresa comparsa. Ma purtroppo ora questo è cambiato!
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“
Connesso
Avatar utente
RedWine
Connesso: Sì
Messaggi: 4897
Iscritto il: 9 giu 2019, 14:54
Ha Assegnato: 1125 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2706 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da RedWine »

Ovidio ha scritto: 27 set 2020, 12:25 Vorrei aprire un dibattito su Europa si, Europa no. Questa la mia opinione:
Come premessa, non trovo giusto che l’Italia abbia aderito all’Eiropa senza una consultazione popolare.

Probabilmente Prodi reputava, immedesimando gli altri alla propria condizione, tutti gli italiani come completamente acefali.
il referendum di adesione all'europa è stato fatto, anche se il quesito era un po truffaldino.
Testo del quesito
Ritenete voi che si debba procedere alla trasformazione delle Comunità europee in una effettiva Unione, dotata di un Governo responsabile di fronte al Parlamento, affidando allo stesso Parlamento europeo il mandato di redigere un progetto di Costituzione europea da sottoporre direttamente alla ratifica degli organi competenti degli Stati membri della Comunità?

e prodi aderi all'euro non all'europa.
Ovidio ha scritto: 27 set 2020, 12:25 A parte questo, i motivi per cui la Svizzera, paese in cui vivo, non aderisce all’Europa sono:
sostanzialmente uno: gli svizzeri non sono cosi stupidi da farsi convincere a sacrificare il loro benessere la loro libertà, la loro autonomia, per "il sogno europeo" che ormai per tutti somiglia dannatamente a un incubo.

domani vengo in svizzera, per cinquecento metri, fino al primo negozio dopo il poi torno indietro, sembra che il brodo granulare knorr svizzero sia piu buono dello stesso brodo granulare knorr italiano... o almeno cosi è convinta mia madre. io controvoglia eseguo.
ps. a Luino tra la parentela, è comune convinzione che gli svizzeri siano un tantino stronzi. compresi quelli con cui siamo imparentati
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
Davos agenda 2030.
Avatar utente
Ovidio
Connesso: No
Messaggi: 3554
Iscritto il: 25 set 2020, 17:08
Ha Assegnato: 352 Mi Piace
Ha Ricevuto: 862 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Ovidio »

Le persone si autoqualificano per il modo in qui si esprimono! Mi sembra che Lei sia andato un pó troppo fuori dalle righe, specialmente nella massima che ostentata a pié pagina. (Preferisco citazioni di Socrate).

Per esprimere i pochi concetti da lei espressi, non c‘è bisogno di citare la parentela, altrimenti io potrei, e non lo faccio, citare Sgarbi che pretende di non aver potuto votare per l‘Euro o per l‘Europa.

E in ogni caso, per costituzione italiana, l‘organo competente dovrebbe essere il popolo italiano.

Cordiali saluti
Ovidio.
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“
Avatar utente
heyoka
Connesso: No
Messaggi: 7835
Iscritto il: 10 giu 2019, 11:41
Ha Assegnato: 4083 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2474 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da heyoka »

Io penso, o quantomeno spero, che i tempi siano maturi, per capire che è anacronistico e sopratutto controproducente, rimanere vincolati a sentimenti di asservimento agli ottocenteschi stati europei. Forse andavano bene x quei tempi. Oggi che dobbiamo competere con colossi come gli Usa e la Cina credo sia necessario che l' Europa possa inserirsi auterovolmente per difendere i suoi interessi e i suoi confini.
E non può esserci una Europa forte se questa è dominata da un singolo stato egemone ( Germania in questo caso).
Ecco perché io credo che la NUOVA EUROPA deve nascere con l' intento di ABOLIRE i grandi stati al suo interno.
Tanti Stati con pari diritto di rappresentanza e di voto è il primo punto.
Per evitare la corsa ad una troppa frammentazione si può prevedere che un singolo stato autonomo per poter costituirsi tale ed entrare nella Federazione deve avere almeno UNO di questi DUE requisiti.
A) Una popolazione superiore a 5 milioni di abitanti.
B) Una superficie minima di 20000 km2.
Eventuali eccezioni in deroga possono essere accettate dal Parlamento se esistono particolari elementi geografici, etnici o storici.
( Corsica, Paesi Baschi, Tirolo, S. Marino,..).
Ogni singolo Stato può decidere liberamente, pagando una penale, di lasciare la Federazione e la Federazione può decidere di espellere uno o più stati dalla Federazioni x motivi seri che saranno decisi dalla maggiiranza del Parlamento Federale.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
Avatar utente
Ovidio
Connesso: No
Messaggi: 3554
Iscritto il: 25 set 2020, 17:08
Ha Assegnato: 352 Mi Piace
Ha Ricevuto: 862 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Ovidio »

Vorrei passare la palla a Keyhota ed al suo referendum, ma prima di lasciare questa topica, ancora un paio di considerazioni, forse tre:

Prima considerazione:
Nelle discussioni avute è risultato che alcuni (o molti?) che sostengono „Europa no“ non sono a priori contro l’Europa, ma sono per un’Europa diversa.

Il sottoscritto in primis.

Alcuni (o pochi?) sono per „Europa no“ tout court.

Molti sono per „Europa si“. Ma è solo un‘ipotesi, perché nessuno si è annunciato. Ma che vogliono? Una guerra fraticida?

Sembra che vi sia una larga maggioranza per „Europa si“, ma che alcuni (o molti?) intendano „Europa sí“, ma non come questa.

Allora, per poterla correggere, bisogna fare innanzi tutto la critica a questa Europa.

Qual’è il più grande difetto di questa Europa, quello alla base di tutti gli altri?

Alcuni (o molti?), io per primo, sostengono, che all’origine di tutti i mali vi sia la grande disparità in rappresentanza (leggi numero di cittadini dei singoli paesi) e in forza economica tra i vari paesi.

Se questo è dato per scontato da tutti (basterebbe dire “da molti”), allora la soluzione di partenza è alla portata: creare in tutta Europa regioni equiparabili per estensione e popolazione, o, per meglio dire, seguire vox populismo vox die, ed assegnare in un primo momento un’indipendenza riconosciuta solo su carta ad ogni regione che si riconosca come unitaria.

Nel mio caso, la Sardegna.

Primo passo? Verifica sulla accettanza di principio di questo modo di procedere.
Secondo passo? La compilazione delle regioni.
Terzo passo? Proporre un nuovo modo di collaborazione tra regioni aventi lo stesso peso e gli stessi diritti, sperando di arrivare ad un accordo.
Quarto passo? Proporlo ai partiti oppure fondarne uno ad hoc.

Le altre a dopo, se me ne ricorderò.

Attendo il referendum!.
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“
Avatar utente
Ovidio
Connesso: No
Messaggi: 3554
Iscritto il: 25 set 2020, 17:08
Ha Assegnato: 352 Mi Piace
Ha Ricevuto: 862 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Ovidio »

Ovidio ha scritto: 29 set 2020, 9:42 Vorrei passare la palla a Keyhota ed al suo referendum, ma prima di lasciare questa topica, ancora un paio di considerazioni, forse tre:

Prima considerazione:
Nelle discussioni avute è risultato che alcuni (o molti?) che sostengono „Europa no“ non sono a priori contro l’Europa, ma sono per un’Europa diversa.

Il sottoscritto in primis.

Alcuni (o pochi?) sono per „Europa no“ tout court.

Molti sono per „Europa si“. Ma è solo un‘ipotesi, perché nessuno si è annunciato. Ma che vogliono? Una guerra fraticida?

Sembra che vi sia una larga maggioranza per „Europa si“, ma che alcuni (o molti?) intendano „Europa sí“, ma non come questa.

Allora, per poterla correggere, bisogna fare innanzi tutto la critica a questa Europa.

Qual’è il più grande difetto di questa Europa, quello alla base di tutti gli altri?

Alcuni (o molti?), io per primo, sostengono, che all’origine di tutti i mali vi sia la grande disparità in rappresentanza (leggi numero di cittadini dei singoli paesi) e in forza economica tra i vari paesi.

Se questo è dato per scontato da tutti (basterebbe dire “da molti”), allora la soluzione di partenza è alla portata: creare in tutta Europa regioni equiparabili per estensione e popolazione, o, per meglio dire, seguire vox populismo vox die, ed assegnare in un primo momento un’indipendenza riconosciuta solo su carta ad ogni regione che si riconosca come unitaria.

Nel mio caso, la Sardegna.

Primo passo? Verifica sulla accettanza di principio di questo modo di procedere.
Secondo passo? La compilazione delle regioni.
Terzo passo? Proporre un nuovo modo di collaborazione tra regioni aventi lo stesso peso e gli stessi diritti, sperando di arrivare ad un accordo.
Quarto passo? Proporlo ai partiti oppure fondarne uno ad hoc.

Le altre a dopo, se me ne ricorderò.

Attendo il referendum!.
Chiedo scusa, ma la mia tastiera fa quello che vuole. Naturalmente volevo dire „vox populi vox dei“.
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“
Avatar utente
Alfa
Connesso: No
Messaggi: 5990
Iscritto il: 8 giu 2019, 16:35
Località: Toscana
Ha Assegnato: 1172 Mi Piace
Ha Ricevuto: 3855 Mi Piace
Contatta:

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Alfa »

Ovidio ha scritto: 29 set 2020, 10:05
Ovidio ha scritto: 29 set 2020, 9:42 Vorrei passare la palla a Keyhota ed al suo referendum, ma prima di lasciare questa topica, ancora un paio di considerazioni, forse tre:

Prima considerazione:
Nelle discussioni avute è risultato che alcuni (o molti?) che sostengono „Europa no“ non sono a priori contro l’Europa, ma sono per un’Europa diversa.

Il sottoscritto in primis.

Alcuni (o pochi?) sono per „Europa no“ tout court.

Molti sono per „Europa si“. Ma è solo un‘ipotesi, perché nessuno si è annunciato. Ma che vogliono? Una guerra fraticida?

Sembra che vi sia una larga maggioranza per „Europa si“, ma che alcuni (o molti?) intendano „Europa sí“, ma non come questa.

Allora, per poterla correggere, bisogna fare innanzi tutto la critica a questa Europa.

Qual’è il più grande difetto di questa Europa, quello alla base di tutti gli altri?

Alcuni (o molti?), io per primo, sostengono, che all’origine di tutti i mali vi sia la grande disparità in rappresentanza (leggi numero di cittadini dei singoli paesi) e in forza economica tra i vari paesi.

Se questo è dato per scontato da tutti (basterebbe dire “da molti”), allora la soluzione di partenza è alla portata: creare in tutta Europa regioni equiparabili per estensione e popolazione, o, per meglio dire, seguire vox populismo vox die, ed assegnare in un primo momento un’indipendenza riconosciuta solo su carta ad ogni regione che si riconosca come unitaria.

Nel mio caso, la Sardegna.

Primo passo? Verifica sulla accettanza di principio di questo modo di procedere.
Secondo passo? La compilazione delle regioni.
Terzo passo? Proporre un nuovo modo di collaborazione tra regioni aventi lo stesso peso e gli stessi diritti, sperando di arrivare ad un accordo.
Quarto passo? Proporlo ai partiti oppure fondarne uno ad hoc.

Le altre a dopo, se me ne ricorderò.

Attendo il referendum!.
Chiedo scusa, ma la mia tastiera fa quello che vuole. Naturalmente volevo dire „vox populi vox dei“.
La tua fa quello che vuole, ma la mia del cellulare è letteralmente impazzita. Mi cambia le parole da sola stravolgendo ogni bene. Ho disattivato ogni tipo di correzione automatica, ma non cambia niente, continua a scrivere quello che vuole.
Forse sarà una tastiera grillina.
Avatar utente
heyoka
Connesso: No
Messaggi: 7835
Iscritto il: 10 giu 2019, 11:41
Ha Assegnato: 4083 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2474 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da heyoka »

Ovidio ha scritto: 29 set 2020, 9:42 Vorrei passare la palla a Keyhota ed al suo referendum, ma prima di lasciare questa topica, ancora un paio di considerazioni, forse tre:

Prima considerazione:
Nelle discussioni avute è risultato che alcuni (o molti?) che sostengono „Europa no“ non sono a priori contro l’Europa, ma sono per un’Europa diversa.

Il sottoscritto in primis.

Alcuni (o pochi?) sono per „Europa no“ tout court.

Molti sono per „Europa si“. Ma è solo un‘ipotesi, perché nessuno si è annunciato. Ma che vogliono? Una guerra fraticida?

Sembra che vi sia una larga maggioranza per „Europa si“, ma che alcuni (o molti?) intendano „Europa sí“, ma non come questa.

Allora, per poterla correggere, bisogna fare innanzi tutto la critica a questa Europa.

Qual’è il più grande difetto di questa Europa, quello alla base di tutti gli altri?

Alcuni (o molti?), io per primo, sostengono, che all’origine di tutti i mali vi sia la grande disparità in rappresentanza (leggi numero di cittadini dei singoli paesi) e in forza economica tra i vari paesi.

Se questo è dato per scontato da tutti (basterebbe dire “da molti”), allora la soluzione di partenza è alla portata: creare in tutta Europa regioni equiparabili per estensione e popolazione, o, per meglio dire, seguire vox populismo vox die, ed assegnare in un primo momento un’indipendenza riconosciuta solo su carta ad ogni regione che si riconosca come unitaria.

Nel mio caso, la Sardegna.

Primo passo? Verifica sulla accettanza di principio di questo modo di procedere.
Secondo passo? La compilazione delle regioni.
Terzo passo? Proporre un nuovo modo di collaborazione tra regioni aventi lo stesso peso e gli stessi diritti, sperando di arrivare ad un accordo.
Quarto passo? Proporlo ai partiti oppure fondarne uno ad hoc.

Le altre a dopo, se me ne ricorderò.

Attendo il referendum!.
Sono certo che i VENETI (intesi come gli attuali cittadini del Veneto ai quali potrebbero aggiungersi Trentini e i Giuliani in quanto i Friulani e i Tirolesi potrebbero anche non sentirsi di Madre patria Veneta) sono del TUO stesso parere di Sardo.
Zaia e la stragrande maggioranza dei Veneti cge lo hanno eletto x la terza volta, con buona pace dell' utente Rio che da buon trotone non si è più fatto sentire, x sostenere le sue accuse vigliacche nei confronti di Zaia, è senza se e senza ma a favore di una Europa dei Popoli e dei territori.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
Rosanna
Connesso: No

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Rosanna »

Europa NO.
Fuori subito...
Connesso
Avatar utente
RedWine
Connesso: Sì
Messaggi: 4897
Iscritto il: 9 giu 2019, 14:54
Ha Assegnato: 1125 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2706 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da RedWine »

Ovidio ha scritto: 28 set 2020, 23:25 Le persone si autoqualificano per il modo in qui si esprimono! Mi sembra che Lei sia andato un pó troppo fuori dalle righe, specialmente nella massima che ostentata a pié pagina. (Preferisco citazioni di Socrate).

Per esprimere i pochi concetti da lei espressi, non c‘è bisogno di citare la parentela, altrimenti io potrei, e non lo faccio, citare Sgarbi che pretende di non aver potuto votare per l‘Euro o per l‘Europa.

E in ogni caso, per costituzione italiana, l‘organo competente dovrebbe essere il popolo italiano.

Cordiali saluti
Ovidio.
per costituzione italiana, l'organo competente per abolire un trattato internazionale NON può essere il popolo italiano.

spiacente di avere urtato la tua sensibilità, ma questo non toglie che non puoi fare affermazioni false e pretendere che nessuno le noti o ti corregga.
come gia detto il referendum sull'entrata nell'unione politica è stato fatto. mentre il referendum sull'entrata nel sistema monetario non era ne necessario ne dovuto. tutti i partiti maggiori erano entusiasti e concordi nell'entrare nell'euro, fu una decisione politica assolutamente condivisa, che sia toccato a prodi è stato un caso, se fosse toccato a berlusconi ci saremmo entrati comunque, sarebbe stata una sconfitta bruciante per l'orgoglio nazionale, se qualsiasi fosse stato all'epoca il governo, l'italia non fosse riuscita a entrare nel primo gruppo di paesi con l'euro. pochissimi si opposero e nessuno di loro ebbe la benchè minima possibilità di farsi ascoltare dai comuni cittadini.
se oggi Sgarbi dice di voler uscire dall'euro sono d'accordo con lui, se dice di non aver potuto esprimersi sull'euro, è falso.
al tempo era gia in politica, probabilmente non si espresse contro la moneta unica perchè, come gia detto, la quasi totalità degli italiani, pensava che l'euro fosse un'ottima cosa.
in quanto alla massima a piè pagina, rivendica la MIA volontà di rispettare il TUO diritto di esprimerti anche con concetti e idee che io detesto (non è il caso in questione) ma anche la MIA possibilità di risponderti a tono se l'atteggiamento si rivelasse offensivo o in malafede.

dato che non leggo con assiduità il forum, sarebbe utile sapere di un'eventuale tua risposta quotando il mio intervento in modo che il sistema lo segnali.
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
Davos agenda 2030.
Avatar utente
Ovidio
Connesso: No
Messaggi: 3554
Iscritto il: 25 set 2020, 17:08
Ha Assegnato: 352 Mi Piace
Ha Ricevuto: 862 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Ovidio »

Rosanna ha scritto: 29 set 2020, 22:14 Europa NO.
Fuori subito...
Bene Rosanna, ottima presa di posizione, chiara e concisa! Ci rifletto sopra.
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“
Avatar utente
Ovidio
Connesso: No
Messaggi: 3554
Iscritto il: 25 set 2020, 17:08
Ha Assegnato: 352 Mi Piace
Ha Ricevuto: 862 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Ovidio »

RedWine ha scritto: 29 set 2020, 22:14
Ovidio ha scritto: 28 set 2020, 23:25 Le persone si autoqualificano per il modo in qui si esprimono! Mi sembra che Lei sia andato un pó troppo fuori dalle righe, specialmente nella massima che ostentata a pié pagina. (Preferisco citazioni di Socrate).

Per esprimere i pochi concetti da lei espressi, non c‘è bisogno di citare la parentela, altrimenti io potrei, e non lo faccio, citare Sgarbi che pretende di non aver potuto votare per l‘Euro o per l‘Europa.

E in ogni caso, per costituzione italiana, l‘organo competente dovrebbe essere il popolo italiano.

Cordiali saluti
Ovidio.
per costituzione italiana, l'organo competente per abolire un trattato internazionale NON può essere il popolo italiano.

spiacente di avere urtato la tua sensibilità, ma questo non toglie che non puoi fare affermazioni false e pretendere che nessuno le noti o ti corregga.
come gia detto il referendum sull'entrata nell'unione politica è stato fatto. mentre il referendum sull'entrata nel sistema monetario non era ne necessario ne dovuto. tutti i partiti maggiori erano entusiasti e concordi nell'entrare nell'euro, fu una decisione politica assolutamente condivisa, che sia toccato a prodi è stato un caso, se fosse toccato a berlusconi ci saremmo entrati comunque, sarebbe stata una sconfitta bruciante per l'orgoglio nazionale, se qualsiasi fosse stato all'epoca il governo, l'italia non fosse riuscita a entrare nel primo gruppo di paesi con l'euro. pochissimi si opposero e nessuno di loro ebbe la benchè minima possibilità di farsi ascoltare dai comuni cittadini.
se oggi Sgarbi dice di voler uscire dall'euro sono d'accordo con lui, se dice di non aver potuto esprimersi sull'euro, è falso.
al tempo era gia in politica, probabilmente non si espresse contro la moneta unica perchè, come gia detto, la quasi totalità degli italiani, pensava che l'euro fosse un'ottima cosa.
in quanto alla massima a piè pagina, rivendica la MIA volontà di rispettare il TUO diritto di esprimerti anche con concetti e idee che io detesto (non è il caso in questione) ma anche la MIA possibilità di risponderti a tono se l'atteggiamento si rivelasse offensivo o in malafede.

dato che non leggo con assiduità il forum, sarebbe utile sapere di un'eventuale tua risposta quotando il mio intervento in modo che il sistema lo segnali.
Adesso condivido in pieno quello che dici, e se sapessi come si quota, ti darei un ottimo punteggio. Fammelo sapere e lo faccio.

Per quanto riguarda l’ultima parte, rispetto il tuo diritto di esprimerti come vuoi, ma rimango sempre dell’idea che in una discussione seria, e non in una goliardata, vadano evitate espressioni scurrili o anche indirettamente offensive verso l’interlocutore.

Altra cosa è la discussione “amichevole”, là forse eccedo anche troppo. Ma solo con amici stretti.

Solo un modo di fare e di pensare.

Quello che apprezzo molto nella tua risposta, è la tua replica che ha rimesso il livello di discussione a buone altezze. Non è facile, data la mia risposta, da me considerata anche troppo brusca. Poi me ne sono pentito, ma credo che lo rifarei.

Una scusa per la mia intemperanza. Un abbraccio ... ma lo rifarei.

Non si può essere amici senza bisticciare, come non vi può essere amore senza bisticciare, fa parte della natura umana. Ma poi bisogna sempre riuscire a superare le cose. Ovidio
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“
Avatar utente
nerorosso
Connesso: No
Messaggi: 5840
Iscritto il: 8 giu 2019, 17:34
Ha Assegnato: 3524 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2813 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da nerorosso »

Ovidio ha scritto: 29 set 2020, 23:59
RedWine ha scritto: 29 set 2020, 22:14 per costituzione italiana, l'organo competente per abolire un trattato internazionale NON può essere il popolo italiano.

spiacente di avere urtato la tua sensibilità, ma questo non toglie che non puoi fare affermazioni false e pretendere che nessuno le noti o ti corregga.
come gia detto il referendum sull'entrata nell'unione politica è stato fatto. mentre il referendum sull'entrata nel sistema monetario non era ne necessario ne dovuto. tutti i partiti maggiori erano entusiasti e concordi nell'entrare nell'euro, fu una decisione politica assolutamente condivisa, che sia toccato a prodi è stato un caso, se fosse toccato a berlusconi ci saremmo entrati comunque, sarebbe stata una sconfitta bruciante per l'orgoglio nazionale, se qualsiasi fosse stato all'epoca il governo, l'italia non fosse riuscita a entrare nel primo gruppo di paesi con l'euro. pochissimi si opposero e nessuno di loro ebbe la benchè minima possibilità di farsi ascoltare dai comuni cittadini.
se oggi Sgarbi dice di voler uscire dall'euro sono d'accordo con lui, se dice di non aver potuto esprimersi sull'euro, è falso.
al tempo era gia in politica, probabilmente non si espresse contro la moneta unica perchè, come gia detto, la quasi totalità degli italiani, pensava che l'euro fosse un'ottima cosa.
in quanto alla massima a piè pagina, rivendica la MIA volontà di rispettare il TUO diritto di esprimerti anche con concetti e idee che io detesto (non è il caso in questione) ma anche la MIA possibilità di risponderti a tono se l'atteggiamento si rivelasse offensivo o in malafede.

dato che non leggo con assiduità il forum, sarebbe utile sapere di un'eventuale tua risposta quotando il mio intervento in modo che il sistema lo segnali.
Adesso condivido in pieno quello che dici, e se sapessi come si quota, ti darei un ottimo punteggio. Fammelo sapere e lo faccio.

Per quanto riguarda l’ultima parte, rispetto il tuo diritto di esprimerti come vuoi, ma rimango sempre dell’idea che in una discussione seria, e non in una goliardata, vadano evitate espressioni scurrili o anche indirettamente offensive verso l’interlocutore.

Altra cosa è la discussione “amichevole”, là forse eccedo anche troppo. Ma solo con amici stretti.

Solo un modo di fare e di pensare.

Quello che apprezzo molto nella tua risposta, è la tua replica che ha rimesso il livello di discussione a buone altezze. Non è facile, data la mia risposta, da me considerata anche troppo brusca. Poi me ne sono pentito, ma credo che lo rifarei.

Una scusa per la mia intemperanza. Un abbraccio ... ma lo rifarei.

Non si può essere amici senza bisticciare, come non vi può essere amore senza bisticciare, fa parte della natura umana. Ma poi bisogna sempre riuscire a superare le cose. Ovidio
Quotato (citato) l'hai quotato. Se poi ti piace il suo post e vuoi dirlo, dallo stesso menù clicca su "Mi piace".
PS
Io sono da telefonino e l'interfaccia del forum è diversa che da PC.
SLAVA ROSSIJA!!! 🇷🇺
Avatar utente
heyoka
Connesso: No
Messaggi: 7835
Iscritto il: 10 giu 2019, 11:41
Ha Assegnato: 4083 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2474 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da heyoka »

Ovidio ha scritto: 29 set 2020, 9:42 Vorrei passare la palla a Keyhota ed al suo referendum, ma prima di lasciare questa topica, ancora un paio di considerazioni, forse tre:

Prima considerazione:
Nelle discussioni avute è risultato che alcuni (o molti?) che sostengono „Europa no“ non sono a priori contro l’Europa, ma sono per un’Europa diversa.

Il sottoscritto in primis.

Alcuni (o pochi?) sono per „Europa no“ tout court.

Molti sono per „Europa si“. Ma è solo un‘ipotesi, perché nessuno si è annunciato. Ma che vogliono? Una guerra fraticida?

Sembra che vi sia una larga maggioranza per „Europa si“, ma che alcuni (o molti?) intendano „Europa sí“, ma non come questa.

Allora, per poterla correggere, bisogna fare innanzi tutto la critica a questa Europa.

Qual’è il più grande difetto di questa Europa, quello alla base di tutti gli altri?

Alcuni (o molti?), io per primo, sostengono, che all’origine di tutti i mali vi sia la grande disparità in rappresentanza (leggi numero di cittadini dei singoli paesi) e in forza economica tra i vari paesi.

Se questo è dato per scontato da tutti (basterebbe dire “da molti”), allora la soluzione di partenza è alla portata: creare in tutta Europa regioni equiparabili per estensione e popolazione, o, per meglio dire, seguire vox populismo vox die, ed assegnare in un primo momento un’indipendenza riconosciuta solo su carta ad ogni regione che si riconosca come unitaria.

Nel mio caso, la Sardegna.

Primo passo? Verifica sulla accettanza di principio di questo modo di procedere.
Secondo passo? La compilazione delle regioni.
Terzo passo? Proporre un nuovo modo di collaborazione tra regioni aventi lo stesso peso e gli stessi diritti, sperando di arrivare ad un accordo.
Quarto passo? Proporlo ai partiti oppure fondarne uno ad hoc.

Le altre a dopo, se me ne ricorderò.

Attendo il referendum!.
Visto il quasi totale disinteresse a discutere su questo tema Europa Si o No (cui avevo aggiunto una/due possibili alternative) chiedo ad Alfa di lasciar perdere la mia richiesta fi Referendum interno al forum.
Mi sembra abbastanza evidente che la maggioranza dei forumisti preferisce stare a continuare a lamentarsi della pentola in cui sta bollendo da 170 anni, magari facendo qualche escursione nelle braci di questa Europa, senza pensare a qualcosa di alternativo che superi la bollitura nell' ingovernabile ABORTO italiano Mafiosocentrico e alle roventi braci in cui l' Europa Nazista Germanocentrica ci tiene schiavi.
Auguri Trotoni....
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
Avatar utente
Gasiot2
Connesso: No
Messaggi: 697
Iscritto il: 8 giu 2019, 22:01
Ha Assegnato: 219 Mi Piace
Ha Ricevuto: 222 Mi Piace

Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Gasiot2 »

Io non metto in discussione l'entrata o l'uscita dall'euro ... Mi rammarico del fatto che nel cambio l'ira/ euro ne siamo usciti malissimo e di conseguenza ne abbiamo pagato un prezzo troppo alto per la nostra economia
Che poi oggi ci tocca avere la politica prona e succube agli altrui interessi è chiaro a tutti visto che i partiti al governo qui da noi sono sempre stati alleati alla maggioranza in Europa
Non abbiamo mai avuto voce in capitolo per sollecitare variazioni o modifiche all'esistente
“Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso.”
DESMOND BAGLEY
Rispondi