Mi riferivo alla percezione dei fedeli, non a te.
La fede ha una potenza tale da portare a credere anche ciò che, appunto, va ben oltre la realtà.
Aggiungo che, in generale, tutti i testi sacri (quantomeno i precetti) sono scritti in modo particolarmente fumoso, a volte privi di concretezza, criptici o in generale indeterminati. Ciò favorisce l'interpretazione. Non a caso infatti i teologi delle varie religioni si spendono per una vita intera per comprenderne i significati, disquisire e analizzare ciò che ne traggono. Ma le possibilità, spesso, sono quasi infinite.
Vero, è nella [sporca] natura umana degenerare in tal senso...
Però usare la religione come alibi è davvero poco edificante. Quando fai leva sulla fede delle persone (che è motore fra i più potenti che vi siano), hai in pugno le masse.