Da buon fisico vedo che hai trovato la soluzione quantistica ,dove pare che la logica aristotelica valga meno de a scecca
E allora hai voia a biviri
La durezza è fragile ,ma l'alternativa nn drve essere caliti junco ca passa la china
Da buon fisico vedo che hai trovato la soluzione quantistica ,dove pare che la logica aristotelica valga meno de a scecca
Meno male che ti dichiari aristotelico, perché dai tuoi scritti non appare. Però conosci i dialetti.
NN mi pareva di essermi dichiarato nullaValerio ha scritto: ↑24 giu 2020, 7:41Meno male che ti dichiari aristotelico, perché dai tuoi scritti non appare. Però conosci i dialetti.
No, Carletto, la Finanza è uno dei pilastri dell'Economia. E lo è dal XIII secolo mi pare, da quando la Borghesia muoveva i primi passi finanziando i mercanti con le "lettere di credito", quando poi furono fondati i "Banchi", come il Monte dei Paschi, arrivó a finanziare nobili e potenti, perfino gli Imperatori.carletto3 ha scritto: ↑23 giu 2020, 18:56 Secondo me state commettendo tutti un errore madornale senza rendervene conto .
Posso sbagliare ma non di tanto....
Voi state commettendo l'errore di mescolare senza distinzione l'economia e la finanza.L'Economia si basa sul reale,sul concreto delle cose prodotte o realizzate...la finanza si basa sull'immateriale.L'economia,basandosi sul reale puo' essere controllata e regolata,la finanza no.Fin dalla notte dei tempi l'economia ha regolato la vita degli uomini,l'ha accompagnata ha convissuto e si è raffinata con l'evoluzione umana.Politica ed economia sono interconesse e dipendenti l'una dall'altra,ma sempre in un rapporto gestibile,comprensibile da tutti.
Ma poi qualche decennio fa nacque la finanza...e tutto si fece irreale.nebuloso e incomprensibile.....e come tutte le cose immateriali che possono provocare ricchezze improvvise e poverta' altrettanto improvvise,vive di vita propria.....non piu' gestibile e controllabile se non da poche menti esperte,è riuscita a sganciarsi dallo spazio e dalle comuni regole dell'economia...in altre parole la politica non puo' piu' controllarla come puo' invece fare con l'economia reale,ma la finanza puo' controllare e condizionare la politica....ed ecco la rovina dell'umanita':la finanza......che poggia la sua base su un unico pilastro...l'avidita'.
Sic transit gloria mundi.......
Su questo post sono d'accordissimoValerio ha scritto: ↑24 giu 2020, 21:04No, Carletto, la Finanza è uno dei pilastri dell'Economia. E lo è dal XIII secolo mi pare, da quando la Borghesia muoveva i primi passi finanziando i mercanti con le "lettere di credito", quando poi furono fondati i "Banchi", come il Monte dei Paschi, arrivó a finanziare nobili e potenti, perfino gli Imperatori.carletto3 ha scritto: ↑23 giu 2020, 18:56 Secondo me state commettendo tutti un errore madornale senza rendervene conto .
Posso sbagliare ma non di tanto....
Voi state commettendo l'errore di mescolare senza distinzione l'economia e la finanza.L'Economia si basa sul reale,sul concreto delle cose prodotte o realizzate...la finanza si basa sull'immateriale.L'economia,basandosi sul reale puo' essere controllata e regolata,la finanza no.Fin dalla notte dei tempi l'economia ha regolato la vita degli uomini,l'ha accompagnata ha convissuto e si è raffinata con l'evoluzione umana.Politica ed economia sono interconesse e dipendenti l'una dall'altra,ma sempre in un rapporto gestibile,comprensibile da tutti.
Ma poi qualche decennio fa nacque la finanza...e tutto si fece irreale.nebuloso e incomprensibile.....e come tutte le cose immateriali che possono provocare ricchezze improvvise e poverta' altrettanto improvvise,vive di vita propria.....non piu' gestibile e controllabile se non da poche menti esperte,è riuscita a sganciarsi dallo spazio e dalle comuni regole dell'economia...in altre parole la politica non puo' piu' controllarla come puo' invece fare con l'economia reale,ma la finanza puo' controllare e condizionare la politica....ed ecco la rovina dell'umanita':la finanza......che poggia la sua base su un unico pilastro...l'avidita'.
Sic transit gloria mundi.......
Ma la funzione della Finanza è sempre stata di supporto alle attività economiche, fornendo, dietro compenso, il denaro necessario per le imprese commerciali, amministrative delle Signorie e, perfino, le guerre. Che allora erano combattute dai mercenari.
È solo all'inizio del secolo scorso che i Banchieri, in maggioranza ebrei, crearono le Borse. Dove tutto veniva negoziato: titoli, risparmi, prestiti, merci. Poi cominciarono a giocare sulle previsioni, sia dei raccolti che delle produzioni industriali, sull'andamento dei prezzi e sul cambiamento del valore dei titoli.
E nacque la Finanza che si autososteneva come gioco in borsa, scoprendo che il denaro può automoltiplicarsi come nelle bische, e può diventare uno strumento di potere. Ecco la Finanza "creativa", che non ha più nessun contatto con l'Economia reale, quella solida della produzione di beni e servizi, che Mugik, vittima del suo indottrinamento, non conosce.
E cogliendo l'occasione, sempre viva in picciotti garibaldini !!!
La mia vuole essere solo un analisi critica mossa dal desiderio di capire le cause del profondo malessere socialeGasiot ha scritto: ↑25 giu 2020, 10:16 Io sono consapevole che il mio scrivere qui , ed altre infinite cose che faccio , tutto genera profitto.... E che male c'è ?
C'è un abisso tra la finanza creativa mondialista ed il nostro quotidiano e dobbiamo accettare la situazione quasi per forza
Ci sono minimi passi come ambire ad una decrescita felice oppure qualche rivoluzione sanguinosa tipo quella cubana o cinese
Ma poi alla fine poco cambia nel complesso
Continuo a credere che le teorie marxiste o comuniste possano andar bene in poche situazioni specifiche locali , ma che non possano certo influire nel mondo attuale
Forse non riesco a spiegarmi bene....Mugik ha scritto: ↑25 giu 2020, 9:53Su questo post sono d'accordissimoValerio ha scritto: ↑24 giu 2020, 21:04No, Carletto, la Finanza è uno dei pilastri dell'Economia. E lo è dal XIII secolo mi pare, da quando la Borghesia muoveva i primi passi finanziando i mercanti con le "lettere di credito", quando poi furono fondati i "Banchi", come il Monte dei Paschi, arrivó a finanziare nobili e potenti, perfino gli Imperatori.carletto3 ha scritto: ↑23 giu 2020, 18:56 Secondo me state commettendo tutti un errore madornale senza rendervene conto .
Posso sbagliare ma non di tanto....
Voi state commettendo l'errore di mescolare senza distinzione l'economia e la finanza.L'Economia si basa sul reale,sul concreto delle cose prodotte o realizzate...la finanza si basa sull'immateriale.L'economia,basandosi sul reale puo' essere controllata e regolata,la finanza no.Fin dalla notte dei tempi l'economia ha regolato la vita degli uomini,l'ha accompagnata ha convissuto e si è raffinata con l'evoluzione umana.Politica ed economia sono interconesse e dipendenti l'una dall'altra,ma sempre in un rapporto gestibile,comprensibile da tutti.
Ma poi qualche decennio fa nacque la finanza...e tutto si fece irreale.nebuloso e incomprensibile.....e come tutte le cose immateriali che possono provocare ricchezze improvvise e poverta' altrettanto improvvise,vive di vita propria.....non piu' gestibile e controllabile se non da poche menti esperte,è riuscita a sganciarsi dallo spazio e dalle comuni regole dell'economia...in altre parole la politica non puo' piu' controllarla come puo' invece fare con l'economia reale,ma la finanza puo' controllare e condizionare la politica....ed ecco la rovina dell'umanita':la finanza......che poggia la sua base su un unico pilastro...l'avidita'.
Sic transit gloria mundi.......
Ma la funzione della Finanza è sempre stata di supporto alle attività economiche, fornendo, dietro compenso, il denaro necessario per le imprese commerciali, amministrative delle Signorie e, perfino, le guerre. Che allora erano combattute dai mercenari.
È solo all'inizio del secolo scorso che i Banchieri, in maggioranza ebrei, crearono le Borse. Dove tutto veniva negoziato: titoli, risparmi, prestiti, merci. Poi cominciarono a giocare sulle previsioni, sia dei raccolti che delle produzioni industriali, sull'andamento dei prezzi e sul cambiamento del valore dei titoli.
E nacque la Finanza che si autososteneva come gioco in borsa, scoprendo che il denaro può automoltiplicarsi come nelle bische, e può diventare uno strumento di potere. Ecco la Finanza "creativa", che non ha più nessun contatto con l'Economia reale, quella solida della produzione di beni e servizi, che Mugik, vittima del suo indottrinamento, non conosce.
Mi piacerebbe sapere dove ho scritto il contrario
E' sulle cause che nn ci intendiamo
T u pensi che tutto cio sia degenerazione rimediabile
Io penso invece con marx che tutto deve diventare compiutamente merce ,essere prezzata e portata al mercato
Quindi che sia conseguenza interna alla natura del sistema di produzione capitalista
La "forma merce" dall'analisi della quale scaturiscono questi ragionamenti dopo il 1989 (caduta del muro) si è fatta assoluta ,arrivando a coinvolgere l'uomo fin dentro le viscere ,condizionandone etica ,costumi,pensiero,tutte robe che nn avendolo mai avuto ora hanno un prezzo
Tu solo per il fatto di scrivere qui ,forse nn lo sai ma stai generando profitto
porterrockwell ha scritto: ↑25 giu 2020, 10:11E cogliendo l'occasione, sempre viva in picciotti garibaldini !!!
E fin qua ci siamo.carletto3 ha scritto: ↑25 giu 2020, 11:32 Forse non riesco a spiegarmi bene....E' verissimo che anche gli Imperatori per i loro eserciti ,per costruire Palazzi e altre cose si facevano prestare denaro dalle Banche o dai Banchieri,ma tutto avveniva con spedizioni di casse piene d'oro sonante.....e lo stesso le lettere di credito,che erano esigibili in ogni momento in oro sonante.Ma tutto avveniva si traduceva in beni materiali o in lavoro .
Come è pur vero che la nascita delle Borse portava ad un inizio concettuale di finanza ,ma anche questa si basava su beni reali....cioe' finanziava attivita' che producevano beni reali....e il gioco si traduceva sulla scommessa o previsione se si sarebbero vendute piu' pentole o vasi da notte di quella azienda alla quale prestavi i tuoi soldi in Borsa.Piu' l'azienda produceva e vendeva è piu' guadagnavi in dividendi come azionista.....se vendeva meno perdevi soldi che gli avevi prestato.....era un gioco semplice e corretto.
Ma quella della Parmalat non era Finanza Creativa, era una vera truffa.carletto3 ha scritto: ↑25 giu 2020, 11:32 Poi la vera finanza scissa da quella economica,quella demoniaca e falsa ,sviluppatasi solo negli utimi decenni ha trasformato la finanza economica in finanza creativa......ed è qua che tutto si trasforma in qualcosa di putrido ,illusorio e basato sul nulla.
Nessuno di voi ricorda ,senza andare alla Lehman Brothers cosa avvenne alla Parmalat o alla Cirio?La Parmalat era diventata un colosso ,basandosi sul nulla....i soldi erano illusori,una serie infinita di scatole cinesi,che venivano vendute e ricomprate con il nulla,solo prestiti su prestiti in un giro infinito non basato sul latte venduto ma sul nulla......ma si rastrellavano denari ....di poveri illusi che pensavano di fare soldi.Il tutto creato dalla pura Finanza.
Lo stesso avviene con le Banche con i cosiddetti titoli tossici....anch'essi venduti come oro sonante ...ma in realta' oro del Diavolo.
Il tutto basandosi solo sull'Avidita'.....
In soldoni ,l'avidita' trasforma qualcosa che poteva essere una sana economia finanziaria in pura Finanza,la vera rovina dell'umanita'.
Ma lui segue correnti ideologiche ben individuate, e fa un polpettone di tutti i sistemi di arricchimento della Finanza, ignorando (o fingendo di ignorare) che la Finanza è il Demonio solo per i Comunisti, ed è invece linfa vitale in un Sistema Etico.
Sì, però, senza doverne discuttere tanto a lungo e in modo così nebuloso; perchè altrimenti, a lungo anadare, si finisce per non capirci più niente, nonostante le approfondite spiegazioni dei vari amici dialoganti.
Smetti di raccontare palle inventate di sana pianta