W gli emigranti! Non abbiamo altra scelta.

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Shamash
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Re: W gli emigranti! Non abbiamo altra scelta.

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Sayon ha scritto: 14 feb 2020, 21:19 i nostri giovani 35-45 non hanno capito anch'essi che avere un figlio non e' affatto la fine del mondo. Per millenni i bambini sono nati nei momenti piu difficili della vita di un uomo e di una donna. I figli sono un dono, MAI un problema. Basta chiederlo a chi li ha avuti. Non esiste il momento BUONO per una nascita. E' sempre buono, nella mia esperienza.
Oggi non è più così. I figli si fanno quando si possono fare, quando c'è stabilità economica e lavorativa e una famiglia alle spalle a cui potersi appoggiare. In mancanza di ciò, non si fanno. E, chi dovesse farli lo stesso, sarebbe uno scellerato! Chi li mantiene? Chi li cresce?
In altre culture (soprattutto del Terzo Mondo o agricole) se ne fanno molti perché il tasso di mortalità è molto elevato, oppure perché servono tante braccia per lavorare nei campi. Nella società occidentale non è così. Un figlio costa, costa moltissimo e se non puoi permettertelo, è assolutamente più corretto e dignitoso (per lui, il figlio) non farlo proprio.
È chiaro che tu abbia una visione di questo tipo perché vivendo negli Stati Uniti, dove c'è tutt'altra prosperità, sia certamente differente. In Italia, dove magari in una coppia lavora solo una persona, è assolutamente inconcepibile pensare alla prole.
«Siate il meglio di qualunque cosa siate» [Martin Luther King]
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Shamash ha scritto: 15 feb 2020, 12:14
Sayon ha scritto: 14 feb 2020, 21:19 i nostri giovani 35-45 non hanno capito anch'essi che avere un figlio non e' affatto la fine del mondo. Per millenni i bambini sono nati nei momenti piu difficili della vita di un uomo e di una donna. I figli sono un dono, MAI un problema. Basta chiederlo a chi li ha avuti. Non esiste il momento BUONO per una nascita. E' sempre buono, nella mia esperienza.
Oggi non è più così. I figli si fanno quando si possono fare, quando c'è stabilità economica e lavorativa e una famiglia alle spalle a cui potersi appoggiare. In mancanza di ciò, non si fanno. E, chi dovesse farli lo stesso, sarebbe uno scellerato! Chi li mantiene? Chi li cresce?
In altre culture (soprattutto del Terzo Mondo o agricole) se ne fanno molti perché il tasso di mortalità è molto elevato, oppure perché servono tante braccia per lavorare nei campi. Nella società occidentale non è così. Un figlio costa, costa moltissimo e se non puoi permettertelo, è assolutamente più corretto e dignitoso (per lui, il figlio) non farlo proprio.
È chiaro che tu abbia una visione di questo tipo perché vivendo negli Stati Uniti, dove c'è tutt'altra prosperità, sia certamente differente. In Italia, dove magari in una coppia lavora solo una persona, è assolutamente inconcepibile pensare alla prole.
NO, io ho questa visione perche' i figli li ho avuti nelle PEGGIORI condizioni possibili, e nei momenti piu' difficili della mia vita. Senza pero' subirne alcun danno, anzi direi che averli mi ha indubbiamente aiutato a fare carriera, a essere coraggioso e deciso nelle mie scelte. Danni economici? Nessuno. Danni morali nessuno: sono tutti laureati, sposati con figli che gli stanno dando soddisfazioni. Non voglio dilungarmi. Ti dico solo che avere figli e' la realizzazione dello scopo per il quale siamo in vita. Siamo nati da genitori piu coraggiosi di noi e siamo liberi di generare "esseri umani", non pupazzetti o macchinette. Abbiamo la fortuna di agire da DIO, e ce la facciamo sotto senza neppure provarci.

Per quello che diceva che sono matto a dire che i poveri hanno BISOGNO dei figli, mi riferivo soprattutto ai poveri dell' Africa o Asia. Per loro i figli sono il futuro, le braccia che lavorano, la loro pensione. Ma mi sembra che abbiate dimenticato che anche da noi, le madri della societa' contadina avevano anche 7 figli fino agli anni 40 e stavano meglio che le madri attuali che al massimo ne hanno uno e non sanno neppure educarlo. L' Italiana (con moltisime eccezioni), e' diventata una societa' frivola, viziata e priva letteralmente di palle. Sara' rimpiazzata dagli immigrati perche lo ha voluto essa stessa.
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Re: W gli emigranti! Non abbiamo altra scelta.

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Devi comprendere, Sayon, che la società che hai trovato tu in gioventù non è affatto quella di oggi.
Nulla togliere ai periodi di difficoltà (anche di chi prima ancora ha affrontato la Guerra e i momenti successivi), ma oggi ci sono altre problematiche.
Oggi manca il lavoro, per quanto tu possa essere preparato e volenteroso. Le persone (soprattutto le donne, rispetto ad un tempo) tendono a fare carriera (giustamente) anziché pensare a figli e famiglia e dunque i tempi si allungano. L'incertezza, la mancanza di prospettive e solide basi economiche fanno il resto. I figli non si fanno. Che poi sia lo scopo supremo dell'esistenza è del tutto soggettivo. Un'affermazione nobile e molto bella, ma di certo non universalmente valida. Viene prima la realizzazione personale (intesa in termini accademici e poi professionali) e molti altri aspetti.
Oggi si tende ad affermare: "prima mi realizzo, poi eventualmente penso al resto, famiglia inclusa". Questo non è egoismo, mancanza di carattere o frivolezza. È semplicemente essere realisti, senza fare gesti di cui poi pentirsi a vita...
Bisogna anche considerare la società, che nelle epoche è profondamente cambiata. Oggi il matrimonio non è più lo scopo a cui ambire per i giovani, bensì spesso un dramma a cui far fronte, fra spese e avvocati...
Ben venga che gli immigrati facciano figli, a patto che possano provvedere economicamente e possano crescerli in un contesto adeguato. Altrimenti, sarebbe un dramma, alla stessa stregua degli italiani. Chi li mantiene? Tu? Noi?...
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Shamash ha scritto: 16 feb 2020, 10:20 Devi comprendere, Sayon, che la società che hai trovato tu in gioventù non è affatto quella di oggi.
Nulla togliere ai periodi di difficoltà (anche di chi prima ancora ha affrontato la Guerra e i momenti successivi), ma oggi ci sono altre problematiche.
Oggi manca il lavoro, per quanto tu possa essere preparato e volenteroso. Le persone (soprattutto le donne, rispetto ad un tempo) tendono a fare carriera (giustamente) anziché pensare a figli e famiglia e dunque i tempi si allungano. L'incertezza, la mancanza di prospettive e solide basi economiche fanno il resto. I figli non si fanno. Che poi sia lo scopo supremo dell'esistenza è del tutto soggettivo. Un'affermazione nobile e molto bella, ma di certo non universalmente valida. Viene prima la realizzazione personale (intesa in termini accademici e poi professionali) e molti altri aspetti.
Oggi si tende ad affermare: "prima mi realizzo, poi eventualmente penso al resto, famiglia inclusa". Questo non è egoismo, mancanza di carattere o frivolezza. È semplicemente essere realisti, senza fare gesti di cui poi pentirsi a vita...
Bisogna anche considerare la società, che nelle epoche è profondamente cambiata. Oggi il matrimonio non è più lo scopo a cui ambire per i giovani, bensì spesso un dramma a cui far fronte, fra spese e avvocati...
Ben venga che gli immigrati facciano figli, a patto che possano provvedere economicamente e possano crescerli in un contesto adeguato. Altrimenti, sarebbe un dramma, alla stessa stregua degli italiani. Chi li mantiene? Tu? Noi?...
Ho ben capito ed apprezzato quello che Sayon dice sull'espansione demografica in generale. Ma non posso fare altro che condividere l'analisi attuale di Shamash sulla situazione italiana. Smiling
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Valerio ha scritto: 16 feb 2020, 11:23
Shamash ha scritto: 16 feb 2020, 10:20 Devi comprendere, Sayon, che la società che hai trovato tu in gioventù non è affatto quella di oggi.
Nulla togliere ai periodi di difficoltà (anche di chi prima ancora ha affrontato la Guerra e i momenti successivi), ma oggi ci sono altre problematiche.
Oggi manca il lavoro, per quanto tu possa essere preparato e volenteroso. Le persone (soprattutto le donne, rispetto ad un tempo) tendono a fare carriera (giustamente) anziché pensare a figli e famiglia e dunque i tempi si allungano. L'incertezza, la mancanza di prospettive e solide basi economiche fanno il resto. I figli non si fanno. Che poi sia lo scopo supremo dell'esistenza è del tutto soggettivo. Un'affermazione nobile e molto bella, ma di certo non universalmente valida. Viene prima la realizzazione personale (intesa in termini accademici e poi professionali) e molti altri aspetti.
Oggi si tende ad affermare: "prima mi realizzo, poi eventualmente penso al resto, famiglia inclusa". Questo non è egoismo, mancanza di carattere o frivolezza. È semplicemente essere realisti, senza fare gesti di cui poi pentirsi a vita...
Bisogna anche considerare la società, che nelle epoche è profondamente cambiata. Oggi il matrimonio non è più lo scopo a cui ambire per i giovani, bensì spesso un dramma a cui far fronte, fra spese e avvocati...
Ben venga che gli immigrati facciano figli, a patto che possano provvedere economicamente e possano crescerli in un contesto adeguato. Altrimenti, sarebbe un dramma, alla stessa stregua degli italiani. Chi li mantiene? Tu? Noi?...
Ho ben capito ed apprezzato quello che Sayon dice sull'espansione demografica in generale. Ma non posso fare altro che condividere l'analisi attuale di Shamash sulla situazione italiana. Smiling
Cari Shamash e Valerio, non so se siate disoccupati o in procinto di essere licenziati. Ma se non lo siete, non perdete l' occasione di fare almeno due figli. Ve lo consiglio d'amico, con affetto e consapevolezza di farvi un dono, a voi e alle vostre mogli . Dico mogli, perche avere "compagne" e' proprio uno dei problemi principali che ha l' Italia. Detto questo, la colpa non e' sola degli Italiani ma dei governi pusillanimi che hanno avuto finora. Governi che dovrebbero dedicarsi alla famiglia che almeno una volta era giustamente considerato il segreto per una vita sociale di successo. Io e' da decenni che suggerisco uno stipendio per le donne con figli che preferiscono stare a casa ad accudire i figli o almeno la cfeazione di asili d'infanzia nei posti di lavoro o una somma di almeno 500 euro al mese per la famiglia che fa figli . Lo fece Mussolini ed io, e milioni di altri, sono nato probabilmente per merito di questo.
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Re: W gli emigranti! Non abbiamo altra scelta.

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Sayon ha scritto: 16 feb 2020, 23:52 Cari Shamash e Valerio, non so se siate disoccupati o in procinto di essere licenziati. Ma se non lo siete, non perdete l' occasione di fare almeno due figli. Ve lo consiglio d'amico, con affetto e consapevolezza di farvi un dono, a voi e alle vostre mogli.
Quando hai una partita iva, il rischio "licenziamento" è costante. :grin:
Battute a parte, data la situazione attuale è assolutamente impensabile valutare la creazione di una famiglia. Si attenderanno tempi migliori, auspicando a quel punto non sia giunta un'età così avanzata da dover lasciar perdere per ragioni biologiche... :roll:
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Re: W gli emigranti! Non abbiamo altra scelta.

Messaggio da leggere da Valerio »

Sayon, mi stai diventando piddino? Non come amore politico, naturalmente, dato che quello tuo, imperituro, è sempre proteso allo stesso personaggio, quanto come metodologia di lettura della realtà attraverso un libro dei sogni che trae radici dal tuo passato, ma rimane cieco verso l'era attuale! Bye

PS. Io ho già due figli, ma non vedo facile arrivare a vedere dei nipoti. Anche perché i miei figli dovranno scegliere fra il pagare l'affitto o mantenere un neonato! Loro non hanno stipendi da politico o da dirigente d'azienda. Sono un operaio ed un insegnante precario.
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Re: W gli emigranti! Non abbiamo altra scelta.

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Sayon ha scritto: 16 feb 2020, 23:52
Valerio ha scritto: 16 feb 2020, 11:23
Shamash ha scritto: 16 feb 2020, 10:20 Devi comprendere, Sayon, che la società che hai trovato tu in gioventù non è affatto quella di oggi.
Nulla togliere ai periodi di difficoltà (anche di chi prima ancora ha affrontato la Guerra e i momenti successivi), ma oggi ci sono altre problematiche.
Oggi manca il lavoro, per quanto tu possa essere preparato e volenteroso. Le persone (soprattutto le donne, rispetto ad un tempo) tendono a fare carriera (giustamente) anziché pensare a figli e famiglia e dunque i tempi si allungano. L'incertezza, la mancanza di prospettive e solide basi economiche fanno il resto. I figli non si fanno. Che poi sia lo scopo supremo dell'esistenza è del tutto soggettivo. Un'affermazione nobile e molto bella, ma di certo non universalmente valida. Viene prima la realizzazione personale (intesa in termini accademici e poi professionali) e molti altri aspetti.
Oggi si tende ad affermare: "prima mi realizzo, poi eventualmente penso al resto, famiglia inclusa". Questo non è egoismo, mancanza di carattere o frivolezza. È semplicemente essere realisti, senza fare gesti di cui poi pentirsi a vita...
Bisogna anche considerare la società, che nelle epoche è profondamente cambiata. Oggi il matrimonio non è più lo scopo a cui ambire per i giovani, bensì spesso un dramma a cui far fronte, fra spese e avvocati...
Ben venga che gli immigrati facciano figli, a patto che possano provvedere economicamente e possano crescerli in un contesto adeguato. Altrimenti, sarebbe un dramma, alla stessa stregua degli italiani. Chi li mantiene? Tu? Noi?...
Ho ben capito ed apprezzato quello che Sayon dice sull'espansione demografica in generale. Ma non posso fare altro che condividere l'analisi attuale di Shamash sulla situazione italiana. Smiling
Cari Shamash e Valerio, non so se siate disoccupati o in procinto di essere licenziati. Ma se non lo siete, non perdete l' occasione di fare almeno due figli. Ve lo consiglio d'amico, con affetto e consapevolezza di farvi un dono, a voi e alle vostre mogli . Dico mogli, perche avere "compagne" e' proprio uno dei problemi principali che ha l' Italia. Detto questo, la colpa non e' sola degli Italiani ma dei governi pusillanimi che hanno avuto finora. Governi che dovrebbero dedicarsi alla famiglia che almeno una volta era giustamente considerato il segreto per una vita sociale di successo. Io e' da decenni che suggerisco uno stipendio per le donne con figli che preferiscono stare a casa ad accudire i figli o almeno la cfeazione di asili d'infanzia nei posti di lavoro o una somma di almeno 500 euro al mese per la famiglia che fa figli . Lo fece Mussolini ed io, e milioni di altri, sono nato probabilmente per merito di questo.
Sayonneeeee..............
ma sei proprio de coccio...eh?
E te lo dice chi convive felicemente e che sognerebbe una famiglia numerosa,con tanti figlioletti e nonni e nonne con noi a insegnere loro le cose della vita.
Dovremmo cambiar casa perche' la nostra è troppo piccola anche per tre,dovremmo assumere una baby sitter per accudire al figlio /i che potremmo fare o in alternativa che lei o io smettessimo di lavorare sempre per accudire al figlio.Non parliamo poi dei costi (anche scontati notevolmente per noi) in pannolini,latte,liofilizzati...ambaradan per cambiarlo,lavarlo ecc....
Ma sorvoliamo anche su queste cose che sono superabili con un aiuto dei nonni....
Poi va tirato su.....e oggi non è uno scherzo...palestra,piscina,doposcuola,mensa...ecc.Visite dal pediatra...ecc...
IO prendo di piu' della mia tre quarti,ma sono sempre 1540 euro al mese....con circa 700 euro di affitto al mese senza condominio e riscaldamento.
Carissimo Sayonne...se mi fai ogni mese un assegno di almeno 1000 euro a figlio ne facciamo anche due o tre.
FuckYou
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Re: W gli emigranti! Non abbiamo altra scelta.

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Shamash ha scritto: 17 feb 2020, 9:59
Sayon ha scritto: 16 feb 2020, 23:52 Cari Shamash e Valerio, non so se siate disoccupati o in procinto di essere licenziati. Ma se non lo siete, non perdete l' occasione di fare almeno due figli. Ve lo consiglio d'amico, con affetto e consapevolezza di farvi un dono, a voi e alle vostre mogli.
Quando hai una partita iva, il rischio "licenziamento" è costante. :grin:
Battute a parte, data la situazione attuale è assolutamente impensabile valutare la creazione di una famiglia. Si attenderanno tempi migliori, auspicando a quel punto non sia giunta un'età così avanzata da dover lasciar perdere per ragioni biologiche... :roll:
Come uomo, anche considerando che quello moderno ha il 40% meno spermatozoi di quello degli anni 60, ce la puoi fare. Ma per la donna e' un'altra cosa. Meglio farlo prima dei 40 perche dopo tutto si complica. Ed "adottare" bambini solo perche' si ha avuto paura di procrearli e' veramente una misura disperata. Beh, per fortuna (o sfortuna) che presto l' Italia sara' costretta a CHIAMARLI gli immigrati e a pagarli pure perche facciano figli almeno loro Intanto i nostri giovani vanno all' estero, trovano LE STESSE condizioni precarie di casa nostra, ma un ambiente meno "fifone" e faranno figli altrove. L' "America" non esiste neppure in America. E' soltanto la societa' che e' piu' coraggiosa.
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Re: W gli emigranti! Non abbiamo altra scelta.

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Sayon ha scritto: 17 feb 2020, 19:13 un ambiente meno "fifone"
Verissimo, hai ragione!
Guadagnando il doppio (se non il triplo) e versando la metà delle tasse rispetto all'Italia passa la "fifa". Eccome se passa... :grin:
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Shamash ha scritto: 17 feb 2020, 21:18
Sayon ha scritto: 17 feb 2020, 19:13 un ambiente meno "fifone"
Verissimo, hai ragione!
Guadagnando il doppio (se non il triplo) e versando la metà delle tasse rispetto all'Italia passa la "fifa". Eccome se passa... :grin:
I figli alla fine se ne fregano se siete poveri o ricchi. Loro vi ameranno lo stesso. Siete voi che li avete fatti nascere e, con poche eccezioni, ogni persona e' felice di avere una "vita" . No sono sempre piu convinto che e' mancanza di coraggio. Certo era meglio prima perche' si usavano meno le pillole e i preservativi I figli nascevano fra il terrore dei padri ma poi alla fine non succedeva proprio niente. La vita continuava con il padre piu motivato e la famiglia piu unita. l'immagine della felicita' per me consiste, sia in Italia che dappertutto, in una coppia assieme ai loro figli. Difficile vederli tristi, quasi sempre sorridono. La tristezza e la paura ce l' hanno solo quelli che pensano che i figli siano una rovina.
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Re: W gli emigranti! Non abbiamo altra scelta.

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Sayon ha scritto: 18 feb 2020, 20:42
Shamash ha scritto: 17 feb 2020, 21:18
Sayon ha scritto: 17 feb 2020, 19:13 un ambiente meno "fifone"
Verissimo, hai ragione!
Guadagnando il doppio (se non il triplo) e versando la metà delle tasse rispetto all'Italia passa la "fifa". Eccome se passa... :grin:
I figli alla fine se ne fregano se siete poveri o ricchi. Loro vi ameranno lo stesso. Siete voi che li avete fatti nascere e, con poche eccezioni, ogni persona e' felice di avere una "vita" . No sono sempre piu convinto che e' mancanza di coraggio. Certo era meglio prima perche' si usavano meno le pillole e i preservativi I figli nascevano fra il terrore dei padri ma poi alla fine non succedeva proprio niente. La vita continuava con il padre piu motivato e la famiglia piu unita. l'immagine della felicita' per me consiste, sia in Italia che dappertutto, in una coppia assieme ai loro figli. Difficile vederli tristi, quasi sempre sorridono. La tristezza e la paura ce l' hanno solo quelli che pensano che i figli siano una rovina.
Un altro bacione affettuoso....SMUACK!!!!!
PS:non leggi,non cerchi di capire cio' che ti scrivono gli altri....parti con la tua idea e giusta o sbagliata pretendi ragione.
Bye LoveHeart
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carletto3 ha scritto: 18 feb 2020, 20:50
Sayon ha scritto: 18 feb 2020, 20:42
Shamash ha scritto: 17 feb 2020, 21:18
Sayon ha scritto: 17 feb 2020, 19:13 un ambiente meno "fifone"
Verissimo, hai ragione!
Guadagnando il doppio (se non il triplo) e versando la metà delle tasse rispetto all'Italia passa la "fifa". Eccome se passa... :grin:
I figli alla fine se ne fregano se siete poveri o ricchi. Loro vi ameranno lo stesso. Siete voi che li avete fatti nascere e, con poche eccezioni, ogni persona e' felice di avere una "vita" . No sono sempre piu convinto che e' mancanza di coraggio. Certo era meglio prima perche' si usavano meno le pillole e i preservativi I figli nascevano fra il terrore dei padri ma poi alla fine non succedeva proprio niente. La vita continuava con il padre piu motivato e la famiglia piu unita. l'immagine della felicita' per me consiste, sia in Italia che dappertutto, in una coppia assieme ai loro figli. Difficile vederli tristi, quasi sempre sorridono. La tristezza e la paura ce l' hanno solo quelli che pensano che i figli siano una rovina.
Un altro bacione affettuoso....SMUACK!!!!!
PS:non leggi,non cerchi di capire cio' che ti scrivono gli altri....parti con la tua idea e giusta o sbagliata pretendi ragione.
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Carletto io ho gia' spiegato che io stesso ho incontrato situazioni impossibili quando ho avuto i miei figli. Sono andato nel "bush" australiano (Northern Territory)a fare l' esploratore (!) con una figlia di due anni e un bambino di 2 mesi e l' alloggio era un caravan. Tutti, anche gli Australiani dicevano che ero pazzo. Dopo un mese m dettero una delle 4 case in legno appena costruite. Piu tard iho lasciato poi Melbourne con una posizione di "capo" perche mi ritenevo troppo giovane (31 anni) per aver gia fraggiunto il top della mia carriera e feci la pazzia (questa si) di tornare in Italia con mia moglie che aspettava il terzo figlio ed era al 7mo mese. Quindi senza lavoro cercandlo a Luglio (!) in Italia, Come fini? Con tenacia e forte volonta', trovai un lavoro (meglio pagato) con un'impresa italiana che faceva gallerie in Nuova Zelanda e poi metro a Caracas (Venezuela. I "bambini' impararono lingue che gli sono preziose oggi che lavorano. Finito? Macche' ci saranno momenti assolutamente peggiori in futuro, con un figlio importato ed un altronato nel peggiore momento possibile. Situazioni impossibili per chiunque. Ma non per me. Venne fuori l' Arabia Saudita e molti soldi. E con tanti figli alcuni gia' all' Universita trovai (sempre con grandi difficolta') un lavoro assolutamente magnifico a Manila (Filippine) e ancora migliore dopo a Washington (USA). Tutto questo lo dico per darvi coraggio. Se ci sono riuscito io, ci riuscirete anche voi, Shamash e' una persona molto giudiziosa e fara' carriera di sicuro. Ma deve avere coraggio. Buttare la borsa al di la del muro, e andarla a prendere e scoprire con sorpresa che dopotutto era stat un'ottima idea. Beer
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Re: W gli emigranti! Non abbiamo altra scelta.

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Sayon ha scritto: 19 feb 2020, 2:15
carletto3 ha scritto: 18 feb 2020, 20:50
Sayon ha scritto: 18 feb 2020, 20:42
Shamash ha scritto: 17 feb 2020, 21:18
Verissimo, hai ragione!
Guadagnando il doppio (se non il triplo) e versando la metà delle tasse rispetto all'Italia passa la "fifa". Eccome se passa... :grin:
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PS:non leggi,non cerchi di capire cio' che ti scrivono gli altri....parti con la tua idea e giusta o sbagliata pretendi ragione.
Bye LoveHeart
Carletto io ho gia' spiegato che io stesso ho incontrato situazioni impossibili quando ho avuto i miei figli. Sono andato nel "bush" australiano (Northern Territory)a fare l' esploratore (!) con una figlia di due anni e un bambino di 2 mesi e l' alloggio era un caravan. Tutti, anche gli Australiani dicevano che ero pazzo. Dopo un mese m dettero una delle 4 case in legno appena costruite. Piu tard iho lasciato poi Melbourne con una posizione di "capo" perche mi ritenevo troppo giovane (31 anni) per aver gia fraggiunto il top della mia carriera e feci la pazzia (questa si) di tornare in Italia con mia moglie che aspettava il terzo figlio ed era al 7mo mese. Quindi senza lavoro cercandlo a Luglio (!) in Italia, Come fini? Con tenacia e forte volonta', trovai un lavoro (meglio pagato) con un'impresa italiana che faceva gallerie in Nuova Zelanda e poi metro a Caracas (Venezuela. I "bambini' impararono lingue che gli sono preziose oggi che lavorano. Finito? Macche' ci saranno momenti assolutamente peggiori in futuro, con un figlio importato ed un altronato nel peggiore momento possibile. Situazioni impossibili per chiunque. Ma non per me. Venne fuori l' Arabia Saudita e molti soldi. E con tanti figli alcuni gia' all' Universita trovai (sempre con grandi difficolta') un lavoro assolutamente magnifico a Manila (Filippine) e ancora migliore dopo a Washington (USA). Tutto questo lo dico per darvi coraggio. Se ci sono riuscito io, ci riuscirete anche voi, Shamash e' una persona molto giudiziosa e fara' carriera di sicuro. Ma deve avere coraggio. Buttare la borsa al di la del muro, e andarla a prendere e scoprire con sorpresa che dopotutto era stat un'ottima idea. Beer
Bellissimo....una vita avventurosa e piena di soddisfazioni e di coraggio....dimentichi pero' un particolare da cui iniziare:
correva l'anno.....?
Un altro bacione.....smuack!
Bye
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
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Shamash
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Re: W gli emigranti! Non abbiamo altra scelta.

Messaggio da leggere da Shamash »

Ti ringrazio per la considerazione, Sayon, così come il tuo percorso è stato davvero esemplare e ammirevole.
Ti posso assicurare che ciò che manca oggi non è affatto il coraggio, bensì l'assenza di certezze, che sono alla base di qualunque decisione "seria" della vita. In assenza di elementi certi (situazione economica, sociale e prospettive future) creare una famiglia equivarrebbe a fare il passo più lungo della gamba. E chi ne soffrirebbero sarebbero ovviamente i figli.
Quasi tutti i miei amici sono nella medesima situazione. È una generazione che soffre una situazione che non augurerei a nessuno, fra precariato, assenza di prospettive nell'immediato futuro, rapporti interpresonali effimeri e un tessuto sociale che non garantisce un ambiente adatto.
«Siate il meglio di qualunque cosa siate» [Martin Luther King]
«Dove regna la saggezza, non vi è alcun conflitto tra pensiero e sentimento» [Carl Gustav Jung]
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