Perché il PD deve perdere. Questione di democrazia...

[sabinosarno1]

Il che non è lo slogan d' occasione elettorale; stavolta trattasi di necessità urgente, vitale, non essendo l' Emilia Romagna libera, non essendolo da più di SETTANTA anni!
Non è in discussione, non in dubbio, la capacità di governo di Bonaccini, del PD, ma la struttura socio-politica della regione.
Si è instaurato, e poi consolidato nel tempo, un patto sociale tra quel partito e il Popolo. Il Primo garantisce un benessere il più possibile rispondente alle necessità del Secondo, e questi assicura fedeltà di appartenenza al Primo, ne segue le regole di comportamento da quegli decise, senza mai consentendosi altro pensiero politico che quello dettato, null' altro pensiero che quello indicatogli, pena la perdita di ogni diritto, ogni!
In più breve,l' Emilia Romagna è le gabbia dorata nella quale si sono rinchiusi, per SETTANTA anni, i cittadini della regione, cittadini benestanti che, asfissiati ormai, non ne possono più, sentono di dover cambiare, "rischiare" di essere liberi!

[porterrockwell]

Il che non è lo slogan d' occasione elettorale; stavolta trattasi di necessità urgente, vitale, non essendo l' Emilia Romagna libera, non essendolo da più di SETTANTA anni!
Non è in discussione, non in dubbio, la capacità di governo di Bonaccini, del PD, ma la struttura socio-politica della regione.
Si è instaurato, e poi consolidato nel tempo, un patto sociale tra quel partito e il Popolo. Il Primo garantisce un benessere il più possibile rispondente alle necessità del Secondo, e questi assicura fedeltà di appartenenza al Primo, ne segue le regole di comportamento da quegli decise, senza mai consentendosi altro pensiero politico che quello dettato, null' altro pensiero che quello indicatogli, pena la perdita di ogni diritto, ogni!
In più breve,l' Emilia Romagna è le gabbia dorata nella quale si sono rinchiusi, per SETTANTA anni, i cittadini della regione, cittadini benestanti che, asfissiati ormai, non ne possono più, sentono di dover cambiare, "rischiare" di essere liberi!

Condivido in pieno quello che scrivi.

[sabinosarno1]

Il che non è lo slogan d' occasione elettorale; stavolta trattasi di necessità urgente, vitale, non essendo l' Emilia Romagna libera, non essendolo da più di SETTANTA anni!
Non è in discussione, non in dubbio, la capacità di governo di Bonaccini, del PD, ma la struttura socio-politica della regione.
Si è instaurato, e poi consolidato nel tempo, un patto sociale tra quel partito e il Popolo. Il Primo garantisce un benessere il più possibile rispondente alle necessità del Secondo, e questi assicura fedeltà di appartenenza al Primo, ne segue le regole di comportamento da quegli decise, senza mai consentendosi altro pensiero politico che quello dettato, null' altro pensiero che quello indicatogli, pena la perdita di ogni diritto, ogni!
In più breve,l' Emilia Romagna è le gabbia dorata nella quale si sono rinchiusi, per SETTANTA anni, i cittadini della regione, cittadini benestanti che, asfissiati ormai, non ne possono più, sentono di dover cambiare, "rischiare" di essere liberi!

Condivido in pieno quello che scrivi.

...e io ne sono contento!

[Sayon]

Il che non è lo slogan d' occasione elettorale; stavolta trattasi di necessità urgente, vitale, non essendo l' Emilia Romagna libera, non essendolo da più di SETTANTA anni!
Non è in discussione, non in dubbio, la capacità di governo di Bonaccini, del PD, ma la struttura socio-politica della regione.
Si è instaurato, e poi consolidato nel tempo, un patto sociale tra quel partito e il Popolo. Il Primo garantisce un benessere il più possibile rispondente alle necessità del Secondo, e questi assicura fedeltà di appartenenza al Primo, ne segue le regole di comportamento da quegli decise, senza mai consentendosi altro pensiero politico che quello dettato, null' altro pensiero che quello indicatogli, pena la perdita di ogni diritto, ogni!
In più breve,l' Emilia Romagna è le gabbia dorata nella quale si sono rinchiusi, per SETTANTA anni, i cittadini della regione, cittadini benestanti che, asfissiati ormai, non ne possono più, sentono di dover cambiare, "rischiare" di essere liberi!

D'accordo sulla liberazione di ogni regione italiana, ma soprattutto del governo. Sull' Emilia pero ci andrei piano. Ricordo che la Regione era un esempio italiano di sviluppo a livello piccolo-aziendale che veniva imitato nel mondo grazie al successo delle sue cooperative. Dipendera' molto dall' esperienza della candidata della Lega (che io non conosco). Cosa offrira' come cambio al "vecchio" sistema che li ha portati al benessere economico? L' Emilia e la Romagna sono regioni fiere di se stesse e che vogliono distinguersi da altre regioni, anch'esse di successo, come Veneto e Lombardia. La mentalita' e la struttura della Regione sono del tutto diverse. Stiamo a vedere.

[serge]

Per quanto è dato sapere,se per tantissimi anni il PD (nella varie forme) è stato al potere in quella regione è perché in DEMOCRAZIA governa chi prende i voti dagli elettori. Di conseguenza,non ci sarebbe niente di strano se ora costoro dovessero cambiare idea. Amici cari,in DEMOCRAZIA funziona così....,

[Vento]

Il che non è lo slogan d' occasione elettorale; stavolta trattasi di necessità urgente, vitale, non essendo l' Emilia Romagna libera, non essendolo da più di SETTANTA anni!
Non è in discussione, non in dubbio, la capacità di governo di Bonaccini, del PD, ma la struttura socio-politica della regione.
Si è instaurato, e poi consolidato nel tempo, un patto sociale tra quel partito e il Popolo. Il Primo garantisce un benessere il più possibile rispondente alle necessità del Secondo, e questi assicura fedeltà di appartenenza al Primo, ne segue le regole di comportamento da quegli decise, senza mai consentendosi altro pensiero politico che quello dettato, null' altro pensiero che quello indicatogli, pena la perdita di ogni diritto, ogni!
In più breve,l' Emilia Romagna è le gabbia dorata nella quale si sono rinchiusi, per SETTANTA anni, i cittadini della regione, cittadini benestanti che, asfissiati ormai, non ne possono più, sentono di dover cambiare, "rischiare" di essere liberi!

Ohhh, questa è l'essenza, l'importanza della vicenda, il ripristino della democrazia. In Emilia regna una oligarchia, non la democrazia, visto che primo requisito di questa è l'alternanza al potere, come l'altra sera ricordava anche Sabino Cassese al Formigli, che naturalmente non ha sentito. Le regioni rosse sono società nella società, come anche per altri versi quelle del sud. Se si vuole ripristinare lo Stato, questa è la strada.