Democrazia malridotta in Italia
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Democrazia malridotta in Italia
https://www.ariannaeditrice.it/articoli ... -a-rischio
Ma cosa accade oggi in Italia?
Non c' è solo il costante e massiccio attacco mediatico al centrodestra, la demonizzazione dei suoi leader con fiumi di rancore e parole ostili. «Cancellare Salvini» è qualcosa di più del titolo infelice e sgradevole Repubblica. Sembra l' intenzione dei partiti al potere e significa - di fatto - legare le mani all' opposizione, cosa che peraltro è accaduta anche a livello parlamentare con il mancato esame della legge di bilancio alla Camera (e ha rischiato di accadere con il Mes). È una situazione che dovrebbe preoccupare tutti.
Consideriamo il «caso Gregoretti»: i partiti di governo hanno espresso l' intenzione di mandare a processo Salvini, con l' accusa di «sequestro di persona», per aver ritardato - come ministro dell' Interno - lo sbarco di un gruppo di migranti dalla nave Gregoretti, in attesa della definizione della destinazione. Salvini dice: «Mi mandano a processo per aver difeso i confini» (rischia una condanna a 15 anni e rischia pure di non poter più partecipare alla vita politica attiva).
"Poco di giuridico" - A proposito dell' autorizzazione a procedere la costituzionalista Ginevra Cerrina Feroni ha osservato che «sembra esserci poco di giuridico in tutta l' intera vicenda, come ha argomentato Carlo Nordio».
Obiettivamente quella di Pd e M5S appare come una decisione politica che mira solo a «cancellare Salvini», perché quella che dovrebbe essere giudicata in tribunale è stata una scelta politica del governo gialloverde e avrebbe dovuto essere contestata allora, se non fosse stata condivisa dal M5S e dal premier Conte, il quale - per dettato costituzionale (art. 95) - «dirige la politica generale del governo e ne è responsabile.
Mantiene l' unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l' attività dei ministri». Se la decisione dell' allora ministro Salvini fosse stata illegale o non condivisa, il premier Conte l' avrebbe dovuta contestare e impedire quando venne presa, perché anche lui ne portava la responsabilità.
Ma soprattutto è la sostanza a sconcertare: in quale Paese i partiti di governo decidono di far processare il leader dell' opposizione per le sue scelte politiche che hanno avuto il voto e il mandato degli italiani? E se poi il leader dell' opposizione - per le sue idee e le sue scelte, votate dagli elettori - fosse davvero condannato alla galera o comunque subisse la privazione dei diritti politici, venendo espulso dal Parlamento? È esagerato paragonare questa situazione alla Turchia di Erdogan?
Il clima pesante si ripercuote anche nelle istituzioni. La Corte Costituzionale ha deciso di bocciare come «inammissibile» il referendum elettorale, per l' abolizione totale del proporzionale, chiesto - secondo Costituzione - da otto Consigli regionali (di centrodestra).
L' ideatore del referendum, il leghista Calderoli, ha commentato: «Ieri il quotidiano la Repubblica scriveva "Cancellare Salvini" e oggi con la decisione negativa della Consulta sul referendum sulla legge elettorale possiamo scrivere "cancelliamo il popolo"».
Cancellare il popolo - Il vicepresidente del Senato sostiene che «la decisione inaspettata della Corte Costituzionale pone fine alla possibilità che possano essere presentati futuri referendum abrogativi in materia elettorale e quindi, di fatto, pone la materia elettorale tra quelle che non possono essere sottoposte a referendum» (diversamente da quanto scrive la Costituzione).
Più duramente Salvini ha commentato: «È una vergogna, è il vecchio sistema che si difende: Pd e 5Stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo».
Dunque il popolo non può decidere nemmeno sulla legge elettorale. La sinistra al governo infatti vuole cambiare lei la legge elettorale proprio per «cancellare Salvini» scongiurando o mutilando la vittoria del centrodestra col ritorno al proporzionale.
I fiancheggiatori - È in questo clima, con questa ossessione di «cancellare Salvini», che dal cuore benestante e di sinistra della Bologna prodiana, è emerso un gruppo - come dice Ferrara - di «fiancheggiamento dell' establishment» rosso: le sardine. Che combattono contro Salvini e contro l' opposizione, nella campagna elettorale in Emilia Romagna, fino al puerile tentativo di prenotare prima della Lega la piazza di Bibbiano per «scongiurare» il comizio di chiusura di Salvini in quel luogo. Vanno in piazza con lo scopo (comico) di supportare il Potere, contro l' opposizione, e con la surreale pretesa di decidere loro (le sardine) in quali modi e con quali argomenti Salvini deve far campagna elettorale. Anche questo è un fenomeno che non si è mai visto in nessun sistema democratico.
Ma perché la sinistra non ritrova l' orgoglio di presentarsi davanti agli elettori per competere lealmente col centrodestra? Perché ha così paura degli italiani e addirittura si nasconde dietro ad anonimi e intolleranti pesciolini? Possibile che Zingaretti e compagni non abbiano idee per l' Italia che ritengano degne di essere sostenute? Possibile che i leader del Pd non abbiano più neanche il coraggio di presentarsi col loro simbolo e le loro facce nelle piazze per la campagna elettorale dell' Emilia Romagna?
In effetti quello che sta accadendo - e non è raccontato dai media - è qualcosa di impressionante da cui la leadership del Pd sembra paralizzata. Non si tratta solo della vittoria del centrodestra alle europee o del trionfo impressionante in Umbria, l' ex regione rossa dove la sinistra è stata stracciata. Il fatto è che anche in Emilia Romagna - come è accaduto in Umbria - Salvini, da settimane, si presenta con la sua faccia paese per paese, anche quelli più sperduti sull' Appennino e dovunque, proprio dovunque, c' è una folla di persone che lo ascolta e lo applaude. Un fenomeno simile non si è mai visto.
Nessun leader politico nella storia repubblicana ha mai avuto un tale riscontro popolare, oltretutto in due regioni (Umbria ed Emilia Romagna) che avrebbero dovuto essere di sinistra. Quello che sta avvenendo quotidianamente - e che Salvini documenta sui social - non trova riscontro sui media, ma ha letteralmente annichilito la leadership del Pd. La quale ha scelto di difendersi dagli italiani barricandosi nel Palazzo.
Zingaretti ha anche annunciato di voler cambiare il nome del suo partito: in effetti l' aggettivo «democratico» è diventato surreale.
Ma cosa accade oggi in Italia?
Non c' è solo il costante e massiccio attacco mediatico al centrodestra, la demonizzazione dei suoi leader con fiumi di rancore e parole ostili. «Cancellare Salvini» è qualcosa di più del titolo infelice e sgradevole Repubblica. Sembra l' intenzione dei partiti al potere e significa - di fatto - legare le mani all' opposizione, cosa che peraltro è accaduta anche a livello parlamentare con il mancato esame della legge di bilancio alla Camera (e ha rischiato di accadere con il Mes). È una situazione che dovrebbe preoccupare tutti.
Consideriamo il «caso Gregoretti»: i partiti di governo hanno espresso l' intenzione di mandare a processo Salvini, con l' accusa di «sequestro di persona», per aver ritardato - come ministro dell' Interno - lo sbarco di un gruppo di migranti dalla nave Gregoretti, in attesa della definizione della destinazione. Salvini dice: «Mi mandano a processo per aver difeso i confini» (rischia una condanna a 15 anni e rischia pure di non poter più partecipare alla vita politica attiva).
"Poco di giuridico" - A proposito dell' autorizzazione a procedere la costituzionalista Ginevra Cerrina Feroni ha osservato che «sembra esserci poco di giuridico in tutta l' intera vicenda, come ha argomentato Carlo Nordio».
Obiettivamente quella di Pd e M5S appare come una decisione politica che mira solo a «cancellare Salvini», perché quella che dovrebbe essere giudicata in tribunale è stata una scelta politica del governo gialloverde e avrebbe dovuto essere contestata allora, se non fosse stata condivisa dal M5S e dal premier Conte, il quale - per dettato costituzionale (art. 95) - «dirige la politica generale del governo e ne è responsabile.
Mantiene l' unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l' attività dei ministri». Se la decisione dell' allora ministro Salvini fosse stata illegale o non condivisa, il premier Conte l' avrebbe dovuta contestare e impedire quando venne presa, perché anche lui ne portava la responsabilità.
Ma soprattutto è la sostanza a sconcertare: in quale Paese i partiti di governo decidono di far processare il leader dell' opposizione per le sue scelte politiche che hanno avuto il voto e il mandato degli italiani? E se poi il leader dell' opposizione - per le sue idee e le sue scelte, votate dagli elettori - fosse davvero condannato alla galera o comunque subisse la privazione dei diritti politici, venendo espulso dal Parlamento? È esagerato paragonare questa situazione alla Turchia di Erdogan?
Il clima pesante si ripercuote anche nelle istituzioni. La Corte Costituzionale ha deciso di bocciare come «inammissibile» il referendum elettorale, per l' abolizione totale del proporzionale, chiesto - secondo Costituzione - da otto Consigli regionali (di centrodestra).
L' ideatore del referendum, il leghista Calderoli, ha commentato: «Ieri il quotidiano la Repubblica scriveva "Cancellare Salvini" e oggi con la decisione negativa della Consulta sul referendum sulla legge elettorale possiamo scrivere "cancelliamo il popolo"».
Cancellare il popolo - Il vicepresidente del Senato sostiene che «la decisione inaspettata della Corte Costituzionale pone fine alla possibilità che possano essere presentati futuri referendum abrogativi in materia elettorale e quindi, di fatto, pone la materia elettorale tra quelle che non possono essere sottoposte a referendum» (diversamente da quanto scrive la Costituzione).
Più duramente Salvini ha commentato: «È una vergogna, è il vecchio sistema che si difende: Pd e 5Stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo».
Dunque il popolo non può decidere nemmeno sulla legge elettorale. La sinistra al governo infatti vuole cambiare lei la legge elettorale proprio per «cancellare Salvini» scongiurando o mutilando la vittoria del centrodestra col ritorno al proporzionale.
I fiancheggiatori - È in questo clima, con questa ossessione di «cancellare Salvini», che dal cuore benestante e di sinistra della Bologna prodiana, è emerso un gruppo - come dice Ferrara - di «fiancheggiamento dell' establishment» rosso: le sardine. Che combattono contro Salvini e contro l' opposizione, nella campagna elettorale in Emilia Romagna, fino al puerile tentativo di prenotare prima della Lega la piazza di Bibbiano per «scongiurare» il comizio di chiusura di Salvini in quel luogo. Vanno in piazza con lo scopo (comico) di supportare il Potere, contro l' opposizione, e con la surreale pretesa di decidere loro (le sardine) in quali modi e con quali argomenti Salvini deve far campagna elettorale. Anche questo è un fenomeno che non si è mai visto in nessun sistema democratico.
Ma perché la sinistra non ritrova l' orgoglio di presentarsi davanti agli elettori per competere lealmente col centrodestra? Perché ha così paura degli italiani e addirittura si nasconde dietro ad anonimi e intolleranti pesciolini? Possibile che Zingaretti e compagni non abbiano idee per l' Italia che ritengano degne di essere sostenute? Possibile che i leader del Pd non abbiano più neanche il coraggio di presentarsi col loro simbolo e le loro facce nelle piazze per la campagna elettorale dell' Emilia Romagna?
In effetti quello che sta accadendo - e non è raccontato dai media - è qualcosa di impressionante da cui la leadership del Pd sembra paralizzata. Non si tratta solo della vittoria del centrodestra alle europee o del trionfo impressionante in Umbria, l' ex regione rossa dove la sinistra è stata stracciata. Il fatto è che anche in Emilia Romagna - come è accaduto in Umbria - Salvini, da settimane, si presenta con la sua faccia paese per paese, anche quelli più sperduti sull' Appennino e dovunque, proprio dovunque, c' è una folla di persone che lo ascolta e lo applaude. Un fenomeno simile non si è mai visto.
Nessun leader politico nella storia repubblicana ha mai avuto un tale riscontro popolare, oltretutto in due regioni (Umbria ed Emilia Romagna) che avrebbero dovuto essere di sinistra. Quello che sta avvenendo quotidianamente - e che Salvini documenta sui social - non trova riscontro sui media, ma ha letteralmente annichilito la leadership del Pd. La quale ha scelto di difendersi dagli italiani barricandosi nel Palazzo.
Zingaretti ha anche annunciato di voler cambiare il nome del suo partito: in effetti l' aggettivo «democratico» è diventato surreale.
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Re: Democrazia malridotta in Italia
La sinistra comunista rivoluzionaria, ha sempre lottato contro la democrazia, quando era possibile. Per un pò è stata tenuta in quarantena dalla conventio ad excludendum, durante la quale ha operato gramsciamente infiltrando le istituzioni. Oggi che non usano più comunismo e rivoluzione, si fingono dei parvenu della cultura liberale, ma non essendo la democrazia nel loro dna, la subiscono, o meglio la raggirano e neutralizzano, avendo imparato a disattivarla con i loro infiltrati nelle istituzioni.
Per questo la loro possibile sconfitta in Emilia viene sentita non come un normale evento democratico, ma come la fine del mondo e non mi stupirei se, nel caso avvenisse, ci fossero anche reazioni violente. Tra i loro infiltrati ci sono anche le brigate rosse, sempre pronte all'azione, come avvenuto di recente contro il tentativo Fornero di abolire il mitico art. 18.
L'altro giorno alla trasmissione del pasdaran Formigli, alla sua domanda sul perché gli italiani preferiscano Salvini alla sinistra, Sabino Cassese, ospite super partes in forza alla sinistra, ha riposto pacatamente con argomenti che piacciono alla sinistra, aggiungendo poi, in un sussurro, che a destra c'è chi pensa che democrazia voglia dire anche alternanza. Ma va? Naturalmente nessuno ha sentito.
Quindi anche tra i benpensanti della sinistra ci si rende conto dell'anomalia di questa forza politica che rifiuta ostinatamente la democrazia, ma lo si considera un peccato veniale, un difetto dei nuovi arrivati che non hanno ancora imparato l'abc della politica.
Per questo la loro possibile sconfitta in Emilia viene sentita non come un normale evento democratico, ma come la fine del mondo e non mi stupirei se, nel caso avvenisse, ci fossero anche reazioni violente. Tra i loro infiltrati ci sono anche le brigate rosse, sempre pronte all'azione, come avvenuto di recente contro il tentativo Fornero di abolire il mitico art. 18.
L'altro giorno alla trasmissione del pasdaran Formigli, alla sua domanda sul perché gli italiani preferiscano Salvini alla sinistra, Sabino Cassese, ospite super partes in forza alla sinistra, ha riposto pacatamente con argomenti che piacciono alla sinistra, aggiungendo poi, in un sussurro, che a destra c'è chi pensa che democrazia voglia dire anche alternanza. Ma va? Naturalmente nessuno ha sentito.
Quindi anche tra i benpensanti della sinistra ci si rende conto dell'anomalia di questa forza politica che rifiuta ostinatamente la democrazia, ma lo si considera un peccato veniale, un difetto dei nuovi arrivati che non hanno ancora imparato l'abc della politica.
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Re: Democrazia malridotta in Italia
Che la sinistra fosse cosi lo sappiamo da sempre. Ma se adesso e' arrivata, con gruppi non piu di sinistra ma indipendenti come le Sardine, ad agire cosi., sarebbe utile chidersi: COME SI E" ARRIVATI A QUESTO? E' successo perche mezza Italia si e' incattivita' o perche' mezza Itaalia e' stata provocata? Sta succedendo per una questione di invidia politica, o perche' il leader di destra sta esagerando in mosse irritanti e sbagliate? Salvini una ne fa e una ne pensa, come un ragazzino scapestrato. Ieri ad esempio si e' messo a citofonare un Tunisino. Mossa molto brikllante per un ragazzetto delle scuole medie. L' ennesima c..zata se fatta da un presunto Statista ex ministro degli Interni.porterrockwell ha scritto: ↑22 gen 2020, 14:02 https://www.ariannaeditrice.it/articoli ... -a-rischio
Ma cosa accade oggi in Italia?
Non c' è solo il costante e massiccio attacco mediatico al centrodestra, la demonizzazione dei suoi leader con fiumi di rancore e parole ostili. «Cancellare Salvini» è qualcosa di più del titolo infelice e sgradevole Repubblica. Sembra l' intenzione dei partiti al potere e significa - di fatto - legare le mani all' opposizione, cosa che peraltro è accaduta anche a livello parlamentare con il mancato esame della legge di bilancio alla Camera (e ha rischiato di accadere con il Mes). È una situazione che dovrebbe preoccupare tutti.
Consideriamo il «caso Gregoretti»: i partiti di governo hanno espresso l' intenzione di mandare a processo Salvini, con l' accusa di «sequestro di persona», per aver ritardato - come ministro dell' Interno - lo sbarco di un gruppo di migranti dalla nave Gregoretti, in attesa della definizione della destinazione. Salvini dice: «Mi mandano a processo per aver difeso i confini» (rischia una condanna a 15 anni e rischia pure di non poter più partecipare alla vita politica attiva).
"Poco di giuridico" - A proposito dell' autorizzazione a procedere la costituzionalista Ginevra Cerrina Feroni ha osservato che «sembra esserci poco di giuridico in tutta l' intera vicenda, come ha argomentato Carlo Nordio».
Obiettivamente quella di Pd e M5S appare come una decisione politica che mira solo a «cancellare Salvini», perché quella che dovrebbe essere giudicata in tribunale è stata una scelta politica del governo gialloverde e avrebbe dovuto essere contestata allora, se non fosse stata condivisa dal M5S e dal premier Conte, il quale - per dettato costituzionale (art. 95) - «dirige la politica generale del governo e ne è responsabile.
Mantiene l' unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l' attività dei ministri». Se la decisione dell' allora ministro Salvini fosse stata illegale o non condivisa, il premier Conte l' avrebbe dovuta contestare e impedire quando venne presa, perché anche lui ne portava la responsabilità.
Ma soprattutto è la sostanza a sconcertare: in quale Paese i partiti di governo decidono di far processare il leader dell' opposizione per le sue scelte politiche che hanno avuto il voto e il mandato degli italiani? E se poi il leader dell' opposizione - per le sue idee e le sue scelte, votate dagli elettori - fosse davvero condannato alla galera o comunque subisse la privazione dei diritti politici, venendo espulso dal Parlamento? È esagerato paragonare questa situazione alla Turchia di Erdogan?
Il clima pesante si ripercuote anche nelle istituzioni. La Corte Costituzionale ha deciso di bocciare come «inammissibile» il referendum elettorale, per l' abolizione totale del proporzionale, chiesto - secondo Costituzione - da otto Consigli regionali (di centrodestra).
L' ideatore del referendum, il leghista Calderoli, ha commentato: «Ieri il quotidiano la Repubblica scriveva "Cancellare Salvini" e oggi con la decisione negativa della Consulta sul referendum sulla legge elettorale possiamo scrivere "cancelliamo il popolo"».
Cancellare il popolo - Il vicepresidente del Senato sostiene che «la decisione inaspettata della Corte Costituzionale pone fine alla possibilità che possano essere presentati futuri referendum abrogativi in materia elettorale e quindi, di fatto, pone la materia elettorale tra quelle che non possono essere sottoposte a referendum» (diversamente da quanto scrive la Costituzione).
Più duramente Salvini ha commentato: «È una vergogna, è il vecchio sistema che si difende: Pd e 5Stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo».
Dunque il popolo non può decidere nemmeno sulla legge elettorale. La sinistra al governo infatti vuole cambiare lei la legge elettorale proprio per «cancellare Salvini» scongiurando o mutilando la vittoria del centrodestra col ritorno al proporzionale.
I fiancheggiatori - È in questo clima, con questa ossessione di «cancellare Salvini», che dal cuore benestante e di sinistra della Bologna prodiana, è emerso un gruppo - come dice Ferrara - di «fiancheggiamento dell' establishment» rosso: le sardine. Che combattono contro Salvini e contro l' opposizione, nella campagna elettorale in Emilia Romagna, fino al puerile tentativo di prenotare prima della Lega la piazza di Bibbiano per «scongiurare» il comizio di chiusura di Salvini in quel luogo. Vanno in piazza con lo scopo (comico) di supportare il Potere, contro l' opposizione, e con la surreale pretesa di decidere loro (le sardine) in quali modi e con quali argomenti Salvini deve far campagna elettorale. Anche questo è un fenomeno che non si è mai visto in nessun sistema democratico.
Ma perché la sinistra non ritrova l' orgoglio di presentarsi davanti agli elettori per competere lealmente col centrodestra? Perché ha così paura degli italiani e addirittura si nasconde dietro ad anonimi e intolleranti pesciolini? Possibile che Zingaretti e compagni non abbiano idee per l' Italia che ritengano degne di essere sostenute? Possibile che i leader del Pd non abbiano più neanche il coraggio di presentarsi col loro simbolo e le loro facce nelle piazze per la campagna elettorale dell' Emilia Romagna?
In effetti quello che sta accadendo - e non è raccontato dai media - è qualcosa di impressionante da cui la leadership del Pd sembra paralizzata. Non si tratta solo della vittoria del centrodestra alle europee o del trionfo impressionante in Umbria, l' ex regione rossa dove la sinistra è stata stracciata. Il fatto è che anche in Emilia Romagna - come è accaduto in Umbria - Salvini, da settimane, si presenta con la sua faccia paese per paese, anche quelli più sperduti sull' Appennino e dovunque, proprio dovunque, c' è una folla di persone che lo ascolta e lo applaude. Un fenomeno simile non si è mai visto.
Nessun leader politico nella storia repubblicana ha mai avuto un tale riscontro popolare, oltretutto in due regioni (Umbria ed Emilia Romagna) che avrebbero dovuto essere di sinistra. Quello che sta avvenendo quotidianamente - e che Salvini documenta sui social - non trova riscontro sui media, ma ha letteralmente annichilito la leadership del Pd. La quale ha scelto di difendersi dagli italiani barricandosi nel Palazzo.
Zingaretti ha anche annunciato di voler cambiare il nome del suo partito: in effetti l' aggettivo «democratico» è diventato surreale.
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Re: Democrazia malridotta in Italia
E' molto di più che una "semplice" vergogna: è un vero e proprio "golpe" strisciante; peggiore di quello messo in atto da Erdogan. Erdogan ha probabilmente dalla sua parte la maggioranza del Paese. Quelli del "cancellare Salvini" no. Quelli del cancellare Salvini sono una minoranza agguerrita che combatte con armi proibite e sleali. Vanno fermati, se indinspensabileporterrockwell ha scritto: ↑22 gen 2020, 14:02 https://www.ariannaeditrice.it/articoli ... -a-rischio
Ma cosa accade oggi in Italia?
Non c' è solo il costante e massiccio attacco mediatico al centrodestra, la demonizzazione dei suoi leader con fiumi di rancore e parole ostili. «Cancellare Salvini» è qualcosa di più del titolo infelice e sgradevole Repubblica. Sembra l' intenzione dei partiti al potere e significa - di fatto - legare le mani all' opposizione, cosa che peraltro è accaduta anche a livello parlamentare con il mancato esame della legge di bilancio alla Camera (e ha rischiato di accadere con il Mes). È una situazione che dovrebbe preoccupare tutti.
Consideriamo il «caso Gregoretti»: i partiti di governo hanno espresso l' intenzione di mandare a processo Salvini, con l' accusa di «sequestro di persona», per aver ritardato - come ministro dell' Interno - lo sbarco di un gruppo di migranti dalla nave Gregoretti, in attesa della definizione della destinazione. Salvini dice: «Mi mandano a processo per aver difeso i confini» (rischia una condanna a 15 anni e rischia pure di non poter più partecipare alla vita politica attiva).
"Poco di giuridico" - A proposito dell' autorizzazione a procedere la costituzionalista Ginevra Cerrina Feroni ha osservato che «sembra esserci poco di giuridico in tutta l' intera vicenda, come ha argomentato Carlo Nordio».
Obiettivamente quella di Pd e M5S appare come una decisione politica che mira solo a «cancellare Salvini», perché quella che dovrebbe essere giudicata in tribunale è stata una scelta politica del governo gialloverde e avrebbe dovuto essere contestata allora, se non fosse stata condivisa dal M5S e dal premier Conte, il quale - per dettato costituzionale (art. 95) - «dirige la politica generale del governo e ne è responsabile.
Mantiene l' unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l' attività dei ministri». Se la decisione dell' allora ministro Salvini fosse stata illegale o non condivisa, il premier Conte l' avrebbe dovuta contestare e impedire quando venne presa, perché anche lui ne portava la responsabilità.
Ma soprattutto è la sostanza a sconcertare: in quale Paese i partiti di governo decidono di far processare il leader dell' opposizione per le sue scelte politiche che hanno avuto il voto e il mandato degli italiani? E se poi il leader dell' opposizione - per le sue idee e le sue scelte, votate dagli elettori - fosse davvero condannato alla galera o comunque subisse la privazione dei diritti politici, venendo espulso dal Parlamento? È esagerato paragonare questa situazione alla Turchia di Erdogan?
Il clima pesante si ripercuote anche nelle istituzioni. La Corte Costituzionale ha deciso di bocciare come «inammissibile» il referendum elettorale, per l' abolizione totale del proporzionale, chiesto - secondo Costituzione - da otto Consigli regionali (di centrodestra).
L' ideatore del referendum, il leghista Calderoli, ha commentato: «Ieri il quotidiano la Repubblica scriveva "Cancellare Salvini" e oggi con la decisione negativa della Consulta sul referendum sulla legge elettorale possiamo scrivere "cancelliamo il popolo"».
Cancellare il popolo - Il vicepresidente del Senato sostiene che «la decisione inaspettata della Corte Costituzionale pone fine alla possibilità che possano essere presentati futuri referendum abrogativi in materia elettorale e quindi, di fatto, pone la materia elettorale tra quelle che non possono essere sottoposte a referendum» (diversamente da quanto scrive la Costituzione).
Più duramente Salvini ha commentato: «È una vergogna, è il vecchio sistema che si difende: Pd e 5Stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo».
Dunque il popolo non può decidere nemmeno sulla legge elettorale. La sinistra al governo infatti vuole cambiare lei la legge elettorale proprio per «cancellare Salvini» scongiurando o mutilando la vittoria del centrodestra col ritorno al proporzionale.
I fiancheggiatori - È in questo clima, con questa ossessione di «cancellare Salvini», che dal cuore benestante e di sinistra della Bologna prodiana, è emerso un gruppo - come dice Ferrara - di «fiancheggiamento dell' establishment» rosso: le sardine. Che combattono contro Salvini e contro l' opposizione, nella campagna elettorale in Emilia Romagna, fino al puerile tentativo di prenotare prima della Lega la piazza di Bibbiano per «scongiurare» il comizio di chiusura di Salvini in quel luogo. Vanno in piazza con lo scopo (comico) di supportare il Potere, contro l' opposizione, e con la surreale pretesa di decidere loro (le sardine) in quali modi e con quali argomenti Salvini deve far campagna elettorale. Anche questo è un fenomeno che non si è mai visto in nessun sistema democratico.
Ma perché la sinistra non ritrova l' orgoglio di presentarsi davanti agli elettori per competere lealmente col centrodestra? Perché ha così paura degli italiani e addirittura si nasconde dietro ad anonimi e intolleranti pesciolini? Possibile che Zingaretti e compagni non abbiano idee per l' Italia che ritengano degne di essere sostenute? Possibile che i leader del Pd non abbiano più neanche il coraggio di presentarsi col loro simbolo e le loro facce nelle piazze per la campagna elettorale dell' Emilia Romagna?
In effetti quello che sta accadendo - e non è raccontato dai media - è qualcosa di impressionante da cui la leadership del Pd sembra paralizzata. Non si tratta solo della vittoria del centrodestra alle europee o del trionfo impressionante in Umbria, l' ex regione rossa dove la sinistra è stata stracciata. Il fatto è che anche in Emilia Romagna - come è accaduto in Umbria - Salvini, da settimane, si presenta con la sua faccia paese per paese, anche quelli più sperduti sull' Appennino e dovunque, proprio dovunque, c' è una folla di persone che lo ascolta e lo applaude. Un fenomeno simile non si è mai visto.
Nessun leader politico nella storia repubblicana ha mai avuto un tale riscontro popolare, oltretutto in due regioni (Umbria ed Emilia Romagna) che avrebbero dovuto essere di sinistra. Quello che sta avvenendo quotidianamente - e che Salvini documenta sui social - non trova riscontro sui media, ma ha letteralmente annichilito la leadership del Pd. La quale ha scelto di difendersi dagli italiani barricandosi nel Palazzo.
Zingaretti ha anche annunciato di voler cambiare il nome del suo partito: in effetti l' aggettivo «democratico» è diventato surreale.
usando armi altrettanto proibite e sleali. Quando un Governo non può decidere, attraverso il suo ministro dell'Interno, chi possa o chi non possa entrare in Italia, la democrazia se non è già morta è agonizzante!
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Re: Democrazia malridotta in Italia
Ma questi sono i nipotini, la terza generazione della aristocrazia rossa. Carini, scelgono i più fighetti per tranquillizzare e sedurre l elettorato femminile, sanno ancora di latte. Il comunismo è ereditario, evidentemente.Sayon ha scritto: ↑22 gen 2020, 15:20 Che la sinistra fosse cosi lo sappiamo da sempre. Ma se adesso e' arrivata, con gruppi non piu di sinistra ma indipendenti come le Sardine, ad agire cosi., sarebbe utile chidersi: COME SI E" ARRIVATI A QUESTO? E' successo perche mezza Italia si e' incattivita' o perche' mezza Itaalia e' stata provocata? Sta succedendo per una questione di invidia politica, o perche' il leader di destra sta esagerando in mosse irritanti e sbagliate? Salvini una ne fa e una ne pensa, come un ragazzino scapestrato. Ieri ad esempio si e' messo a citofonare un Tunisino. Mossa molto brikllante per un ragazzetto delle scuole medie. L' ennesima c..zata se fatta da un presunto Statista ex ministro degli Interni.
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Re: Democrazia malridotta in Italia
Tu dici? Una vera e propria "tara genetica?"Vento ha scritto: ↑22 gen 2020, 16:45Ma questi sono i nipotini, la terza generazione della aristocrazia rossa. Carini, scelgono i più fighetti per tranquillizzare e sedurre l elettorato femminile, sanno ancora di latte. Il comunismo è ereditario, evidentemente.Sayon ha scritto: ↑22 gen 2020, 15:20 Che la sinistra fosse cosi lo sappiamo da sempre. Ma se adesso e' arrivata, con gruppi non piu di sinistra ma indipendenti come le Sardine, ad agire cosi., sarebbe utile chidersi: COME SI E" ARRIVATI A QUESTO? E' successo perche mezza Italia si e' incattivita' o perche' mezza Itaalia e' stata provocata? Sta succedendo per una questione di invidia politica, o perche' il leader di destra sta esagerando in mosse irritanti e sbagliate? Salvini una ne fa e una ne pensa, come un ragazzino scapestrato. Ieri ad esempio si e' messo a citofonare un Tunisino. Mossa molto brikllante per un ragazzetto delle scuole medie. L' ennesima c..zata se fatta da un presunto Statista ex ministro degli Interni.
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Re: Democrazia malridotta in Italia
Non sono l’unico a dirlo ed è stato accertato il sostegno discretissimo di PD e company. I ‘comunisti’ non sono un partito, ma una società nella società, almeno nelle regioni rosse e più che mai a Bologna, e credo che questo spieghi l’adesione automatica delle nuove generazioni. Ricordo mi trovai anni fa nel centro di Firenze durante una manifestazione studentesca e rimasi sconcertato nel sentire gli stessi, identici slogan sessantottini dei miei tempi. Una trasmissione così fedele, integrale, ottusa non può avvenire che via sangue o quantomeno attraverso il latte materno.giampieros ha scritto: ↑22 gen 2020, 16:59Tu dici? Una vera e propria "tara genetica?"Vento ha scritto: ↑22 gen 2020, 16:45Ma questi sono i nipotini, la terza generazione della aristocrazia rossa. Carini, scelgono i più fighetti per tranquillizzare e sedurre l elettorato femminile, sanno ancora di latte. Il comunismo è ereditario, evidentemente.Sayon ha scritto: ↑22 gen 2020, 15:20 Che la sinistra fosse cosi lo sappiamo da sempre. Ma se adesso e' arrivata, con gruppi non piu di sinistra ma indipendenti come le Sardine, ad agire cosi., sarebbe utile chidersi: COME SI E" ARRIVATI A QUESTO? E' successo perche mezza Italia si e' incattivita' o perche' mezza Itaalia e' stata provocata? Sta succedendo per una questione di invidia politica, o perche' il leader di destra sta esagerando in mosse irritanti e sbagliate? Salvini una ne fa e una ne pensa, come un ragazzino scapestrato. Ieri ad esempio si e' messo a citofonare un Tunisino. Mossa molto brikllante per un ragazzetto delle scuole medie. L' ennesima c..zata se fatta da un presunto Statista ex ministro degli Interni.
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Re: Democrazia malridotta in Italia
Vorrei solo rispondere a questo pezzo perchè rappresenta meglio tutto il post, leggi cosa hai scritto.porterrockwell ha scritto: ↑22 gen 2020, 14:02 In effetti quello che sta accadendo - e non è raccontato dai media - è qualcosa di impressionante da cui la leadership del Pd sembra paralizzata. Non si tratta solo della vittoria del centrodestra alle europee o del trionfo impressionante in Umbria, l' ex regione rossa dove la sinistra è stata stracciata. Il fatto è che anche in Emilia Romagna - come è accaduto in Umbria - Salvini, da settimane, si presenta con la sua faccia paese per paese, anche quelli più sperduti sull' Appennino e dovunque, proprio dovunque, c' è una folla di persone che lo ascolta e lo applaude. Un fenomeno simile non si è mai visto.
Nessun leader politico nella storia repubblicana ha mai avuto un tale riscontro popolare, oltretutto in due regioni (Umbria ed Emilia Romagna) che avrebbero dovuto essere di sinistra. Quello che sta avvenendo quotidianamente - e che Salvini documenta sui social - non trova riscontro sui media, ma ha letteralmente annichilito la leadership del Pd. La quale ha scelto di difendersi dagli italiani barricandosi nel Palazzo.
Zingaretti ha anche annunciato di voler cambiare il nome del suo partito: in effetti l' aggettivo «democratico» è diventato surreale.
Cosa risponderesti al tuo commento ipotizzando che a vincere in Emilia Romagna fosse il PD?
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Re: Democrazia malridotta in Italia
L'articolo non dice che vincerà il centrodestra. Puntualizza il protagonismo di Salvini contrapponendolo all'immobilità del PD ( non di Bonaccini che pur tuttavia leva il simbolo PD da quello suo elettorale). E puntualizza una adesione di folla per un esponente di centro destra inusuale in una regione rossa da sempre. I sondaggi danno i due contedenti piuttosto vicini, molto più vicini delle altre volte. Tutto si giocherà sull'affluenza dei votanti. Se la spunterà il PD, cosa che non mi auguro per il bene della mia terra, quanto detto nell'articolo non viene contraddetto.cuneoman ha scritto: ↑22 gen 2020, 21:04Vorrei solo rispondere a questo pezzo perchè rappresenta meglio tutto il post, leggi cosa hai scritto.porterrockwell ha scritto: ↑22 gen 2020, 14:02 In effetti quello che sta accadendo - e non è raccontato dai media - è qualcosa di impressionante da cui la leadership del Pd sembra paralizzata. Non si tratta solo della vittoria del centrodestra alle europee o del trionfo impressionante in Umbria, l' ex regione rossa dove la sinistra è stata stracciata. Il fatto è che anche in Emilia Romagna - come è accaduto in Umbria - Salvini, da settimane, si presenta con la sua faccia paese per paese, anche quelli più sperduti sull' Appennino e dovunque, proprio dovunque, c' è una folla di persone che lo ascolta e lo applaude. Un fenomeno simile non si è mai visto.
Nessun leader politico nella storia repubblicana ha mai avuto un tale riscontro popolare, oltretutto in due regioni (Umbria ed Emilia Romagna) che avrebbero dovuto essere di sinistra. Quello che sta avvenendo quotidianamente - e che Salvini documenta sui social - non trova riscontro sui media, ma ha letteralmente annichilito la leadership del Pd. La quale ha scelto di difendersi dagli italiani barricandosi nel Palazzo.
Zingaretti ha anche annunciato di voler cambiare il nome del suo partito: in effetti l' aggettivo «democratico» è diventato surreale.
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Re: Democrazia malridotta in Italia
Tu citi le folle che vanno ai comizi di Salvini, ma le Sardine hanno spesso superato quelle folle. E ipotizzando che a vincere fosse il PD, che senso avrebbe il tuo post? O anche solo che la Lega vincesse per un margine molto basso di voti? Ok, non discuto sulla vittoria in una regione storicamente rossa, ma mi riferisco alle tue frasi.... "ha stracciato il PD"? "Nessun leader politico nella storia repubblicana ha mai avuto un tale riscontro popolare"? Forse ti sei fatto prendere un po dall'entusiasmo, ma come ho detto, spesso nelle piazze delle Sardine c'erano più persone, piaccia o non piaccia, e se guardiamo alle folle quando c'era il vecchio Berlusconi dei tempi, altro che Sardine!! E non sono certo un Berlusconiano! E poi torno al punto, piazze piene (certo non oceaniche ma piene), ma se la maggioranza poi votasse per l'opposizione a Salvini forse il tuo post sembrerebbe un po propagandistico, effettivamente ora i sondaggi dicono quello...porterrockwell ha scritto: ↑22 gen 2020, 22:28L'articolo non dice che vincerà il centrodestra. Puntualizza il protagonismo di Salvini contrapponendolo all'immobilità del PD ( non di Bonaccini che pur tuttavia leva il simbolo PD da quello suo elettorale). E puntualizza una adesione di folla per un esponente di centro destra inusuale in una regione rossa da sempre. I sondaggi danno i due contedenti piuttosto vicini, molto più vicini delle altre volte. Tutto si giocherà sull'affluenza dei votanti. Se la spunterà il PD, cosa che non mi auguro per il bene della mia terra, quanto detto nell'articolo non viene contraddetto.cuneoman ha scritto: ↑22 gen 2020, 21:04Vorrei solo rispondere a questo pezzo perchè rappresenta meglio tutto il post, leggi cosa hai scritto.porterrockwell ha scritto: ↑22 gen 2020, 14:02 In effetti quello che sta accadendo - e non è raccontato dai media - è qualcosa di impressionante da cui la leadership del Pd sembra paralizzata. Non si tratta solo della vittoria del centrodestra alle europee o del trionfo impressionante in Umbria, l' ex regione rossa dove la sinistra è stata stracciata. Il fatto è che anche in Emilia Romagna - come è accaduto in Umbria - Salvini, da settimane, si presenta con la sua faccia paese per paese, anche quelli più sperduti sull' Appennino e dovunque, proprio dovunque, c' è una folla di persone che lo ascolta e lo applaude. Un fenomeno simile non si è mai visto.
Nessun leader politico nella storia repubblicana ha mai avuto un tale riscontro popolare, oltretutto in due regioni (Umbria ed Emilia Romagna) che avrebbero dovuto essere di sinistra. Quello che sta avvenendo quotidianamente - e che Salvini documenta sui social - non trova riscontro sui media, ma ha letteralmente annichilito la leadership del Pd. La quale ha scelto di difendersi dagli italiani barricandosi nel Palazzo.
Zingaretti ha anche annunciato di voler cambiare il nome del suo partito: in effetti l' aggettivo «democratico» è diventato surreale.
Cosa risponderesti al tuo commento ipotizzando che a vincere in Emilia Romagna fosse il PD?
Concordo che Bonaccini si è discostato dal PD come se si vergognasse, allo stesso modo Salvini sembra si vergogni della Borgonzoni che tiene lontano dai suoi comizi. E ne ho sentiti alcuni spezzoni, compresi gli spot della sua candidata, parlano di sbarchi dei clandestini, dell'Europa, della politica nazionale... Ma glielo hanno detto che si votano le regionali? E che gli sbarchi non c'entrano nulla? E che il giorno dopo Salvini se ne torna a girare per altre piazze italiane lasciando la Borgonzoni al suo posto?
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Re: Democrazia malridotta in Italia
La sinistra PD al governo ha sempre fatto schifo, ma a livello regionale non si puo' dire che abbia trattato male l' Emilia-Romagna. E' forse l' unica regione italiana che abbia raggiunto una notevole forza economica attraverso il piccolo imprenditorato e le cooperative. L' Emilia e' ben diversa dalla Lombardia e dal Veneto regioni che hanno sfruttato invece il grosso imprenditorato e l' individualita. E hanno anche un Bonaccini piu esperto e popolare della Borgonzoni proposta dalla Lega. Non ho idea chi sara' a vincere, ma in questa Regione i "cambi" bruschi potrebbero non dare i frutti sperati.cuneoman ha scritto: ↑22 gen 2020, 23:03Tu citi le folle che vanno ai comizi di Salvini, ma le Sardine hanno spesso superato quelle folle. E ipotizzando che a vincere fosse il PD, che senso avrebbe il tuo post? O anche solo che la Lega vincesse per un margine molto basso di voti? Ok, non discuto sulla vittoria in una regione storicamente rossa, ma mi riferisco alle tue frasi.... "ha stracciato il PD"? "Nessun leader politico nella storia repubblicana ha mai avuto un tale riscontro popolare"? Forse ti sei fatto prendere un po dall'entusiasmo, ma come ho detto, spesso nelle piazze delle Sardine c'erano più persone, piaccia o non piaccia, e se guardiamo alle folle quando c'era il vecchio Berlusconi dei tempi, altro che Sardine!! E non sono certo un Berlusconiano! E poi torno al punto, piazze piene (certo non oceaniche ma piene), ma se la maggioranza poi votasse per l'opposizione a Salvini forse il tuo post sembrerebbe un po propagandistico, effettivamente ora i sondaggi dicono quello...porterrockwell ha scritto: ↑22 gen 2020, 22:28L'articolo non dice che vincerà il centrodestra. Puntualizza il protagonismo di Salvini contrapponendolo all'immobilità del PD ( non di Bonaccini che pur tuttavia leva il simbolo PD da quello suo elettorale). E puntualizza una adesione di folla per un esponente di centro destra inusuale in una regione rossa da sempre. I sondaggi danno i due contedenti piuttosto vicini, molto più vicini delle altre volte. Tutto si giocherà sull'affluenza dei votanti. Se la spunterà il PD, cosa che non mi auguro per il bene della mia terra, quanto detto nell'articolo non viene contraddetto.cuneoman ha scritto: ↑22 gen 2020, 21:04Vorrei solo rispondere a questo pezzo perchè rappresenta meglio tutto il post, leggi cosa hai scritto.porterrockwell ha scritto: ↑22 gen 2020, 14:02 In effetti quello che sta accadendo - e non è raccontato dai media - è qualcosa di impressionante da cui la leadership del Pd sembra paralizzata. Non si tratta solo della vittoria del centrodestra alle europee o del trionfo impressionante in Umbria, l' ex regione rossa dove la sinistra è stata stracciata. Il fatto è che anche in Emilia Romagna - come è accaduto in Umbria - Salvini, da settimane, si presenta con la sua faccia paese per paese, anche quelli più sperduti sull' Appennino e dovunque, proprio dovunque, c' è una folla di persone che lo ascolta e lo applaude. Un fenomeno simile non si è mai visto.
Nessun leader politico nella storia repubblicana ha mai avuto un tale riscontro popolare, oltretutto in due regioni (Umbria ed Emilia Romagna) che avrebbero dovuto essere di sinistra. Quello che sta avvenendo quotidianamente - e che Salvini documenta sui social - non trova riscontro sui media, ma ha letteralmente annichilito la leadership del Pd. La quale ha scelto di difendersi dagli italiani barricandosi nel Palazzo.
Zingaretti ha anche annunciato di voler cambiare il nome del suo partito: in effetti l' aggettivo «democratico» è diventato surreale.
Cosa risponderesti al tuo commento ipotizzando che a vincere in Emilia Romagna fosse il PD?
Concordo che Bonaccini si è discostato dal PD come se si vergognasse, allo stesso modo Salvini sembra si vergogni della Borgonzoni che tiene lontano dai suoi comizi. E ne ho sentiti alcuni spezzoni, compresi gli spot della sua candidata, parlano di sbarchi dei clandestini, dell'Europa, della politica nazionale... Ma glielo hanno detto che si votano le regionali? E che gli sbarchi non c'entrano nulla? E che il giorno dopo Salvini se ne torna a girare per altre piazze italiane lasciando la Borgonzoni al suo posto?
Re: Democrazia malridotta in Italia
Secondo me certe regioni sono forti indipendentemente dalla politica, che certo può aiutare o limitare.
Lombardia, Emilia, Nord-est vivrebbero bene anche con amministrazione diverse.
Difatti vorrei sapere le differenze dei contenuti delle loro promesse elettorali...
PS Al netto della corruzione e bustarelle ovviamente!!
Lombardia, Emilia, Nord-est vivrebbero bene anche con amministrazione diverse.
Difatti vorrei sapere le differenze dei contenuti delle loro promesse elettorali...
PS Al netto della corruzione e bustarelle ovviamente!!