Luca Ricolfi

[heyoka]

Ecco uno che vedrei bene come
Presidente della Repubblica.

[Liberi Pensieri]

Visto la mia totale ignoranza su questo personaggio riporto quello che ho trovato su wikipedia:
" Luca Ricolfi
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Luca Ostilio Ricolfi (Torino, 1950) è un sociologo, politologo, psicometrico, accademico italiano.

Al 2019, è professore ordinario di Analisi dei dati (Settore scientifico-disciplinare M-PSI/03: Psicometria) presso la Facoltà di Psicologia dell'Università degli Studi di Torino.

Ha Fondato l’Osservatorio del Nord Ovest e, insieme a Silvia Testa, la rivista di analisi elettorale Polena. È stato direttore dell’Osservatorio del Nord Ovest, della rivista di analisi elettorale Polena (chiusa nel 2012) e membro dell'EAS (European Academy of Sociology). Attualmente è presidente e responsabile scientifico della Fondazione David Hume, di cui è stato uno dei fondatori insieme a Piero Ostellino e Nicola Grigoletto.

È stato editorialista di La Stampa (2005-2014) e del Sole 24 Ore (2015-2016), e collaboratore di Panorama. Attualmente è editorialista del Messaggero.

Ha scritto testi universitari di Analisi dei dati e numerosi libri e saggi, principalmente dedicati alla realtà italiana.


Indice
1 Biografia
2 Tematiche
3 Opere
3.1 Manuali universitari
3.2 Rapporti sul cambiamento sociale (curatore)
3.3 Altre opere
4 Note
5 Collegamenti esterni
Biografia
Laureato in Filosofia nel 1973 all'Università degli Studi di Torino, con una tesi di Politica Economica su “Il concetto di lavoro in Marx” (relatore Claudio Napoleoni).

Prima di intraprendere la carriera accademica ha lavorato per la FLM (Federazione Lavoratori Metalmeccanici) sotto la guida di Ivar Oddone (medico e docente universitario), occupandosi di nocività degli ambienti di lavoro, con particolare riguardo ai reparti verniciatura e lastroferratura della Fiat Mirafiori.

Allievo di Claudio Napoleoni e di Luciano Gallino, si è spesso occupato di problematiche a cavallo fra economia, sociologia e scienza politica.

Negli anni Ottanta ha partecipato al LIA (Laboratorio di Intelligenza Artificiale) del CSI-Piemonte.

Negli anni Ottanta e Novanta ha contribuito ai rapporti Iard sulla condizione giovanile in Italia.

Dal 1990 al 1992 ha insegnato Sociologia presso l'Università degli Studi di Modena, passando poi a insegnare materie di tipo statistico-metodologico presso l'ateneo torinese nel quale è divenuto professore ordinario nel 1999. Attualmente è titolare del corso di Analisi dei dati presso il Dipartimento di Psicologia.

Nel 2006 ha vinto il Premiolino, prestigioso premio giornalistico italiano. Negli anni successivi ha vinto anche il premio Guidarello (2007) e il premio Hemingway (2008).

È sposato con la scrittrice Paola Mastrocola ed è fratello di Marco Ricolfi, anch'egli docente presso l'Università di Torino (Facoltà di Giurisprudenza).

Tematiche
Fra i principali campi delle pubblicazioni di Ricolfi, vi sono la condizione giovanile, l'influenza della televisione sul comportamento elettorale, la percezione dei partiti, il rapporto fra scelte politiche e preferenze morali, la teoria dell’azione, l’utilitarismo, le determinanti della crescita, lo squilibrio nord-sud, il parassitismo economico, i movimenti populisti, le missioni suicide (con particolare riguardo al caso palestinese).

Uno dei temi conduttori delle sue opere rivolte al pubblico non accademico è l'analisi del linguaggio e delle ideologie dei partiti messe a confronto con la realtà dei dati empirici, come i sondaggi d'opinione e gli indicatori economici e finanziari.

Per quanto studioso dichiaratamente di sinistra,[1] Ricolfi spesso esprime posizioni in contrasto con le opinioni sostenute dal PD e dagli altri partiti di area progressista. Una delle critiche più frequentemente rivolte ai partiti del centro-sinistra è quella di analizzare la realtà italiana secondo schemi concettuali obsoleti, ignorando o distorcendo i dati di fatto e proponendo quindi ai loro potenziali elettori una visione del mondo lontana dalla realtà e inadatta ad affrontare i problemi. Questo comportamento è, secondo Ricolfi, una delle cause del declino elettorale dei partiti di tale area:

«La sinistra perde non soltanto perché è arrogante, presuntuosa e insincera. Perde anche perché non capisce la società italiana, non è in grado di guardare il mondo senza filtri ideologici, non sa stare fra la gente, ha perso del tutto la capacità di ascoltare e la voglia di intendere.[2]»
Ricolfi ha in più occasioni analizzato criticamente anche i comportamenti dei governi di centro-destra, cercando però di basarsi sugli atti da essi compiuti piuttosto che su pregiudiziali ideologiche. Ad esempio, alla scadenza della seconda legislatura guidata da Silvio Berlusconi (governi Berlusconi II e III), Ricolfi ha valutato se esso avesse o meno raggiunto gli obiettivi promessi nel Contratto con gli italiani, che il leader dell'esecutivo si era impegnato a realizzare.[3]

Nell'ottobre 2010, a margine delle tensioni in seno al Governo Berlusconi IV e della conseguente incertezza sul futuro dell'esecutivo, Ricolfi ha stilato un bilancio su quanto esso avesse fatto durante il mandato e sui punti che invece erano ancora in sospeso, concludendo che esso aveva conseguito buoni risultati in ambiti considerati "di sinistra" nel contesto italiano (stabilità dei conti pubblici, lotta alla criminalità organizzata, ammortizzatori sociali), ma aveva deluso per quanto riguarda i temi più legati alla sua area politica (taglio di spesa pubblica e tasse, riduzione della microcriminalità).[4]

Altri temi degli editoriali di Ricolfi sono il federalismo e la questione settentrionale, affrontati anche nel libro Il sacco del Nord (2010). Secondo l'autore, la Pubblica Amministrazione di fatto trasferisce ingiustificatamente ogni anno circa 50 miliardi di euro dalle regioni settentrionali a quelle meridionali (incluso il Lazio), a causa delle distorsioni dovute alla differenza di spesa pubblica, di efficienza della pubblica amministrazione e del tasso di evasione fiscale. Assegnando un appropriato valore monetario al tempo libero dei cittadini, queste disuguaglianze fanno sì che il tenore di vita medio dei cittadini sia più alto al Sud che al Nord.

Secondo Ricolfi, questo stato di cose, che poteva essere sostenibile nel periodo di sviluppo economico che si è protratto fino agli anni Ottanta, sostenuto anche dalla crescita del debito pubblico,[5] è diventato in seguito invece una delle principali cause della stagnazione economica e del declino italiano: il Nord non riesce più a crescere in quanto una tassazione eccessiva sottrae risorse per gli investimenti, il Sud non ha interesse a svilupparsi in quanto il trasferimento di risorse gli consente di vivere al di sopra dei propri mezzi e quindi disincentiva la spinta al cambiamento.

Negli ultimi anni gli studi di Ricolfi si sono concentrati soprattutto su tre temi: le determinanti della crescita (L’enigma della crescita, 2010); le origini del populismo (Sinistra e popolo, 2017); il consumismo e il parassitismo della società italiana (La società signorile di massa, 2019).

Nonostante le opere di Ricolfi vertano soprattutto su temi legati al panorama italiano, alcune sue pubblicazioni riguardano temi di politica estera. Un esempio è il saggio da lui scritto riguardo ai kamikaze palestinesi nel conflitto arabo-israeliano. "

[Gasiot2]

condivido ,è un tipo che leggo sempre volentieri
però metterlo ora in discussione vuol dire che gli inquisitori lo metterebbero sotto accusa di chissà che , visto che non è nei loro progetti

[cuneoman]

Tanto non penso che questo Forum abbia milioni di lettori!!
Invece mi piacerebbe proprio sentire delle proposte serie su chi vorremmo come PdR, ma idee reali. Quindi che sia possibile, che sia almeno un minimo condiviso, proposte serie, nomi magari al di fuori dei partiti politici ma che ovviamente capisca di politica.... Un costituzionalista o un giornalista, una persona ben vista sia da Dx che da Sx....

[Sayon]

Tanto non penso che questo Forum abbia milioni di lettori!!
Invece mi piacerebbe proprio sentire delle proposte serie su chi vorremmo come PdR, ma idee reali. Quindi che sia possibile, che sia almeno un minimo condiviso, proposte serie, nomi magari al di fuori dei partiti politici ma che ovviamente capisca di politica.... Un costituzionalista o un giornalista, una persona ben vista sia da Dx che da Sx....

Hai ragione. Ma questa e' una carica che ha sempre avuto risvolti politici e che tende a scegliere persone di eccellenti qualita' etiche ma con una tendenza politica ben definita. Quindi guardando ai precedenti e' evidente che si debba rompere con la tradizione della sinistra ( e la pessima scelta di Napolitano per ben due volte, pur con i suoi precedenti ). Se fossi in un Paese diverso dall' Italia proporrei Berlusconi, che avrebbe un impatto notevole ma essendo in Italia propongo Letta Senior, saggio, moderato, accettabile anche alla sinistra, e non tropo spostato a destra.

[Valerio]

Altro che per "salvare l'Italia". Il politologo Luca Ricolfi, editorialista della Stampa e tra gli intellettuali più "illuminati" e meno dogmatici del mondo del centrosinistra usa parole molto dure nei confronti dell'esperimento Pd-M5s. Ospite in studio di Corrado Formigli a Piazzapulita, in un dibattito a tratti infuocato con Carlo Calenda, Gianni Cuperlo e Antonio Padellaro sul futuro dei progressisti in Italia, il professore taglia corto: "Questo governo si è formato per ragioni di potere, non per salvare l'Italia".

Heyokkone, te ne vai a sinistra mentre questa si sta disintegrando?

[Gasiot2]

Altro che per "salvare l'Italia". Il politologo Luca Ricolfi, editorialista della Stampa e tra gli intellettuali più "illuminati" e meno dogmatici del mondo del centrosinistra usa parole molto dure nei confronti dell'esperimento Pd-M5s. Ospite in studio di Corrado Formigli a Piazzapulita, in un dibattito a tratti infuocato con Carlo Calenda, Gianni Cuperlo e Antonio Padellaro sul futuro dei progressisti in Italia, il professore taglia corto: "Questo governo si è formato per ragioni di potere, non per salvare l'Italia".

Heyokkone, te ne vai a sinistra mentre questa si sta disintegrando?

nella disintegrazione della sinistra spero scompaiano gli zingaretti i grasso le boldrini e tanti altri ,ma non si fa mai di ogni erba un fascio ...sono loro che danno del fascista a chi non è come loro

[heyoka]

Altro che per "salvare l'Italia". Il politologo Luca Ricolfi, editorialista della Stampa e tra gli intellettuali più "illuminati" e meno dogmatici del mondo del centrosinistra usa parole molto dure nei confronti dell'esperimento Pd-M5s. Ospite in studio di Corrado Formigli a Piazzapulita, in un dibattito a tratti infuocato con Carlo Calenda, Gianni Cuperlo e Antonio Padellaro sul futuro dei progressisti in Italia, il professore taglia corto: "Questo governo si è formato per ragioni di potere, non per salvare l'Italia".

Heyokkone, te ne vai a sinistra mentre questa si sta disintegrando?

Io sono sempre rimasto di Sinistra ( nel senso di riformista).
È la Sinistra, sia quella Pidiota che quella Comunista che quella Grillina, che non ha saputo o VOLUTO leggere i segni dei tempi.
Io credo che gli stessi Gramsci, Berlinguer e anche Togliatti, oggi, sapendo che la tessera n. 1 del PD, è di un certo capitalista italiano che paga le tasse in Svizzera, voterebbero Lega di Salvini e Zaia, come ho deciso di dare io, dal 1996.
Con buona pace dei pochi TROTONI del forum che invece votano ancora PD o Grillo senza rendersi conto di essere diventati
DEMOCRISTIANI a loro insaputa.
Piu TROTE di loro, neanche Renzo Bossi.

[Michelangelo]

Ecco uno che vedrei bene come
Presidente della Repubblica.

Heyoka hai aperto un dibattito molto interessante. ;)
Mi associo alla richiesta di Cuneoman , proponendo ognuno il proprio futuro PdR ( stavo per aprire un topic proprio su questo argomento)

Ammetto che non conoscevo Ricolfi. Ho fatto una rapida e sommaria ricerca e da quello che ho appreso( senza troppe pretese), pare una figura di sinistra ( ma di quella sinistra "buona", anche se personalmente nutro sempre una certa diffidenza - a priori - dalla sinistra ) molto intelligente, obbiettivo e saggio.
Finalmente un uomo di sinistra che ha capito tutto sull'immigrazione: ovvero, che l'accoglienza verso questa immigrazione scellerata , è sbagliata e non è un atteggiamento "di sinistra" ; la vera sinistra dovrebbe occuparsi degli "ultimi" , MA dei PROPRI concittadini, dei propri "poveri ". BRAVO!
MA, ha fatto alcune dichiarazione che mi lasciano alquanto interdetto:
1-Afferma che la Lega avrebbe potuto prendere in considerazione - a suo tempo - il fare una alleanza col PD ( ) anziché il M5S.
2-Non vede di buon occhio Salvini.
3-Sostanzialmente, Vorrebbe e ambisce che rinasca la SINISTRA( vera) e che questa possa dominare la scena; e quindi... VIA, un altro po' di politica di sinistra!
( diffido da chi non accetta il "ricambio" politico al governo; lasciare spazio ad altri che non hanno mai provato, nonostante sia oggettivo che la destra non abbia mai potuto governare liberamente. Il suo test- della destra- a mio avviso è da ritenersi NULLO)
4- Dichiara che di questa sinistra non gli piace quasi niente. Quel QUASI fa la differenza e lo considero grave. Un vero uomo di sinistra avrebbe dovuto dire NIENTE! e avrebbe dovuto criticare in modo FEROCE il PD.
Incollo un link di alcune sue dichiarazioni https://www.huffingtonpost.it/2019/03/0 ... _23682893/

Se proprio dovessi selezionare un uomo di sinistra, e quindi che possa( in teoria) accontentare tutti, preferirei ( rispetto a Ricolfi) Paolo Mieli.
Se non si conoscesse il suo Curriculum, uno non lo crederebbe neanche di sinistra. Dotato di intelligenza sopraffina.

Il mio nome per un PdR ideale, (un nome insolito) potrebbe essere il preparatissimo e colto Magdi Allam. Un VERO e leale amante dell'Italia.

[cuneoman]

E' egiziano, la Lega lo impala piuttosto che farlo PdR!!!
A quel punto molto meglio Iman Sabbah che dovrebbe piacere anche al Berlusca, giornalista Rai che apprezzo molto!!
Scherzo ovviamente!!

images.jpg

Paolo Mieli è troppo molle anche se come mente non mi dispiace, ma non lo vedrei mai come PdR.
A me piaceva tantissimo Stefano Rodotà, costituzionalista, ma ormai.... Su altri dovrei pensarci.

[giampieros]

Tanto non penso che questo Forum abbia milioni di lettori!!
Invece mi piacerebbe proprio sentire delle proposte serie su chi vorremmo come PdR, ma idee reali. Quindi che sia possibile, che sia almeno un minimo condiviso, proposte serie, nomi magari al di fuori dei partiti politici ma che ovviamente capisca di politica.... Un costituzionalista o un giornalista, una persona ben vista sia da Dx che da Sx....

Io il nome ce l'ho: Giulia Bongiorno. Con l'attuale composizione del Parlamento è pura utopia. Se si andasse a votare prima del 2022, chissà...
Altro personaggio che non mi dispiacerebbe: Carlo Cottarelli
Non farei salti di gioia ma Mario Draghi è indubbiamente persona di altissimo valore. Questo pesa eccome!
Presidente Luca Zaia mi piacerebbe eccome! Temo però che le speranze siano uguali a zero. Anche se si andasse a votare e stravincesse la Lega.
Mi è sempre piaciuta molto Emma Bonino (il Partito Radicale è quello che ho votato più spesso). Adesso si è un po' troppo spostata a sinistra ed anche estremizzata... purtroppo è anche molto malata... Quindi... niente Presidenza della repubblica:
solo un grande "in bocca al lupo, Emma...".
Dio ce ne scampi da Pietro Grasso; Romano Prodi; Laura Boldrini; Dario Franceschini...

[Michelangelo]

E' egiziano, la Lega lo impala piuttosto che farlo PdR!!!
A quel punto molto meglio Iman Sabbah che dovrebbe piacere anche al Berlusca, giornalista Rai che apprezzo molto!!
Scherzo ovviamente!!
images.jpg
Paolo Mieli è troppo molle anche se come mente non mi dispiace, ma non lo vedrei mai come PdR.
A me piaceva tantissimo Stefano Rodotà, costituzionalista, ma ormai.... Su altri dovrei pensarci.

Sì, Magdi Allam è' di origine egiziana, ma non è più musulmano ( convertito al Cristianesimo). Condivide la politica di Salvini e Meloni.
E' molto più "italiano" della maggior parte dei politici che bazzicano il Parlamento.
Raramente ho sentito giornalisti fare discorsi così intelligenti e saggi come i suoi.
Sarebbe un be l gesto, uno schiaffo morale per i vari intellettualoni , ossessionati dal razzismo.

Beh, quella che proponi Cuneoman( Iman Sabbah ) piacerebbe un po' a tutti, non solo al Berluska! è sicuramente un ottima scelta ( per gli occhi...STUPENDA!! )

Rodotà , se fosse stato disponbile, sarebbe - io credo - TROPPO di sinistra, buonista, molto in sintonia con il PD; sull'immigrazione ci farebbe "invadere" senza ritegno :(
Forse non lo conosco abbastanza, ma non noto sostanziali differenze con l'attuale Presidente o quello emerito.

[giampieros]

Ecco uno che vedrei bene come
Presidente della Repubblica.

Di Luca Ricolfi ti consiglio un libro:

IL SACCO DEL NORD

Leggilo. Sono sicuro che ti piacerà moltissimo.

[heyoka]

Ecco uno che vedrei bene come
Presidente della Repubblica.

Di Luca Ricolfi ti consiglio un libro:

IL SACCO DEL NORD

Leggilo. Sono sicuro che ti piacerà moltissimo.

Magari lo facciamo leggere anche all' amico Valerio e dopo ci apriamo una bella
discussione.
Vorrei ci fossero anche i SABAUDI Cuneoman e Nerorosso.

[Valerio]

Approvo come PdR il direttore Paolo Mieli.

E non è poco per uno come me che imbraccerebbe il mitra con la sinistra.