cuneoman ha scritto: ↑25 ott 2019, 14:09
carletto3 ha scritto: ↑25 ott 2019, 13:19
Siamo al solito discorso che non si recepisce mai....
Salvini non è mai stato al governo con Berlusconi...la Lega Nord sì.....ma con due pesi al piede: Bossi e la solita minoranza governativa.
Ora,che Salvini contasse quanto il due di picche con briscola cuori con Bossi ,Maroni,Zaia, ecc...che spadroneggiavano nel partito è cosa nota ....come altra cosa nota è che Bossi se ne infischiava di Roma e della sicurezza nazionale...bastava che al Nord la sicurezza fosse almeno decente.....tutto il resto lo lasciava fare a Berlusconi.
Berlusconi era un mio idolo e lo è stato per piu' di quindici anni....ma quando ha mostrato di fare piu' i suoi interessi che quelli per cui lo avevo votato l'ho mollato immediatamente.
Riassumendo:Salvini non ha mai deciso nulla quando c'era Bossi a comandare,e con una Lega minoritaria nel governo,per di piu' nemmeno interessata alle vicende italiche,cosa volevi che facesse Salvini?Adesso le cose sono cambiate....e di molto... e lo aspetto al varco ,perche' anche nel governo Conte1 comandava come il solito due di picche con i grillini al 32 %...,Se si forma un governo di CDX con Salvini a capo,ti garantisco che o mantiene cio' che ha promesso o lo mollo come feci a suo tempo con Berlusconi.....perche' se si formasse un governo di cdx non avrebbe piu' scuse e alibi.
Nessuno sara' mai in grado di eliminare i delitti....ma portarli ai limiti dell'accettabile sì.....e Matteo aveva cominciato a fare....ma poi il governo è caduto e tutto è rimandato.Non sono fatte dalla sinistra queste leggi permissive?Scherzi....ti faccio un esempio per tutte....la legge contro la tortura di stato....sai che i poliziotti rischiano fino a 12 anni se un giudice ritiene troppo violenta la cattura e le manette ad un delinquente arrestato?Nessun poliziotto si azzarda ad estrarre la pistola contro un delinquente anche se fosse armato e minacciasse di uccidere o ferire qualcuno?Men che meno mettono le manette....e chi si azzarda?Sai chi l'ha fatta?
https://www.ilpost.it/2017/07/05/reato- ... ge-italia/
Tutte queste leggi e leggine portano solo un marchio di fabbrica....
Scusa,ma ci volevano 15 anni per vedere che Berlusca ha fatto solo i suoi interessi? Se già dal 1994 faceva solo quello? E con il governo 2001-2006, il più forte dal 1946 ha dato il meglio di se. Ora anche Salvini ha dimostrato di essere un fanfarone, in 14 mesi aveva ben più di quel 17% elettorale, eppure non ha fatto nulla, solo dichiarazioni vuote. E al momento di tirare fuori dil suo DEF, quello di destra, quello della FlatTax è scappato a gambe levate, senza neanche proporlo. Solo i leghisti fanno finta di non vedere, come prima i forzisti.
La pena di tortura è presente praticamente in tutta Europa e arriva dal G8 di Genova. Nessuno accusa i poliziotti che "eccedono un pò dal loro ruolo", ma quelli che come con Cucchi ammazzano di botte cittadini italiani. Non è sparare a uno che scappa, quella non è tortura, vatti a leggere la legge.
Anche qui, garantisti solo quando fa comodo. E alle vittime nessuno ci pensa
l dibattito sul reato di tortura ha subìto un’accelerazione nell’aprile 2015, quando la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l’Italia per la condotta tenuta dalle forze dell’ordine durante l’irruzione alla scuola Diaz al G8 di Genova del 2001, dove secondo i giudici le azioni della polizia ebbero «finalità punitive» con una vera e propria «rappresaglia, per provare l’umiliazione e la sofferenza fisica e morale delle vittime». La Corte parlò quindi di «tortura» e invitò l’Italia a «dotarsi di strumenti giuridici in grado di punire adeguatamente i responsabili di atti di tortura o altri maltrattamenti impedendo loro di beneficiare di misure in contraddizione con la giurisprudenza della Corte».
Dal tuo link.
Chi era al governo durante il G8 di Genova? Chi ha promosso chi ha coordinato queste azioni?
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Una legge che spaventa gli agenti. La nuova legge non piace e spaventa – per motivi diametralmente opposti – anche le forze di polizia.
“Una legge inutile, anzi dannosa, quella del reato di tortura, non fosse altro perché in Italia, questa forma di reato, è già prevista e sanzionata, in varie leggi. Questa norma, sembra ritagliata ‘su misura’ per gli operatori di Polizia e assume, a giudizio del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) “un aspetto quasi punitivo, inammissibile ed assurdo”. Dichiara il presidente nazionale, Antonio de Lieto: “Pene elevatissime per i pubblici ufficiali che dovessero incorrere in una delle fattispecie di questo reato. La previsione, quale parte integrante del reato, della ‘acuta sofferenza psicologica’ potrebbe incentivare anche accuse infondate nei confronti di operatori di Polizia che, comunque, sarebbero costretti ad affrontare spiacevoli situazioni. Forse – continua de Lieto - non ci si rende conto, che questa legge può diventare una sorta di ‘disarmo psicologico’ degli operatori di Polizia. Certo, è assurdo pensare che un poliziotto possa torturare, ma se ciò dovesse accadere, è ovvio e giusto che il responsabile sia perseguito penalmente”.
“Il LI.SI.PO. – conclude de Lieto - non chiede ‘immunità’, chiede solo che gli operatori di polizia possano svolgere serenamente il loro lavoro e una legge che sembra un ‘abito su misura’ per gli operatori di polizia deve quantomeno far riflettere e indurre il legislatore ad apportare radicali modifiche”.
Il Sappe, da parte sua, paventa “centinaia di denunce strumentali da parte di persone senza scrupoli”.
Secondo Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo della polizia penitenziaria, “il reato di tortura, così come è stato concepito ieri dalla Camera dei Deputati, potrà esporre tutti i poliziotti penitenziari a denunce strumentali da parte dei delinquenti senza scrupoli, dei professionisti del disordine e dei criminali incalliti. Nelle nostre carceri, nonostante siano all’avanguardia mondiale per la legislazione trattamentale e rieducativa del reo grazie anche e soprattutto al prezioso, difficile e delicato compito degli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, già oggi vi sono decine e decine di detenuti che riferiscono di presunte violenze, spesso senza alcuna prova, esponendo al pubblico ludibrio l’onorabilità istituzionale e personale dei nostri agenti, assistenti, sovrintendenti, ispettori, funzionari”.
Questo, per Capece, “esporrà inevitabilmente a possibili e probabili false accuse di tortura contro coloro che sono quotidianamente impegnati nella tutela dell’ordine pubblico nelle carceri e nelle strade, nel contrasto al crimine organizzato e diffuso per assecondare demagogie che guardano con sospetto l’operato delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate dimenticando che esse sono a presidio della democrazia e del principio di legalità del nostro Paese e che i delinquenti sono coloro che le leggi le infrangono quotidianamente uccidendo, rubando, spacciando droga e rendendosi responsabili di ogni tipo di reato che mina le basi stesse dell’ordine costituito, della convivenza e della sicurezza sociale”.
"Il testo che introduce nel nostro ordinamento il reato di tortura è una pessima legge poiché la sua formulazione è vaga ed indeterminata. Il legislatore è venuto meno all'obbligo di scrivere le fattispecie incriminanti in modo preciso e chiaro, violando il principio di tassatività che è alla base del diritto penale”. E’ quanto afferma il segretario nazionale Anfp (Associazione nazionale funzionari di polizia) Enzo Marco Letizia.
Secondo Letizia, “la formulazione consentirà una massa di denunce strumentali nei confronti delle Forze di Polizia. Infatti, pesano come macigni i dubbi interpretativi sia sull'intensità delle sofferenze fisiche per essere qualificate acute, sia sulla verificabilità del trauma psichico e del suo grado. Inoltre, non è specificato in concreto quale sia la condotta incriminatrice del trattamento inumano e degradante”.
“Il legislatore, piegandosi ad un compromesso che di fatto danneggia le Forze di Polizia – conclude il segretario nazionale -, ha rimandato la soluzione di questi nodi all'interpretazione del giudice penale, senza fornire a quest'ultimo e alle parti coinvolte la certezza del diritto". ..................
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