I DANNI DEL DIVORZIO LA CANCELLAZIONE DELLA PAROLA "FAMIGLIA"

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Re: I DANNI DEL DIVORZIO LA CANCELLAZIONE DELLA PAROLA "FAMIGLIA"

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heyoka ha scritto: 19 set 2020, 8:23 "RIMPIANGO I GENITORI DI UNA VOLTA"

Rimpiango i genitori di una volta, quelli che un "sì" era un "sì" e un "no" era un "no", quelli che ti insegnavano che non si può avere tutto e si può stare bene lo stesso. Quelli che ti spiegavano che un signore si vede dal comportamento e non da ciò che possiede. Quelli che non davano ai figli ciò che volevano, ma solo ciò di cui avevano bisogno o ciò che sapevano meritarsi. Quelli che non li viziavano, ma li preparavano alla vita. Allora, da figlio, la chiamavo severità. Oggi so che era educazione.

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Re: I DANNI DEL DIVORZIO LA CANCELLAZIONE DELLA PAROLA "FAMIGLIA"

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ricordo di aver tradotto al liceo (quindi milioni di anni fa) una versione di latino in cui l autore si lamentava che i figli di oggi fossero viziati e di come lui e gli atri vegliardi invece fossero stati tirati su con durezza. Sono millenni che "i vecchi" si lamentano "dei giovani". Certo a volte può sembrare che le loro lamentele abbiano ragione, ma se cosi fosse allora il mondo dovrebbe peggiorare anziché migliorare e se vedo in giro il mondo mi sembra migliore oggi di 20 anni fa, come di 40 anni fa etc etc
Qualcosa non torna nel lamentarsi dei giovani, i giovani sono in mano nostra e sta a noi educarli
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Re: I DANNI DEL DIVORZIO LA CANCELLAZIONE DELLA PAROLA "FAMIGLIA"

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Holubice ha scritto: 23 nov 2020, 12:56 Già la gente si sposa a 40 anni, già fanno al massimo un figlio, mettere dei paletti sul matrimonio e sul far figli è proprio quello di cui ha bisogno un Paese come l'Italia. La gente prima si vuole laureare, poi vuole ottenere un lavoro appagante e redditizio e solo dopo, molto dopo, si può parlare di procreare. Uno solo, però. Perché o soldi non ci sono. Salvo poi comperare un SUV di lì a poco...

Non lamentiamoci, però, se veniamo giorno dopo giorno trasformati in stranieri a casa nostra. Vi sono periferie di molte nostre città in cui si fatica a trovare un italiano.

L'unica soluzione è l'abolizione dell'aborto.
Temo di essere stato frainteso.
Ciò che intendevo non è impedire o ridurre matrimoni o figli. Il nostro Paese ha bisogno di matrimoni e soprattutto di fare figli, ma non è sufficiente operare solo sulla tematica dell'aborto. Il senso è educare le persone ad un rapporto responsabile, perché vi sono tantissimi bambini che crescono con un solo genitore, a causa delle infinite separazioni che avvengono oggi. Ciò è sbagliato, per loro, per i bambini che meritano una famiglia stabile.

Ovviamente sono cambiati i tempi, oggi le persone pensano prima allo studio, alla carriera e ad una situazione economica stabile (tutte cose che condivido) e poi, solo dopo, forse, alla famiglia. Un tempo pochissimi studiavano, pochi facevano carriera, oltre ad avere alle spalle famiglie spesso numerose che aiutavano con la prole. Oggi tutto ciò sarebbe impensabile.

Come al solito, credo che il giusto stia nel mezzo. Pensare sì alla formazione e alla carriera, ma adoperarsi per far famiglia (quando e se le condizioni economiche lo consentono) in tempi ragionevoli. Purtroppo vi è un mix di incertezza economica e nella società, frivolezza e facilità nelle relazioni (e soprattutto nel rompere le relazioni) e voglia di divertirsi il più a lungo possibile.

Come già detto più volte, serve più senso di responsabilità, educazione, altruismo (perché bisogna pensare alla felicità dei figli) e condizioni che consentano un progetto di vita a lungo termine.
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Re: I DANNI DEL DIVORZIO LA CANCELLAZIONE DELLA PAROLA "FAMIGLIA"

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Studente ha scritto: 23 nov 2020, 14:00 ricordo di aver tradotto al liceo (quindi milioni di anni fa) una versione di latino in cui l autore si lamentava che i figli di oggi fossero viziati e di come lui e gli atri vegliardi invece fossero stati tirati su con durezza. Sono millenni che "i vecchi" si lamentano "dei giovani". Certo a volte può sembrare che le loro lamentele abbiano ragione, ma se cosi fosse allora il mondo dovrebbe peggiorare anziché migliorare e se vedo in giro il mondo mi sembra migliore oggi di 20 anni fa, come di 40 anni fa etc etc...
Qualcosa non torna nel lamentarsi dei giovani, i giovani sono in mano nostra e sta a noi educarli
Per un rovescio della vita, mi sono ritrovato a fare nei week-end un lavoro che facevo da studente, ovvero degli extra nei locali. A lavorare con me avevo un personaggio di 'mestiere' e tutti studenti universitari, chi di ingegneria, chi di medicina, chi di architettura. Debbo dire che anche in questa generazione di giovani, se te li vai a pescare in certi contesti, ovvero tra gente che fa mille sacrifici per raggiungere certi obbiettivi, che non ha le spalle coperte da famiglie in grado di mettergli tutto al pari della bocca, sono proprio una bella gioventù. Sebbene avessi mille ca$$i da smazzare anche a casa, mi fermavo spesso, dopo il lavoro, a chiacchierare con loro. Erano tutti in gamba, tranne uno. Guarda caso un tipo che aveva 30 anni, e ancora non era riuscito a prendersi una laurea in legge. Benestante di famiglia e che lavorava un po' per sport...

P.S.
O tempora, o mores...! Immagine
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