SPIGOLANDO......

Tutto quello che non riguarda la politica.
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grazia
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

L'Omo e il Lupo

Trilussa

Un vecchio Lupo, ner guardà le stelle,
diventò bono e se sentì er dolore
d'avé scannato tante pecorelle.
(Tutte le cose belle
fanno un effetto maggico ner core.)

E diceva fra sé: - Pe' conto mio
sarei disposto a fa' la vita onesta:
però bisognerà che me travesta
perché nessuno sappia chi so' io.
Infatti puro l'Omo s'è convinto
che pe' sta' bene ar monno è necessaria
una certa vernice umanitaria
che copra la barbaria de l'istinto. -

E fisso in quel'idea
pijò la pelle d'un abbacchio morto
e ce se fece come una livrea:
poi, zitto zitto, entrò ner pecorume
che stava a magnà l'erba in riva ar fiume.

Mantenne la promessa. Da quer giorno
fu l'amico più bono e più tranquillo
de l'agnelletti che ciaveva intorno.
Benché stasse a diggiuno
nun je storse un capello e, manco a dillo,
nun se ne mise all'anima nessuno.

Ma una brutta matina
trovò tutte le pecore scannate
e un vecchio co' le mano insanguinate
che contrattava la carneficina.
Eh! - disse allora - l'Omo è sempre quello:
predica la bontà, ma all'atto pratico
nun è che un lupo: un lupo dipromatico
che specula sur sangue de l'agnello.
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grazia
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

O vergine,cogli l’attimo che fugge,
Cogli la rosa quand’è il momento,
Ché il tempo, lo sai, vola:
E lo stesso fiore che sboccia oggi,
Domani appassirà.
(Orazio


Vi ricordate la famosa lezione del prof, Keating nel film "L'attimo fuggente"?

Eccone uno stralcio:[...] "Grazie per aver partecipato al nostro gioco. Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Perché, strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza, un giorno smetterà di respirare, diventerà freddo e morirà. Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato: li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli, pieni di ormoni, come voi, invincibili, come vi sentite voi. Il mondo è la loro ostrica, pensano di essere destinati a grandi cose, come molti di voi, i loro occhi sono pieni di speranza, proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi ragazzi ora, sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione, li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio, accostatevi. Ascoltateli. Sentite? Carpe... Sentito? Carpe... Carpe diem... Cogliete l'attimo, ragazzi... rendete straordinaria la vostra vita..."

Io aggiungerei al carpe diem un'altra famosa frase...perchè"del doman non v'è certezza"....purtroppo...
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grazia
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

Invettiva di Timone....

il quale, dopo avere dissipato i suoi beni per generosità verso coloro che credeva amici, e da questi respinto nel momento del bisogno , si ritira in una grotta odiando tutti e tutto.....


""Ch'io mi volga indietro a guardarti. O tu, muraglia che ricingi quei lupi, sprofonda nella terra e non proteggere più Atene! Diventate incontinenti, matrone! L'obbedienza sparisca nei fanciulli! Schiavi e pazzi, strappate i grinzosi senatori dai loro seggi e amministrate le leggi in loro vece! In pubbliche bagasce mutatevi all'istante, fresche virginità! Fatelo sotto gli occhi dei vostri genitori! Voi, falliti, tenete duro, e invece di pagare, fuori i coltelli e tagliate la gola dei vostri creditori! Servi giurati, rubate! I vostri austeri padroni sono ladri a man bassa e saccheggiano in nome della legge. E tu serva, va' nel letto del padrone, poiché la tua signora è di bordello. Figlio sedicenne, strappa la gruccia imbottita del tuo vecchio padre zoppicante e con essa spaccagli il cervello! Pietà, timore, devozione agli dei, pace giustizia, verità, domestica reverenza, riposo notturno, buon vicinato, cultura, costumi, arti e mestieri, gerarchie, riti, consuetudini e leggi, decadete nei vostri deleteri opposti, e solo viva il caos! Pestilenze che colpite gli uomini, ammassate le vostre potenti e infette febbri su Atene, matura alla rovina! E tu, fredda sciatica, storpia i nostri senatori, così che lussuria e libidine, nel cuore e nel midollo della nostra gioventù, in dissolutezza! Rogne e pustole, disseminatevi sul petto degli Ateniesi e la loro mèsse sia una lebbra universale! L'alito infetti l'alito, sì che la loro società, come la loro amicizia, sia solo veleno! Da te voglio portar via nient'altro che nudità, o città detestabile! Prendi anche questa con innumerevoli maledizioni! Timone se n'andrà nelle foreste dove troverà bestie selvagge molto più miti dell'uman genere. Confondano gli dei (uditemi voi tutti. buoni dèi!) gli ateniesi, dentro e fuori queste mura! E concedano che con la vita di Timone cresca anche il suo odio per tutta la razza degli uomini, grandi e umili! Amen.""

William Shakespeare -Timone d'Atene

&&&&&

Certo che Willy ci va giù pesante, i nostri grillini al confronto sono degli abatini!
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

S'i' fosse foco

s’i’ fosse foco, ardere’ il mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempestarei;
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Dio, mandereil’en profondo;

s’i’ fosse papa, serei allor giocondo,
ché tutti cristïani embrigarei;
s’i’ fosse ‘mperator, sa’ che farei?
a tutti mozzarei lo capo a tondo.

S’i’ fosse morte, andarei da mio padre;
s’i’ fosse vita, fuggirei da lui:
similemente faria da mi’ madre,

S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le vecchie e laide lasserei altrui.

Cecco Angiolieri
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da giaguaro »

grazia ha scritto: 7 apr 2021, 19:05 S'i' fosse foco

s’i’ fosse foco, ardere’ il mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempestarei;
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Dio, mandereil’en profondo;

s’i’ fosse papa, serei allor giocondo,
ché tutti cristïani embrigarei;
s’i’ fosse ‘mperator, sa’ che farei?
a tutti mozzarei lo capo a tondo.

S’i’ fosse morte, andarei da mio padre;
s’i’ fosse vita, fuggirei da lui:
similemente faria da mi’ madre,

S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le vecchie e laide lasserei altrui.

Cecco Angiolieri
Smiling

Non so quanti hanno avuto l'obbligo di studiare a memora questa bellissima poesia. Per me è stato facile memorizzarla perché mi piaceva, ma quando mi interrogò, alla fine della mia tiritera, i professore mi guardò e mi dsse:
"senti caro, sai perchè non esistonopiù i poeti?
Io, non sapendolo, rimasi senza parole. Allora lui concluse:
"Perché, quando hanno sentito te recitare le poesie, hanno deciso di non comporne più!"
compresi che non ero fatto per recitare e fare l'attore!
Non posso insegnare niente a nessuno, posso solo cercare di farli riflettere - SOCRATE
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da Ovidio »

giaguaro ha scritto: 8 apr 2021, 13:59
grazia ha scritto: 7 apr 2021, 19:05 S'i' fosse foco

s’i’ fosse foco, ardere’ il mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempestarei;
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Dio, mandereil’en profondo;

s’i’ fosse papa, serei allor giocondo,
ché tutti cristïani embrigarei;
s’i’ fosse ‘mperator, sa’ che farei?
a tutti mozzarei lo capo a tondo.

S’i’ fosse morte, andarei da mio padre;
s’i’ fosse vita, fuggirei da lui:
similemente faria da mi’ madre,

S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le vecchie e laide lasserei altrui.

Cecco Angiolieri
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Non so quanti hanno avuto l'obbligo di studiare a memora questa bellissima poesia. Per me è stato facile memorizzarla perché mi piaceva, ma quando mi interrogò, alla fine della mia tiritera, i professore mi guardò e mi dsse:
"senti caro, sai perchè non esistonopiù i poeti?
Io, non sapendolo, rimasi senza parole. Allora lui concluse:
"Perché, quando hanno sentito te recitare le poesie, hanno deciso di non comporne più!"
compresi che non ero fatto per recitare e fare l'attore!
Prova a tradurla in sardo e poi recitala. Forse ti riuscirà meglio!
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da giaguaro »

Egregio Ovidio, il suggerimento è simpatico; ma non me la sento di offendere Cecco Angiolieri: lasciamolo dormire in pace!

Bye
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

CANNIBALI

Cinque cannibali vengono assunti come impiegati in una ditta.
Durante la presentazione, il Direttore Generale dice:
- Adesso fate parte del gruppo.
Qui si guadagna bene, se avete fame potete andare alla mensa aziendale.
Quindi, non date noia agli altri impiegati!
- I cannibali promettono di non disturbare gli altri.
Quattro settimane dopo il Direttore Generale torna e dice:
- State tutti lavorando bene, sono molto soddisfatto di voi, anzi da tre settimane
l'azienda sta andando a gonfie vele. Però da ieri sembra scomparsa una
delle ragazze delle pulizie, gli uffici sono sporchi e i cestini della carta
sono pieni. Qualcuno di voi sa cosa è successo?
Tutti i cannibali dichiarano di non sapere niente della ragazza.
Ma dopo che il direttore è uscito, il capo dei cannibali chiede agli altri:
- Chi di voi idi.oti ha mangiato la ragazza?
Uno alza esitante la mano, ed il capo dei cannibali lo rimprovera:
- imbe.cille! Per quattro settimane abbiamo mangiato Responsabili di
Marketing; Capi Area; Capi Delegazione; Dirigenti; Ispettori; Area Manager
e Product Manager, in modo che nessuno si accorgesse di nulla, e
tu..... tu
dovevi proprio mangiarti la ragazza delle pulizie?!?
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »


IL SAGGIO E LA VERITA




Una volta, un imperatore sognò di aver perso tutti i denti.
Si svegliò spaventato e fece chiamare un saggio in grado di interpretare il suo sogno.
– Signore, che disgrazia! – esclamò il saggio.
Ciascuno dei denti caduti rappresenta la perdita di un famigliare caro a Vostra Maestà .
– Ma che insolente! – gridò l'imperatore.
Come si permette di dire tale fesseria?
Chiamò le guardie ordinando loro di frustarlo.


Chiese in seguito che cercassero un'altro saggio.
L'altro saggio arrivò e disse:
– Signore, vi attende una grande felicità!
Il sogno rivela che lei vivrà più a lungo di tutti i suoi parenti.
Il volto dell'imperatore si illuminò.
Chiese che venissero consegnate cento monete d'oro a quel saggio.
Quando costui lasciò il palazzo, un suddito domandò:
– Com'è possibile?
L'interpretazione data da lei fu la stessa del suo collega.
Tuttavia lui prese delle frustate mentre lei ebbe delle monete d'oro!!


– Mio amico – rispose il saggio. Tutto dipende da come si vedono le cose…
Questa è la grande sfida dell'umanità .
Da ciò deriva la felicità o l'infelicità , la pace o la guerra.
La verità va sempre detta, non c'è alcun dubbio, ma il modo come la si dice…
è quello che fa la differenza.
La verità deve essere comparata ad una pietra preziosa.
Se la rinfacciamo a qualcuno, può ferire, provocando rivolta.
Ma se l'avvolgiamo in una delicata confezione e la offriamo con tenerezza,
sarà sicuramente accettata con più felicità .
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »


Della differenza tra ideali e ideologie



Nel celebre liceo D’Azeglio dicevano gli insegnanti negli anni ’80 che il termine “ideologia” era positivo e che indicava una visione del mondo. Ce ne sono tante, il cristianesimo è una di queste. Qualcosa non quadrava ma non avevo gli strumenti per dire cosa.
Diventato cristiano e crollate le ideologie (ma non il cristianesimo), ho capito il grave errore, in cui spesso cadono anche i predicatori. Il cristianesimo non è un’ideologia ma un ideale perché non è una visione del mondo ma un avvenimento, un fatto bellissimo e accaduto. Certo, può essere vissuto come ideologia, ma non è la sua natura.
Differenze tra ideale e ideologia:
L’ideale poggia su un’esperienza presente che rende lieti e intensi ora e che si compirà in futuro. L’ideologia poggia su un progetto futuro che si insegue sempre e che non accade mai.
Rispetto all’ideale si è sempre in cammino, rispetto all’ideologia si è sempre in difetto.
L’ideale produce scoperte nuove e personali perché si realizza a ogni passo. L’ideologia uniforma tutto in ripetizione e discorso.
L’ideale genera amicizia, l’ideologia burocrazia.
L’ideale esalta la comunione, l’ideologia il capo.
L’ideale non delude e sprona, l’ideologia delude sempre.
L’ideale accoglie chiunque, l’ideologia ha bisogno di nemici.
Continueremo, vivendo scoprendo pensando. Ma la distinzione è decisiva e non si può equivocare.

Torpedine
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Re: SPIGOLANDO......

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Il rischio di vivere...


Due semi si trovavano fianco a fianco nel fertile terreno autunnale.
Il primo seme disse: "Voglio crescere!
Voglio spingere le mie radici in profondità nel terreno sotto di me e fare spuntare i miei germogli sopra la crosta della terra sopra di me...
Voglio dispiegare le mie gemme tenere come bandiere per annunciare l'arrivo della primavera...
Voglio sentire il calore del sole sul mio volto e la benedizione della rugiada mattutina sui miei petali!".
E crebbe.
L'altro seme disse: "Che razza di destino, il mio! Ho paura.
Se spingo le mie radici nel terreno sotto di me, non so cosa incontrerò nel buio.
Se mi apro la strada attraverso il terreno duro sopra di me posso danneggiare i miei delicati germogli...
E se apro le mie gemme e una lumaca cerca di mangiarsele?
E se dischiudessi i miei fiori, un bambino potrebbe strapparmi da terra.
No, è meglio che aspetti finché ci sarà sicurezza".
E aspettò.
Una gallina che raschiava il terreno d'inizio primavera in cerca di cibo trovò il seme che aspettava e subito se lo mangiò.


E' la normalità accettare il rischio di vivere.
Holubice
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da Holubice »

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Vi sono tre modi per dilapidare il proprio patrimonio:

  • Il più veloce: sono i cavalli
  • Il più divertente: sono le donne
  • Il più sicuro: sono gli esperti

(Henry Ford)



... usatevela quando l'impiegato della vostra banca vi richiama perché, su pressione del suo capo, vuole vendervi quell'obbligazione 'bomba' da non perdere...

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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da heyoka »

Holubice ha scritto: 14 apr 2021, 2:09 Immagine

Vi sono tre modi per dilapidare il proprio patrimonio:

  • Il più veloce: sono i cavalli
  • Il più divertente: sono le donne
  • Il più sicuro: sono gli esperti

(Henry Ford)



... usatevela quando l'impiegato della vostra banca vi richiama perché, su pressione del suo capo, vuole vendervi quell'obbligazione 'bomba' da non perdere...

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Questa te la STRAQUOTO!!!!
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

Giufà fa il giudice

Un morto di fame, con pochi soldi in tasca, passò davanti una bottega, dove stavano arrostendo della carne.
L'odore gli scatenò ancor più la fame, ma non avendo soldi a sufficienza per comprare la carne, andò dal fornaio e si comprò un pezzo di pane. Poi, si riavvicinò alla bottega e si sedette là vicino in modo che potesse accompagnare al pane che mangiava il profumo della carne.
Quando finì di mangiare il pane, il padrone della bottega si avvicinò a lui e gli disse:
- Visto che hai gustato con tanto piacere il profumo del mio arrosto, adesso me lo devi pagare!
Il morto di fame, non avendo più soldi per pagare, fu portato a forza da Giufà, che nel frattempo era diventato un bravo giudice.
Il padrone della bottega disse a Giufà:
- Qust'uomo mentre mangiava il suo pane, gustava a sbafo il profumo della mia carne arrostita. Mi deve pagare per questo, ma lui si rifiuta di farlo.
Giufà colpito per la singolare richiesta, chiese al bottegaio: - Quanti denari vuoi per il profumo della tua carne?
Il bottegaio precisò: - Deve darmi cinque denari! Cinque denari per il profumo della mia carne!
A questa richiesta, Giufà prese dalla sua tasca cinque denari e li fece cadere sul suo tavolo, in modo che potessero tintinnare.
Poi, chiese al bottegaio: - Hai sentito il suono dei cinque denari?
Il bottegaio rispose: - Sicuramente signor giudice! Era un piacevole tintinnio! Ma, cosa mi vuole far capire?
Giufà rispose sentenziando: - Così come quel poveraccio si è cibato del profumo della tua carne, tu ti puoi considerare pagato con il suono delle mie monete. E ora te ne puoi andare soddisfatto.
Mentre il bottegaio se ne andava con scorno, Giufà invitò il poveraccio a mangiare a casa sua.
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

Voltaire , filosofo storico drammaturgo, autore di pamphlets satirici e polemici, legato indissolubilmente al movimento culturale dell’illuminismo, che cosi definisce: Illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude(abbi il coraggio di conoscere). Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'Illuminismo.»

Ecco come un maitre a penser di questa levatura( che scrisse tra l’altro un intero trattato sull’intolleranza)si esprimeva in una delle sue più conosciute opere il dizionario filosofico, sull’argomento che ai giorni nostri dovrebbe essere discusso in parlamento per la nota legge sull’omofobia.


AMORE COSIDDETTO SOCRATICO


Com'è possibile che un vizio, distruttore del genere umano se fosse praticato da tutti, che un attentato, infame
contro la natura, sia tuttavia così naturale? Sembra l'estremo grado della corruzione cosciente, eppure è condizione
comune di quanti non hanno ancora il tempo d'essere corrotti. È penetrato in cuori inesperti che non hanno conosciuto
ancora né l'ambizione, né la frode, né la sete di ricchezza; è la cieca gioventù che, per un istinto ancora confuso,
precipita in questo disordine all'uscir dall'infanzia.
L'inclinazione dei due sessi l'uno per l'altro si manifesta molto presto; ma checché si sia detto delle donne
africane o dell'Asia meridionale, tale inclinazione è generalmente più forte nell'uomo che nella donna; è una legge che
la natura ha stabilito per tutti gli animali. È sempre il maschio che assale la femmina.
I giovani maschi della nostra specie, allevati insieme, sentendo quest'impulso che la natura comincia a
manifestare in loro e non trovando l'oggetto naturale di tale istinto, ripiegano su quello che più gli somiglia. Spesso un
giovinetto, per la freschezza della carnagione, lo splendore del colorito, la dolcezza degli occhi, somiglia per due o tre
anni a una bella ragazza; se lo si ama, è perché la natura s'inganna; si rende omaggio al bel sesso, affezionandosi a chi
ne ha le bellezze; e, quando l'età ha fatto svanire tale somiglianza, l'equivoco cessa.


È abbastanza noto che questo equivoco della natura è molto più comune nei climi dolci che fra i ghiacci del
settentrione, perché il sangue vi è più acceso e l'occasione più frequente: così quel che nel giovane Alcibiade sembra
una pura debolezza, in un marinaio olandese o in un vivandiere moscovita è una disgustosa depravazione.
Non posso sopportare che si pretenda che i greci abbiano autorizzato questa licenza. Si cita il legislatore
Solone, perché disse in due brutti versi:
Amerai un bel ragazzo
finché non gli cresca la barba.
Ma, in buonafede, Solone era legislatore quando scrisse questi due ridicoli versi? A quel tempo era giovane, e
quando il dissoluto diventò saggio, non mise certo una simile infamia tra le leggi della sua repubblica; è come se
accusassimo Teodoro di Beza di aver predicato la pederastia nella sua chiesa perché, nella sua giovinezza, scrisse versi
per il giovane Candido, e disse:
Amplector hunc et illam.
Si travisano le parole di Plutarco, che nelle sue chiacchiere, nel Dialogo sull'amore, fa dire a un interlocutore
che le donne non sono degne del vero amore; mentre un altro interlocutore sostiene la parte delle donne, come è giusto.
È certo, per quanto può esserlo la nostra conoscenza dell'antichità, che l'amore socratico non era affatto un
amore infame: a trarre in inganno è stata la parola «amore»: i cosiddetti «amanti di un giovinetto» erano precisamente
quello che sono fra noi i paggi dei nostri principi, quello che erano i damigelli d'onore: giovani addetti all'educazione di
un giovinetto di nobile famiglia, compagni dei suoi studi e dei suoi esercizi militari: istituzione guerriera e sacra di cui
si abusò, come accadde delle feste notturne e delle orge.
La legione degli amanti, istituita da Laio, era una legione invincibile di giovani guerrieri impegnati da un
giuramento a dare la vita gli uni per gli altri: la disciplina antica non ebbe mai nulla di più bello.
Sesto Empirico e altri hanno un bel dire che la pederastia era raccomandata dalle leggi della Persia. Citino il
testo della legge; mostrino il codice dei persiani; e anche se lo mostrassero, non lo crederei lo stesso: direi che non è
vero, perché non è possibile. No, non è nella natura umana fare una legge che contraddice e oltraggia la natura, una
legge che annienterebbe il genere umano, se fosse osservata alla lettera. Quanti hanno scambiato certe usanze
vergognose e tollerate in un paese per le leggi di quel paese! Sesto Empirico, il quale dubitava di ogni cosa, avrebbe
dovuto dubitare di tale giurisprudenza. Se vivesse ai tempi nostri e vedesse due o tre giovani gesuiti abusare di qualche
loro allievo, avrebbe il diritto di dire che questo è permesso dalle Costituzioni di Ignazio di Loyola?
A Roma l'amore dei giovinetti era così comune, che nessuno pensava a punire una stupidaggine a cui tutti si
lasciavano andare. Ottaviano Augusto, quell'assassino depravato e vile, che osò esiliare Ovidio, trovò bellissimo che
Virgilio cantasse Alessi e che Orazio scrivesse piccole odi per Ligurino; ma l'antica legge Scantinia, che proibiva la
pederastia, era sempre in vigore: l'imperatore Filippo la ripristinò e cacciò i ragazzi che facevano il mestiere. Insomma,
non credo che ci sia stata nessuna nazione bene ordinata che abbia fatto leggi contro il buon costume.

&&&&&&&&&&

Passano i secoli, i millenni, ma certi problemi sono sempre gli stessi e divideranno come sempre in due fronti l'opinione pubblica.
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