SPIGOLANDO......

Tutto quello che non riguarda la politica.
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grazia
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

IL PRINCIPINO… “SAGGIO"


C’era una volta un principino molto saggio.
Un giorno il re suo padre gli disse:
“Figlio, tra il popolo serpeggia il malcontento.
Che mi consigli di fare?”.
“Babbo, sentenziò il principino, fà come le nuvole sagge”.


“Che significa?, chiese il re.

Non mi dirai che ci sono nuvole sagge e nuvole stolte”.“Eppure è così.

Se le nuvole fanno cadere la pioggia sui terreni tormentati
dalla siccità , sono sagge.

Se invece piovono sul mare, sono stolte”.


“Tradotto per la situazione del regno, cosa significa?”, indagò il re.
“Babbo, fà come le nuvole sagge, insistette il fanciullo.

Sappi distinguere i deserti dai mari, i poveri dai ricchi.

Fà piovere sul secco, migliora le condizioni di chi sta peggio:

questo io lo chiamo un buon governo.


Se invece farai piovere sul mare, favorendo i ricchi, aumenterai il disordine”.
“Ma i ricchi mi diverranno ostili e quelli sono potenti!”, fece notare il sovrano.


“Se il mare si lamenta di non avere abbastanza acqua, osservò il principino,
sarà il caso di dargli retta? E se minaccia di tracimare con l’acqua che ha,
è il caso di dargli ancora più acqua?”.


“Mi hai convinto, disse il re. Cominciamo a mettere in atto le riforme.


Portami il tuo salvadanaio: daremo i tuoi soldini a quel bambino scalzo e

affamato che sta passando. Tanto a te non manca niente”.

“Non sia mai!”, gridò il bambino.


Il re commentò amaramente:

“Ahi ahi, oggi la nuvoletta è stolta!”…vola

FAVOLA INDIANA
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

Il diavolo e la castagna

Nel tempo dei tempi il buon Dio aveva deciso di donare all'uomo, per certi suoi meriti, un frutto davvero eccellente.
Pensò un attimo e la sua sapienza infinita gli suggerì di crearne uno con la polpa candida e dolce, con la camiciola
lanosa contro i rigori del gelo e con la buccia solida contro gli insetti e i roditori del bosco.
L'uomo assaggiò il nuovo frutto e lo trovò delizioso e quando la stella del vespro salì a curiosare oltre il monte,
egli piegò le ginocchia a ringraziare il Signore.
li diavolo, però, ne fu così seccato e invidioso che passò sull'istante all'azione. li mattino seguente l'uomo, tornato
ai suoi frutti, li trovò avvolti in una corazza di spine, impenetrabile.
Corse, allora, al trono di Dio e così disse:
Signore, non mi è più possibile gustare il tuo dono: è tutto una spina.
li buon Dio sorrise e lo assicùrò:
Torna tranquillo alle tue faccende, attendi con molta fede, con un po' di pazienza e vedrai...
Passarono alcuni giorni, poi, quasi d'improvviso avvenne il miracolo. Un mattino che la nebbia, sul monte, pareva d'argento, il riccio arcigno si aprì in forma di croce, liberando non una, ma tre, quattro castagne. ..
L'uomo ripetè sulla sua fronte il segno di croce apparso nel riccio, mentre il diavolo, sconfitto, dalla rabbia si
morse la coda, sprofondando sotto terra.

R.MARI
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

DIVENTERAI L'UOMO DELLE PULIZIE?


Un disoccupato sta cercando lavoro come uomo delle pulizie alla Microsoft.
L'addetto del dipartimento del personale per valutarlo gli fa scopare il pavimento, poi lo intervista e alla fine gli dice:

"Sei assunto, dammi il tuo indirizzo di e-mail, così ti mando un modulo da riempire insieme al luogo e alla data in cui ti dovrai presentare per iniziare."

L'uomo, sbigottito, risponde che non ha il computer, né tanto meno la posta elettronica.

Il tipo gli risponde che se non ha un indirizzo e-mail significa che virtualmente non esiste e quindi non gli possono dare il lavoro.

L'uomo esce disperato, senza sapere cosa fare e con solo 10 dollari in tasca.

Decide allora di andare al supermercato e comprare una cassa di dieci chili di pomodori.

Vendendo porta a porta i pomodori in meno di due ore riesce a raddoppiare il capitale e ripetendo l'operazione si ritrova con centosessanta dollari.

A quel punto realizza che può sopravvivere in quella maniera, parte ogni mattina più presto da casa e rientra sempre più tardi la sera e ogni giorno raddoppia o triplica il capitale.

In poco tempo si compra un carretto, poi un camion e in un batter d'occhio si ritrova con una piccola flotta di veicoli per le consegne.

Nel giro di cinque anni il tipo è proprietario di una delle più grandi catene di negozi di alimentari degli Stati Uniti.

Allora pensa al futuro e decide di stipulare una polizza sulla vita per lui e la sua famiglia.

Contatta un assicuratore, sceglie un piano previdenziale e quando alla fine della discussione l'assicuratore gli chiede l'indirizzo e-mail per mandargli la proposta.

Lui risponde che non ha né computer né e-mail.

"Curioso - osserva l'assicuratore - avete costruito un impero e non avete una e-mail, immaginate cosa sareste se aveste avuto un computer!".

L'uomo riflette e risponde:

"Sarei l'uomo delle pulizie della Microsoft".


MORALE:
Se hai letto questa storia vuol dire che hai una e-mail.
Quindi hai più possibilità di diventare uomo delle pulizie che miliardario?...
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

Ci sono tre ragioni nella giornata per essere felici e sorridere.


La prima ragione è quando mi sveglio,
perché ho tutta una giornata davanti a me
per fare bene tutto ciò che non ho potuto fare ieri
e quindi sono felice.

La seconda ragione è a mezza giornata,
perché, se non sono riuscito a fare molto,
ho ancora davanti a me una mezza giornata per migliorare
e me ne rallegro.

La terza ragione è alla sera,
perché la giornata è finita :
se è andata bene sono felice,
se invece è andata male sono felice che sia finita.

(anonimo)
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Re: SPIGOLANDO......

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Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice.
Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9,00.
Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo.
Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita.
Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.
Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.
L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie.
Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall'Alzheimer.
Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po' tardi.
Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.
Ne fui sorpreso, e gli chiesi:
"E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi è lei?"
L'uomo sorrise e mi battè la mano sulla spalla dicendo:
"Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei..."
Dovetti trattenere le lacrime... Avevo la pelle d'oca e pensai:
"Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita".

Il vero amore non è né fisico né romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà...

Tratto dai Pensieri Notturni del Gufo.
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da heyoka »

grazia ha scritto: 8 nov 2020, 10:37 Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice.
Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9,00.
Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo.
Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita.
Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.
Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.
L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie.
Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall'Alzheimer.
Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po' tardi.
Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.
Ne fui sorpreso, e gli chiesi:
"E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi è lei?"
L'uomo sorrise e mi battè la mano sulla spalla dicendo:
"Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei..."
Dovetti trattenere le lacrime... Avevo la pelle d'oca e pensai:
"Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita".

Il vero amore non è né fisico né romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà...

Tratto dai Pensieri Notturni del Gufo.
Tutto bello e commovente in questo racconto.
Mi sorge però una domanda.
Ma questo vecchietto se aveva un appuntamento alle 9,00 con la moglie malata, vuole dire che non se la era tenuta a casa ad accudirla 24h. su 24.
In pratica se ne era separato e l' ha rinchiusa in una struttura con costi ed oneri a carico per gran parte a tutti noi.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

Caro hey non pensi che possa avere avuto le sue buone ragioni ? Conosco una mia amica che purtroppo ha quella brutta malattia
e a curarla si susseguono due badanti. un giorno per ciascuna per avere la possibilità di dormire e riposare , forse non conosci
da vicino quanti problemi possono dare certe malattie.
Buona giornata
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

Tratto da "Lettere da una prof"

“È ora di insegnare la buona educazione”.

La “buona educazione”. Sa di antichissimo. Di buone cose di pessimo gusto. Sa anche di obsoleto, di antiquato, di vecchio. Soprattutto, di sorpassato e di inutile. Una cosa da retrogradi che puzzano di naftalina. Fa venire in mente la falsità. La nebbia e i cipressi. Ville antiche piene di ragnatele, e di velluti impolverati. Fa venire in mente i fiori finti e gli animali impagliati dei crepuscolari.

Invece la maleducazione è moderna, allegra, spontanea, spigliata. La cafonaggine è sincera. Sa di “bando alle vane ciance!”. Un bel rutto liberatore e via, senza tanti problemi. La maleducazione è scherzosa ed è tranquillissima. Si manda tranquillamente e scherzosamente a quel paese senza pensarci due volte. Ma perché tanti giri di parole? Perché tergiversare con dei “Sono rimasta male per quello che hai detto, e non credevo che avresti potuto comportarti in quel modo”, quando si può risolvere tutto brillantemente con un sintetico “Vaf*******, st.r
La vita è breve e bisogna godersela. Il tempo è denaro e non si può sprecare. L’educazione è una perdita di tempo pazzesca. Se sei educato ti tocca pensare agli altri, buttare l’immondizia nel cassonetto e non dove ti trovi in quel momento. Ti tocca aspettare gli altri, prima di mangiare anche se hai fame. Se hai voglia di una grattatina non puoi dartela lì, ma devi andare a dartela dove non c'è nessuno. Una bella perdita di tempo. Se devi andare a prendere le sigarette non puoi neanche parcheggiare davanti al passo carraio che è proprio esattamente lì davanti, e ti tocca cercare un parcheggio chissà dove, e magari pagarlo, anche.

Una perdita di tempo e di energie. Una seccatura. Una cosa da vecchi che non hanno nulla da fare.

Hai pagato il biglietto sull’autobus e dovresti alzarti tu per far sedere la vecchia? Ma scusa…Non costano tutti uguali i biglietti?

Sei bello seduto qui sul treno e devi alzarti per aiutare la signora a mettere la valigia su? È un problema tuo?

“Scusa”, “Per favore”, “Buongiorno” e “Buonasera”. Ma quante scemate inutili!

Se hai voglia di sbadigliare perché non dovresti farlo? Non è una cosa naturale? Perché se una è grassa non puoi chiamarla “cicciona”? Non è la verità?

Quando rientri a casa di notte dovresti poter fare le cose comodamente, invece devi fare silenzio perché gli altri potrebbero svegliarsi…Ma ne hai colpa tu se vanno a letto con le galline? E poi sei in casa tua ed è giusto che tu faccia quello che vuoi.



Ieri ho incontrato sull’autobus un mio alunno. Non lo avevo visto. Mi ha chiamato lui.

“Ciao, prof!”, mi ha detto sorridendo. Io ero in piedi e lui era seduto.

“Ciao. Dove vai?”

“Vado a giocare a calcio”.

“Bene. Non tornare a casa tanto tardi, perché è buio”.

“No, torno alle nove”. Altro sorriso.

“Ciao!”

“Ciao!”.

Mi ha detto “Ciao”. In classe mi dice "buongiorno". A tredici anni non sa dare del “lei”. Non gli hanno insegnato a dare del “lei”, e appena fuori dalla scuola se ne dimentica.

Non mi ha fatto sedere. ma non è stato per menefreghismo. È che nessuno gli ha detto che è gentile cedere il posto. Altrimenti mi avrebbe fatto sedere. Ne sono sicura.



La buona educazione è morta.

Ebbene: deve resuscitare.

Ci sarebbe meno disagio, meno rumore, più rispetto.

Ma non si può pretendere che i ragazzi* conoscano le regole della buona educazione, quella basata sul RISPETTO
reciproco, se nessuno ha pensato di insegnargliela. L’educazione non è innata. Si impara. È innata la rozzezza.

La gentilezza si IMPARA. Quindi si può INSEGNARE.


mia annotazione:
anche ragazzi un po' cresciuti avrebbero bisogno di una ripassatina.....

marco masin
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Ovidio
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da Ovidio »

grazia ha scritto: 9 nov 2020, 10:21 Tratto da "Lettere da una prof"

“È ora di insegnare la buona educazione”.

La “buona educazione”. Sa di antichissimo. Di buone cose di pessimo gusto. Sa anche di obsoleto, di antiquato, di vecchio. Soprattutto, di sorpassato e di inutile. Una cosa da retrogradi che puzzano di naftalina. Fa venire in mente la falsità. La nebbia e i cipressi. Ville antiche piene di ragnatele, e di velluti impolverati. Fa venire in mente i fiori finti e gli animali impagliati dei crepuscolari.

Invece la maleducazione è moderna, allegra, spontanea, spigliata. La cafonaggine è sincera. Sa di “bando alle vane ciance!”. Un bel rutto liberatore e via, senza tanti problemi. La maleducazione è scherzosa ed è tranquillissima. Si manda tranquillamente e scherzosamente a quel paese senza pensarci due volte. Ma perché tanti giri di parole? Perché tergiversare con dei “Sono rimasta male per quello che hai detto, e non credevo che avresti potuto comportarti in quel modo”, quando si può risolvere tutto brillantemente con un sintetico “Vaf*******, st.r
La vita è breve e bisogna godersela. Il tempo è denaro e non si può sprecare. L’educazione è una perdita di tempo pazzesca. Se sei educato ti tocca pensare agli altri, buttare l’immondizia nel cassonetto e non dove ti trovi in quel momento. Ti tocca aspettare gli altri, prima di mangiare anche se hai fame. Se hai voglia di una grattatina non puoi dartela lì, ma devi andare a dartela dove non c'è nessuno. Una bella perdita di tempo. Se devi andare a prendere le sigarette non puoi neanche parcheggiare davanti al passo carraio che è proprio esattamente lì davanti, e ti tocca cercare un parcheggio chissà dove, e magari pagarlo, anche.

Una perdita di tempo e di energie. Una seccatura. Una cosa da vecchi che non hanno nulla da fare.

Hai pagato il biglietto sull’autobus e dovresti alzarti tu per far sedere la vecchia? Ma scusa…Non costano tutti uguali i biglietti?

Sei bello seduto qui sul treno e devi alzarti per aiutare la signora a mettere la valigia su? È un problema tuo?

“Scusa”, “Per favore”, “Buongiorno” e “Buonasera”. Ma quante scemate inutili!

Se hai voglia di sbadigliare perché non dovresti farlo? Non è una cosa naturale? Perché se una è grassa non puoi chiamarla “cicciona”? Non è la verità?

Quando rientri a casa di notte dovresti poter fare le cose comodamente, invece devi fare silenzio perché gli altri potrebbero svegliarsi…Ma ne hai colpa tu se vanno a letto con le galline? E poi sei in casa tua ed è giusto che tu faccia quello che vuoi.



Ieri ho incontrato sull’autobus un mio alunno. Non lo avevo visto. Mi ha chiamato lui.

“Ciao, prof!”, mi ha detto sorridendo. Io ero in piedi e lui era seduto.

“Ciao. Dove vai?”

“Vado a giocare a calcio”.

“Bene. Non tornare a casa tanto tardi, perché è buio”.

“No, torno alle nove”. Altro sorriso.

“Ciao!”

“Ciao!”.

Mi ha detto “Ciao”. In classe mi dice "buongiorno". A tredici anni non sa dare del “lei”. Non gli hanno insegnato a dare del “lei”, e appena fuori dalla scuola se ne dimentica.

Non mi ha fatto sedere. ma non è stato per menefreghismo. È che nessuno gli ha detto che è gentile cedere il posto. Altrimenti mi avrebbe fatto sedere. Ne sono sicura.



La buona educazione è morta.

Ebbene: deve resuscitare.

Ci sarebbe meno disagio, meno rumore, più rispetto.

Ma non si può pretendere che i ragazzi* conoscano le regole della buona educazione, quella basata sul RISPETTO
reciproco, se nessuno ha pensato di insegnargliela. L’educazione non è innata. Si impara. È innata la rozzezza.

La gentilezza si IMPARA. Quindi si può INSEGNARE.


mia annotazione:
anche ragazzi un po' cresciuti avrebbero bisogno di una ripassatina.....

marco masin
Ottimo post!
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da heyoka »

grazia ha scritto: 9 nov 2020, 10:20 Caro hey non pensi che possa avere avuto le sue buone ragioni ? Conosco una mia amica che purtroppo ha quella brutta malattia
e a curarla si susseguono due badanti. un giorno per ciascuna per avere la possibilità di dormire e riposare , forse non conosci
da vicino quanti problemi possono dare certe malattie.
Buona giornata
Conosco molto Bene.
Solo che anche in questo campo ci sono brutte malattie che vanno di moda e in qualche modo i familiari sono salvaguardati ed altre che non sono di moda ed oltre a non essere salvaguardate spesso sono addirittura derise.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

LA PALIZZATA

Raccontino di saggezza


C’era una volta un ragazzo con un pessimo carattere.

Suo padre gli diede un sacchetto pieno di chiodi e gli disse di piantarne uno nella palizzata del giardino ogni volta che bisticciava con qualcuno.

Il primo giorno ne piantò 37 di chiodi nella palizzata del giardino.

Le settimane seguenti, imparò a controllarsi e i numeri dei chiodi piantati nella palizzata diminuirono di giorno in giorno: scoprì che era più facile imparare a controllarsi che piantare i chiodi.

Finalmente, arrivò il giorno in cui il ragazzo non piantò nessun chiodo nella palizzata.

Allora andò dal padre e gli disse che oggi non aveva avuto bisogno di piantare nessun chiodo.

Suo padre allora gli disse di levare un chiodo dalla palizzata per ogni giorno che riusciva a non perdere la pazienza.

I giorni passarono e finalmente il ragazzo disse al padre che aveva levato tutti i chiodi dalla palizzata.

Il padre lo condusse davanti alla palizzata e gli disse:
” Figliolo, bravo, ti sei comportato bene, ma guarda quanti buchi hai lasciato nella palizzata.

Non sarà mai come prima.

Quando litighi con qualcuno e gli dici delle cose cattive, gli lasci delle ferite come queste.

Poco importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà.

Una ferita verbale spesso fa più male di una fisica.

Una ferita fisica può guarire completamente senza lasciare traccia, quella verbale invece ti segna molto profondamente portando la tristezza nel cuore.

Ricordati che ci vuole un attimo per dire una cosa cattiva ad una persona, ma una volta detta non è più possibile cancellarla, anche se non si pensava veramente ed era solo la rabbia di un momento, quelle parole segneranno il suo cuore di tristezza per sempre.”
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

Dal libro di Salvatore Natoli

“STARE AL MONDO”

Escursioni nel tempo presente

[..]La globalizzazione ha messo in circolo danaro, risorse materiali e umane, ma
non ha distribuito uguaglianza , parità di diritti. Al contrario, l’accresciuta libertà
degli scambi, avvicinando uomini e civiltà ha fatto misurare più direttamente
l’enorme sproporzione nella distribuzione delle ricchezze, lo scarto che separa chi
ha potere da chi non lo ha, chi è collocato negli scalini alti della scala sociale da chi
è collocato in quelli bassi. [..]Per la verità la società non ha mai smesso di essere
piramidale; le procedure democratiche la piramide l’hanno ridotta, ma non
abbattuta. Certamente però, delegittimata. In nome della democrazia gli esclusi
hanno il coraggio di rivendicare i diritti, ma molti sono collocati troppo in basso
per ergersi, hanno poca voce per farsi ascoltare. E allora applaudono coloro che le
Torri le fanno saltare: un simbolo di potenza di cui non vi era pari e che crolla.
Questo però è uno dei motivi per cui taluni quelle Torri le vogliono di nuovo
velocemente in piedi e non tanto perché “la vita continua” ma per significare
che le gerarchie del potere stanno salde dove sono, non vengono mai intaccate.
Evidentemente sbagliano ambedue.
Per l’emancipazione non c’è altra via che “la pazienza democratica”. Non tutto il
bene subito, ma un lavoro assiduo per ridurre il male, soprattutto per evitare che
gli uomini nel ricercare ognuno per proprio conto il loro vantaggio si nuocciano
reciprocamente. Una fatica questa di lunga lena , assidua, che non ha fine e non
solo perché nel mondo non vi è nulla di definitivo, ma perché gli errori che facciamo
ci fanno rischiare ad ogni momento di arretrare, di perdere perfino quello che si è
guadagnato. Ai terroristi bisogna ricordare che il sangue degli innocenti grida
vendetta e non produce giustizia. La giustizia esige reciproca dedizione, il lavoro di
tutti a vantaggio di tutti. Non esiste un male assoluto da debellare: al contrario il
male più grande è quello di identificarsi con il bene incondizionato, di parlare in
nome di Dio. E’ un parlare delirante: Dio – si diceva prima che morisse – “fa impazzire
coloro che vuole dannare”. Viviamo in un mondo da sottoporre costantemente a
revisione. Ciò esige buona volontà, non presunzione ma perseveranza.[..]
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Re: SPIGOLANDO......

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SE È VERO CHE LA GUERRA...

Trilussa (Carlo Alberto Salustri)


Se è vero che la guerra
purifica la terra,
come diventerà
bona l'umanità!

Non più l'odio de razza,
non più l'odio de classe
che avvelenò le masse,
che insanguinò la piazza:
ma er povero e er signore
saranno pappa e cacio:
sopra ogni bocca un bacio,
sotto ogni bacio un core.
Lavoreremo senza
nessuna difidenza.

Nun sarà più permesso
ch'er Popolo Sovrano
se scortichi, le mano
pe' fa' la scala a un fesso.
Se quarche chiacchierone
volesse fa' er tribbuno
nun ce sarà più uno
che je darà raggione.
Faremo un ripulisti
de tutti l'arrivisti.

L'Onore e la Morale
ritorneranno a galla
e giocheranno a palla
cór Codice Penale.
Chi sfrutta li cristiani
nun farà più quattrini.
Addio, vecchi strozzini!
Addio, vecchi ruffiani!
Addio per sempre, addio,
padron de casa mio!

Quarche signora prima
faceva un po' la matta,
ma doppo, a pace fatta,
se rifarà la stima:
nun guarderà più un cane,
meno er marito suo...
(Eh, Nina! quello tuo
chissà come rimane!
Era così contento
der vecchio adattamento!)

Saremo tutti boni,
saremo tutti onesti
come li manifesti
ner tempo d'elezzioni.
Qualunque vizzio c'era
sarà purificato...
Che Popolo educato!
Che Borghesia sincera!
Che Società pulita
ciavrà la nova vita!

Ma se la guerra, in fonno,
doppo 'sti fatti brutti,
nun ce rinnova a tutti,
nun ripulisce er monno,
li pronipoti nostri
ner ripassà la Storia
direbbero: — Accicoria!
Ammazzeli che mostri!
Scannaveno la gente
pe' nun concrude gnente!
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Re: SPIGOLANDO......

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Stupenda!!!

Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura.
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Re: SPIGOLANDO......

Messaggio da leggere da grazia »

POLITICA E DIPROMAZZIA: LE COSCIENZE ALL'ASTA

Trilussa (Carlo Alberto Salustri)


Chi volesse comprà quarche coscenza
ne troverà de tutti li colori:
avanti, favorischino, signori,
prezzi da non temere concorrenza!...
Robba d'un fallimento!... — E er ciarlatano
aprì er fagotto che ciaveva in mano.

— Chi non prova non crede! Pe' chi cerca
le coscenze politiche ne trova
una de poco prezzo, quasi nova,
confezzionata in vera guttaperca,
co' l'ideali forti e garantiti
adattabbili a tutti li partiti.

Abbiamo una coscenza in cartapista
resistente a lo scrupolo e ar rimorso,
cucita co' li fili der discorso
d'un membro der partito socialista,
tutto a vantaggio der proletariato
che rimane contento e minchionato.

Sotto a chi tocca! A li repubblicani
je la do cór fonografo, in maniera
ch'er giorno sona l'Inno e verso sera
rimanda la repubblica a domani:
come sistema è er mejo che ce sia
pe' fa' tranquillizzà la monarchia.

C'è pronta una coscenza nazzionale
inverniciata co' la malafede,
con un tirante elastico che cede
dar Vaticano fino ar Quirinale;
è l'urtima che ciò: 'sta settimana
ce n'è stata una vendita *******! —

E er ciarlatano seguitò a annà avanti
a fa' l'eloggi de la mercanzia;
però la gente se n'annava via
come volesse dije: nun m'incanti...
«Eppoi,» pensava «in fatto de coscenza,
male che vada, se ne pô fa' senza!»
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