Fosforo31 ha scritto: ↑8 mag 2024, 10:44 Suggerisco sommessamente a tutti i no vax, ai diffidenti per pregiudizio, ai dietrologi creduloni, a chi mastica poco di statistica (non è una colpa), e anche a chi non si è vaccinato per pura e semplice (ma inconfessata) PAURA DI UNA PUNTURINA (sono più di quanti immaginate), di andare su Google e digitare: morto dopo un'aspirina. Poi mi fate sapere se vi è venuta la fifa pure dell'aspirina. Che è una molecola naturale, almeno nel principio attivo, un antinfiammatorio estratto dalla corteccia del salice e usato già dagli antichi egizi. Ma in generale qualsiasi farmaco ha potenziali effetti collaterali più o meno nocivi per la salute (dal greco pharmakon: veleno). Questi effetti si manifestano in relazione al dosaggio, alla frequenza di assunzione (nel singolo o nella popolazione) e a eventuali fragilità o allergie del paziente, ma non di rado appaiono completamente aleatori. Non fanno eccezione i vaccini, farmaci in genere ben tollerati (anche dai bambini) ma non privi di rischi. Ciò che determina (o dovrebbe determinare) l'omologazione di un farmaco e la sua prescrizione da parte del medico è il rapporto statistico tra beneficio e rischio, ovvero tra il rischio legato alla non assunzione e quello degli effetti collaterali. Orbene, i vaccini anticovid oggi sono tra i farmaci più sicuri e più collaudati della storia (circa 14 miliardi di dosi somministrate, con rarissimi casi avversi gravi o fatali). Il Coronavirus non era e non è tra i più docili ed è assai mutevole e trasmissibile, tuttavia i vaccini, pur non garantendo una protezione assoluta e persistente, hanno dato un tangibile e prezioso contributo, se non decisivo, nell'immunizzare la popolazione mondiale. Non lo dico io, lo dicono tutte, ripetto TUTTE le statistiche serie e correttamente interpretate sull'efficacia della protezione vaccinale. Ovvero le valutazioni sul campo, a posteriori, della variabile aleatoria Ev:
Ev = (Inv - Iv) / Inv (che va moltiplicata x 100 se espressa in %)
dove Inv e Iv sono le incidenze (espresse per es. in casi su 100.000) dell'evento cui è riferita la protezione vaccinale (es. la patologia sintomatica, quella grave con ospedalizzazione o il decesso) per la popolazione dei non vaccinati e quella dei vaccinati rispettivamente. Per AstraZeneca l'edizione in inglese di Wiki riporta stime statistiche dell'efficacia di protezione iniziale nei riguardi dell'ospedalizzazione pari al 92% per la variante Delta e all'86% per la variante Alfa. Questo significa che l'incidenza dell'ospedalizzazione tra i vaccinati risultava 12,5 volte e 7,14 volte più bassa di quella tra i non vaccinati, rispettivamente per le due varianti. Ma attenzione: si tratta di statistiche non stratificate per fasce d'età. Deduciamo che l'efficacia effettiva era molto probabilmente migliore di quella riportata perchè, almeno all'epoca, l'incidenza dei vaccinati era ben maggiore tra gli anziani rispetto alle altre fasce d'età, e la virulenza del Coronavirus, come è ben noto, cresce fortemente con l'età del soggetto colpito. Estremizzando questo effetto, nei primissimi mesi di campagna vaccinale poteva facilmente verificarsi, e si verificò, che si contassero in percentuale addirittura piu decessi tra i vaccinati che tra i non vaccinati. Molti no vax colsero bovinamente la palla al balzo per dire che i vaccini non servivano a niente o erano perfino controproducenti. Enorme e pericolosa balla perché all'epoca i vaccinati erano in massima parte soggetti anziani e/o soggetti fragili, e la protezione vaccinale c'era e salvava vite ma non poteva compensare del tutto la maggiore virulenza del patogeno su questi soggetti. Si verificava in sostanza un chiaro e spiegabilissimo effetto del cosiddetto paradosso di Simpson, ben noto agli statistici, non ai no vax.
Sui casi avversi riporto questo documento del parlamento europeo su dati dell'EMA aggiornati ad aprile 2023:
https://www.europarl.europa.eu/doceo/do ... 00_EN.html
Leggiamo che nell'UE c'erano stati 11.448 decessi dopo una somministrazione del vaccino, di cui 8.368 per Pfizer, 1.579 per AstraZeneca e 1.161 per Moderna. Sono numeri oggettivamente piccoli rispetto alle dosi somministrate, che oggi nell'UE assommano a circa 950 milioni, ma ATTENZIONE: post hoc non significa affatto propter hoc: chi è morto DOPO una vaccinazione non è affatto detto che sia morto A CAUSA del vaccino. Anzi il caso di gran lunga più probabile è che sarebbe morto ugualmente anche senza vaccinazione. Basta pensare che negli anni della pandemia la mortalità annua per tutte le cause era oltre il 10 per mille (in Italia il 12 per mille), questo significa che nell'UE morivano almeno 12.000 persone al giorno (per tutte le cause). Ma le dosi somministrate potevano essere anche 2 milioni al giorno. Rapportando questi due valori alla popolazione dell'UE, il calcolo delle probabilità ci porta a concludere che nell'UE morivano mediamente oltre 50 persone al giorno già entro le prime 24 ore dopo la somministrazione di una dose, oltre 100 al giorno entro 48 ore e così via. È plausibile che i parenti della maggior parte di questi sfortunati abbiano pensato: è morto per il vaccino. Era una fallacia logica, un non sequitur. In realtà morivano per tutte le cause: tumori, infarti, incidenti stradali, etc. Qualcuno anche per trombosi o altri effetti possibilmente ma non necessariamente correlati al vaccino. Nel documento citato leggiamo infatti:
L'EMA rileva che non è stato confermato ALCUN NESSO CAUSALE: "Il fatto che qualcuno abbia avuto un problema medico o sia morto dopo la vaccinazione non significa necessariamente che ciò sia stato causato dal vaccino". Ciò potrebbe essere stato causato, ad esempio, da problemi di salute non legati alla vaccinazione.
Questo ad aprile dell'anno scorso. Più di recente AstraZeneca ha ammesso una possibile correlazione tra il suo vaccino e casi di trombosi (non tutti, ovviamente) e lo ha ritirato dal mercato. A metà 2021 l'OMS parlava di 0,21 casi di trombosi, embolie e simili su 1 milione di giorni di vaccinazione per persona e per l'insieme dei tre vaccini Pfizer, AstraZeneca e Moderna, non tutti fatali e non tutti necessariamente correlati al vaccino. Sono incidenze bassissime che non possono assolutamente giustificare (a parte rarissimi casi di particolari fragilità) la scelta irrazionale ed egoistica di chi si è astenuto dalla vaccinazione incrementando oggettivamente il rischio Covid per sé e per gli altri.
neanche burioni e bassetti sarebbero stati cosi bravi a difendere la narrazione del mainstream.
ti rispondo in dettaglio quando e se (data la necessaria lunghezza) avrò tempo.